All’Inferno va chi ci vuole andare

Posté par atempodiblog le 21 janvier 2013

All’Inferno va chi ci vuole andare dans Citazioni, frasi e pensieri faustinakowalskafiori

“Sarà dannata solo quell’anima che lo vorrà essa stessa, Iddio non condanna nessuno alla dannazione”.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Fede, morale e teologia, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Alcuni incontri di Santa Faustina con delle anime purganti

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2012

Alcuni incontri di Santa Faustina con delle anime purganti dans Festa dei Santi e dei fedeli defunti faustinakowalskamiseric

[1926]
Quando arrivammo in noviziato, stava morendo Suor. Qualche giorno dopo Suor… viene da me e mi ordina di andare dalla Madre Maestra a dirle di chiedere al suo confessore, Don Rospond, di celebrare una S. Messa per lei con l’aggiunta di tre giaculatorie. In un primo momento acconsentii, ma il giorno dopo pensai di non andare dalla Madre Maestra, poiché non capivo bene se si era trattato di un sogno o dii realtà. E non andai. La notte seguente si ripeté la stessa cosa in modo più chiaro, per cui non ebbi più alcun dubbio. Malgrado ciò la mattina decisi di non parlarne ancora alla Maestra. «Gliene parlerò soltanto quando la vedrò durante il giorno». Ad un tratto incontrai nel corridoio quella suora defunta; mi rimproverò di non essere andata subito ed una grande inquietudine s’impadronì della mia anima. Allora corsi immediatamente dalla Madre Maestra e le raccontai tutto l’accaduto.La Madremi rispose che avrebbe provveduto. Nella mia anima ritornò subito la pace. Il terzo giorno quella suora tornò di nuovo e mi disse: «Iddio gliene renda merito».

[1935]
Una volta che, prima del giorno dei defunti, andai al cimitero verso l’imbrunire, il cimitero era chiuso, ma scostai un po’ la porta e dissi: “Care anime, se desiderate qualche cosa, la farò volentieri per voi, per quanto me lo permette la regola”. E subito udii queste parole: « Fa’ la volontà di Dio; noi siamo felici nella misura in cui abbiamo fatto la volontà di Dio ». La sera quelle anime vennero e mi chiesero preghiere. Pregai molto per loro. Mentre la processione di sera ritornava dal cimitero vidi una moltitudine di anime che venivano con noi verso la cappella e pregavano assieme a noi. Ho pregato molto, poiché per questo avevo il permesso dei superiori.

[1936]
Una volta di sera venne da me una delle Suore defunte, che in precedenza era già stata da me alcune volte. Quando l’avevo vista la prima volta era in uno stato di grande sofferenza, poi man mano venne in condizioni di sempre minor sofferenza e quella sera la vidi splendente di felicità e mi disse che era già in paradiso. Mi disse inoltre che Dio aveva provato con quella tribolazione questa casa, poichéla Madre Generaleaveva dubitato non prestando fede a quello che avevo detto di quest’anima. Ma adesso, in segno che solo ora è in paradiso, Iddio benedirà questa casa. Poi mi si avvicinò e mi abbracciò affettuosamente e disse: «Ora debbo andare».
Compresi quanto è stretto il legame che intercorre fra queste tre tappe della vita delle anime, cioè fra la terra, il purgatorio e il paradiso.

