Novena a San Lorenzo Ruiz

Posté par atempodiblog le 19 septembre 2024

Novena a San Lorenzo Ruiz
Questa novena può essere recitata dal 19 al 27 settembre in preparazione della festa del santo, il 28 dello stesso mese, o in qualsiasi momento per le proprie necessità.

Novena a San Lorenzo Ruiz dans Preghiere Novena

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  Amen.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio  aiuto.
Gloria al Padre…

O san Lorenzo Ruiz, con la più viva fiducia nella tua potente intercessione, tante volte manifestata, umilmente ti supplichiamo di volerci ottenere le grazie che con questa novena ti chiediamo (breve pausa per formulare in silenzio le proprie richieste).

Amato san Lorenzo Ruiz di Manila, che hai sperimentato il supremo sacrificio del martirio per la proclamazione della fede cristiana, ispiraci con la tua forza e fermezza di convinzione per resistere alle avversità della nostra vita e alle difficoltà della nostra esistenza.
Insegnaci con il tuo meraviglioso esempio e la tua santa saggezza a trasformare le prove in benedizioni, mostrandoci la gloria che deriva dalla scoperta del potere redentore dell’amore di Dio.
Quando i momenti sono pieni di dolore, quando i momenti sono soffusi dalla preoccupazione, facci sentire la tua presenza in mezzo a noi, così saremo consapevoli che sei al nostro fianco, ci rafforzi e intercedi per noi davanti a Dio Onnipotente affinché possiamo avere pazienza nelle nostre sofferenze e consolazione nelle nostre difficoltà.
Aiutaci a renderci conto che solo conoscendo la nostra debolezza possiamo essere forti, solo nel sopportare la tristezza possiamo trovare la vera felicità, e solo nel passare attraverso le prove e le afflizioni possiamo trovare pace, conforto e gioia spirituale. Amen.

Pater, Ave, Gloria

San Lorenzo Ruiz, prega per noi.
San Lorenzo Ruiz e compagni martiri, pregate per noi.

Divisore dans San Francesco di Sales

Preghiera a San Lorenzo Ruiz (festa del 28 settembre)

Glorioso San Lorenzo Ruiz,
catechista e padre di famiglia,  
missionario del Vangelo
nelle Isole Filippine e in Giappone,
sostieni il generoso servizio
di chi anche oggi annuncia e testimonia la fede
nel mondo, soprattutto nelle terre
più lontane, più povere di Dio e più tribolate.

Martire di Gesù e primo Santo del popolo filippino,
che hai proclamato con coraggio la tua prontezza
a donare anche mille volte la tua vita
per la fede cristiana, donaci il coraggio
e la freschezza di una fede viva, luminosa e gioiosa.
Intercedi dal Cielo tante e sante vocazioni missionarie,
perché il Vangelo sia annunciato a tutte le genti.

Alla tua intercessione affidiamo particolarmente
la nostra missione nelle Filippine:
proteggi, custodisci e sostieni i primi passi
della nostra Comunità nella tua amata terra.

San Lorenzo Ruiz,
prega per noi!

Tratta da: Comunità Cenacolo

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“Se avessi mille vite…”/ San Lorenzo Ruiz e compagni, martiri

Posté par atempodiblog le 28 septembre 2023

“Sono cattolico e accetto con tutto il cuore la morte per il Signore Gesù. Se avessi mille vite, le offrirei tutte a Lui”.

San Lorenzo Ruiz

“Se avessi mille vite...”/ San Lorenzo Ruiz e compagni, martiri dans Citazioni, frasi e pensieri San-Lorenzo-Ruiz

San Lorenzo Ruiz e compagni, martiri
della Redazione di Vatican News

Siamo nel XVII secolo. La missione nel Sudest asiatico, specie nelle isole di Giappone, Filippine e Taiwan – allora ancora Formosa – è affidata ai Domenicani, l’Ordine dei predicatori, che contribuiscono a diffondere la Parola di Dio in queste terre dando mirabile testimonianza dell’universalità della fede cristiana e confermando anche con il sacrificio della vita l’annuncio del Vangelo.

L’editto contro i cristiani
Il cristianesimo, inizialmente tollerato nei Paesi dell’Estremo Oriente, prende a essere considerato minaccioso quando grazie all’opera dei missionari che ottengono molte conversioni si diffonde rapidamente. Così il 28 febbraio del 1633 lo shogun Tokagawa Yemitsu – capo militare supremo della nazione – con un editto che colpisce gli stranieri, stabilisce che tutti i fedeli della nuova religione siano perseguitati e rinchiusi nel carcere di Omura. Non è la prima volta che in Giappone viene presa una decisione del genere: una prima ondata di persecuzioni, con circa duecento martiri, si era consumata tra il 1617 e il 1632.

Lorenzo Ruiz, martire per amore di Cristo
Lorenzo era nato a Binondo, un distretto della città di Manila, capitale dell’arcipelago filippino, e aveva abbracciato presto la fede cristiana. Sposato e padre di famiglia, si unisce a un gruppo di missionari domenicani della Provincia del Santo Rosario che comprende le Filippine e con loro svolge il suo apostolato in diversi Paesi asiatici, come Taiwan e Giappone. Cade vittima delle persecuzioni anticristiane in terra nipponica, dove viene martirizzato il 29 settembre 1637.

