Come e perché recitare la Coroncina alla Divina Misericordia?

Posté par atempodiblog le 10 avril 2024

Come e perché recitare la Coroncina alla Divina Misericordia?
La Chiesa cattolica riconosce la devozione alla Coroncina della Divina Misericordia, ma la sua origine e come recitarla sono sconosciute a molti.
Tratto da: ACI Stampa

Dio nella Sua essenza dans Citazioni, frasi e pensieri S-Faustina-Kowalska

La Chiesa cattolica riconosce la devozione alla Coroncina della Divina Misericordia, ma la sua origine e come recitarla sono sconosciute a molti. Nel 1935, Gesù rivelò a Santa Faustina Kowalska come pregarlo. Come recitare la Coroncina alla Divina Misericordia?

Un articolo dell’agenzia ACI Prensa cerca di rispondere a questa domanda devozionale con le parole di Gesù. Cristo si rivolse allora a Santa Faustina e le indicò che “la preghiera è per placare la mia ira, la pregherai per nove giorni con un rosario comune, come segue: prima pregherai una volta il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Credo”.

“Poi, nei grani corrispondenti al Padre Nostro, dirai le seguenti parole: Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo Figlio diletto, nostro Signore Gesù Cristo, come propiziazione per i nostri peccati e per quelli del mondo intero”.

“Sui grani dell’Ave Maria dirai le seguenti parole: Per la sua dolorosa Passione, abbi pietà di noi e del mondo intero. Per concludere, pronuncerai queste parole tre volte: Santo Dio, Santo Potente, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero”.

Generalmente, la Coroncina si conclude con la preghiera scritta nel diario di Santa Faustina Kowalsaka che dice: “O Sangue e Acqua che sgorgate dal Cuore di Gesù, come fonte di misericordia per noi, confido in Te”.

Con il diffondersi della devozione al Signore della Divina Misericordia, molti fedeli pregano questa coroncina ogni giorno alle tre del pomeriggio, “ora della misericordia”, in ricordo dell’ora della morte del Signore.

Coloro che recitano questa preghiera lo fanno confidando nella promessa di Cristo: “Alle anime che pregheranno questa Coroncina, la mia misericordia le avvolgerà nella vita e specialmente nell’ora della morte”.

In un’altra occasione, la Divina Misericordia disse a Santa Faustina: “Oh, quante grandi grazie concederò alle anime che pregano questa Coroncina”.

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Venerdì Santo, inizia la novena alla Divina Misericordia

Posté par atempodiblog le 7 avril 2023

Venerdì Santo, inizia la novena alla Divina Misericordia
Nelle rivelazioni di Gesù a santa Faustina Kowalska è compresa la richiesta di una novena, da recitarsi dal Venerdì Santo al sabato che precede la Domenica della Divina Misericordia. Per ogni giorno della novena, si prega per un gruppo particolare di anime indicato dal Signore stesso.
di Maria Alessandra Molza – La nuova Bussola Quotidiana
Tratto da: Radio Maria

Novena alla Divina Misericordia (dal 25 marzo al 2 aprile 2016) dans Fede, morale e teologia Ges-confido-in-Te

Quest’anno la Domenica delle Palme, che dà inizio alla Settimana Santa, ha coinciso con il diciottesimo anniversario della salita al cielo di san Giovanni Paolo II, il Papa polacco che ha canonizzato suor Faustina Kowalska e diffuso nel mondo il culto alla Divina Misericordia, secondo le rivelazioni fatte da Gesù a questa giovane e semianalfabeta suora polacca, da Lui scelta come segretaria della Sua Misericordia.

I successori di Wojtyła - Benedetto XVI e Francesco – hanno seguito anche loro la rivelazione contenuta nel Diario di suor Faustina Kowalska. E il decreto De celebratione sanctae Faustinae Kowalska, firmato nel 2020 dal Prefetto del culto divino Robert Sarah, ha disposto che “il nome di Maria Faustina (Elena) Kowalska, vergine, sia iscritto nel Calendario Romano Generale e la sua memoria facoltativa sia celebrata da tutti il 5 ottobre” (come chi scrive ha già avuto occasione di far notare, sempre sulla Nuova Bussola Quotidiana).

Ma nonostante tutto questo, c’è ancora chi fra i consacrati rifiuta tale devozione, dicendo che sia “una come tante”In realtà, non solo l’enciclica di Giovanni Paolo II Dives in Misericordia, richiamando nel contenuto il Diario della giovane e umile suora polacca, lo conferma con eccezionale autorità, ma fanno lo stesso anche Benedetto XVI nella sua prima enciclica, Deus caritas est (2005), e Francesco dieci anni dopo, con il Giubileo della Misericordia.

Escluse alcune frange di irriducibili increduli nei confronti della piccola “segretaria” polacca, morta di tubercolosi a 33 anni, la Chiesa cattolica ha, quindi, ormai recepito ufficialmente le richieste fatte da Gesù Misericordioso a Santa Faustina, in modo particolare la potentissima preghiera della Coroncina (che detta accanto a un morente gli garantisce la salvezza dell’anima) e la Domenica della Divina Misericordia (già Domenica in Albis): “Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Misericordia. (…) in quel giorno chi si accosterà alla sorgente della vita [Santa Messa, Confessione e Comunione] conseguirà la remissione delle colpe e delle pene (…). In quel giorno sono aperte le viscere della mia misericordia, riverserò un mare di grazie sulle anime che si avvicineranno alla fonte della mia misericordia”.

Sembra, invece, che sia stata dimenticata la Novena che Gesù chiese alla suora polacca come preparazione alla Festa della Sua Misericordia: “Desidero che durante questi nove giorni [dal Venerdì Santo al sabato che precede la seconda Domenica di Pasqua] tu conduca le anime alla sorgente della Mia Misericordia (…). Ogni giorno condurrai al Mio Cuore svariate schiere di anime e le immergerai nell’oceano della Mia Misericordia: Io le introdurrò nella casa del Padre Mio”.

Per dire la Novena della Divina Misericordia (vedi qui il testo), che quest’anno va dal 7 al 15 aprile compreso, basterà leggere lo scritto relativo a quel giorno e poi accompagnare il Gruppo di Anime indicato al Cuore Misericordioso di Gesù. Alla fine si recita la Coroncina della Divina Misericordia, che, com’è noto, venne suggerita da Gesù a suor Faustina il 13 settembre 1935, dopo che la suora aveva avuto nella sua cella la visione di un Angelo che stava per distruggere un certo luogo della terra. La santa, pur pregando l’Angelo perché si fermasse, vide che non otteneva nulla, mentre appena – per ispirazione divina – iniziò a pregare: “Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità (…)”, vidi l’impotenza dell’Angelo che non poté compiere la giusta punizione”.

