L’angelo custode può scherzare e giocare con chi custodisce?

Posté par atempodiblog le 11 mars 2025

L’angelo custode può scherzare e giocare con chi custodisce?
di Corrado Gnerre – Il Cammino dei Tre Sentieri

L’angelo custode può scherzare e giocare con chi custodisce? dans Amicizia HGAU8991

Nel Diario di santa Gemma Galgani (nata il 12 marzo 1878, ndr) si legge questo episodio:

La Santa sta per andare a dormire, ma si sente fortemente agitata a causa della vicinanza del demonio. Invoca il suo angelo custode che le appare, e così ella gli chiede di non lasciarla sola, di vegliare al suo fianco quella notte.

Ma l’angelo le risponde che ha bisogno di riposo, che anch’egli vuole andare a dormire. Giustamente santa Gemma gli ribatte che questo non può essere perché gli angeli non hanno bisogno di riposo e di sonno. A queste parole, l’angelo sorride e le fa capire che aveva voluto scherzare.

La questione che pone la domanda è tutt’altro che banale: è possibile che l’angelo possa scherzare e giocare con chi custodisce?

E’ possibile perché lo scherzo, così come il gioco, possono servire per alzare il morale. Scherzo e gioco rientrano nel ristoro dello spirito, che, proprio perché è oggettivamente un bene, sta certamente a cuore a colui che la Divina Provvidenza ha scelto come sostegno e conforto.

A proposito del gioco non sono poche le esperienze che hanno avuto santi bambini di poter giocare perfino con Gesù Bambino.

Il piccolo san Gerardo Majella soleva recarsi al santuario di Nostra Signora delle Grazie dove si trovava una statua della Vergine avente tra le braccia il Divino Bambino. Un giorno, tornando dal santuario, san Gerardo mostrò alla mamma un pezzo di pane. La madre, insospettita, decise di seguire Gerardo la volta successiva in cui si fosse recato al santuario. Fu così testimone di un fatto straordinario: il Bambino della statua prendeva vita e scendeva dalle braccia della Vergine per giocare con il piccolo Gerardo… se dunque Gesù arriva a giocare con i Santi, volete che non lo possano fare gli angeli custodi?

Publié dans Amicizia, Angeli, Corrado Gnerre, Fede, morale e teologia, Riflessioni, Santa Gemma Galgani, Sorriso | Pas de Commentaire »

Papa Francesco proclama santa Suor Elena Guerra

Posté par atempodiblog le 21 octobre 2024

Papa Francesco proclama santa Suor Elena Guerra
de La Redazione di Antenna3

Papa Francesco proclama santa Suor Elena Guerra dans Articoli di Giornali e News Elena-Guerra

La lucchese Elena Guerra, fondatrice della Congregazione delle Oblate dello Spirito Santo, conosciuta anche come le Suore di Santa Zita, è stata ufficialmente proclamata santa. La cerimonia di canonizzazione si è svolta ieri a San Pietro, dove Papa Francesco ha citato la nuova santa durante la liturgia e la messa. Il Pontefice, nel corso dell’Angelus, ha anche rivolto un saluto speciale alle suore Oblate, conosciute affettuosamente come “zitine”.

L’evento ha rappresentato un momento storico per la comunità religiosa e la città di Lucca. Circa 300 lucchesi, tra cui il sindaco Mario Pardini, hanno partecipato alla cerimonia in piazza San Pietro, giungendo a Roma con quattro pullman, mezzi propri e treni. La canonizzazione di Elena Guerra è stata resa possibile dal riconoscimento, lo scorso aprile, di un miracolo attribuito alla sua intercessione, completando così un processo iniziato nel 1959 quando Papa Giovanni XXIII la proclamò beata.

Nata a Lucca nel 1835 e morta nel 1914, Elena Guerra proveniva da una famiglia nobile e fin da giovane si dedicò alla Chiesa e alla diffusione dello Spirito Santo. Nel 1872, fondò una scuola per le figlie della borghesia lucchese e successivamente l’Istituto di Santa Zita. Tra le sue allieve più famose, vi fu anche la futura Santa Gemma Galgani. Elena Guerra mantenne uno stretto legame con Papa Leone XIII, al quale scrisse numerose lettere, promuovendo la devozione allo Spirito Santo.

Il corpo di Santa Elena Guerra riposa nella chiesa di Sant’Agostino a Lucca. Oggi a Roma verrà celebrata una messa di ringraziamento che si terrà nella Chiesa dei Lucchesi, vicino al Quirinale.

Publié dans Articoli di Giornali e News, Fede, morale e teologia, Santa Gemma Galgani, Sant’Elena Guerra, Stile di vita | Pas de Commentaire »

In questo nuovo anno…

Posté par atempodiblog le 1 janvier 2017

In questo nuovo anno... dans Citazioni, frasi e pensieri Gemma_Galgani

“In questo nuovo anno mi propongo di cominciare una nuova vita. Che mi accadrà in questo nuovo anno, non lo so. Mi abbandono in Voi, mio Dio. Tutte le mie aspirazioni, tutti i miei affetti saranno tutti per Voi. Mi sento debole, o Gesù; ma col vostro aiuto spero e risolvo di vivere in altro modo, cioè più vicina a Voi”.