Chi sono i 15 compagni martiri
Il gruppo dei 15 compagni martiri di San Lorenzo Ruiz, tutti in qualche modo legati all’Ordine domenicano, comprende nove giapponesi, quattro spagnoli, un francese e un italiano. Ecco i loro nomi: Domenico Ibañez de Erquicia Péerez de Lete, sacerdote; Francesco Shoyemon, novizio; Giacomo Kyuhei Gorobioye Tomonaga, sacerdote; Luca Alonso Gorda, sacerdote; Matteo Kohioye, novizio; Maddalena di Nagasaki, terziaria domenicana e agostiniana; Marina di Omura, terziaria domenicana; Giacinto Giordano Ansalone, sacerdote; Tommaso Hioji Kokuzayemon Nishi, sacerdote; Antonio Gonzalez, sacerdote; Guglielmo Courtet, sacerdote: Michele Lèibar Garay di Aozarara, sacerdote; Vincenzo Shiwozuka, sacerdote; Lazzaro di Kyoto, laico.

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San Lorenzo Ruiz

Posté par atempodiblog le 28 septembre 2021

San Lorenzo Ruiz
Fonte: Comunità Cenacolo

San Lorenzo Ruiz dans Fede, morale e teologia san-Lorenzo-Ruiz
28 settembre – Memoria Facoltativa

Lorenzo Ruiz, laico
Domenico Ibáñez de Erquicia, O.P.
Giacomo Kyushei Tomonaga, O.P.
e 13 compagni filippini, martiri in Giappone

Questo gruppo di 16 Martiri, tutti collegati a diverso titolo con l’Ordine dei Frati Predicatori nella Provincia missionaria del S. Rosario sorta nel 1587, fu beatificato il 18 febbraio 1981. Il rito, presieduto da Giovanni Paolo II e celebrato per la prima volta fuori Roma nella storia delle beatificazioni, ebbe luogo a Manila, città con la quale la maggior parte dei Martiri aveva avuto relazione. In modo particolare Lorenzo Ruiz, nativo di quel luogo e protomartire delle Filippine.

Dei 16 Beati, 9 sono giapponesi, 4 spagnoli, 1 italiano, 1 francese, 1 filippino. I sacerdoti domenicani sono 9, i fratelli cooperatori 2, le terziarie 2, e 3 altri laici. Tranne Marina di Omura e Antonio Gonzàlez, tutti morirono sulla collina detta Nishizaka, a Nagasaki, dove già erano stati crocifissi nel 1597 i 26 Santi protomartiri del Giappone, e avevano patito molti dei 205 Beati uccisi tra il 1617 e il 1632.

Essi sono i continuatori di questa schiera (16331637) e con molti altri sono quasi gli epigoni del cosiddetto “secolo cristiano” del Giappone, inaugurato dalla predicazione di S. Francesco Saverio (1549-1650 ca.). Il periodo della loro passione corrisponde al tempo in carica di Tokugawa Yemitsu, shógun o supremo capo militare del Giappone: che il 28 febbraio 1633 e il 22 giugno 1636 aveva emanato due editti per estinguere il cristianesimo in quell’impero. Erano punibili con la sentenza capitale i missionari stranieri o autoctoni, quelli che li ospitavano o che non erano disposti ad abiurare la fede cristiana.

Vari i supplizi con cui venivano torturati i confessori di Cristo durante gli interrogatori presso il tribunale di Nagasaki. Uno consisteva nell’acqua fatta trangugiare violentemente in grande quantità e quindi fatta espellere con altrettanta violenza, con effetto talora di far fuoriuscire il sangue dalla bocca, narici ed orecchie. Un’altra tortura la procuravano punte acuminate di canna di bambù o di ferro conficcate tra i polpastrelli e le unghie delle mani fin quasi a metà dito. Quindi mano ed avambraccio venivano spinti ad urtare contro il suolo. Il tormento più terribile e definitivo fu escogitato appunto durante questo periodo di persecuzione ed era chiamato ana-tsurushi. Il condannato a morte veniva appeso ad un palo con il capo rivolto in basso e con tutto il busto dentro una fossa piena di sudiciume e rinchiusa con tavole di legno che stringevano il corpo all’altezza della cintola. L’appeso con tale sistema era soggetto al deflusso del sangue nel capo con difficoltà a riprendere la circolazione; si sentiva soffocare per la mancanza di aerazione della fossa, resa per di più nauseabonda per il sudiciume che conteneva.

In tali condizioni penosissime il condannato poteva durare da uno a più giorni, secondo le capacità di resistenza fisica. A volte veniva estratto dalla fossa e dalla forca per essere istigato a rinnegare la fede cristiana e quivi rimesso in caso di perseveranza. Sopraggiunta la morte, il cadavere era subito bruciato e le ceneri gettate in mare nel porto di Nagasaki.

san-Lorenzo-Ruiz dans Preghiere

Preghiera a San Lorenzo Ruiz

Glorioso San Lorenzo Ruiz,
catechista e padre di famiglia,  
missionario del Vangelo
nelle Isole Filippine e in Giappone,
sostieni il generoso servizio
di chi anche oggi annuncia e testimonia la fede
nel mondo, soprattutto nelle terre
più lontane, più povere di Dio e più tribolate.

Martire di Gesù e primo Santo del popolo filippino,
che hai proclamato con coraggio la tua prontezza
a donare anche mille volte la tua vita
per la fede cristiana, donaci il coraggio
e la freschezza di una fede viva, luminosa e gioiosa.
Intercedi dal Cielo tante e sante vocazioni missionarie,
perché il Vangelo sia annunciato a tutte le genti.

Alla tua intercessione affidiamo particolarmente
la nostra missione nelle Filippine:
proteggi, custodisci e sostieni i primi passi
della nostra Comunità nella tua amata terra.

San Lorenzo Ruiz,
prega per noi!

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