Consolare il nostro Dio

Posté par atempodiblog le 27 mars 2021

Consolare il nostro Dio

Consolare il nostro Dio dans Citazioni, frasi e pensieri Ges

Hai notato come nei momenti delle tenebre della sua passione Gesù cerchi qualcuno che lo possa confortare? Chiede a Pietro, a Giacomo e a Giovanni di vegliare con Lui. E’ grato al gesto pieno di delicatezza e di premura della Veronica che gli asciuga il volto bagnato di sudore e di sangue. Permettendo che il Cireneo porti per un tratto di strada la croce, Gesù ha voluto invitare le anime più generose a sorreggere con Lui il peso della croce del mondo.

Non basta chiedere perdono per i nostri peccati. Dobbiamo consolare il nostro Dio per le ingratitudini e le offese da parte degli uomini, offrendo noi quell’amore che gli negano.

di Padre Livio Fanzaga – La pazienza di Dio. Vangelo per la vita quotidiana, Ed. Piemme

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Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio dato dalla Regina della Pace a Mirijana di Medjugorje il 18 marzo 2021

Posté par atempodiblog le 22 mars 2021

Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio dato dalla Regina della Pace a Mirijana di Medjugorje il 18 marzo 2021
Tratto da: Radio Maria FB

Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio dato dalla Regina della Pace a Mirijana di Medjugorje il 18 marzo 2021 dans Apparizioni mariane e santuari Gospa-Medjugorje

Era un anno che Mirjana non vedeva più la Madonna, dal 18 marzo del 2020. In quell’occasione la Madonna le ha comunicato che erano cessate le Apparizioni del 2 del mese durate circa 30 anni. Questa Apparizione è avvenuta in casa di Mirjana, molte persone erano fuori di casa sua a pregare. C’era un’aspettativa rispetto a questo messaggio. Di fatto ci sono ancora 3 veggenti, Vicka, Ivan e Marija che hanno ancora l’Apparizione quotidiana e 9 segreti, quindi, a mio parere, finché non hanno il decimo segreto non ha inizio il tempo della rivelazione dei segreti.

Penso che anche la pandemia sia una permissione divina che ha costretto l’uomo a prendere visione di se stesso come essere bisognoso di Dio, come essere bisognoso della grazia e essere bisognoso della preghiera.

Siamo nel tempo della grande apostasia, della grande impostura anticristica e la Madonna ha detto che abbiamo rifiutato la fede e la Croce, che molte anime sono ammalate e vanno verso la morte spirituale, che le nostre vite sono in pericolo, perché satana le vuole distruggere, ma ci ha sempre rincuorato dicendo che se siamo suoi vinceremo. Dio l’ha mandata per salvare le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo. In questa cornice si colloca questo messaggio della Madonna.

Tutte le situazioni che noi viviamo oggi, pandemia, economia, le nostre preoccupazioni, sono sicuramente oggetto di preghiera, però la Madonna ci ricorda la preghiera del Padre Nostro: “venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, liberaci dal male”.

Questo messaggio va al cuore del problema, nel contesto in cui viviamo di grande crisi del genere umano, la Madonna ci dice qual è la cosa più importante da fare, qual è la cosa più urgente, qual è la cosa senza la quale non ci salviamo, ed è quella di tornare all’amore di suo Figlio che ci aspetta a braccia aperte. Bellissimo l’inizio, e la Madonna dice: “maternamente” e conclude con la parola: “Cuore materno”.

La Madonna vede i suoi figli in preda alla confusione, che vagano, in preda all’agitazione, alla disperazione, all’angoscia e ci indica la strada per uscirne fuori: “tutto questo vi è accaduto perché vi siete allontanati da mio Figlio”. Perché la Madonna ci ha detto che con suo Figlio la vita già su questa terra è un pezzetto di paradiso. E questo pezzetto di paradiso ce lo descrive oggi in questo magnifico messaggio.

Maternamente è la Madre che ha cura di tutti i 7 miliardi di persone che ci sono nel mondo, non ce n’è neanche una di cui non abbia cura, di cui non sappia nome, cognome, vita e opere, tutti sono stati redenti dal sangue di suo Figlio, tutti sono stati affidati alla sua sollecitudine materna. In un bellissimo messaggio la Madonna ha detto: “mio Figlio, quando ero nella casa di Nazareth, mi spiegava che sarei diventata Madre di tutti gli uomini”.

“Cari figli, maternamente vi invito a ritornare alla gioia e alla verità del Vangelo”. La gioia cristiana è un sentimento interiore che si ha ascoltando il Vangelo. Il Vangelo è la buona notizia che Dio ci ama, che Dio si è fatto uomo, che è venuto in mezzo a noi e cammina con noi. Lui ci ha liberati dal male, dal peccato, dal senso di inutilità e di vuoto della vita, da tutto ciò che è negativo dal punto di vista morale e spirituale, ci ha portati fuori dal regno delle tenebre e ci ha portati nel regno della luce. E noi che abbiamo abbandonato il Regno della Luce, per andare nel regno delle tenebre, adesso, in questo tempo di grazia, abbiamo la possibilità di ritornare.

Questo “ritornare”, significa conversione, ritornare a Gesù, ritornare alla gioia, alla verità del Vangelo, è il cammino di conversione, è la decisione della conversione, ma anche la verità del Vangelo. Gesù è la gioia, Gesù è la vita, è la pace, Gesù è la verità, è la luce. La verità, come dice la Madonna, è eterna, non cambia mai, ma noi l’abbiamo dimenticata, l’abbiamo nascosta. La gioia è per i cuori puri, la verità per le menti che si aprono alla Divina rivelazione.

Poi la frase centrale, che a mio parere è commovente: “vi invito a ritornare all’amore di mio Figlio, poiché Lui vi attende a braccia aperte”. Quando la Madonna parla di suo Figlio a braccia aperte, ho l’immagine di Gesù in Croce a braccia aperte, che offre se stesso come vittima d’amore, perché i nostri peccati siano espiati, perché le porte del Paradiso siano aperte e perché possiamo diventare figli di Dio. Quindi dobbiamo lasciare l’ingannatore, il menzognero, l’omicida che vuol distruggere le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo, che sta mietendo innumerevoli anime nel mondo, che muoiono nell’impenitenza, nel rifiuto di Dio. E la Madonna fa appello alla libertà di ognuno, una volta ha detto: “Io nella mia umiltà, mi inginocchio davanti alla vostra libertà e vi supplico, convertitevi!”. Qui c’è anche un riferimento alla “parabola del Figliol Prodigo”, quando il padre attende il figlio, lo vede da lontano e lo attende a braccia aperte. Contempliamo questo messaggio in questo tempo di Quaresima.