[1936]
Una volta di notte venne a trovarmi una delle nostre suore, che era morta due mesi prima. Era una suora del primo coro. La vidi in uno stato spaventoso: tutta avvolta dalle fiamme, con la faccia dolorosamente stravolta. L’apparizione durò un breve momento e scomparve. I brividi trapassarono la mia anima, ma pur non sapendo dove soffrisse, se in purgatorio o all’inferno, raddoppiai in ogni caso le mie preghiere per lei. La notte seguente venne di nuovo ed era in uno stato ancora più spaventoso, tra fiamme più fitte, sul suo volto era evidente la disperazione. Rimasi molto sorpresa di vederla in condizioni più orribili, dopo le preghiere che avevo offerto per lei e le chiesi: «Non ti hanno giovato per nulla le mie preghiere?». Mi rispose che le mie preghiere non le erano servite a nulla e che niente poteva aiutarla. Domandai: «E le preghiere fatte per te da tuttala Congregazione, anche quelle non ti hanno giovato niente?». Mi rispose: «Niente. Quelle preghiere sono andate a profitto di altre anime ». E io le dissi: «Se le mie preghiere non le giovano per niente, la prego di non venire da me». E scomparve immediatamente. Io però non cessai di pregare. Dopo un certo tempo venne di nuovo da me di notte, ma in uno stato diverso. Non era tra le fiamme come prima ed il suo volto era raggiante, gli occhi brillavano di gioia e mi disse che avevo il vero amore per il prossimo, che molte altre anime avevano avuto giovamento dalle mie preghiere e mi esortò a non cessare di pregare per le anime sofferenti nel purgatorio e mi disse che essa non sarebbe rimasta a lungo in purgatorio. I giudizi di Dio sono veramente misteriosi!

[1937]
Quando venne a mancare Suor Domenica, la notte verso l’una venne da me e mi fece capire che era morta. Pregai fervorosamente per lei. La mattina le suore mi dissero che era morta, risposi che lo sapevo poiché era venuta da me. La suora infermiera mi pregò di dare una mano a vestirla. Mentre rimasi con lei, il Signore mi fece conoscere che soffriva ancora in purgatorio. Raddoppiai le mie preghiere per lei, ma nonostante il fervore col quale prego sempre per le suore defunte, mi sbagliai nei giorni e, invece di offrire tre giorni di preghiere come prescrive la regola, io per errore ne offrii due. Il quarto giorno mi fece conoscere che le dovevo ancora delle preghiere e che ne aveva bisogno. Formulai immediatamente l’intenzione di offrire un giorno intero per lei, e non solo quel giorno, ma di più, secondo quanto mi suggeriva l’amore del prossimo.

[1937]
Questa sera è venuta da me una delle suore defunte: mi ha chiesto un giorno di digiuno e di offrire per lei in quel giorno tutte le pratiche di pietà. Le ho risposto che ero d’accordo. Il giorno dopo fin dal mattino ho espresso l’intenzione di offrire tutto a favore di quella suora. Durante la santa Messa per un momento ho vissuto il suo tormento, ho provato nell’anima una fame così grande di Dio che mi sembrava di morire per il desiderio di unirmi a Lui. La cosa è durata un breve momento, ma ho capito che cos’è la nostalgia delle anime del purgatorio. Subito dopo la santa Messa ho chiesto alla Madre Superiora il permesso per il digiuno, ma non l’ho ottenuto perché sono ammalata. Quando sono entrata in cappella, ho sentito queste parole: «Se lei, sorella, avesse digiunato, avrei ottenuto il sollievo soltanto questa sera, ma per l’obbedienza, che le ha proibito di digiunare, ho ottenuto il sollievo immediatamente. L’obbedienza ha un grande potere». Dopo tali parole udii: «Dio gliene renda merito».

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Festa dei Santi e dei fedeli defunti, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Suor Faustina e le anime sofferenti del Purgatorio

Posté par atempodiblog le 24 octobre 2012

Suor Faustina e le anime sofferenti del Purgatorio dans Festa dei Santi e dei fedeli defunti faustinaelastelladelmar

La cara Madre Superiora mi mandò, assieme ad altre due suore, a passare le vacanze a Skolimòw, un po’ fuori Varsavia. In quel tempo domandai al Signore Gesù: «Per chi ancora devo pregare?». Gesù mi rispose che la notte seguente m’avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare. Vidi l’Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggior tormento è l’ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio. Le anime chiamano Maria «Stella del Mare». Ella reca loro refrigerio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d’uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio intimo una voce che disse: «La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia». Da allora sono in rapporti più stretti con le anime sofferenti del purgatorio.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Festa dei Santi e dei fedeli defunti, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Il Cuore Sacro e Misericordioso di Gesù

Posté par atempodiblog le 16 octobre 2012

sacrocuore.jpg

Simbolo dell’amore di Dio per l’uomo, il Cuore di Gesù è oggetto di una diffusa devozione popolare. Ma anche segno della vera fede in Dio misericordioso e buono.
Ciò che non ha capito il Giansenismo.