Tornando alla Festa della Divina Misericordia, Gesù disse pure a santa Faustina che“L’umanità non gusterà la pace finché non verrà ad attingerla alle sorgenti della Mia Misericordia”. Visto che la pace è sicuramente il bene più prezioso, perché a questo punto non chiederla durante la Novena alla Divina Misericordia? Perché la Chiesa cattolica non si unisce in comunione di preghiera in ogni parte del mondo dal 7 al 15 aprile per chiedere la pace non solo fra Russia e Ucraina, ma anche in Africa e in tutte le altre decine e decine di nazioni-teatro di conflitti? Sicuramente si potrà contare anche sull’intercessione di Benedetto XVI, che quest’anno, proprio nella Domenica della Divina Misericordia, il 16 aprile, avrebbe festeggiato 96 anni.

Divisore dans San Francesco di Sales
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Padre Andrasz, verso gli altari un altro confessore di santa Faustina Kowalska

Posté par atempodiblog le 23 novembre 2022

Padre Andrasz, verso gli altari un altro confessore di santa Faustina Kowalska
Dopo il beato Michał Sopoćko, anche per padre Józef Andrasz è iniziato il processo di beatificazione in Polonia. È stato il primo direttore spirituale della santa della Misericordia e anche l’ultimo, molto citato da suor Faustina nel suo famoso Diario. È stato una figura importante per la diffusione del culto della Divina Misericordia. Parla il vicepostulatore padre Mariusz Balcerak.
di Wlodzimierz Redzioch – La nuova Bussola Quotidiana

Padre Andrasz, verso gli altari un altro confessore di santa Faustina Kowalska dans Articoli di Giornali e News Padre-J-zef-Andrasz

È ben conosciuta la figura del beato Michał Sopoćko, confessore di suor Faustina Kowalska, ma è molto meno conosciuto padre Józef Andrasz SI (1891 – 1963) che ebbe un ruolo importantissimo nella vita della futura santa. Questo gesuita fu il suo primo direttore spirituale nel noviziato e anche l’ultimo, nell’ultimo anno e mezzo della sua vita. Suor Faustina si confessò con lui anche il giorno della sua morte. Allora non è un caso che santa Faustina nel suo “Diario” ne parli per ben 59 volte.

Nella regione di Nowy Sacz, nella parte sud-orientale della Polonia, da dove proveniva il gesuita, dal 2015 è attivo un movimento di laici che diffondono il suo culto, fanno conoscere la sua figura e pregano per la sua intercessione. L’iniziativa è partita da un gruppo di uomini che si riunivano per l’adorazione di una copia dell’immagine di Gesù Misericordioso, in quel periodo peregrinante nella diocesi di Tarnów.

Recentemente è cominciata a Cracovia la fase diocesana del processo di beatificazione del confessore di santa Faustina, di cui vicepostulatore è padre Mariusz Balcerak SI, teologo, viceprefetto della Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Cracovia. Abbiamo chiesto a lui di presentare la figura di p. Andrasz.

Perché padre Andrasz ebbe un ruolo così importante nella vita di santa Faustina?
Per capirlo, bisogna ricordare i fatti. Quando suor Faustina venne a Łagiewniki, p. Andrasz era il confessore “trimestrale” della Congregazione di Nostra Signora della Misericordia, cioè veniva una volta a trimestre per confessare le suore. Faustina si confessò per la prima volta da lui durante gli esercizi spirituali nell’aprile 1933, prima dei voti perpetui. Gli aprì il cuore perché era convinta che questo prete l’avrebbe capita. P. Andrasz, già durante la prima confessione, assicurò suor Faustina che tutto quanto stava vivendo veniva da Dio: prima lei aveva dei dubbi a riguardo. Le sue parole la tranquillizzarono.

Allora giovanissima, suor Faustina aveva dei dubbi su come poter realizzare le richieste di Gesù?
All’inizio suor Faustina giunse alla conclusione che l’intera faccenda, specialmente dipingere l’immagine di Gesù Misericordioso, fosse troppo grande per lei. Perciò cercava aiuto da padre Andrasz, ma lui disse decisamente: “Non la sciolgo da nulla, sorella, e non le è permesso sottrarsi a queste ispirazioni interiori…”. In questo senso il suo ruolo fu decisivo. Suor Faustina trattava padre Andrasz come un’autorità e, poiché era umile e obbediente, gli obbediva. In seguito scrisse: “Adesso Iddio Stesso, tramite padre Andrasz, aveva tolto ogni difficoltà. Il mio spirito era stato indirizzato verso il sole e sbocciò ai suoi raggi per Lui Stesso”. E ancora: “Mi erano state sciolte le ali per il volo e cominciai a volteggiare verso l’ardore del sole e non tornerò in basso fino a quando riposerò in Colui, nel Quale è annegata la mia anima per l’eternità”.

Che ruolo ha avuto padre Andrasz nello sviluppo del culto della Divina Misericordia?
Ancora durante la II guerra mondiale, padre Andrasz, con attenzione e prudenza (poiché il culto non era ancora ufficialmente approvato), iniziò la pratica di pregare la Divina Misericordia tra le suore di Łagiewniki. Ha incoraggiato le suore ad affidarsi a Gesù Misericordioso e a recitare la coroncina. Dopo la guerra, vedendo l’enormità della distruzione materiale, spirituale e morale, ha sostenuto la Chiesa nel suo rinnovamento, dando speranza alle persone e incoraggiandole a credere che Gesù le ama e si prende cura di loro. Inoltre, padre Andrasz ha scritto un libro intitolato Misericordia di Dio, confidiamo in te, pubblicato per la prima volta nel 1947. In esso, descrisse la missione di Suor Faustina e le rivelazioni, spiegò il significato dell’Immagine e cosa significhi aver fiducia in Gesù Misericordioso.

Ma chi era p. Andrasz?
Direi che era un uomo contemplativo in azione. Orante, immerso nella preghiera e nell’amore per Gesù – ma nello stesso tempo molto attivo. Aveva buoni studi, conosceva quattro lingue: latino, greco, francese e tedesco. Condusse ritiri per congregazioni religiose, soprattutto femminili, e per seminaristi; ha scritto per il Messaggero del Cuore di Gesù; è stato direttore della casa editrice L’Apostolato della Preghiera; ha tradotto diversi libri sulla spiritualità, ha partecipato alla promozione del culto del Sacro Cuore di Gesù, era impegnato nella Compagnia Mariana e, inoltre, era impegnato nel lavoro pastorale. Poiché era un buon confessore e direttore spirituale, una buona fama lo circondava a Cracovia. Era un uomo di profonda vita spirituale: frequentò i ritiri ignaziani e li tenne lui stesso. In lui si rifletteva questa “Caritas discreta”, o amore prudente, di cui parla S. Ignazio di Loyola.

Per questo motivo tante persone gli chiedevano di essere una guida spirituale per loro?
Sì. Padre Andrasz svolse un ruolo importante non solo nella vita di suor Faustina, ma anche nella vita di diverse persone, anche beate (la beata Aniela Salawa, madre Paula Tajber, suor Kaliksta Piekarczyk, suor Emanuela Kalb).

Potrebbe essere un esempio e patrono delle guide spirituali?
Potrebbe essere un ottimo patrono dei confessori e dei direttori spirituali, di cui abbiamo tanto bisogno oggi.