Quando noi lasciamo il regno delle tenebre, la palude che ci inghiotte e ci distrugge, quando lasciamo il regno del nulla, della disperazione, della morte e entriamo, ritorniamo nel regno della vita, nel Regno di Cristo, nel regno dell’amore, della luce, cosa succede? “Affinché tutto ciò che fate nella vita lo facciate con mio Figlio, con amore”. Succede che tutto ciò che facciamo nella vita, anche le cose più semplici più umili, cioè tutta la nostra vita diventa un albero rigoglioso. Se restiamo uniti a Cristo mediante l’amore per Lui, noi siamo tralci vivi che producono opere e frutti per la vita eterna!

E la bellezza del perdono di Cristo sapete qual è? È che tutti i peccati che abbiamo fatto e di cui ci siamo pentiti, che abbiamo confessato, nel giorno del giudizio non ci verranno chiesti. Nel medesimo tempo rimangono invece per tutta l’eternità le opere che abbiamo fatto in unione con Cristo.

E così “affinché siate benedetti”. Non esiste soltanto la benedizione, c’è anche la maledizione, esistono i benedetti e i maledetti. Chi sono i benedetti? Quelli che aprono il cuore a Dio, si lasciano illuminare dalla Sua luce e lasciano che il cuore sia riempito dal Suo amore. La loro vita è una benedizione per tutti, la loro luce si diffonde su tutti, il loro amore passa dal cuore di tutti. Dio ci benedice e questa benedizione si diffonde verso gli altri.

Ma ci sono anche i maledetti, lo ha detto Gesù: “Via da me maledetti, nel fuoco eterno”, sono gli impenitenti, quelli che hanno il cuore duro, che producono il male, che sono passati dalla parte del diavolo, che sono operatori di iniquità. Non dobbiamo mai smettere di pregare per loro, per i grandi peccatori, per quelli le cui vite sono una maledizione per il mondo; come satana è una maledizione per il mondo.

Poi la Madonna ci dice che noi dobbiamo unirci a Gesù con amore: “affinché la vostra spiritualità sia interiore e non esteriore”, perché? È cristiano chi è membro vivo del corpo di Cristo, chi ha nella mente la luce della verità che lo illumina e nel suo cuore l’amore di Dio che lo riscalda. Come dice san Paolo: “Cristo vive in me”. Allora in me operano le Sue virtù: fede, speranza, carità; e le virtù morali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza e tutte le altre virtù e divento un albero fruttuoso.

È anche vero che il cristiano di appartenenza si è sfaldato, perché chi aveva un cristianesimo abitudinario, pantofolaio è stato travolto dal pensiero unico e molti hanno seguito la corrente dell’apostasia. Però adesso abbiamo un tipo di prova ancor più forte per cui soltanto quelli che sono uniti in Cristo resisteranno, come ci ha detto la Madonna: “se siete miei, vincerete!” (messaggio del 25 luglio 2019).

Allora, quando Cristo è in noi e noi siamo innamorati di Lui e con Lui c’è un’amicizia indistruttibile, allora tutte le virtù fioriscono in noi: “solo in questo modo sarete umili, generosi, colmi di amore e gioiosi”.

Vorrei esortarvi a esaminare ognuna di queste virtù, che fioriscono quando noi siamo veramente innamorati di Dio. L’umiltà è la virtù più importante, è quella della Madonna, perché permette a Dio di lavorare in te. La generosità significa dare agli altri, vivere la vita come un dono. L’amore è il fine della vita. La gioia, quando ci si sente amati da Dio si è pieni di gioia. Sono tutte virtù intersecate tra loro, sono tutte forme di esistenza meravigliosa, evangelica che è quella che salverà il mondo, che illuminerà il mondo, che riscatterà il mondo nel tempo delle tenebre, della cattiveria, dell’odio, della violenza, della prepotenza. “E il mio Cuore materno gioirà con voi. Vi ringrazio”.

Che ognuno di noi possa essere come Gesù, come fu Maria nel tempo della passione. Nel momento delle tenebre, quella luce emanata da Gesù e dalla Vergine Addolorata ha salvato il mondo. E così sia anche per noi.

Ecco questo messaggio ci ha riportato all’essenziale, alla necessità di convertirci, di tornare a Dio, ci ha messi sulla dirittura d’arrivo verso la Pasqua. Vedete che è possibile essere felici e gioiosi anche in questi tempi tribolati e lo saremo se siamo con Gesù.

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La benedizione di Bernadette sul mondo

Posté par atempodiblog le 11 février 2021

La benedizione di Bernadette sul mondo dans Apparizioni mariane e santuari santa-bernadette

«In cielo si è felici», diceva suor Maria Bernarda. La Madonna glielo aveva assicurato e lei stessa ne aveva fatto l’esperienza nel suo cammino spirituale di preghiera e di unione con Dio. Non dobbiamo però pensare che la missione di Bernadette sia terminata con la sua morte. Per lei il cielo era la conclusione di un compito e l’inizio di un altro.

Come Santa Teresa del Bambin Gesù, anche Bernadette concepiva l’ingresso nella vita eterna come l’inizio di una missione d’amore ancora più grande di quella compiuta sulla terra. Il grande cruccio di suor Maria Bernarda era quello di una forzata inattività che le impediva di rendersi utile al suo prossimo, in modo particolare alle persone malate e anziane. La sua salute le permetteva solo di pregare e di soffrire. Il suo cuore però ardeva di carità per i fratelli e il cruccio di essere «buona a nulla» l’ha accompagnata fino alla morte.

Ed è guardando oltre il velo della morte che Bernadette intravede il senso pieno della gioia celeste. Essa non consiste solo nella contemplazione di Dio, ma anche, e non in minor misura, nell’intercedere per i fratelli che stanno ancora percorrendo il faticoso e pericoloso pellegrinaggio nell’esilio della terra. Lei sa che nell’aldilà seguirà «l’arma della preghiera, dove sarà molto più potente».

Non è possibile spiegare la fecondità straordinaria di Lourdes senza l’intercessione di Bernadette. Sui pellegrini, sui malati, sugli infermieri, sui volontari, sui giovani veglia non soltanto la Santa Vergine, ma anche la sua piccola serva. «Non dimenticherò nessuno», aveva promesso prima di morire. Forse lei neppure in quel momento comprendeva la portata di una preghiera di intercessione che si estende fino a noi.

