Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio dato dalla Regina della Pace a Mirijana di Medjugorje il 18 marzo 2021
Tratto da: Radio Maria FB
Era un anno che Mirjana non vedeva più la Madonna, dal 18 marzo del 2020. In quell’occasione la Madonna le ha comunicato che erano cessate le Apparizioni del 2 del mese durate circa 30 anni. Questa Apparizione è avvenuta in casa di Mirjana, molte persone erano fuori di casa sua a pregare. C’era un’aspettativa rispetto a questo messaggio. Di fatto ci sono ancora 3 veggenti, Vicka, Ivan e Marija che hanno ancora l’Apparizione quotidiana e 9 segreti, quindi, a mio parere, finché non hanno il decimo segreto non ha inizio il tempo della rivelazione dei segreti.
Penso che anche la pandemia sia una permissione divina che ha costretto l’uomo a prendere visione di se stesso come essere bisognoso di Dio, come essere bisognoso della grazia e essere bisognoso della preghiera.
Siamo nel tempo della grande apostasia, della grande impostura anticristica e la Madonna ha detto che abbiamo rifiutato la fede e la Croce, che molte anime sono ammalate e vanno verso la morte spirituale, che le nostre vite sono in pericolo, perché satana le vuole distruggere, ma ci ha sempre rincuorato dicendo che se siamo suoi vinceremo. Dio l’ha mandata per salvare le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo. In questa cornice si colloca questo messaggio della Madonna.
Tutte le situazioni che noi viviamo oggi, pandemia, economia, le nostre preoccupazioni, sono sicuramente oggetto di preghiera, però la Madonna ci ricorda la preghiera del Padre Nostro: “venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, liberaci dal male”.
Questo messaggio va al cuore del problema, nel contesto in cui viviamo di grande crisi del genere umano, la Madonna ci dice qual è la cosa più importante da fare, qual è la cosa più urgente, qual è la cosa senza la quale non ci salviamo, ed è quella di tornare all’amore di suo Figlio che ci aspetta a braccia aperte. Bellissimo l’inizio, e la Madonna dice: “maternamente” e conclude con la parola: “Cuore materno”.
La Madonna vede i suoi figli in preda alla confusione, che vagano, in preda all’agitazione, alla disperazione, all’angoscia e ci indica la strada per uscirne fuori: “tutto questo vi è accaduto perché vi siete allontanati da mio Figlio”. Perché la Madonna ci ha detto che con suo Figlio la vita già su questa terra è un pezzetto di paradiso. E questo pezzetto di paradiso ce lo descrive oggi in questo magnifico messaggio.
Maternamente è la Madre che ha cura di tutti i 7 miliardi di persone che ci sono nel mondo, non ce n’è neanche una di cui non abbia cura, di cui non sappia nome, cognome, vita e opere, tutti sono stati redenti dal sangue di suo Figlio, tutti sono stati affidati alla sua sollecitudine materna. In un bellissimo messaggio la Madonna ha detto: “mio Figlio, quando ero nella casa di Nazareth, mi spiegava che sarei diventata Madre di tutti gli uomini”.
“Cari figli, maternamente vi invito a ritornare alla gioia e alla verità del Vangelo”. La gioia cristiana è un sentimento interiore che si ha ascoltando il Vangelo. Il Vangelo è la buona notizia che Dio ci ama, che Dio si è fatto uomo, che è venuto in mezzo a noi e cammina con noi. Lui ci ha liberati dal male, dal peccato, dal senso di inutilità e di vuoto della vita, da tutto ciò che è negativo dal punto di vista morale e spirituale, ci ha portati fuori dal regno delle tenebre e ci ha portati nel regno della luce. E noi che abbiamo abbandonato il Regno della Luce, per andare nel regno delle tenebre, adesso, in questo tempo di grazia, abbiamo la possibilità di ritornare.
Questo “ritornare”, significa conversione, ritornare a Gesù, ritornare alla gioia, alla verità del Vangelo, è il cammino di conversione, è la decisione della conversione, ma anche la verità del Vangelo. Gesù è la gioia, Gesù è la vita, è la pace, Gesù è la verità, è la luce. La verità, come dice la Madonna, è eterna, non cambia mai, ma noi l’abbiamo dimenticata, l’abbiamo nascosta. La gioia è per i cuori puri, la verità per le menti che si aprono alla Divina rivelazione.
Poi la frase centrale, che a mio parere è commovente: “vi invito a ritornare all’amore di mio Figlio, poiché Lui vi attende a braccia aperte”. Quando la Madonna parla di suo Figlio a braccia aperte, ho l’immagine di Gesù in Croce a braccia aperte, che offre se stesso come vittima d’amore, perché i nostri peccati siano espiati, perché le porte del Paradiso siano aperte e perché possiamo diventare figli di Dio. Quindi dobbiamo lasciare l’ingannatore, il menzognero, l’omicida che vuol distruggere le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo, che sta mietendo innumerevoli anime nel mondo, che muoiono nell’impenitenza, nel rifiuto di Dio. E la Madonna fa appello alla libertà di ognuno, una volta ha detto: “Io nella mia umiltà, mi inginocchio davanti alla vostra libertà e vi supplico, convertitevi!”. Qui c’è anche un riferimento alla “parabola del Figliol Prodigo”, quando il padre attende il figlio, lo vede da lontano e lo attende a braccia aperte. Contempliamo questo messaggio in questo tempo di Quaresima.