Tra le devozioni, vie facili eppure importanti di rapporto con il divino, spesso Suggerite dall’Alto tramite rivelazioni private, riconosciute dalla Chiesa, occupa un posto preminente la devozione al Sacro Cuore di Gesù che si intreccia strettamente a quella di Gesù misericordioso. Vediamo come sono nate e quale sia il loro significato.
Da sempre la fede nella incarnazione del Verbo di Dio in Gesù di Nazareth morto, risorto e infine asceso al Cielo, ha portato non solo a riconoscere la pienezza in Lui delle due nature, quella divina e quella umana, ma anche ad adorare questo corpo glorioso in Paradiso e, insieme, realmente presente nella Eucaristia.
Per aiutare e confermare questa nostra fede in Cristo Redentore e Mediatore, la pietà divina nel corso di duemila anni ha spesso inviato segni straordinari di cui rimangono importanti tracce. Basterà, per esempio, ricordare il miracolo eucaristico di Lanciano: il pane e il vino appena consacrati da un monaco delI’VIII secolo, che dubitava della presenza reale, si trasformarono in carne e sangue.
Conservatisi intatti per oltre dodici secoli, passarono nel 1970-71 e poi ancora nel 1981 al vaglio della scienza che non solo confermò che si trattava di vera carne e di vero sangue, ma che la carne era costituita da tessuto cardiaco (in sezione sono presenti miocardio, nervo vago, ventricolo sinistro) e il sangue da plasma umano dello stesso gruppo di quello presente sulla Sindone.
Una testimonianza sconvolgente, se appena ci lasciassimo coinvolgere. Ma, come dice Pascal, “vi è abbastanza luce per chi vuoi vedere e abbastanza tenebre per chi non vuoi vedere”.
Questo Cuore di Gesù che opera silente, eppure straordinariamente presente, da un’altra manifestazione straordinaria di sé nella Francia del ’600 che iniziava ad essere percorsa dal gelido brivido del Giansenismo. Si trattava di una sorta di riscoperta del divino in chiave di timore, un rispetto trepido che sfociava in una ricerca di purezza che si faceva lontananza, mancanza di confidenza, di abbandono, e che infatti la Chiesa condannerà.
Ebbene,  proprio in quegli anni, in un convento di Visitandine di Paray-le-Monial, un’umile suora, Margherita Maria Alacoque, verrà ripetutamente visitata da Gesù che le affiderà la missione di richiamare la Francia e il mondo “alle meraviglie del suo amore, ai segreti inesplicabili del Sacro Cuore”. “Il mio divin cuore” le dirà “è così appassionato d’amore per gli uomini che, non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le espanda”. È il linguaggio del Cantico dei Cantici, dell’innamorato che insegue la sulammita fino a possederla; del Vangelo che porta memoria di quel discepolo, tanto amato da Gesù, che gli appoggia il capo sul petto, presago della passione che attende il Maestro. È certamente il ribaltamento dell’ottica giansenista. È la riaffermazione di un Dio vicino, che vuoi dare e ricevere amore in un rapporto libero e, proprio per questo, appassionato e coinvolgente. Una successiva visione a santa Alacoque, ci lascerà un segno anche visivo di quell’Amore che ha nel cuore il suo simbolo principale. Il Cuore divino apparirà su un trono di fiamme più raggiante del sole, trasparente come il cristallo, circondato da una corona di spine e sormontato da una croce. Elementi che indicano la gloria della risurrezione ma che ricordano al contempo il passaggio doloroso della passione e della morte. Pio X, nel 1920, proclamerà santa la veggente; Pio XI, nel 1928, estenderà alla Chiesa universale la festa del Sacro Cuore, che Gesù stesso aveva chiesto fosse celebrata il venerdì che segue l’ottava del Corpus Domini, con un significato riparatore delle offese ricevute sotto le specie eucaristiche.