Tratto da: Sui passi di Bernadette — Padre Livio Fanzaga

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La piaga del modernismo nella Chiesa

Posté par atempodiblog le 23 janvier 2021

La piaga del modernismo nella Chiesa
Da “La vera storia della Chiesa” – Trasmissione del 18 gennaio 2021 – Rubrica mensile condotta dalla professoressa Angela Pellicciari dagli studi di RADIO MARIA
Fonte: Radio Maria

La piaga del modernismo nella Chiesa dans Angela Pellicciari Angela-Pellicciari

Buon giorno amici, e Buon Anno! Un anno in cui io quando faccio gli auguri quest’anno dico: “Auguri di conservare la fede e la speranza!”, come ha detto Maria in uno dei messaggi da Medjugorje. Ci ha detto che siamo chiamati a testimoniare la speranza in un mondo che sembra far di tutto perché finisca, fa di tutto perché viviamo senza speranza. Però, siccome Dio è Dio, ed è onnipotente, ci dà la possibilità di vivere con fede e speranza.

Come è stato annunciato, parliamo del modernismo partendo dagli inizi del Novecento: questo secolo che si apre con feste scintillanti, con un’epoca che viene chiamata “Belle époque”, con Parigi che brinda a che cosa? Alla sovranità dell’uomo che, con la scienza, ormai può raggiungere tutte le vette.

In quel tempo abbiamo avuto le esposizioni mondiali con l’inaugurazione della Torre Eiffel nel 1989. Nel 1900 un’altra esposizione universale – sempre a Parigi – che viene visitata, pensate, da 50 milioni di persone. Siamo nel 1900 e la popolazione dell’Europa e del mondo è molto minore, e i viaggi non erano così facili. Questo è l’ambiente in cui si vive questa ubriacatura progressista, assieme a tanti scandali e corruzione come succede sempre quando gira un’immensa quantità di denaro.

In questo ambiente euforico, dall’altro lato c’è una realtà drammatica per la Chiesa cattolica, che è romana, perché qualche decennio prima Roma aveva cessato di essere la capitale dello Stato Pontificio. Con la “presa di Roma”, la città è stata espugnata dalla massoneria, con tutto quello che ciò ha comportato, nella volontà determinata di cancellare il cristianesimo anche dal cuore dei romani. Anche se, girando per Roma in ogni suo angolo troviamo icone di Maria, una chiesa, eccetera. Insomma, togliere il cattolicesimo dal cuore dei romani non è facile. Ma è proprio a quello che, con pervicacia, hanno da sempre lavorato i nemici della Chiesa.

Però Roma è caduta nel 1870. A questo proposito debbo dire che gli aspetti che tratterò sono in piena continuità con quanto detto prima di me dal Direttore di Radio Maria, padre Livio. Lui si riferiva all’oggi, mentre io parlerò di quello che è successo all’inizio del Novecento. Allora, in questo dramma in cui, da una parte c’è l’euforia, e dall’altra i cristiani che sono perseguitati ovunque, anche a casa loro, anche a Roma.

Questo è uno scandalo per la religione e per la fede! Ma come, ma non ci rendiamo conto della civiltà che la Chiesa ha costruito? Certo, nel mondo c’è sempre il peccato, non c’è mai la perfezione. siamo sempre insidiati dal peccato; la società è sempre insidiata dal peccato, ciò non toglie che nessun’altra civiltà, nessun’altra società al mondo ha realizzato le opere di carità (di santità e scienza), che ha prodotto la Chiesa. Nessuna, in nessuna parte del mondo e in nessun periodo storico. Di queste opere di carità il punto centrale è certamente Roma.

In quel tempo Roma si trova con un papa prigioniero. Non può uscire, non può dire nulla; è sbeffeggiato e deriso da tutti, e questo per il fatto che ha prevalso la visione del mondo che ha chiuso il Cielo. Non c’è più il cielo; non c’è più la speranza nel cielo, per questo ci troviamo con una sicumera della scienza che ci dice che, con il suo apporto, noi costruiremo un mondo senza più dolori. Sarà il regno della felicità. Questo aveva promesso il marxismo e questo promette la gnosi. Una felicità realizzata senza Dio, visto che la gnosi afferma che “Dio ci limita”, e quindi noi, così come ben descritto in Genesi 3, in cui il tentatore dice a Eva: “Dio è invidioso… Non vedi come ti limita? Ti ha detto lui cosa devi e non devi fare. Ma tu devi essere libera!”.

Ecco, è in nome di questa libertà, che Lutero ha tanto ingigantito, procurando delle enormi ferite dal punto di vista, non solo culturale, teologico, ma anche economico.

Scusate se sono un po’ lunga in questa introduzione, ma questa puntata dedicata al modernismo è una puntata un po’ complessa in cui bisogna affrontare tanti argomenti anche biblici, che è quello che cercherò di fare.

Allora, la lotta che il mondo moderno – da Lutero in poi è una lotta che, con la nascita della libera e sfrenata massoneria, si pone contro il dogma. Perché? Perché alla fine il dogma riprende alla lettera quello che Satana suggerisce a Eva: “Decidi tu cos’è bene e cos’è male”. Per questo si sente dire: “Perché il dogma? Tu sei nata per essere libera! Tu sei a immagine e somiglianza di Dio. Hai la libertà assoluta! Perché vuoi farti schiava?

Allora, questa lotta contro il dogma, inteso come un limite feroce posto alla dignità dell’uomo, questa lotta, la Chiesa, con il suo magistero, con i suoi papi l’ha combattuta per due secoli: dalla nascita della Massoneria moderna, nel 1717 a Londra, fino al pontificato di Pio X. Con Pio X non si parla praticamente mai di massoneria: questa associazione segreta a cui i papi hanno dedicato decine di pronunciamenti durante due secoli, culminati nella bellissima analisi che fa Leone XIII a proposito della massoneria nella sua enciclica che ha per titolo “Humanum genus”. ecco, tutto questo magistero, tutto questo sforzo fatto dalla Chiesa per mettere in guardia i cattolici dalle menzogne che vengono spacciate per verità, questo sforzo gigantesco fatto dalla Chiesa analizzando la massoneria in tutte le sue caratteristiche, presupposti filosofici, strategie, tattiche e obiettivi finali, tutto questo grandioso sforzo del magistero pontificio, col pontificato di San Pio X viene messo da parte. Perché? Per spiegarlo devo ricordare una cosa che ho detto nella precedente puntata, ma che è molto interessante, e riguarda l’apertura del conclave per l’elezione del nuovo papa, con un cardinale che entra papa e che, come spesso succede, esce cardinale.

Il cardinale che entra papa è il potente e molto influente e di grande cultura, è Mariano del Tindaro, Segretario di Stato di Leone XIII, (un filofrancese). All’elezione di Mariano Del Tindaro a papa mette un veto – attraverso il cardinale di Cracovia – l’Imperatore Francesco Giuseppe. Questa era una abitudine che i sovrani cattolici avevano raramente esercitato, ma che esisteva. Pertanto Francesco Giuseppe mette il veto. Questo veto diventa lo strumento provvidenziale di cui Dio si serve per fare eleggere al soglio di Pietro Papa Sarto . Egli sarà il primo papa santo del Novecento: San Pio X, che riprende il nome di Pio perché lui vuol collegarsi direttamente a Pio IX.