Santa Gemma Galgani

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Fede, morale e teologia, Santa Gemma Galgani, Stile di vita | Pas de Commentaire »

Santa Gemma Galgani: una sfida al positivismo

Posté par atempodiblog le 11 avril 2014

Santa Gemma Galgani: una sfida al positivismo
«Vedevo bene che Gesù mi aveva tolto i genitori, e alle volte mi sgomentavo, perché credevo di essere abbandonata. Quella mattina me ne lamentavo con Gesù, e Gesù sempre più buono, sempre più tenero, mi ripeteva: “Io, figlia, sarò sempre con te. Sono Io tuo Padre, la Mamma tua sarà quella…” e m’indicò Maria Addolorata. “Vieni, avvicinati… non sei felice di essere figlia di Gesù e di Maria?”». Queste parole di Santa Gemma Galgani sintetizzano bene la sua vita di sofferenza e tutto il suo abbandono a Gesù e a Maria.

di Corrado Gnerre – Radici Cristiane

Santa Gemma Galgani: una sfida al positivismo dans Angeli 2ckmr4

Gemma Galgani nacque nel 1878 a Camigliano, un piccolo paese in provincia di Lucca. La famiglia era di modeste condizioni: il padre farmacista e la madre casalinga. Gemma ebbe un’infanzia normale. Frequentò la scuola a Lucca (dove la famiglia si era trasferita) ed ebbe anche molte amiche.

Dolore, stimmate, santità
La normalità fu infranta da prove ravvicinatissime. Nel 1886 morì la mamma, nel 1894 il fratello Gino e nel 1897 il papà. A questi lutti seguì un crollo finanziario della famiglia e, per lei, una serie di malattie, alcune anche gravi. Da una di queste, nell’inverno del 1898, fu miracolosamente guarita per intercessione di Santa Margherita Maria Alacoque. Queste prove permisero a Gemma di fare passi da gigante nella vita spirituale. Era sempre stata attratta ad avere una forte confidenza con  Gesù. Già dai tempi della scuola riempiva i suoi quaderni di pensieri spirituali e di preghiere. Fu così che, crescendo nella vita spirituale, fu beneficiata di doni mistici straordinari: avvertiva chiaramente accanto a sé la presenza dell’angelo custode e parlava con Gesù e Maria.  Fin quando non ebbe il dono delle stimmate. Ella narra così l’avvenimento: «Eravamo alla sera dell’8 giugno 1899, quando tutto ad un tratto mi sento un interno dolore dei miei peccati… Comparve Gesù, che aveva tutte le ferite aperte; ma da quelle ferite non usciva più sangue, uscivano come fiamme di fuoco, che vennero a toccare le mie mani, i miei piedi, il mio cuore. Mi sentii morire…». Quanto simile questa descrizione a quella che san Pio da Pietrelcina farà della sua stimmatizzazione avvenuta il 20 settembre del 1918. Le profonde ferite alle mani, ai piedi e al costato si riaprivano dalle ore 20 di ogni giovedì alle ore 15 del venerdì, e lo straordinario fenomeno era accompagnato da estasi. I bravi coniugi Giannini vollero prendere Gemma nella loro casa, per sottrarla ad una vita di miseria e la trattarono come una figlia. Qui Gemma condusse una vita ritirata tra casa e chiesa, obbediente alle direttive del direttore spirituale, padre Germano, e delle suore passioniste, che la seguivano da vicino. Intanto la malattia che l’aveva colpita nell’età adolescenziale riprese vigore facendola soffrire tantissimo. L’11 aprile del 1903, vigilia della Pasqua, dopo aver partecipato al racconto della Passione di Gesù, si concluse il suo calvario. Fu beatificata nel maggio del 1933 e canonizzata da Pio XII nel maggio del 1940.

Una “derisione” della mentalità corrente
I tempi in cui visse santa Gemma erano tempi di trionfante positivismo. Ebbene, la sua vita fu una grande confutazione di questa convinzione filosofica. Tanti scienziati andavano a studiarla e non ci capivano nulla. Nessuna teoria umana poteva spiegare i fenomeni straordinari che accompagnavano la sua persona. Santa Gemma parlava con il suo angelo custode e gli dava anche incarichi delicati, come quello di recapitare a Roma la corrispondenza ad alcuni suoi direttori spirituali. Scrisse: «La lettera, appena terminata, la dò all’Angelo. È qui accanto a me che aspetta». E le lettere, misteriosamente, giungevano a destinazione senza passare attraverso le Poste del Regno. Santa Gemma prediceva avvenimenti futuri, cadeva in estasi, sudava sangue. Molti che andavano da lei per curiosare, ne uscivano convinti e convertiti.