Divisore dans San Francesco di Sales

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Trattare le anime con estrema delicatezza

Posté par atempodiblog le 23 avril 2022

Gesù a santa Faustina Kowalska:

“Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l’eternità”.

“Figlia Mia, non desistere dal diffondere la Mia Misericordia, con ciò procurerai refrigerio al Mio Cuore, che arde del fuoco della compassione per i peccatori. Di’ ai Miei sacerdoti che i peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno della Mia sconfinata Misericordia e della compassione che ho per loro nel Mio Cuore. Ai sacerdoti che proclameranno ed esalteranno la Mia Misericordia, darò una forza meravigliosa, unzione alle loro parole e commuoverò i cuori ai quali parleranno”.

Trattare le anime con estrema delicatezza dans Fede, morale e teologia Padre-Livio-Fanzaga-Radio-Maria-Misericordia-dei-Sacerdoti

Trattare le anime con estrema delicatezza
da Preti Misericordiosi – Siamo tutti peccatori, di Padre Livio Fanzaga

Per confessarmi sceglievo i preti che mi incoraggiavano. Magari c’era un prete che era una santa persona, ma se non dava la parola d’incoraggiamento non lo sceglievo. Anch’io ho avuto questa sensazione che è molto comune tra i fedeli… quando confessavo i peccati cercavo qualcuno che mi incoraggiasse e non che mi facesse la predica. Per molti anni sono andato a confessarmi da un sacerdote carmelitano per il quale c’erano file lunghissime di penitenti. Facevo volentieri la fila per confessarmi da lui perché, a dire il vero, arrivava addirittura a scusarti… cercava di capire le tue debolezze, le tue miserie ma nel medesimo tempo ti dava la parola d’incoraggiamento, per cui uno usciva in pace e rafforzato, spronato nella voglia di fare meglio. Questa è una grazia speciale. Se tu fai la predica a uno e poi dai l’assoluzione quello va via depresso, a volte anche contrariato. Ci vuole un’arte speciale che è un’arte sublime di trattare le anime con estrema delicatezza. Uno va volentieri a confessarsi se sente l’abbraccio fraterno se uno non sente questo fa fatica a confessarsi e poi non ci va più. La gente non cerca sconti. Se va a confessarsi è perché vuole liberarsi dal male, ma vuole sentire l’amore di Dio sul peccatore. Il più delle volte la gente che viene a confessarsi è molto più severa con se stessa di quanto non sia severo il confessore, quindi non è che si assolva tanto facilmente.

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Il Venerdì Santo e la novena alla Divina Misericordia

Posté par atempodiblog le 15 avril 2022

Il Venerdì Santo e la novena alla Divina Misericordia

Il Venerdì Santo e la novena alla Divina Misericordia dans Fede, morale e teologia A-tempo-della-Divina-Misericordia

26 marzo 1937. Venerdì (Santo). Fin dal mattino ho provato nel mio corpo lo strazio delle Sue cinque Piaghe. Questa sofferenza è durata fino alle tre. Benché all’esterno non ci sia alcuna traccia, tuttavia queste torture non sono meno dolorose. Sono lieta che Gesù mi difenda dagli sguardi della gente. 

Alle undici Gesù mi ha detto: «O Mia Vittima, Tu sei un refrigerio per il Mio Cuore martoriato».

Dopo queste parole pensavo che il mio cuore prendesse fuoco. E m’introdusse in un’intima unione con Lui, ed il mio cuore si sposò col Suo Cuore in modo amoroso, sentivo i Suoi più deboli palpiti ed Egli i miei. Il fuoco provocato dal mio amore venne unito all’ardore del Suo amore eterno. Questa grazia supera per la sua enormità tutte le altre.La Sua Essenza Trina mi avvolse totalmente e fui tutta immersa in Lui. In un certo senso la mia piccolezza si scontrò col Sovrano immortale. Fui immersa in un amore inconcepibile e in un inconcepibile tormento, a causa della Sua Passione. Tutto ciò che riguardava il Suo Essere, si comunicava anche a me. Gesù mi aveva fatto conoscere e pregustare questa grazia, ma oggi me l’ha concessa. Non avrei osato nemmeno sognare una simile grazia. Il mio cuore è come in una continua estasi, sebbene all’esterno nulla m’impedisca di trattare col prossimo e di sbrigare varie faccende. Nulla è in grado d’interrompere la mia estasi, né alcuno riesce a supporla, poiché L’ho pregato che si degnasse di preservarmi dagli occhi della gente. E con questa grazia è entrato nella mia anima tutto un mare di luce nella conoscenza di Dio e di me stessa e lo stupore m’invade tutta e mi trasporta come in una nuova estasi, per il fatto che Iddio si è degnato di abbassarsi fino a me così piccola.

Alle tre ho pregato, stesa in croce, per il mondo intero. Gesù ormai ha concluso la sua vita mortale, ho udito le Sue sette parole, poi ha guardato verso di me ed ha detto: «Diletta figlia del Mio Cuore, tu sei un refrigerio per Me fra questi orribili tormenti».

Gesù mi ordina di fare una novena prima della festa della Misericordia e debbo cominciarla oggi per la conversione del mondo intero e perché venga conosciuta la Misericordia di Dio. “Perché ogni anima esalti la Mia bontà. Desidero fiducia dalle Mie creature. Esorta le anime ad una grande fiducia nella Mia insondabile Misericordia. L’anima debole, peccatrice, non abbia timore di accostarsi a Me, ed anche se avesse più peccati di quanti granelli di sabbia ci sono sulla terra, tutto sprofonderà nell’abisso della Mia Misericordia”.

Quando Gesù diede l’ultimo respiro, la mia anima fu annientata dal dolore e per lungo tempo non mi fu possibile ritornare in me. Trovai un qualche sollievo nelle lacrime. Colui, che il mio cuore ama ardentemente, muore. C’è qualcuno che possa comprendere il mio dolore? Prima di sera ho udito per radio un canto, e precisamente i salmi cantati da sacerdoti. Sono scoppiata a piangere e tutto il dolore mi si è rinnovato nell’anima e piangevo non riuscendo a trovare conforto al mio dolore.

All’improvviso ho udito una voce nell’anima: «Non piangere, non soffro più. E per la fedeltà con la quale Mi hai accompagnato nella Passione e nella morte, la tua morte sarà solenne e ti farò compagnia in quell’ultima ora. Diletta perla del Mio Cuore, vedo il tuo amore così puro, più di quello degli angeli, proprio di più, perché tu combatti. Per te benedico il mondo. Vedo i tuoi sforzi verso di Me ed essi affascinano il Mio Cuore».

Dopo queste parole ho smesso di piangere, ma ho ringraziato il Padre Celeste per averci inviato Suo Figlio e per l’opera della redenzione del genere umano.

dal Diario di Suor Faustina Kowalska

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Scoprite il vostro santo patrono per il 2022!