Prima di continuare con l’analisi su cosa fa papa Sarto, dobbiamo dire che lui non parlerà più di massoneria dato che ormai i papi precedenti ne avevano parlato in abbondanza. Lui parlerà di MODERNISMO. In fondo, che cos’è il modernismo? Il modernismo, detto con parole mie, è l’ingresso in forze del pensiero gnostico dentro la Chiesa.

Prima di proseguire voglio fare una premessa al discorso che stiamo facendo. Il discorso che stiamo facendo – come il discorso che ha fatto Padre Livio questa mattina –, è un discorso che esamina una situazione della chiesa che attualmente è drammatica. La situazione della Chiesa e del mondo all’inizio del Novecento è – come spesso succede –, drammatica.

Allora, che cosa illumina la realtà della Chiesa? la Parola di Dio, la Rivelazione. E, nella Rivelazione del Vangelo di Marco si dice chiaramente al momento in cui Gesù risponde a Pietro, che glie lo domanda: “Signore, noi abbiamo lasciato tutto per seguirti, ma tu, che cosa ci dai in cambio? Gesù risponde: “Il cento per uno!”. Hai lasciato un fratello, te ne trovi cento; una casa, te ne trovi cento, oltre a persecuzioni. Ma oltre a tutto ciò, la vita eterna. Quindi, che ci sia la persecuzione, che Satana scateni all’interno della Chiesa la persecuzione, questo è profetizzato da Gesù.

Qualche giorno fa, il 7 gennaio, per chi legge l’ufficio delle letture – come noi del Cammino Neocatecumenale facciamo su suggerimento dei fondatori Kiko e Carmen –, celebrava la festa di San Raimondo di Peignafort, un grande santo domenicano vissuto nel XII secolo. Bene, nella lettera di San Raimondo citata nell’Ufficio delle letture c’è questo suo discorso, che ora vi leggo: “Se il predicatore della verità, senza mentire (lo dice in riferimento a Marco), ha detto veramente che tutti coloro che vogliono vivere piamente in Cristo soffrono persecuzione, nessuno, io penso, viene escluso da questa regola generale”. Con queste parole egli ci dice che la persecuzione non è un evento che coglie i cristiani in un periodo preciso della storia e che poi, finito questo evento è finita anche la persecuzione, non è così! E la Chiesa l’ha sempre saputo, perché Gesù l’ha detto: “Avrai il cento per uno, assieme a persecuzioni, e alla fine la vita eterna”.

Però oggi noi analizziamo come la persecuzione dei cristiani si espande proprio dentro la Chiesa. Questo è il MODERNISMO. Poi ci si potrebbe chiedere: “Da dove viene questa persecuzione? Ovviamente l’autore delle persecuzioni è Satana, perché Satana odia Dio, odia Gesù Cristo, odia il Corpo di Cristo che è la Chiesa. Infatti, tutte le persecuzioni che Gesù profetizza dicendo che ci saranno sempre, come sempre ci sono state. Perché lo dico? Perché bisogna prepararsi a combattere, perché i cristiani debbono essere dei lottatori: non sono gente pigra, che sta ferma senza far nulla: è gente che è pronta a combattere. Se il mondo li combatte, essi sono pronti a ricevere il combattimento che il mondo gli scatena contro. Questo, alla fine, è anche lo scopo di Radio Maria!

Allora, questa persecuzione profetizzata e che sempre si rinnova, ha due fonti: una viene dall’esterno sotto forma di persecuzione, e l’altra dall’interno attraverso l’inganno e la seduzione. Quando nell’Apocalisse Giovanni dice che Satana, dopo aver cercato di distruggere la Madonna e il Bambino, senza esserci riuscito, va a fare la guerra ai discepoli di Gesù. L’apostolo Giovanni scrive nell’Apocalisse: “E si fermò sulla riva del mare”. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire: “Anche tu vuoi camminare sulle acque? Tu pensi davvero che risorgerai? tu pensi che Gesù ti darà la vittoria? Povero illuso! Il mare ti uccide! prova a camminare sul mare, e troverai la morte!”. Questa è la funzione di Satana fermo sulla riva del mare, secondo me. Quindi, con le violenze, con le menzogne, con le torture, con le uccisioni, eccetera, Satana cerca di distruggere la fede in Gesù Cristo. Questa – come dicevo – è la prima modalità di persecuzione. La seconda, di cui parliamo oggi, viene dall’interno. Perché viene da dentro. Questo possiamo capirlo dal contesto che ho introdotto all’inizio.

Siamo in un momento davvero terribile per la Chiesa, perché è perseguitata ovunque perché questa realtà interna nega le bellezze delle scoperte anche scientifiche fatte dai cristiani nel corso dei 1900 anni di storia cristiana e facendo cadere sui cristiani il vituperio di un giudizio anche morale. “Guarda questi idioti che pensano solo al cielo e che non si danno da fare per migliorare la società!”, questa è una delle calunnie di quel periodo. (Ma non solo. N d t). Questa persecuzione che viene da dentro non nasce dal modernismo, che nasce nel Novecento. Perché se leggiamo il Nuovo Testamento, tutti i suoi autori mettono in guardia i fratelli. “State attenti, perché Satana opera anche al vostro interno, all’interno della vostra comunità! Infatti, San Matteo (7, 15-1) parla di “lupi rapaci”, e scrive: «Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi vestiti da agnelli, ma dentro sono lupi rapaci».

San Paolo, negli Atti degli Apostoli avverte gli Efesini: “Persino tra voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé”. Anche San Pietro, nella Seconda lettera dice: “Ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. Molti seguiranno le loro dissolutezze, e per colpa loro la via della verità sarà coperta di improperi”. Ecco, questa è la realtà. La realtà è che c’è la persecuzione da fuori e da dentro la Chiesa, con le eresie, anche se i fratelli sono pochi. Perché Satana è colui che suscita questo combattimento contro Dio, che avviene attraverso le eresie.

Quindi, che cosa devono fare i cristiani? Prima di tutto i cristiani devono conoscere queste cose. Dobbiamo saperlo, perché non siamo fatti per essere scemi! Siamo fatti per vedere i segni dei tempi che Dio ci manda, per analizzarli alla luce del Vangelo, del magistero e alla luce dell’analisi dei fatti, che è in fondo quello che stanno facendo padre Livio e Radio Maria in tutto il mondo.