L’incredibile lotta contro il diavolo
Un aspetto interessante della vita di santa Gemma fu la lotta contro il demonio. Questi fu ferocisissimo con lei, perché non solo la Santa si offriva vittima per la conversione dei peccatori, ma anche perché con i suoi doni straordinari riusciva a convertire molti. Il demonio le si accaniva infierendo atrocemente: tentava di farla cacciare da casa Giannini. Cercava di ingannare i suoi confessori: frugava il suo diario, lasciando le impronte sulle pagine. La tentava contro la castità, la percuoteva, la sollevava da terra, la trascinava sotto l’armadio della sua stanza. Le appariva sotto l’aspetto dell’angelo custode per ingannarla, le riempiva il cibo di vermi per impedirle di mangiare. Il Signore permise addirittura che il demonio si impossesasse di lei. Il diavolo la scagliava contro gli oggetti sacri, la spingeva a sputare sul crocifisso, la faceva urlare contorcendola. È Gemma stessa che ne dà una descrizione nelle lettere inviate al padre Germano suo confessore: «Il demonio mi fa la guerra, me ne fa di ogni specie. Il demonio non dorme. Chissà che tentazioni ancora avrò da passare… chissà che avverrà quando morirò e dovrò essere giudicata…». I testimoni oculari che l’assistevano, hanno sempre assicurato che Gemma non esagerava. Il padre Pietro Paolo la trovò a terra mentre gemeva. Cecilia Giannini disse di averla vista scuotersi come colpita da percosse, la vide cadere dal letto, la scoprì come morta con la bava alla bocca. Una ragazzina di 12 anni, rimasta a dormire una notte con lei per farle compagnia, si spaventò talmente dei colpi uditi, da rifiutarsi di ritornare. Le persone che l’assistevano, quando il mattino ritornavano, trovavano Gemma sfinita e l’aria satura di odore di zolfo. Una di esse, l’amica Eufemia, raccontò che la Santa chiedeva sempre preghiere e acqua benedetta. Raccontò che Gemma spesso vedeva delle cose brutte intorno a sé. Vedeva il letto pieno di pesci che la rodevano. Si vedeva coperta di vermi e di roba sudicia che chiamava “roba dell’inferno”. È sempre l’amica Eufemia a raccontare: «Non si fa altro che spargere il letto con acqua benedetta. Sta male, pochi minuti fa ha buttato un urlo perché le pareva di avere alla gola uno scorpione che la strozzasse, ma che poi per mezzo dell’acqua benedetta, è uscito dal letto in forma di gatto. Dice che si sente sempre pungere in ogni parte del corpo» E padre Pietro Paolo dichiarò: «Il demonio l’assaliva, ed imperando sopra i sensi di quella creatura, le faceva fare atti da ossessa. Si gettava in terra, si avventava alle persone, se queste le avessero presentato qualche oggetto di devozione, sputava addosso al crocifisso è all’immagine della Madonna, e ricordo che un giorno mi prese in mano la corona della cintola e me la troncò in vari pezzi». Un vero calvario, permesso dal suo Gesù affinché potesse meglio conformarsi a Lui. Pochi istanti prima di morire, santa Gemma pronunciò queste parole: «Non chiedo più nulla. Ho fatto a Dio il sacrificio di tutto e di tutti» …e due lacrime le scesero dagli occhi.

Publié dans Angeli, Corrado Gnerre, Santa Gemma Galgani, Stile di vita | Pas de Commentaire »

Confidenza con Gesù

Posté par atempodiblog le 13 octobre 2011

Confidenza con Gesù dans Citazioni, frasi e pensieri sgemmagalgani

« Chi non tratta con confidenza Gesù, fa un torto alla sua bontà, che tante volte e in mille modi ci ha dimostrata ».

Santa Gemma Galgani

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Santa Gemma Galgani | Pas de Commentaire »

Gesù, dammi il Paradiso

Posté par atempodiblog le 12 octobre 2011

Gesù, dammi il Paradiso dans Citazioni, frasi e pensieri santagemma

« Gesù – gli dico spesso quando mi sento con Lui – Gesù, a Te solo sospiro; Tu puoi darmi quanto vuoi; dammi dunque il Paradiso ».

Santa Gemma Galgani

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Santa Gemma Galgani | Pas de Commentaire »

Il nostro cuore è fatto per amare Dio

Posté par atempodiblog le 3 mai 2011

Il nostro cuore è fatto per amare Dio dans Citazioni, frasi e pensieri gemmagalgani

Se tutti sapessero come Gesù è bello, com’è amabile, non cercherebbero altro che il suo amore.
Il nostro cuore è fatto per amare una cosa sola: il nostro grande Dio.

Santa Gemma Galgani

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Santa Gemma Galgani | Pas de Commentaire »