Posté par atempodiblog le 1 mai 2012

Il conte De Bruissard così ci racconta un fatto di cui egli stesso fu protagonista. “Ero a Cantets, nel tempo in cui si parlava tanto delle apparizioni di Lourdes. Non credevo allora né alle apparizioni, né all’esistenza di Dio: ero un ateo. Avevo letto in un giornale del paese che il 16 luglio Bernadette aveva avuto un’apparizione e che la Vergine le aveva sorriso, e perciò avevo deciso di recarmi a Lourdes per curiosità. Mi recai dunque in casa dei genitori, e trovai Bernadette seduta alla porta, intenta a rammendare un paio di calze. Dietro mia richiesta, ella mi parlò delle apparizioni con una semplicità e una sicurezza che mi turbarono. – Ma insomma, le dissi, come sorrideva quella bella Signora? La piccola pastorella mi guardò con aria di stupore, poi dopo un istante di silenzio, esclamò: O Signore, bisognerebbe essere un santo del cielo per rifare quel sorriso! Io mi sentivo disarmato. No, non mentiva, ed io ero lì per gettarmi in ginocchio davanti a lei per chiederle perdono. E Bernadette allora disse: – Poiché vi professate peccatore, io vi farò il sorriso della Vergine. Allora si alzò lentamente in piedi, congiunse le mani e abbozzò un sorriso talmente celeste, quale io non ho mai visto su labbra mortali. Vidi il suo viso riflettere una luce che mi turbò. Senza accorgermi ero già caduto in ginocchio davanti a lei persuasa di avere visto il sorriso di Maria sul volto di Bernadette. Da quel giorno porto in me, in fondo all’anima quel sorriso. Ora vivo del sorriso di Maria!”.
FIORETTO: Se avrò qualche dubbio sulla mia fede, mi rivolgerò da qualche bravo sacerdote che certamente con l’aiuto di Maria, saprà consigliarmi e… sorridermi.
GIACULATORIA: O Maria, Madre mia, guarda il mio dolore, guarda la mia solitudine, guarda in fondo al mio cuore: sorridimi!
Fonte: Viviamo maggio con Maria – Sacerdoti del S. Cuore (Dehoniani)
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Posté par atempodiblog le 9 février 2012

PER VOI RAGAZZI
Benvenuti! Ogni pomeriggio parleremo di noi, perche’ abbiamo deciso di rinunciare definitivamente al passeggino, perché ognuno deve essere se stesso e non un clonato, perché non vogliamo rimanere a metà, vogliamo avere l’anima spumeggiante e vivere ghiottamente!
MI VOGLIO BENE!
Al mattino mi guardo allo specchio e dico: Questo sono io. Mi piaccio. Complimenti corpo mio! Sei straordinario! Alla sera penso: Dio è Intelligente: non guarda come appaio, ma come sono. Dio guarda il cuore! Che importa se ho il naso a patata? Mi faccio una risata! Che importa se sono cicciottella? Rido e la vita diventa bella! Che importa se sono allampanato? Mi dò un cuore proporzionato! Beato chi sa’ ridere di se stesso, non gli mancheranno mai gli argomenti.
Roberta Zappa — Radio Maria
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Posté par atempodiblog le 9 décembre 2011

La parrocchia sottomarina, silenziosa e solenne, si avvia, nuotando, in direzione di Betlemme.
I pesci in processione, resistendo al freddo e al gelo, un canto soave elevano verso il cielo.
“Tu scendi dalle stelle” cantano in coro quelle anime belle.
Davanti alla culla del Divino Bambino si fa avanti un timido pesciolino.
“In questo mondo crudele, che non ti ama più, eccoti il nostro cuore, o piccolo Gesù”.
I chierichetti in fila portano un cestino, colmo di regali per Gesù Bambino.
Il Pesce Palla, accompagnato dalla gente, porta a S. Giuseppe il conto corrente.
“E’ per i ripetitori – dice - della nostra Radio Maria, che porta il nome della tua sposa pia”.
La Santa Famiglia dà la benedizione alla parrocchia che festosa riparte in processione.
In coda il Pescecane, dimagrito e in affanno, pensa al cenone dell’ultimo dell’anno.
Padre Livio Fanzaga
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Posté par atempodiblog le 8 mai 2010