Allora adesso vediamo che cosa fa San Pio X per combattere il modernismo. Il modernismo, che è LA SINTESI DI TUTTE LE ERESIE. Nel 1905, papa Sarto pubblica il CATECHISMO, che è un gioiello, perché si tratta di una lettura semplicissima che però fissa dei paletti. È come quando lo sciatore deve fare lo slalom: ha un paletto a destra e uno a sinistra, che gli servono per tener la giusta traiettoria, così il Catechismo. Innanzitutto il Catechismo inizia con tutte le preghiere che il cristiano deve conoscere e pregare. Le preghiere, infatti, sono le armi che abbiamo ricevuto da Dio e dalla Chiesa per combattere la buona battaglia della fede, come dice Paolo.

Allora, comincia con le preghiere, poi enumerando quali sono i vizi e quali le virtù. Tutto con una tecnica molto semplice di domande e risposte. una tecnica che facilitava il loro apprendimento a memoria. Esempio: perché Dio ci ha creati? eccetera. Un modo molto semplice per insegnare la dottrina cattolica e quindi un aiuto fondamentale. Il Catechismo è anche un baluardo, un aiuto nei momenti difficili, perché sappiamo che la nostra fede viene sempre messa alla prova e ogni giorno dobbiamo combattere per la fede, la speranza e la carità.

In effetti, ci sono momenti in cui ci si sente particolarmente scoraggiati. Qui, in quei momenti, questo tipo di catechismo è molto utile, perché ci ricorda la vita a cui siamo chiamati. In realtà, il cristianesimo non è altro che l’amore di Dio che si è rivelato perché possiamo avere la vita e non la morte! Dio è la vita! E siamo chiamati a ricevere questa Vita.

Poi, nel 1905, uscì il Catechismo. Nel 1900 fu pubblicato il decreto “Lamentabilis”, che è un elenco dei 65 errori della modernità che si sono infiltrati nella Chiesa. Questi due documenti formano un parallelo con il “Sillabo” di Pio IX e con l’enciclica “Quanta cura” in cui, nel 1864, sono elencati tutti gli errori in cui poteva cadere la ragione degli uomini dell’epoca. Perché lo fa? Lo fa per avvertire i fedeli, dicendo: “Attenzione, perché lì c’è un precipizio!”

Pio X fa lo stesso e, nel decreto Lamentabilis, elenca i 65 errori della modernità che si sono infiltrati nella Chiesa. Qui vediamo come la Chiesa è stata infettata. Da qualche parte questa infezione è entrata nella Chiesa.

Nello stesso anno, l’8 settembre, Pio X promulga la sua famosa enciclica “Pascendi dominici gregis”. Una meravigliosa enciclica la cui profondità è stata riconosciuta anche da molti oppositori filosofici e teologici. Questa enciclica affronta fondamentalmente la triste dissoluzione che ha attanagliato la Chiesa. Perché, qual è il punto? Il punto è che in un’epoca in cui la modernità trionfa, o sembra trionfare, in cui tutti cercano la felicità, la bellezza anche attraverso la scienza; in cui l’unica fede è quella del progresso e quindi la capacità dell’uomo di risolvere tutti i suoi problemi, ebbene, in questo momento il Papa è prigioniero, (perché i papi erano prigionieri nel piccolo Stato del Vaticano da subito dopo la conquista di Roma da parte dello Stato Sabaudo, nel 1870). Pertanto, Pio X, che regnò dal 1803 al 1814, era anche lui prigioniero in Vaticano. Bisognerà aspettare fino al 1929, dopo la firma dei Patti Lateranensi, perché la situazione cambi.

In questo contesto, molti nella Chiesa cominciano a pensare: “Sarà che ci siamo sbagliati? Possibile che abbiamo ragione solo noi e tutti gli altri si sbaglino? Forse siamo noi che abbiamo interpretato male? Certo, noi abbiamo avuto la Rivelazione, ma in fondo la Rivelazione risale a tento tempo fa e bisogna in qualche maniera adattarla alle esigenze di oggi. Non si può parlare di dogma in assoluto come se ci fossero delle verità eterne che non possono essere messe in discussione, perché la storia e gli uomini cambiano! in fondo è un assurdo mantenere fisso il dogma! Hanno ragione forse gli altri che dicono che noi siamo schiavi perché siamo obbedienti alla Rivelazione e al magistero?

Probabilmente hanno ragione! Bisogna che la Chiesa si svegli! Bisogna che la Chiesa si adatti al mondo! Mentre io dico queste cose, a qualcuno risuoneranno negli orecchi molte affermazioni che anche oggi, persino in diverse Conferenze Episcopali, a cominciare da quella tedesca, continuano ad offrire come possibilità. Bisogna cambiare! Bisogna cambiare!

Torniamo alla lettera Pascendi. Come definisce Pio X il modernismo? Lo definisce “LA SINTESI DI TUTTE LE ERESIE”. “Se qualcuno si fosse proposto di concentrare il succo, il sangue, di tutti gli errori che sono stati espressi fino ad ora sulla fede, non avrebbe potuto fare meglio di quello che hanno fatto i modernisti”. Quindi i modernisti all’interno della Chiesa seminano falsità sulla fede. Ma, che cos’è la fede? Paolo ci dice che “tutta la sapienza cristiana è racchiusa nella fede in Gesù Cristo! “Dominus Jesus”, ripeteranno il cardinale Ratzinger e papa Wojtyla. C’è solo la fede in Gesù Cristo, Nostro Signore, che ci salva, che ci porta la felicità. Nessun’altra fede! Però, in questo caso è la fede che è insidiata dai modernisti.

Continua Pio X: “I seminatori di errori non si trovano più solo fra i nemici dichiarati, ma, fatto che causa grandissima pena e moltissimo timore, si celano nel seno stesso della Chiesa. e sono tanto più pericolosi, quanto più sono nascosti!”. Certo, perché se io vedo uno che mi viene contro con un fucile e io so che è un mio nemico, capisco che mi vuole morto. Se avessi anch’io un fucile, magari gli sparo io per prima. In ogni caso so che quello mi vuole morto. Invece questi modernisti, innanzitutto, chi sono? Sono preti, sono vescovi, sono intellettuali, sono giornalisti, sono scrittori che – si dice – fanno parte dell’élite religiosa e culturale dell’epoca. Quindi, sono persone a cui normalmente il popolo presta fede. E certo, perché dovrei sospettare del parroco della mia parrocchia? O del rettore di quel seminario? Perché dovrei sospettare? Pio X dice: “Perché sono modernisti”. Perché tanti dissimulano la loro natura di nemici di Cristo e della Chiesa dal suo interno.