Solo tre anni dopo quella decisione di Pio XI, a un’altra umile suora di un convento polacco, suor Maria Faustina Kowalska, veniva concesso un altro segno straordinario legato al Cuore di Gesù. Agli uomini del XX secolo, stretti tra i massacri di due guerre mondiali, che avrebbero conosciuto gli orrori del marxismo e del nazismo, Gesù voleva ricordare che si può sperare, che esiste un rifugio sicuro contro l’angoscia individuale e collettiva, che vi è la possibilità di ricevere e di dare perdono, che Dio è misericordia che si esprime tramite il Cuore di Gesù. A suor Faustina il Signore apparve vestito di una veste bianca, una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi, leggermente scostata, lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. “I due raggi – Gesù le spiegò – rappresentano il sangue e l’acqua. Il raggio pallido rappresenta l’acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della mia misericordia, quando sulla croce il mio Cuore già in agonia venne squarciato con la lancia”. Gesù chiede alla veggente di dipingere un’immagine secondo il modello della visione con sotto scritto “Gesù, confido in te”.
E aggiunge il desiderio che venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua: questa domenica avrebbe dovuto essere proclamata la Festa della Misericordia. In quel giorno la Chiesa leggeva il Vangelo di Giovanni che descrive l’apparizione di Gesù risorto nel Cenacolo e l’istituzione del sacramento della penitenza. L’immagine rappresenta così il Salvatore risorto che porta agli uomini la pace e la speranza con la remissione dei peccati ottenuti mediante la sua morte in croce.
I tempi del riconoscimento ufficiale saranno, in questo caso, più brevi. Suor Faustina, morta nel 1938, verrà beatificata da Giovanni Paolo II nel 1993, canonizzata nel 2000 e nel 1994 la Congregazione per il Culto approverà la Messa votiva.
Quel Cuore pieno di amore così spesso incompreso, riproposto all’attenzione del mondo nel Seicento tramite Margherita Maria, si svela, dunque, come infinita misericordia nel Novecento tramite Faustina. In entrambi i casi un richiamo potente al fatto che al centro del Mistero cristiano non sta un Dio impassibile, lontano ordinatore del mondo, ma il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, il Dio di Gesù Cristo.
Quel Dio che, con il suo Cuore divino-umano, cerca ogni uomo per inserirlo nella stessa vita divina, per trasmettergli il suo Santo Spirito.
Per questo nel cristianesimo non sono necessarie tecniche di ascesi raffinate e particolari. Uno solo è il segreto che tutto muove: corrispondere umilmente a questo amore che viene rivelato, fidarsi e abbandonarsi ad esso. Basta avere un granello di fede: allora sarà possibile, per Grazia, giungere a spostare pure le montagne.
Questa è anche la logica sottesa alle promesse collegate alle visioni delle due suore. Alla prima. Gesù raccomandò di diffondere la pratica dei primi venerdì del mese e dell’ora santa di adorazione. Alla seconda, chiese di promuovere il culto dell’immagine di Gesù misericordioso. In entrambi i casi, promise ai devoti la salvezza eterna e molte grazie in vita.
Spesso le critiche si sono scagliate contro queste pratiche, giudicate una sorta di patto di scambio un po’ banale legato a forme di spiritualità infantile e superate. È proprio vero? O non si tratta piuttosto del modo di agire di un Dio che non vuole spegnere il lucignolo fumigante? Un Dio che propone vie semplici (come, appunto, la pratica dei primi venerdì del mese o il culto reso tramite un’immagine alla sua misericordia) a una fede incerta e traballante come appunto quella di una fiammella così piccola che rischia continuamente di spegnersi? La nostra umanità ha necessità di segni, di eventi tangibili che parlino allo spirito anche attraverso i sensi, di piccoli gesti dalle conseguenze profonde.
II Signore che ci ha fatto ben lo sa. Per questo sbriciola per noi in piccoli bocconi il pane della salvezza, affinché ci sia più facile cibarci e con essi nutrirci.