Quando noi lasciamo il regno delle tenebre, la palude che ci inghiotte e ci distrugge, quando lasciamo il regno del nulla, della disperazione, della morte e entriamo, ritorniamo nel regno della vita, nel Regno di Cristo, nel regno dell’amore, della luce, cosa succede? “Affinché tutto ciò che fate nella vita lo facciate con mio Figlio, con amore”. Succede che tutto ciò che facciamo nella vita, anche le cose più semplici più umili, cioè tutta la nostra vita diventa un albero rigoglioso. Se restiamo uniti a Cristo mediante l’amore per Lui, noi siamo tralci vivi che producono opere e frutti per la vita eterna!
E la bellezza del perdono di Cristo sapete qual è? È che tutti i peccati che abbiamo fatto e di cui ci siamo pentiti, che abbiamo confessato, nel giorno del giudizio non ci verranno chiesti. Nel medesimo tempo rimangono invece per tutta l’eternità le opere che abbiamo fatto in unione con Cristo.
E così “affinché siate benedetti”. Non esiste soltanto la benedizione, c’è anche la maledizione, esistono i benedetti e i maledetti. Chi sono i benedetti? Quelli che aprono il cuore a Dio, si lasciano illuminare dalla Sua luce e lasciano che il cuore sia riempito dal Suo amore. La loro vita è una benedizione per tutti, la loro luce si diffonde su tutti, il loro amore passa dal cuore di tutti. Dio ci benedice e questa benedizione si diffonde verso gli altri.
Ma ci sono anche i maledetti, lo ha detto Gesù: “Via da me maledetti, nel fuoco eterno”, sono gli impenitenti, quelli che hanno il cuore duro, che producono il male, che sono passati dalla parte del diavolo, che sono operatori di iniquità. Non dobbiamo mai smettere di pregare per loro, per i grandi peccatori, per quelli le cui vite sono una maledizione per il mondo; come satana è una maledizione per il mondo.
Poi la Madonna ci dice che noi dobbiamo unirci a Gesù con amore: “affinché la vostra spiritualità sia interiore e non esteriore”, perché? È cristiano chi è membro vivo del corpo di Cristo, chi ha nella mente la luce della verità che lo illumina e nel suo cuore l’amore di Dio che lo riscalda. Come dice san Paolo: “Cristo vive in me”. Allora in me operano le Sue virtù: fede, speranza, carità; e le virtù morali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza e tutte le altre virtù e divento un albero fruttuoso.
È anche vero che il cristiano di appartenenza si è sfaldato, perché chi aveva un cristianesimo abitudinario, pantofolaio è stato travolto dal pensiero unico e molti hanno seguito la corrente dell’apostasia. Però adesso abbiamo un tipo di prova ancor più forte per cui soltanto quelli che sono uniti in Cristo resisteranno, come ci ha detto la Madonna: “se siete miei, vincerete!” (messaggio del 25 luglio 2019).
Allora, quando Cristo è in noi e noi siamo innamorati di Lui e con Lui c’è un’amicizia indistruttibile, allora tutte le virtù fioriscono in noi: “solo in questo modo sarete umili, generosi, colmi di amore e gioiosi”.
Vorrei esortarvi a esaminare ognuna di queste virtù, che fioriscono quando noi siamo veramente innamorati di Dio. L’umiltà è la virtù più importante, è quella della Madonna, perché permette a Dio di lavorare in te. La generosità significa dare agli altri, vivere la vita come un dono. L’amore è il fine della vita. La gioia, quando ci si sente amati da Dio si è pieni di gioia. Sono tutte virtù intersecate tra loro, sono tutte forme di esistenza meravigliosa, evangelica che è quella che salverà il mondo, che illuminerà il mondo, che riscatterà il mondo nel tempo delle tenebre, della cattiveria, dell’odio, della violenza, della prepotenza. “E il mio Cuore materno gioirà con voi. Vi ringrazio”.
Che ognuno di noi possa essere come Gesù, come fu Maria nel tempo della passione. Nel momento delle tenebre, quella luce emanata da Gesù e dalla Vergine Addolorata ha salvato il mondo. E così sia anche per noi.
Ecco questo messaggio ci ha riportato all’essenziale, alla necessità di convertirci, di tornare a Dio, ci ha messi sulla dirittura d’arrivo verso la Pasqua. Vedete che è possibile essere felici e gioiosi anche in questi tempi tribolati e lo saremo se siamo con Gesù.