Vediamo ora come continua il ragionamento di Pio X: “I modernisti non macchinano i loro progetti distruttivi al di fuori di essa, ma al suo interno. di conseguenza, il pericolo si annida nelle stesse vene e e nelle viscere di essa, causandole un danno ancor più grave, perché essi la conoscono meglio”. E certo! Sono persone di chiesa. sono preti, sono intellettuali, sono persone – lo diceva prima padre Livio –, che sono appoggiate da tutta la stampa, da tutti i maggiori quotidiani nazionali e internazionali, che sono a favore di questi esponenti del modernismo. Prima non si chiamavano così, ma è con San Pio Decimo che vengono chiamati modernisti. Antonio Fogazzaro è uno di questi.

Allora, contro questa grande persecuzione che Satana suscita all’interno della Chiesa, Pio X indica alcuni rimedi, invitando, per esempio a controllare la stampa e i libri. Controllare, avere lo spirito critico! Questa è una cosa che vale sempre. Perché molti, quasi tutti sono tentati di dire: “Beh, è scritto dal tale personaggio; è scritto nel tal libro; l’ha detto la televisione, eccetera. E allora, cosa vuol dire?

Pensiamo forse che si tratti di cose da credere ciecamente? Per chi crede, solo il Vangelo, solo la Bibbia, solo il magistero sono da accogliere come verità, mentre tutto il resto è da mettere in discussione, perché tutto il resto può essere ispirato dal nemico dell’uomo, che si chiama Satana. (Dopo aver trascritto e tradotto fin qui, voglio fare questa osservazione: “Se il modernismo è per la Chiesa la madre di tutte le eresie, e come un cancro che la minaccia, così il relativismo e il progressismo senza valori stabili, incapace di riconoscere almeno una legge morale naturale, senza verità – se non quella del pensiero unico –, è il cancro che uccide ogni democrazia, portandola, come disse Giovanni Paolo II, verso un nuovo totalitarismo. N d t). E Satana – continua la prof Pellicciari – si serve anche di queste persone che sono all’interno della Chiesa per distruggere la fede. Non dobbiamo mai dimenticare che uno dei dodici apostoli si chiama Giuda.

Questo mi offre l’opportunità di vedere la differenza che c’è fra il nostro ragionare e quello di Cristo. Infatti Egli dice: “Non bisogna cogliere la zizzania adesso”, (cioè, non bisogna minacciare, scacciare, punire adesso tutti quelli che sono eretici e modernisti, nel senso che si rischia di fare di tutta l’erba un fascio e di distruggere anche l’erba. Perché il giudizio appartiene a Dio). Però questo non toglie che, al di là delle singole persone, L’ERESIA DEVE ESSERE SEMPRE CONDANNATA!

È un lavoro, una fatica a cui i cattolici, soprattutto i papi, non possono rinunciare, perché fa parte del loro ministero, cioè difendere il magistero; difendere il deposito della fede! E questo va sempre fatto. Pio X l’ha fatto con grandissimo coraggio, perché aveva tutti contro.

Ripeto allora: attenzione alla stampa; attenzione alle università e alle scuole cattoliche! Certamente, perché queste famose personalità che possono insegnare nelle università pontificie, poi fanno un danno enorme, perché formano tutti i sacerdoti. E se i preti sono formati in modo modernista, poi faranno un danno enorme ai loro fedeli, che saranno sviati nella loro fede.

La fine di questa lotta che Pio X combatte contro il modernismo, il 1 settembre del 1910, viene presentata nel motu proprio “Sacrorum altissitum”, in cui il papa impone un giuramento antimodernista a tutto il clero, ai superiori degli ordini religiosi, agli insegnanti di filosofia e di teologia nei seminari.

Ora qualcuno dirà: “Che esagerazione!”. Questo è evidente perché ormai questa gnosi spuria, questa gnosi moderna, che è la massoneria, era a suo agio dentro la Chiesa, per questo era un nemico terribile! Pio X ha fatto, come abbiamo visto, tutto quello che poteva, ma più di questo non poteva fare. Poi, ciascuno di questi (di ieri e di oggi), se la sarebbe vista, come capiterà a tutti noi, con Dio. Però Pio X ha fatto tutto il possibile per mettere sull’avviso che il modernismo è LA PEGGIORE ERESIA DI TUTTI I TEMPI, ed è LA SINTESI DELLE ERESIE, ed egli non poteva non combatterla, perché è un pericolo mortale

Quali sono le caratteristiche di questa infiltrazione della gnosi nella Chiesa, che sono anche le caratteristiche della massoneria, cioè la negazione di essere nemici della Chiesa? Loro infatti dicono: “Siamo noi i veri cattolici!” E Cattolici che capiscono molto bene qual è la dottrina di Gesù. Quindi capiamo che qui ci troviamo davanti a un nemico che Gesù definisce “Menzognero e omicida fin dal principio”. Quindi, questi modernisti, questo clero passato al nemico, che però rimane clero, è pericolosissimo!

I modernisti sono gnostici, quindi pensano di avere ragione. Loro hanno ragione, mentre gli altri – papi compresi – non capiscono niente. Quindi loro, che devono fare dal loro punto di vista? Si devono infiltrare nella Chiesa e, piano piano, guidare le masse, che non capiscono niente, alla verità del loro pensiero. Piano piano, facendo passare le loro idee con la menzogna, col veleno delle loro dottrine corrompitrici.

Teniamo conto inoltre che il modernismo è un fenomeno mondiale. Comunque, qui in Italia i più famosi modernisti sono stati due preti, entrambi scomunicati. Uno è Romolo Murri, e l’altro Ernesto Bonaiuti. Romolo Murri si riconcilia con la Chiesa un anno prima di morire, ed è una delle personalità che sono state all’origine della formazione della Democrazia Cristiana.

Ernesto Bonaiuti, che muore scomunicato, scrive così: (fate attenzione a quello che scrive, perché con le sue parole mette in mostra come Pio X avesse ragione, quanto profonda fosse la ragione di Pio X nel combattere questa eresia). Infatti Bonaiuti scrive: “Fino ad oggi si è voluto riformare Roma senza Roma, o magari contro Roma (Lutero), bisogna riformare Roma con Roma. Far sì che la riforma passi attraverso le mani di coloro che devono essere riformati”. Quale progetto ha in mente Bonaiuti? Ha in mente la creazione di una nuova chiesa, fatta a immagine e somiglianza della sua testa. “Che si debba infiltrare nella Chiesa romana per trasformarla in qualcosa di diverso da quello che è, facendolo dal suo interno. non con violenza, dall’esterno. Bisogna infatti aprire la strada al protestantesimo, ma un protestantesimo ortodosso”. (Come se il protestantesimo potesse essere ortodosso). “Un protestantesimo graduale, e non violento, aggressivo, rivoluzionario, insubordinato”. Questo è l’obiettivo dello scomunicato Ernesto Bonaiuti.