di Rosanna Brichetti Messori – Il Timone

Publié dans Apparizioni mariane e santuari, Fede, morale e teologia, Misericordia, Paray le Monial, Rosanna Brichetti Messori, Sacri Cuori di Gesù e Maria, Santa Faustina Kowalska, Santa Margherita Maria Alacoque | Pas de Commentaire »

La devozione alla Divina Misericordia può essere una via per la nuova evangelizzazione

Posté par atempodiblog le 14 octobre 2012

Domenica della Divina Misericordia dans Beato Michele Sopocko Ges-Misericordioso

“Il cuore di Dio misericordioso parla al cuore dell‘uomo”. Per questo “la devozione alla Divina Misericordia” può essere “una delle vie” per la nuova evangelizzazione. Lo ha detto ieri il card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, alla quinta Congregazione generale del Sinodo dei vescovi.
Con riferimento all’Instrumentum laboris, e alla necessità di “aiutare l’uomo ad uscire dal ‘deserto interiore’”, l’arcivescovo ha osservato che oggi la Chiesa “parla in modo più efficace quando si esprime col messaggio della Divina Misericordia” che tocca “il cuore dell’uomo chiuso in se stesso, impelagato nel peccato ed in un’apparente autosufficienza, ma invece in cerca di senso della vita e di motivi di speranza”.
Proprio a Cracovia, segnata nel secolo scorso “dal dominio di sistemi totalitari atei e come tali disumani”, ha proseguito il porporato, “si fece sentire l’invocazione della misericordia”. Attraverso “un’umile religiosa, santa Faustina Kowalska”, e “un saggio e santo pastore, il cardinale Karol Wojtyla – Giovanni Paolo”, l’eterna verità “su Dio ‘ricco di misericordia’” è risuonata “nell’agitato mondo di oggi”.
Secondo il card. Dziwisz, l’uomo è “riuscito a salvare in sé la sensibilità per una misericordia disinteressata. E proprio essa, la misericordia di Dio che si china sulla sua sorte, è in grado di farsi sentire e di toccare le corde più profonde del cuore umano”.

Fonte: SIR – Servizio Informazione Religiosa

Publié dans Fede, morale e teologia, Misericordia, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Persone nuove in un mondo vecchio: suor Faustina Kowalska

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2012

Persone nuove in un mondo vecchio: suor Faustina Kowalska dans Santa Faustina Kowalska Santa-Faustina-Kowalska

A Dio piace rivelarsi ai piccoli. Anche per rilanciare al mondo il messaggio della sua infinita bontà, Egli scelse una donna umile, silenziosa, poco istruita, ma profondamente unita a Lui: suor Faustina Kowalska.

Era nata il 25 agosto 1905 da una famiglia di contadini di Glogowiec, in Polonia, terza di dieci figli. Venne battezzata con il nome di Elena e fin da piccola si dimostrò paziente, sensibile, obbediente. La sua dolcezza era il riflesso del profondo amore che, fin dalla più tenera età, sentiva di nutrire per Gesù. Dopo appena tre anni di scuola, appena adolescente fu inviata a prestare servizio in alcune case benestanti, lontane dal villaggio natale, per mantenersi e aiutare la famiglia. Ma Elena sognava per sé un futuro diverso: voleva farsi suora, nonostante il parere contrario dei genitori.

Il suo desiderio ebbe la meglio il 1° agosto 1925, quando fu accolta tra le Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia, dove prese i voti perpetui cinque anni dopo. Nelle varie sedi della congregazione le furono affidati compiti umili: fu cuoca, portinaia, giardiniera. Sempre obbediente e serena, si prestava agli altri con grande dedizione e dolcezza. Nulla, nella sua quotidianità apparentemente grigia, faceva supporre l’eccezionale portata delle esperienze mistiche che le erano concesse. Lei stessa, del resto, nel “Diario”, che su consiglio dei suoi confessori aveva cominciato a compilare, scriveva: “Né le grazie, né le rivelazioni, né le estasi, né alcun altro dono ad essa elargito la rendono perfetta, ma l’unione intima della mia anima con Dio”.