Posté par atempodiblog le 31 décembre 2021

Scoprite il vostro santo patrono per il 2022!
Dopo un anno difficile come quello che sta terminando, che ne direste di chiedere un aiuto celeste per l’anno nuovo?
Fonte: Aleteia

Scoprite il vostro santo patrono per il 2022! dans Fede, morale e teologia Estrazione-santo-patrono

Il 2021 è stato decisamente difficile per molti di noi. Per non parlare del 2020… E allora, che ne direste di chiedere un aiuto celeste per il 2022?

Nella congregazione di Santa Faustina – le Suore di Nostra Signora della Misericordia –, c’è la tradizione di estrarre un santo patrono per l’anno nuovo il 1° gennaio. Come si fa? Sentiamolo da Santa Faustina stessa:

“C’è un costume tra di noi di estrarre a sorte, il primo giorno dell’anno, Patroni speciali per tutto l’anno. Durante la meditazione, mi venne uno di questi segreti desideri, e cioè che Gesù Eucaristico fosse il mio Patrono particolare anche per quest’anno, come per il passato. Nascosi però questo mio desiderio al mio Diletto, parlai con Lui di tutto, ad eccezione del fatto che Lo volevo come Patrono. Quando andammo in refettorio per la colazione, dopo aver fatto il segno della croce, ebbe inizio l’estrazione dei Patroni. Appena mi avvicinai alle immaginette sulle quali erano scritti i Patroni, ne presi una senza pensarci e non la lessi subito. Volevo mortificarmi per qualche minuto. All’improvviso sento nel mio intimo una voce: Sono il tuo Patrono, leggi. Allora guardai subito quello che c’era scritto e lessi: Patrono per il 1935 la Santissima Eucaristia. Il cuore mi sobbalzò dalla gioia, e mi allontanai in silenzio dalle consorelle per andare a fare una breve visita al Santissimo Sacramento, davanti al quale aprii il mio cuore. Ma Gesù mi ammonì dolcemente dicendomi che in quel momento avrei dovuto stare insieme alle consorelle. Andai immediatamente” (Diario, 360).

Abbiamo deciso di offrirvi la stessa splendida esperienza delle Suore di Nostra Signora della Misericordia. Dopo aver scoperto il vostro santo patrono, potrete leggere un articolo su di lui/lei – non perdetevelo!

Non dimenticate di parlare spesso con il vostro santo patrono nel prossimo anno. Potete usare questa preghiera per chiedere la sua assistenza speciale e il suo supporto:

“O grande San/Sant’/Santa [menzionare il nome], sotto il cui patronato mi sono posto, ottienimi la grazia di mettere in pratica le sante risoluzioni che ho fatto in questo giorno. Aiutami, con la tua potente intercessione, a condurre una vita conforme al carattere sacro che ho ricevuto e a imitare le virtù per cui spicchi tanto. Proteggimi nei pericoli della vita, e non abbandonarmi nell’ora della morte. Amen”.

Divisore dans San Francesco di Sales

Cliccando sul link sottostante potete scoprire a quale santo siete stati affidati…:

http://infodamedjugorje.altervista.org:80/ilsantodellanno.html

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Nella felicità eterna non dimenticherò gli uomini in terra

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2021

Nella felicità eterna non dimenticherò gli uomini in terra dans Citazioni, frasi e pensieri santa-maria-faustina-elena-kowalska

Nella felicità eterna non dimenticherò gli uomini in terra, impetrerò la divina Misericordia per tutti, specialmente per coloro che furono cari al mio cuore. Anche la più profonda immersione in Dio non m’impedirà di ricordarmi di loro.

Santa Faustina Kowalska

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La buona novella della misericordia di Dio

Posté par atempodiblog le 11 avril 2021

La buona novella della misericordia di Dio
Il Paradiso — Padre Livio Fanzaga, Ed. ARES

La buona novella della misericordia di Dio dans Fede, morale e teologia Divina-Misericordia

In un mondo sul quale incombe la tenebra della non conoscenza dell’amore di Dio, l’Onnipotente fa risuonare più forte che mai la buona novella della sua misericordia. Il messaggio che Gesù fa giungere attraverso santa Faustina Kowalska è la risposta del Cielo alla catastrofe spirituale della nostra generazione sazia e disperata. A una umanità che, senza rendersene conto, si arrende alla potenza dell’Inferno, Dio svela la bellezza del Paradiso per il quale è stata creata. Questo è il senso delle apparizioni mariane dei tempi moderni, che si sono via via moltiplicate, il cui scopo è di ricordare all’umanità che il Cielo è la meta a cui deve tendere. Il solo fatto che la Madonna scenda sulla terra ricorda ai fedeli tiepidi e distratti che la vita sulla terra è un pellegrinaggio verso l’eternità. A un mondo indurito nel rifiuto l’Onnipotente risponde aprendo le cataratte della Sua misericordia.

Credere nell’amore misericordioso di Dio, che ti vuole salvare a ogni costo, senza tuttavia forzare la tua libertà, è più che mai l’atto di fede che ti salva. La nostra generazione può identificarsi con i due malfattori crocifissi con Gesù: uno di loro ha trovato la via della misericordia lungo la quale anche oggi Dio vuole incontrare e salvare le anime.

Impressiona la sollecitudine con cui l’amore paterno di Dio si china sulla piccolezza umana, offrendo degli strumenti semplici e alla portata di tutti per facilitare il raggiungimento della propria salvezza. Chi potrebbe contare il numero delle anime che si sono salvate con la pratica dei primi nove venerdì o dei primi cinque sabati del mese? Solo la stoltezza dei superbi potrebbe disprezzare questi mezzi con il quale Dio ottiene quel minimo di apertura del cuore necessaria per far filtrare la Sua luce e il Suo amore. Quanti battezzati oggi muoiono senza assistenza spirituale e senza sacramenti, e non di rado senza alcun accompagnamento di preghiera! Nella Sua sconfinata bontà Dio ha insegnato a santa Faustina la coroncina della Divina Misericordia, un mezzo apparentemente irrilevante col quale aprire ai moribondi le porte del Cielo:

«Figlia Mia, scrivi queste parole: tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia, queste anime nell’ora della morte non avranno paura. La Mia Misericordia le proteggerà in quell’ultima lotta. Figlia Mia, esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno. Se la reciteranno peccatori incalliti, colmerò di pace la loro anima, e l’ora della loro morte sarà serena.
Scrivi questo per le anime afflitte: quando l’anima vede e riconosce la gravità dei suoi peccati, quando si svela ai suoi occhi tutto l’abisso di miseria in cui è precipitata, non si disperi, ma si getti con fiducia nelle braccia della Mia Misericordia, come un bambino fra le braccia della madre teneramente amata.
Queste anime hanno la precedenza nel Mio Cuore compassionevole, esse hanno la precedenza nella Mia Misericordia. Proclama che nessun’anima, che ha invocato la Mia Misericordia, è rimasta delusa né confusa. Ho una predilezione particolare per l’anima che ha fiducia nella Mia bontà. Scrivi che quando verrà recitata la coroncina vicino agli agonizzanti, Mi metterò fra il Padre e l’anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso» (Diario V, 1541).

«Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l’umanità la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro» (Diario II, 848).

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Il mistero inconcepibile ed insondabile della misericordia di Dio

Posté par atempodiblog le 11 avril 2021

Il mistero inconcepibile ed insondabile della misericordia di Dio
VIAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA
DEDICAZIONE DEL SANTUARIO DELLA DIVINA MISERICORDIA
OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
Kraków-Łagiewniki
Sabato, 17 agosto 2002

L'immagine di Gesù Misericordioso dans Misericordia Gesu_Misericordioso

“O inconcepibile ed insondabile Misericordia di Dio,
Chi Ti può adorare ed esaltare in modo degno?
O massimo attributo di Dio Onnipotente,
Tu sei la dolce speranza dei peccatori”

(Diario, 951 – ed. it. 2001, p. 341).

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Ripeto oggi queste semplici e sincere parole di Santa Faustina, per adorare assieme a lei e a tutti voi il mistero inconcepibile ed insondabile della misericordia di Dio. Come lei, vogliamo professare che non esiste per l’uomo altra fonte di speranza, al di fuori della misericordia di Dio. Desideriamo ripetere con fede: Gesù, confido in Te!

Di questo annuncio, che esprime la fiducia nell’amore onnipotente di Dio, abbiamo particolarmente bisogno nei nostri tempi, in cui l’uomo prova smarrimento di fronte alle molteplici manifestazioni del male. Bisogna che l’invocazione della misericordia di Dio scaturisca dal profondo dei cuori pieni di sofferenza, di apprensione e di incertezza, ma nel contempo in cerca di una fonte infallibile di speranza. Perciò veniamo oggi qui, nel Santuario di Łagiewniki, per riscoprire in Cristo il volto del Padre: di Colui che è “Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione” (2 Cor 1, 3). Con gli occhi dell’anima desideriamo fissare gli occhi di Gesù misericordioso per trovare nella profondità di questo sguardo il riflesso della sua vita, nonché la luce della grazia che già tante volte abbiamo ricevuto, e che Dio ci riserva per tutti i giorni e per l’ultimo giorno.

2. Stiamo per dedicare questo nuovo tempio alla Misericordia di Dio. Prima di questo atto voglio ringraziare di cuore coloro che hanno contribuito alla sua costruzione. Ringrazio in modo speciale il Cardinale Franciszek Macharski, che tanto si è adoperato per questa iniziativa, manifestando la sua devozione alla Divina Misericordia. Con affetto abbraccio le Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia e le ringrazio per la loro opera di diffusione del messaggio lasciato da Santa Suor Faustina. Saluto i Cardinali e i Vescovi della Polonia, con a capo il Cardinale Primate, nonché i Vescovi provenienti da varie parti del mondo. Mi rallegra la presenza dei sacerdoti diocesani e religiosi nonché dei seminaristi.

Saluto di cuore tutti i partecipanti a questa celebrazione, e, in modo particolare, i rappresentanti della Fondazione del Santuario della Divina Misericordia che ne ha curato la costruzione, e le maestranze delle varie imprese. So che molti qui presenti hanno con generosità sostenuto materialmente questa costruzione. Prego Dio perché ricompensi la loro magnanimità e il loro impegno con la sua benedizione!

3. Fratelli e Sorelle! Mentre dedichiamo questa nuova chiesa, possiamo porci la domanda che travagliava il re Salomone, quando stava consacrando come abitazione di Dio il tempio di Gerusalemme: “Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!” (1 Re 8, 27). Sì, a prima vista, legare determinati “spazi” alla presenza di Dio potrebbe sembrare inopportuno. Tuttavia bisogna ricordare che il tempo e lo spazio appartengono interamente a Dio. Anche se il tempo e tutto il mondo possono considerarsi il suo “tempio”, tuttavia ci sono tempi e luoghi che Dio sceglie, affinché in essi gli uomini sperimentino in modo speciale la sua presenza e la sua grazia. E la gente, spinta dal senso della fede, viene in questi luoghi, sicura di porsi veramente davanti a Dio presente in essi.

Con questo stesso spirito di fede sono giunto a Łagiewniki per dedicare questo nuovo tempio, convinto che esso sia un luogo speciale scelto da Dio per spargere la grazia della sua misericordia. Prego affinché questa chiesa sia sempre un luogo di annuncio del messaggio sull’amore misericordioso di Dio; un luogo di conversione e di penitenza; un luogo di celebrazione dell’Eucaristia, fonte della misericordia; un luogo di preghiera e di assidua implorazione della misericordia per noi e per il mondo. Prego con le parole di Salomone: “Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica. Signore mio Dio; ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza dinanzi a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa… Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. Ascolta la supplica del tuo servo e di Israele tuo popolo, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, nel cielo; ascolta e perdona!” (1 Re 8, 28-30).

4.È giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in Spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori” (Gv 4, 23). Quando leggiamo queste parole del Signore Gesù nel Santuario della Divina Misericordia, ci rendiamo conto in modo tutto particolare che non ci si può presentare qui se non in Spirito e verità. È lo Spirito Santo, Consolatore e Spirito di Verità, che ci conduce sulle vie della Divina Misericordia. Egli, convincendo il mondo “quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Gv 16, 8), nello stesso tempo rivela la pienezza della salvezza in Cristo. Questo convincere quanto al peccato avviene in una duplice relazione alla Croce di Cristo. Da una parte lo Spirito Santo ci permette, mediante la Croce di Cristo, di riconoscere il peccato, ogni peccato, nell’intera dimensione del male, che in sé contiene e nasconde. Dall’altra lo Spirito Santo ci permette, sempre mediante la Croce di Cristo, di vedere il peccato alla luce del mysterium pietatis, cioè dell’amore misericordioso e indulgente di Dio (cfr Dominum et vivificantem, 32).

E così il “convincere quanto al peccato” diventa al tempo stesso un convincere che il peccato può essere rimesso e l’uomo può di nuovo corrispondere alla dignità di figlio prediletto di Dio. La Croce, infatti, “è il più profondo chinarsi della Divinità sull’uomo [ÿ]. La Croce è come un tocco dell’eterno amore sulle ferite più dolorose dell’esistenza terrena dell’uomo” (Dives in misericordia, 8). Questa verità verrà sempre ricordata dalla pietra angolare di questo Santuario, prelevata dal monte Calvario, in un certo modo dal di sotto della Croce sulla quale Gesù Cristo ha vinto il peccato e la morte.

Credo fermamente che questo nuovo tempio rimarrà per sempre un luogo dove le persone si presenteranno davanti a Dio in Spirito e verità. Verranno con la fiducia che assiste quanti umilmente aprono il cuore all’azione misericordiosa di Dio, a quell’amore che anche il più grande peccato non può sconfiggere. Qui, nel fuoco dell’amore divino, i cuori arderanno bramando la conversione, e chiunque cerca la speranza troverà sollievo.