Sempre nella Pascendi, il papa si domanda perché questi personaggi, che non sono cattolici romani, rimangano all’interno della Chiesa. Perché? Pio X Risponde: “Perché hanno bisogno di rimanere all’interno della Chiesa per poter cambiare a poco a poco la coscienza collettiva”. Ecco perché rimangono nella Chiesa, perché altrimenti non sarebbero nessuno, quindi l’unica strada che hanno è quella di rimanere all’interno della Chiesa. Ecco, questo è il disprezzo che gli gnostici hanno per il popolo dei semplici fedeli. Tanto li disprezzano che pensano di essere incaricati da Dio a salvare questi poveri ignoranti che non capiscono niente. (Non è forse questo il comportamento dei maggiori mezzi di comunicazione del nostro tempo? Ma quanti sono – mi chiedo – quelli che sono in grado di scoprire l’inganno? N d t).

Questa è una caratteristica che va avanti dal tempo di Lutero. Ecco, qui ci troviamo di fronte a quella che Leone XIII chiamava “congiura contro la verità”. Si, perché qui abbiamo a che fare on intellettuali che scrivono testi di teologia e di storia, ma li scrivono apparentemente rimanendo cattolici, ma in realtà fanno una congiura contro la verità.

E continua il Papa: “Scrivono saggi storici, e, fingendo di cercare la verità, mettono in luce con grande attenzione e mal represso piacere, tutto ciò che sembra macchiare la Chiesa”. Allora, questi testi di storia, di teologia, di filosofia, che fanno? Mettono in luce, con malcelato piacere, tutto ciò che nella Chiesa non funziona, o perlomeno quello che, secondo il loro pensiero, non funziona.

Insomma, sono presi dalla vana bramosia che il mondo parli di loro. E sono certi che ciò non possa avvenire se continueranno a dire soltanto quello che fu detto sempre, e da tutti”. Questi atteggiamenti ci riportano all’inizio della storia umana, al terzo capitolo della Genesi. È l’ambizione, è la superbia, è l’orgoglio, che fa accettare ad Adamo ed Eva la seduttrice menzogna di Satana. È la superbia!

“E allora questi – dice il papa – vogliono essere seguiti; vogliono un gregge numeroso che li segua, perché se escono dalla Chiesa non hanno più nulla. Ovviamente, per differenziarsi dalla perenne dottrina della chiesa, devono creare delle false teorie. “Poi – continua Pio X – il pericolo è anche che questa gente gode di buona fama. Il nome e la buona fama degli autori, fa sì che tali libri siano letti senza alcun timore! e sono quindi più pericolosi perché portano a poco a poco al modernismo”.

Allora, se vogliamo fare il punto su quanto abbiamo detto fin ora, possiamo chiederci: “Qual è l’anima del modernismo?” La sua anima è la CORRUZIONE DELLA VERITÀ. E questi modernisti corrompono la verità. In che modo la corrompono? Mettendo in dubbio che la Rivelazione e il Magistero che la esprime, parlino agli uomini con una parola di Verità, che è assoluta. perché la verità è assoluta ed eterna. qui invece si mette in dubbio che la verità sia la verità. si mette in dubbio che esista la verità. Questa è la cancrena del pensiero moderno, del relativismo, che solo apparentemente è tollerante, ma in realtà è dogmatico; in realtà è totalitario.

Allora, i modernisti sostengono che il dogma si evolve. Ma come, cambia tutto sulla terra: guardate che conquiste meravigliose sta facendo la scienza, e noi dovremmo rimanere attaccati a un dogma, che è eterno?  Allora, se il dogma evolve, che cos’è la fede? Dicono che è un cieco sentimento religioso. Ma non è così. Nella fede non è in discussione il sentimento, perché non è che noi siamo sentimentali perché siamo cattolici. Siamo cattolici perché la nostra ragione dà il suo assenso alla Rivelazione. Perché ci rendiamo conto che la Rivelazione è la Verità! Per questo abbiamo la fede. Perché è la verità per quello che riguarda la nostra vita, e di quelli che conosciamo! Quindi, la fede non è un assenso sentimentale! Allora, ditemi, cos’è il sentimento? Non è un assenso dell’intelletto alla Verità rivelata da Dio.

Ora, questa lotta frontale che Pio X ha fatto contro il modernismo, noi, oggi, 2021, ci potremmo chiedere: HA AVUTO SUCCESSO QUESTA LOTTA? Beh, verrebbe da dire che il papa ha fatto tutto quello che ha potuto, ma non ha potuto arrestare il male dell’eresia, perché nessun uomo ha il potere di farlo. Solo Dio giudicherà alla fine dei tempi.

Allora, questo fatto deve forse portarci alla disperazione? Assolutamente no! Perché tutti noi, qualsiasi incarico abbiamo, qualsiasi lavoro facciamo (In questo senso Escrivá de Balaguer, con la sua Opus Dei, ha avuto una intuizione molto giusta e santa). Qualunque attività facciamo, noi abbiamo tutti i giorni modo di confrontarci con il peccato, che è dentro di noi; con la tentazione, che è dentro di noi! E siamo chiamati a vincere ogni giorno – dal papa, ai cardinali, ai vescovi, ai sacerdoti e ai semplici fedeli – la tentazione. Tutti siamo chiamati a combattere per la verità, anche se questa verità è sempre combattuta all’interno di questo mondo! Perché è così.

Quando ci sarà la giustizia allora? Ma Dio, non fa giustizia? Certo che fa giustizia! Ma la giustizia di Dio, la felicità piena si realizzeranno solo in Cielo, sempre che ci arriviamo. In Cielo, non qui sulla Terra! Sulla terra dobbiamo “combattere la buona battaglia”, come dice San Paolo. Come gli atleti, che per vincere – e uno solo vince –, si esercitano. e costa molta fatica esercitarsi nelle gare di atletica. Molta fatica! E così noi cristiani dobbiamo esercitarci a conservare la fede, la speranza e la carità “spes contra spes”, come dice Paolo ai Romani. E cioè, credendo contro ogni speranza Abramo si appresta a uccidere suo figlio, pensando che, spes contra spes, Dio onnipotente sarà capace di farlo risorgere. Questo dice Gesù nel Vangelo di Giovanni: “Vide il mio giorno e ne gioì”. Allora, noi ci dobbiamo abbattere per il fatto che questa lotta frontale contro il modernismo non abbia chiuso per sempre; non abbia messo la parola fine a questo cancro del modernismo? No che non ci dobbiamo scoraggiare per questo. Dobbiamo saperlo che è così!

E qui c’è un’ultima considerazione da fare, che è la seguente: in fondo l’islam da una parte, e la massoneria dall’altra, cosa pensano? Pensano sicuramente che Allah trionferà in tutto il mondo, e i massoni pensano che sicuramente il loro pensiero gnostico trionferà, si imporrà in tutto il mondo e tutti saranno felici in questa loggia universale che si apprestano a costruire. (Questo lo pensano certamente anche gli architetti del Great Reset (del Grande re-inizio) di quello che diventerà il Nuovo Ordine Mondiale (N.d.t).