Nel segreto del suo cuore suor Faustina riceveva, in un costante colloquio mistico, il messaggio dell’infinita Misericordia di Gesù, che, a sua volta, avrebbe trasmesso all’umanità intera, secondo l’invito divino: “Oggi mando te a tutta l’umanità con la Mia misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso”.

Attraverso rivelazioni, visioni, stigmate nascoste, la partecipazione alla passione del Signore, il dono dell’ubiquità, il dono di leggere nelle anime, il dono della profezia e il dono del fidanzamento e dello sposalizio mistico, nel suo “Diario” suor Faustina raccoglieva fedelmente il messaggio di Gesù.
Nel frattempo, si offriva come vittima per la purificazione delle anime e sopportava senza lamenti dolori fisici e spirituali. Morì il 5 ottobre 1938, a soli 33 anni. Papa Giovanni Paolo II l’ha beatificata e canonizzata il 30 aprile del 2000.

Fonte: Radio Maria

Publié dans Santa Faustina Kowalska, Stile di vita | Pas de Commentaire »

San Michele Arcangelo

Posté par atempodiblog le 29 septembre 2012

San Michele Arcangelo dans Citazioni, frasi e pensieri

“Ho una grande venerazione per San Michele Arcangelo, egli non ebbe esempi nel compiere la volontà di Dio, e tuttavia esegui fedelmente i desideri di Dio”.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Il Signore mi è stato quanto mai vicino nelle tribolazioni

Posté par atempodiblog le 20 septembre 2012

Il Signore mi è stato quanto mai vicino nelle tribolazioni dans Santa Faustina Kowalska

Ecco, sono già stata giudicata da ogni lato: non c’è più nulla in me che sia sfuggito al giudizio delle suore. Ma ormai tutto in un certo senso si è esaurito ed hanno cominciato a lasciarmi in pace; la mia anima martoriata ha potuto prendersi un po’ di riposo. Ma ho constatato che proprio durante quella tribolazione il Signore mi è stato quanto mai vicino. La tregua però è durata pochino. È scoppiata di nuovo una violenta tempesta. Adesso i sospetti di un tempo, son diventati per loro, a quanto pare, certezza e bisogna ascoltare di nuovo la stessa musica di prima. Così piace al Signore. La cosa strana però è che anche diverse faccende esterne han cominciato ad andare per traverso. Ciò ha provocato molte svariate sofferenze, note soltanto a Dio. Ad ogni modo ho cercato, come ho potuto, di fare ogni cosa con l’intenzione più pura.

Ora m’accorgo di essere sorvegliata come una ladra ovunque: in cappella, quando svolgo il mio lavoro, in cella. Ora so che, oltre alla presenza di Dio, ho la continua presenza umana, che francamente qualche volta mi mette in grave imbarazzo. Ci sono stati dei momenti in cui sono rimasta indecisa se spogliarmi o meno, per potermi lavare. A proposito, anche il mio misero letto è stato controllato parecchie volte. Qualche volta m’è venuto da ridere, quando son venuta a sapere che non lasciavano in pace nemmeno il letto. Una suora mi ha detto lei stessa, che ogni sera mi sorvegliava dentro la cella, per vedere come mi comportavo. Tuttavia i Superiori son sempre i Superiori. E sebbene mi abbiano personalmente umiliata e talvolta imbottita di numerosi dubbi, tuttavia mi hanno sempre permesso quello che voleva il Signore, quantunque non come avevo chiesto, ma in altro modo hanno aderito alle richieste del Signore e mi hanno autorizzata a fare certe penitenze e mortificazioni.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

I bambini sofferenti sostengono il mondo

Posté par atempodiblog le 4 septembre 2012

I bambini sofferenti sostengono il mondo dans Santa Faustina Kowalska S-Faustina-Kowalska

“O Gesù misericordiosissimo, Ti prego per l’intercessione dei Tuoi santi e specialmente per intercessione della Tua amatissima Madre, che Ti ha allevato fin dell’infanzia, Ti supplico, benedici la mia Patria. O Gesù, non guardare ai nostri peccati, ma guarda le lacrime dei bambini piccoli, la fame ed il freddo che soffrono. O Gesù, per questi innocenti, fammi la grazia che Ti chiedo per la mia Patria”. In quell’istante vidi Gesù che aveva gli occhi velati di lacrime, e mi disse: «Vedi, figlia Mia, quanto Mi fanno pena. Sappi questo: sono essi che sostengono il mondo».