Come sono belli quei quadri in cui si vede la Madonna sorridere a Gesù, stringerselo al petto, proprio come fanno tutte le mamme col loro bambino! È bello crescere sotto i suoi sguardi! No, non si può fare a meno di una mamma! Osserviamo la differenza tra un bambino che cresce con la sua mamma e un bambino che cresce in un brefotrofio. In un brefotrofio, il bambino ha tutto: cure, igiene, latte, vestitini, medicine, assistenza… ma gli manca qualche cosa; anzi gli manca tutto: gli manca il sorriso della mamma.
Le infermiere sono brave, bravissime: ma a volte stanno lì solo per lo stipendio. Finite le loro ore, se ne vanno e lasciano i bambini ad altre. La mamma non ha orario, e non è stipendiata. La sua ricompensa sta nel sorriso del suo bambino… Il bambino può fare a meno di tante cose, ma non della mamma.
Ecco ciò che un giovane delinquente, incise con un chiodo, sulla parete della sua cella, in un carcere minorile: « Senza la mamma, la vita non ha scopo ».
« Il Santo » di Fogazzaro (celebre romanzo) non dovrebbe essere un santo cattolico, perché non dimostra un particolare amore alla Madonna. Si racconta che quando venne eletto Papa Leone XI, nel 1605, il cerimoniere che lo aiutava a rivestire i sacri paramenti, voleva slegargli lo scapolare di Maria. « Fermati – gli disse il Papa – lasciami Maria perché Maria non lasci me! ».
FIORETTO: Invocherò Maria che è la Madre fedele in modo che le sue mani materne possano riaccendere le lampade spente dei suoi figli.
GIACULATORIA: « Di un sorriso la mia vita ha bisogno ed è per questo che a Te sempre ricorro ».
Fonte: Viviamo maggio con Maria – Sacerdoti del S. Cuore (Dehoniani)
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Posté par atempodiblog le 2 janvier 2010

Robertina domanda alla mamma:
- Ma è più lontana la Luna o Londra?
La madre risponde un po’ seccata:
- La vedi la Luna, no? Mentre Londra, la vedi da qualche parte?
Durante la lezione di musica, la maestra dice:
- Voi suonate il flauto, ragazzi, e io vi accompagno con uno strumento a vostro piacere. Che cosa volete che suoni?
Gli alunni rispondono in coro:
- La campanella!
La maestra chiede ad un alunno:
- Qual è il contrario di melodia?
L’alunno, dopo aver riflettuto un po’, risponde in tono sicuro:
- Selotenga!
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Posté par atempodiblog le 10 août 2009

Donare un sorriso
rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
da poterne far a meno
né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia
dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco
rinnova il coraggio nelle prove
e nella tristezza è medicina.
E se poi incontri chi non te lo offre
sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come colui che non sa darlo.
di Padre Frederick William Faber
Fonte: Sursum Corda
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Posté par atempodiblog le 10 août 2009
Chiudete gli occhi ed ascoltate il temporale

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Posté par atempodiblog le 1 mai 2009

Tratta dal Web
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Posté par atempodiblog le 4 avril 2009

Tratto dal Web
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Posté par atempodiblog le 14 mars 2009
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Posté par atempodiblog le 6 mars 2009

L’ultima Coppa dei Campioni vinta dall’Inter è stata recuperata nelle acque antistanti le isole Tremiti. Il ritrovamento è stato effettuato dall’equipaggio di una unità navale della Guardia di finanza di Termoli. La coppa era stata nascosta tra gli scogli, nei pressi dell’isola di San Domino, protetta da coperte ed altro materiale. A causa dei fondali bassi i finanzieri hanno dovuto raggiungere la scogliera a nuoto e prelevare il reperto archeologico con grande cautela. La coppa è ora sotto sequestro. I controlli, fanno sapere le fiamme gialle, proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Tratta dal Web
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Posté par atempodiblog le 19 février 2009

Immagine tratta dal Web
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Posté par atempodiblog le 20 janvier 2009
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Posté par atempodiblog le 27 décembre 2008

Caro Gesù Bambino, abbiamo studiato che Tommaso Edison ha inventato la luce. Ma al catechismo dicono che sei stato tu. Per me lui ti ha rubato l’idea.
Daria
Caro Gesù Bambino, Sei bravissimo, riesci sempre a mettere le stelle al posto giusto.
Caterina
Caro Gesù Bambino, credevo che l’arancione stava male con il viola. Ma poi ho visto il tramonto che hai fatto martedì, fortissimo.
Eugenio
Tratte dal Web
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Posté par atempodiblog le 2 novembre 2008

Secnodo un pfrosseore dlel’Unviesrita’ di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l’uinca csoa imnorptate e’ che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo’ serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo’ legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?
Slauti.
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