5. “Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, per i peccati nostri e del mondo intero; per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero” (Diario, 476 – ed. it. p. 193). Di noi e del mondo intero… Quanto bisogno della misericordia di Dio ha il mondo di oggi! In tutti i continenti, dal profondo della sofferenza umana, sembra alzarsi l’invocazione della misericordia. Dove dominano l’odio e la sete di vendetta, dove la guerra porta il dolore e la morte degli innocenti occorre la grazia della misericordia a placare le menti e i cuori, e a far scaturire la pace. Dove viene meno il rispetto per la vita e la dignità dell’uomo, occorre l’amore misericordioso di Dio, alla cui luce si manifesta l’inesprimibile valore di ogni essere umano. Occorre la misericordia per far sì che ogni ingiustizia nel mondo trovi il suo termine nello splendore della verità.

Perciò oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio, qui proclamato mediante Santa Faustina, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia i cuori di speranza. Tale messaggio si diffonda da questo luogo nell’intera nostra amata Patria e nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù: da qui deve uscire “la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta” (cfr Diario, 1732 – ed. it. p. 568).

Bisogna accendere questa scintilla della grazia di Dio. Bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia. Nella misericordia di Dio il mondo troverà la pace, e l’uomo la felicità! Affido questo compito a voi, carissimi Fratelli e Sorelle, alla Chiesa che è in Cracovia e in Polonia, e a tutti i devoti della Divina Misericordia che qui giungeranno dalla Polonia e dal mondo intero. Siate testimoni della misericordia!

6. Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

ChinaTi su di noi peccatori,
risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male,
fa’ che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza.

Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,
abbi misericordia di noi e del mondo intero!

Amen.

* * *

Parole del Santo Padre prima della Benedizione:

Alla fine di questa solenne liturgia desidero dire che molti dei miei ricordi personali sono legati a questo luogo. Venivo qui soprattutto durante l’occupazione nazista quando lavoravo nel vicino stabilimento Solvay. Ancora oggi ricordo la via che porta da Borek Fałęcki a Dębniki. La percorrevo tutti i giorni andando a lavorare in diversi turni, con le scarpe di legno ai piedi. Allora si portavano quelle. Come era possibile immaginare che quell’uomo con gli zoccoli un giorno avrebbe consacrato la basilica della Divina Misericordia a Łagiewniki di Cracovia?

Mi rallegro per la costruzione di questo bel tempio dedicato alla Misericordia Divina. Affido al Cardinale Macharski e a tutta l’Arcidiocesi di Cracovia e alle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia la cura materiale e soprattutto quella spirituale di questo santuario. Che questa collaborazione nell’opera della diffusione del culto di Gesù Misericordioso dia frutti benedetti nei cuori dei fedeli in Polonia e in tutto il mondo.

Dio Misericordioso benedica abbondantemente tutti i pellegrini che vengono e verranno qui in futuro.


© Copyright – Libreria Editrice Vaticana

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Il Papa sul messaggio della Divina Misericordia: apriamo il cuore a Gesù

Posté par atempodiblog le 21 février 2021

Il Papa sul messaggio della Divina Misericordia: apriamo il cuore a Gesù
Francesco ha ricordato che sono passati novanta anni dalla rivelazione dell’immagine di Gesù Misericordioso. “Quel messaggio – ha detto- è giunto al mondo intero, e non è altro che il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, che ci dona la misericordia del Padre”
di Amedeo Lomonaco – Vatican News

Domenica della Divina Misericordia dans Beato Michele Sopocko Ges-Misericordioso

È rivolto alla Polonia, al Santuario di Płock il pensiero di Papa Francesco dopo l’Angelus. Salutando in particolare i fedeli polacchi pronuncia queste parole:

Novant’anni fa il Signore Gesù si manifestò a Santa Faustina Kowalska, affidandole uno speciale messaggio della Divina Misericordia. Mediante San Giovanni Paolo II, quel messaggio è giunto al mondo intero, e non è altro che il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, che ci dona la misericordia del Padre. Apriamogli il cuore, dicendo con fede: “Gesù, confido in Te”.

È il 22 Febbraio del 1931. Il Signore Gesù si manifesta a santa Faustina Kowalska Kowalska che si trova nella cella del convento di Płock della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia in Stary Rynek. “La sera, stando nella mia cella – scrive santa suor Faustina nel suo “Diario” – vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero”. La prima immagine di Gesù Misericordioso fu dipinta a Vilnius, sotto la guida della stessa suor Faustina. L’immagine più conosciuta è custodita nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia-Łagiewniki. Fu creata secondo le istruzioni della guida spirituale dell’Apostola della Divina Misericordia, padre Józef Andrasz. Domani, alle ore 17.00, si terrà in Polonia una Messa nel Santuario della Divina Misericordia a Płoc. Si può seguire la celebrazione sul canale Youtube del Santuario.

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Come prepararsi alla festa del Natale del Signore

Posté par atempodiblog le 23 décembre 2020

Come prepararsi alla festa del Natale del Signore dans Avvento RWJH1532

La Madonna mi ha insegnato a prepararmi alla festa del Natale del Signore. L’ho vista oggi senza il Bambino Gesù e mi ha detto:

«Figlia Mia, procura di essere mite e umile affinché Gesù che dimora continuamente nel Tuo cuore possa riposare. Adoralo nel tuo cuore. Non uscire dai tuo raccoglimento interiore. Ti otterrò, figlia Mia, la grazia di questo genere di vita interiore, di modo che senza che abbandoni la tua intimità, possa adempiere all’esterno tutti i tuoi doveri con maggior precisione. Rimani continuamente con Lui nel tuo cuore. Egli sarà la tua forza. Con le creature mantieni quei rapporti che la necessità ed i tuoi doveri esigono. Sei un’abitazione gradita del Dio vivente, nella quale Egli dimora continuamente con amore e compiacimento, e la viva presenza di Dio, che senti in maniera più viva ed evidente, ti confermerà, figlia Mia, in ciò che ti ho detto. Cerca di comportarti così fino al giorno di Natale ed in seguito Egli ti farà conoscere come dovrai trattare con Lui e come unirti a Lui».

Santa Faustina Kowalska

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Preti, niente più scuse: da oggi si prega santa Faustina

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2020

Preti, niente più scuse: da oggi si prega santa Faustina
A partire da quest’anno, oggi, il giorno del transito della giovane “Segretaria” di Gesù, sarà memoria facoltativa. È passato inosservato il decreto “De celebratione sanctae Faustinae Kowalske…” firmato dal Prefetto del Culto divino Robert Sarah. La santa sarà ricordata nel Messale e nei libri liturgici. Non ci si potrà più “dimenticare” di lei come invece ha fatto in questi anni con una evidente ostilità un certo tipo di clero.
di Maria Alessandra – La nuova Bussola Quotidiana
Tratto da: 
Radio Maria

Preti, niente più scuse: da oggi si prega santa Faustina dans Articoli di Giornali e News Santa-Faustina-e-Ges

Il 18 maggio 2020 Karol Wojtyla, salito al soglio pontificio come Giovanni Paolo II, morto nel 2005 e divenuto Santo nel 2014, avrebbe compiuto cento anni e, come si sa, questa ricorrenza è stata ricordata da tutti i media. Alcuni, anzi, hanno notato la coincidenza per cui, proprio in quella data, quasi un regalo postumo di Papa Wojtyla al gregge che aveva guidato per più di ventisei anni, le Chiese fossero state riaperte alle celebrazioni dopo il lunghissimo lockdown dovuto alla pandemia da Covid 19, che aveva obbligato la maggior parte fedeli ad assistere alla Messa festiva in tv e a rimandare matrimoni e battesimi.