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

L’Amore non è amato

Posté par atempodiblog le 24 août 2012

L'Amore non è amato dans Citazioni, frasi e pensieri Suor-Faustina

La mia stanzetta isolata [in ospedale]  è vicina ad una sala dove ci sono gli uomini. Non sapevo che gli uomini fossero così chiacchieroni; dal mattino fino a notte fonda continuano a parlare di svariati argomenti. Nella sala delle donne c’è molto più silenzio. Si fa sempre questa accusa alle donne; io però ho avuto modo di convincermi del contrario. Difficile per me concentrarmi nella preghiera in mezzo a quelle risate e a quelle spiritosaggini. Non mi danno alcun disturbo solo quando la grazia di Dio prende totalmente possesso di me, poiché allora non so quello che avvenga attorno a me. O Gesù mio, questa gente quanto poco parla di Te! Parlano di tutto, ma non di Te, o Gesù. E se parlano poco, certamente non Ti pensano affatto. Si occupano del mondo intero, ma su di Te, o Creatore, il silenzio. È triste per me, o Gesù, vedere questa grande indifferenza e ingratitudine da parte delle Tue creature. O mio Gesù, desidero amarTi per loro e ricompensarTi col mio amore.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Riflessioni, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

La gioia degli altri è la mia gioia

Posté par atempodiblog le 24 juin 2012

La gioia degli altri è la mia gioia dans Citazioni, frasi e pensieri Santa-Faustina

Rimango enormemente stupita, per il fatto che si possa avere un’invidia tanto grande. Io vedendo il bene di qualcuno, me ne rallegro come se lo possedessi io stessa; la gioia degli altri è la mia gioia, e la sofferenza degli altri è la mia sofferenza, poiché se fosse diversamente non oserei aver rapporti con Gesù.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Burla

Posté par atempodiblog le 7 juin 2012

Burla dans Citazioni, frasi e pensieri santafaustina

Ho notato che fin da quando sono entrata in convento, mi è stata fatta sempre una sola critica e cioè che sono santa; tale nomignolo mi veniva dato per burla. In principio la cosa mi dava molto fastidio, ma quando mi sono innalzata un po’ di più, non vi ho fatto più caso. Però quando in un dato momento, a causa della mia santità, venne colpita una certa persona, la cosa mi dispiacque molto, per il fatto che altri dovevano avere dei dispiaceri per causa mia.
Cominciai allora a lamentarmi con Gesù perché era così ed il Signore mi rispose: “Ti rattristi per questo? Dopotutto lo sei. Fra non molto Io stesso io manifesterò in te e pronunceranno la stessa parola “santa, ma ormai soltanto con amore [...]

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Derisione, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

La preghiera

Posté par atempodiblog le 5 juin 2012

La preghiera dans Preghiere santa-Faustina

Con la preghiera l’anima si prepara ad affrontare qualsiasi battaglia. In qualunque condizione si trovi un’anima, deve pregare. Deve pregare l’anima pura e bella, poiché diversamente perderebbe la sua bellezza. Deve pregare l’anima che tende alla purezza, altrimenti non vi giungerà. Deve pregare l’anima che si è appena convertita, diversamente cadrebbe di nuovo. Deve pregare l’anima peccatrice, immersa nei peccati, per poter risorgere. E non c’è anima, che non abbia il dovere di pregare, poiché ogni grazia arriva tramite la preghiera. Ricordo che la luce l’ho ricevuta in massima parte durante l’adorazione di mezz’ora, che facevo ogni giorno durante tutta la Quaresima, stando distesa a forma di croce davanti al SS.mo Sacramento.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Preghiere, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Novena alla Divina Misericordia (dal 6 al 14 aprile 2012)

Posté par atempodiblog le 6 avril 2012

Novena alla Divina Misericordia (dal 6 al 14 aprile 2012) dans Preghiere 2hqqqlv

La Festa della Divina Misericordia, secondo le apparizioni di Gesù a santa Faustina, deve essere preceduta da una novena, che va recitata ogni giorno a partire dal Venerdì Santo per nove giorni consecutivi, fino al sabato precedente la Festa della Misericordia (seconda Domenica di Pasqua, dal 6 al 14 aprile 2012). Gesù per due volte espresse il desiderio che la sua confidente, attraverso una preghiera di nove giorni, si preparasse a questa Solennità. La Santa ci ha trasmesso la promessa del Salvatore rivolta a tutti i fedeli e contenuta in queste parole: “Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere”.
Sebbene il tempo tra il Venerdì Santo e la seconda Domenica di Pasqua possegga un particolare privilegio, tuttavia la novena alla Divina Misericordia può essere recitata anche in qualsiasi altro periodo dell’anno. (Radio Maria)

Per recitare la novena cliccare qui 2e2mot5 dans Diego Manetti NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA

Publié dans Preghiere, Santa Faustina Kowalska | Pas de Commentaire »

Amare chi ci fa soffrire

Posté par atempodiblog le 2 avril 2012

Amare chi ci fa soffrire dans Santa Faustina Kowalska

Quando venne il medico e io non potei, come le altre suore, scendere da lui in parlatorio, chiesi che venisse da me, perché non potevo scendere per un certo impedimento. Dopo un momento il medico venne nella cella, e, dopo avermi visitato, disse: «Dirò tutto alla suora infermiera». Quando venne la suora infermiera, dopo che era andato via il medico, le dissi il motivo per cui non ero potuta scendere in parlatorio. Essa però mi mostrò un accentuato malumore. E quando le domandai: «Sorella, che cosa ha detto il medico dei miei dolori?», mi rispose che non aveva detto niente e che non erano niente. «Ha detto che la malata fa i capricci». E se ne andò. Allora dissi a Dio: «Cristo, dammi la forza e la capacità di soffrire, infondimi nel cuore un amore puro per quella suora». Per tutta la settimana non si affacciò più da me. I dolori invece si ripetevano e duravano quasi tutta la notte e sembrava che fosse ormai giunta la fine. I superiori si decisero a rivolgersi ad un altro medico ed egli confermò che la situazione era grave ed a me disse: «Ormai non è più possibile rimettere in sesto la salute. Si può ancora migliorare qualche cosa, ma non è il caso di parlare di una guarigione completa». Prescrisse una medicina per i dolori e dopo che l’ebbi presa non si ripeterono più i gravi attacchi di prima. «Ma se lei, sorella, viene da me in sanatorio faremo in modo di risistemarla in salute, per quanto ciò è ancora possibile». Il medico insistette perché andassi là a curarmi. O mio Gesù, come sono singolari i Tuoi decreti! Gesù mi ordina di scrivere tutte queste cose a conforto di altre anime che potrebbero trovarsi esposte a simili situazioni di sofferenza. Nonostante che mi sentissi molto debole, per volere delle superiore, mi recai da quel medico. La suora che m’accompagnava lo faceva malvolentieri e me lo dimostrò parecchie volte. Ad un tratto mi disse: « Come faremo? Non ho i soldi sufficienti per la carrozza ». Non le risposi nulla. «Ma forse non ci saranno nemmeno carrozze. Come faremo a percorrere tutta quella strada? ». Diceva questo e molte altre cose unicamente per mettermi in agitazione, poiché le care superiore avevano dato denaro a sufficienza e ne rimase. Avendo capito dentro di me tutta questa storia, mi misi a ridere e dissi a quella suora: «Io sono pienamente tranquilla, affidiamoci a Dio». Ma notai che la mia profonda serenità la irritava. Allora mi misi a pregare per lei. O mio Signore, tutto questo per Te, per ottenere Misericordia per i poveri peccatori.

Santa Faustina Kowalska

Publié dans Santa Faustina Kowalska, Stile di vita | Pas de Commentaire »

1...5678910