Sembra, invece, passato del tutto inosservato un altro regalo che in occasione del suo genetliaco San Giovanni Paolo II ci ha fatto, o, forse verrebbe da dire, si è fatto: l’iscrizione della celebrazione di santa Faustina Kowalska nel Calendario Romano Generale.

Porta infatti la data del 18 maggio 2020 il Decretum “De celebratione sanctae Faustinae Kowalske, virginis, in Calendario Romano Generali inscribenda” firmato in calce dal Cardinale Robert Sarah e dall’Arcivescovo Arthur Roche, rispettivamente Prefetto e Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Da quest’anno, quindi, il 5 ottobre, giorno del transito della giovane e umilissima suora polacca, al secolo Elena Kowalska, morta a trentatré anni di tubercolosi nel convento della Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia, non sarà più una festa solo nella natia Polonia, ma sarà memoria facoltativa per tutto il mondo cattolico.

Chi scrive si è più volte lamentata anche dalle pagine di questo giornale che “il 5 ottobre”, passasse “in gran parte inosservata la memoria di santa Faustina Kowalska”, dimenticanza sicuramente dovuta anche all’ostilità di una parte del clero nei confronti dell’Apostola della Divina Misericordia e della rivelazione a lei affidata da Gesù.

Da ora in poi, però, non sarà più così facile per quegli stessi sacerdoti continuare a ignorare suor Faustina, visto che sul Decreto del 18 maggio 2020 si legge, infatti: “.. il Sommo Pontefice Francesco…ha disposto che il nome di santa Maria Faustina (Elena) Kowalska , vergine, sia iscritto nel Calendario Romano Generale e la sua memoria facoltativa sia celebrata da tutti il 5 ottobre. Questa nuova memoria sia inserita in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore, adottando i testi liturgici allegati al presente decreto che devono essere tradotti, approvati…”.

A questo punto non può non tornare alla mente il secondo dei tre messaggi, una sorta di testamento spirituale, che suor Faustina Kowalska consegnò prima di morire al suo direttore spirituale, don Michele Sopocko, e che riguarda il giudizio della Chiesa: «Se anche si accumulassero le più grandi difficoltà, anche se sembrasse che Dio stesso non lo voglia, non ci si può fermare. Anche se il giudizio della Chiesa a questo riguardo fosse negativo, non ci si può fermare. Anche se mancassero le forze fisiche e morali, non ci si può fermare. Poiché la profondità della Misericordia di Dio è insondabile e non è sufficiente tutta la nostra vita per glorificarla».

La Chiesa ufficiale non si è fermata e sacerdoti che continuano, incredibilmente, a osteggiare santa Faustina e la rivelazione contenuta nel suo Diario, ritenuto una delle opere mistiche più importanti del secolo scorso, devono rassegnarsi: sono vani gli sforzi per bloccare il messaggio della Divina Misericordia dettato per la salvezza delle anime da Gesù alla semianalfabeta suora polacca, da Lui scelta come Segretaria.

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Considerare la Passione di Gesù per vincere

Posté par atempodiblog le 5 août 2020

Considerare la Passione di Gesù per vincere dans Fede, morale e teologia Faustina

5 agosto 1935. Festa della Madonna della Misericordia. Mi sono preparata a questa festa con un fervore maggiore degli anni passati. Al mattino di questo giorno ho avuto una lotta interiore al pensiero che debbo abbandonare la Congregazione che gode della protezione particolare di Maria. In questa lotta è trascorsa la meditazione e la prima Santa Messa. Durante la seconda S. Messa ho pregato così la Madre Santissima: «O Maria, è difficile per me staccarmi dalla Congregazione che è sotto il Tuo speciale patrocinio». All’improvviso vidi la Santissima Vergine indicibilmente bella, che dall’altare si avvicinò a me, al Mio inginocchiatoio. Mi strinse a Sé e mi disse queste parole: «Vi sono Madre per l’infinita Misericordia di Dio. L’anima che mi è più cara è quella che compie fedelmente la volontà di Dio». Mi fece comprendere che ho eseguito fedelmente tutti i desideri di Dio e per questo ho trovato grazia ai Suoi occhi. «Sii coraggiosa; non temere gli ostacoli ingannevoli, ma considera attentamente la Passione di Mio Figlio ed in questo modo vincerai».

Santa Faustina Kowalska

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Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste

Posté par atempodiblog le 27 juillet 2020

Suor Rita Montella
Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste
Prima delle elezioni del 1948 Gesù fece capire a Rita Montella (la suora che sventò l’attentato al papa polacco) che l’Italia sarebbe caduta in mano ai comunisti. Lei pianse, pregò, espiò. Gesù le disse: « »Rita, tu hai vinto!”. Ciò poche ore prima del 18 aprile [1948]». Oggi la Chiesa ha bisogno ancora di lei e di anime simili alla sua.
di Luisella Scrosati – La nuova Bussola Quotidiana

Una mistica ci insegna come fermare le leggi ingiuste dans Articoli di Giornali e News Suor-Rita-Monetlla

Per molti è già considerata ed invocata come una grande santa, ma la Chiesa ci va con i piedi di piombo: il culto ai santi va reso solo quando essi sono stati canonizzati. Ma è già possibile invocarne l’intercessione mediante una preghiera approvata dall’Autorità ecclesiastica (vedi sotto), per domandare grazie al Signore e chiedergli che possa essere elevata agli onori degli altari. Quando ci sono di mezzo i santi, è bene attenersi alle sagge norme della Chiesa e, in ciò che verrà narrato, ai decreti di Urbano VIII.

Stiamo parlando di suor Rita Montella, conosciuta anche come “la Bambina di Padre Pio”, con il quale, pare, avesse l’abitudine di ritrovarsi. Non come noi comuni mortali, ma in bilocazione. Padre Pio veniva spesso a trovarla in clausura, di notte, per pregare con lei.

Questa suora agostiniana del Monastero di Santa Croce sull’Arno, della quale ricorre quest’anno il centenario della nascita (3 aprile 1920), si era offerta vittima all’Amore divino e, come sempre accade a queste anime generose, il Signore non sa resistere dal concedere ciò che esse domandano nella preghiera. E a queste grazie d’intercessione il buon Dio ne ha aggiunge altre decisamente straordinarie. Come quando, secondo la testimonianza di padre Franco D’Anastasio, da lui firmata e controfirmata da un notaio, inviata nel 2006 al Cardinal Dziwisz, il 13 maggio 1981 suor Rita si era recata in bilocazione in piazza San Pietro, per deviare il colpo di pistola diretto contro Giovanni Paolo II.

Certamente la santità non consiste nei carismi straordinari. Tuttavia, lasciando al giudizio definitivo della Chiesa ogni presunto fenomeno soprannaturale che riguarda suor Rita, non è neppure possibile ignorarli completamente, in nome di un esasperato razionalismo; soprattutto quando, come nel caso dell’attentato a papa Wojtyla, questi fenomeni incidono sulla storia della Chiesa e dell’umanità.

Suor Rita era un’anima di incessante intercessione; dopo essere entrata in monastero pregò con fede per impetrare da Dio la conversione dei peccatori, il ravvedimento dei sacerdoti traviati, la guarigione dalle malattie, la salvezza eterna delle anime, anche delle consorelle, la liberazione delle anime del purgatorio. Inoltre scongiurava con fede accorata il Signore di non mandare i castighi sulla terra e di trattenere la guerra, di impedire fatti politici gravissimi, come l’avvento del comunismo in Italia alla fine degli anni quaranta, o calamità naturali, come i terremoti; tutto ciò è attestato nei due quaderni rimasti degli oltre cento da lei scritti, per ordine del confessore e padre spirituale, il cappuccino padre Teofilo dal Pozzo, come anche dal materiale raccolto nel volume Suor Rita Montella, studio dei singolari carismi (Ed. Segno, Udine 2002), curato dal nipote di suor Rita, Arcangelo Aurino, purtroppo mancato lo scorso anno. In esso sono riportate le lettere che Suor Eleonora Pieroni, monaca del Monastero di Santa Croce sull’Arno, inviava alla Badessa di Radicondoli, per informarla su quanto di straordinario stava avvenendo nella consorella Suor Rita. Nella lettera del 29 dicembre 1949 è citato un episodio della vita di suor Rita che è necessario raccontare, in questi nostri tempi difficili, nei quali sembra che il male sia inarrestabile e che il peggio sia inevitabile.

È noto che il 18 aprile 1948 le prime elezioni politiche della storia della Repubblica Italiana sancirono la vittoria della Democrazia Cristiana e dei suoi alleati e la sconfitta del fronte delle sinistre, cioè del Partito Comunista e del Partito Socialista, dopo una battaglia elettorale molto combattuta. Suor Eleonora tiene a far notare «che quest’Anima [Suor Rita] tratta sempre di peccatori con Gesù che per le elezioni passate parlò chiaro: “Voglio castigare anche l’Italia. Rita, che scene di sangue verranno!”. Si doveva andare anche noi in mano ai comunisti. Lei [suor Rita] pianse, pregò, espiò. Gesù le disse: “Rita, tu hai vinto!”. Ciò poche ore prima del 18 aprile [1948]» (op. cit., p. 120).

Così questa monaca semplice, che viveva nel silenzio e nel nascondimento della clausura, e che nulla rifiutava al suo Sposo, ottenne che Gesù cambiasse il corso della storia nella nostra nazione.

Qualcosa di analogo è raccontato da Santa Faustina Kowalska, nel suo noto Diario: «Un giorno Gesù mi disse che avrebbe fatto scendere il castigo su di una città, che è la più bella della nostra Patria [probabilmente Varsavia]. Il castigo doveva essere uguale a quello inflitto da Dio a Sodoma e Gomorra. Vidi la grande collera di Dio ed un brivido mi scosse, mi trafisse il cuore. Pregai in silenzio. Un momento dopo Gesù mi disse: “Bambina mia, unisciti strettamente a Me durante il sacrificio ed offri al Padre celeste il Mio Sangue e le Mie Piaghe per impetrare il perdono per i peccati di quella città. Ripeti ciò senza interruzione per tutta la S. Messa. Fallo per sette giorni”. Il settimo giorno vidi Gesù su di una nuvola chiara e mi misi a pregare perché Gesù posasse il Suo sguardo sulla città e su tutto il nostro paese. Gesù diede uno sguardo benigno. Quando notai la benevolenza di Gesù, cominciai ad implorare la benedizione. Ad un tratto Gesù mi disse: “Per te benedico l’intero paese” e fece con la mano un gran segno di croce sulla nostra Patria».

Inutile nascondere la gravità dell’ora che stiamo vivendo nel mondo; in particolare qui in Italia, ci troviamo di fronte all’alta probabilità che il ddl Zan possa decretare la fine della libertà della Chiesa e delle famiglie. Servono anime che preghino e si offrano per bloccare questi progetti, e serve soprattutto l’intercessione di questi nostri fratelli e, soprattutto, sorelle, che intercedano per noi e la nostra Patria in quest’ora cruciale. In particolare, possiamo domandare a suor Rita Montella di intercedere per noi, lei che, secondo l’espressione della consorella trattava «sempre di peccatori con Gesù». Bisogna crederci, confidare che il Signore non attende altro che generosità e riparazione, per risparmiare i molti a motivo di pochi. È la logica di Dio.

Suor-Rita-Montella-e-Padre-Pio-da-Pietrelcina dans Fede, morale e teologia

Preghiera

Signore, nostro Dio, Tu hai chiamato Suor Rita dello Spirito Santo a realizzare più pienamente la sua consacrazione battesimale dedicandosi interamente a Te nella vita contemplativa agostiniana per cercare Dio e servire la Chiesa.
Tu, o Padre, hai fatto risplendere attraverso di lei, con i carismi che le hai donato, il volto del Tuo Cristo, rendendolo visibile in mezzo agli uomini e alle donne del nostro tempo.
Con il Tuo aiuto ha preso su di sé le ansie dei fratelli servendo il Cristo sofferente nelle sue membra e divenendo con umiltà nella preghiera segno e testimonianza del Tuo Amore.
Ascolta la nostra preghiera: degnati ora di glorificarla in terra e, per sua intercessione, concedici la grazia… che con fiducia ti chiediamo.

Pater, Ave e Gloria.

(Con approvazione ecclesiastica)

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O solitudine, momenti della più intensa compagnia

Posté par atempodiblog le 26 avril 2020

O solitudine, momenti della più intensa compagnia dans Citazioni, frasi e pensieri Ges-e-Faustina

Solitudine, i miei momenti preferiti.
Solitudine, ma sempre con Te, o Gesù e Signore.
Accanto al Tuo Cuore il tempo mi passa piacevolmente
E la mia anima trova il suo riposo.

Quando il cuore è colmo di Te e pieno d’amore,
E l’anima arde d’un fuoco puro,
Anche nel massimo abbandono non sente la solitudine,
Poiché riposa nel Tuo grembo.

O solitudine, momenti della più intensa compagnia,
Benché abbandonata da tutte le creature,
M’immergo tutta nell’oceano della Tua Divinità,
E Tu ascolti dolcemente le mie confidenze.

Santa Faustina Kowalska

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