Questa idea della vittoria, questa idea del Regno, questa idea della felicità piena, ce l’hanno i cristiani, o non ce l’hanno? Certo che ce l’anno! Eh, ma non la vediamo realizzata! Ma i cristiani, cosa sanno di questa vittoria, di questo Regno di Dio? Perché fino all’ultimo, Pietro, che da ebreo credeva nella profezia del futuro regno di Israele, che Gerusalemme sarà ricostruita e che i nemici saranno vinti per sempre. Allora, Pietro, al momento in cui Gesù, morto in croce e risorto, gli dice: “Signore, quando si realizzerà il tuo Regno?”. Insomma, questa cosa del regno, della vittoria, del trionfo della verità, della giustizia, della pace sul male, è insito in ognuno di noi!

Però noi sappiamo che la Rivelazione ci dice che la vittoria in questo mondo l’ha avuta pienamente Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. E quando l’ha avuta? Quando ha trionfato sulla croce. Questa è la vittoria di Gesù Cristo. Perché è il trionfo? Perché è il trionfo dell’amore! Cristo è in croce per amore; non ci è costretto! Sta lì per Amore!

Sta lì per vincere la mia cattiveria; per vincere il peccato che sempre mi insidia! Per questo accettò la croce. Anche la vittoria dei cristiani avviene così, perché noi siamo chiamati a seguire le orme di Colui di cui serviamo il messaggio di salvezza. È ineludibile! Questo dobbiamo saperlo. La Croce è ineludibile per noi cristiani. E anche perché è stato profetizzato. Per questo Pietro chiede a Gesù: “Quando verrà il tuo Regno?”. Che cosa profetizza sulla storia l’Apocalisse? L’Apostolo Giovanni scrive che la storia non va verso la vittoria (apparente), nostra, sul male. No, il contrario! Questa è la profezia che dovremmo ricordare sempre per non mettere in dubbio la nostra fede e la nostra speranza, che però sono riposte in Dio e nel Cielo, non qua sulla terra! Perché sulla terra, dice l’Apostolo Giovanni nel suo libro, l’Apocalisse: “Alla bestia fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli. Le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione.

Allora, visto che è così, noi dobbiamo aspettare la catastrofe senza far niente? Tutto il contrario! Perché Dio, che è amante della vita, si manifesta in questa attenzione alla vita che abbiamo tutti. Perché in fondo tutti vogliamo vivere; nessuno vuole morire!

Quindi la fatica di papa Sarto si inserisce in questo desiderio di vita nonostante tutto. E allora lui cosa fa? Nette in guardia i cristiani. Dice loro: “State attenti: non cadete nell’inganno! Questi vi vogliono ingannare, cioè, vi vogliono morti. Perché Satana ci vuole morti

Allora, abbiamo a che fare con un grande papa. Questo papa mi piace, non solo perché ha preso il nome di Pio, come il suo  predecessore Pio IX, che è stato um grandissimo e santo papa, ma anche perché trovo delle similitudini tra la Pascendi e uno dei libri più letti al mondo, che è “La Città di Dio”, scritta da Sant Agostino. Perché? Perché questi due scritti, molto diversi per dimensioni, affrontano lo stesso tema. In fondo Agostino deve rispondere a una sfida che il pensiero pagano fa ai cristiani.

Nonostante che nel 380 l’impero sia divenuto cattolico, nel 410 Roma viene saccheggiata. Alarico saccheggia Roma. Roma è eterna per i pagani, come lo è per i cristiani. Ma come, saccheggiata Roma? Allora i pagani dicono: “Ecco, ora lo potete vedere, questo è il frutto del vostro Dio che ha trionfato. E i nostri dei, quelli che sono veri, si sono arrabbiati e hanno permesso la devastazione di Roma”.

Questa lettura della storia era una lettura che meritava una risposta che doveva essere presa molto sul serio. E Sant Agostino  la fa. Ci mette vent’anni per scrivere il suo capolavoro, che è “La città di Dio”, rispondendo che non è così, perché deve illuminare l’intelligenza dei cattolici, e anche dei pagani, perché non credano a questa, che apparentemente è una considerazione che può avere delle tentazioni di verità.

Allo stesso modo, Pio X, nel 1907, con la Pascendi, risponde all’interrogativo o ai dubbi che vengono ai cristiani, per cui, in fondo, la vera fede che noi abbiamo e che è espressa nei dogmi che professiamo, questa vera fede non sia poi così invincibile; infatti il mondo l’ha vinta! Quindi forse noi ci siamo sbagliati a credere che questa Rivelazione e questo dogma siano eterni, senza ammettere nessun cambiamento nella dottrina. La radice a me sembra la stessa. La radice di difendere la verità nonostante  che alcune false apparenze possano seminare dei dubbi che vanno a insediarsi nella nostra mente.

Volevo parlare di altre cose, ma vedo che non ne ho il tempo. Quindi chiudo questa puntata ringraziando Dio per averci dato questo papa così coraggioso, così combattente, così forte quale fu San Pio X. Se guardiamo il volto dei due papi vediamo due volti pieni di pace, di armonia e di bellezza.

DOMANDE DEGLI ASCOLTATORI.  Primo ascoltatore.   La ringrazio per quanto ha detto e la seguo nelle sue “Pillole di cultura”. Ora le chiedo, facendo il parallelo col giorno d’oggi, come facciamo noi a capire qual è la verità, in mezzo a questa confusione e a tanta ambiguità?

Innanzitutto io colgo l’occasione che mi ha dato per parlare di un lavoro che faccio da mesi, e cioè “le pillole di Angela”, che sono dei brevi video – 4, 5 minuti, su questioni di storia o di attualità. Ci sono delle pillole contro la menzogna, contro il pensiero dominante, che racconta sempre balle, e, negli ultimi tempi ho convinto un gruppo di persone bravissime che, ciascuno nella sua materia, affronta gli argomenti culturali di sua competenza. PERCHÉ LA CULTURA È FONDAMENTALE! Infatti un uomo, un cristiano senza cultura non è un cristiano. Su che basi fonda la sua fede? Giovanni Paolo II diceva che “la fede porta sempre alla cultura”. Chi vuole, allora, può collegarsi al sito www.culturainpillole.com  e lì potete trovare dei brevi video in cui un giurista, un filosofo, una storica dell’arte, un teologo, un economista, eccetera, tutti bravissimi, che vi intrattengono sui loro argomenti. Queste pillole, che possiamo ascoltare quando ne abbiamo il tempo, sono un aiuto per la nostra fede, per la ricerca della verità, ma anche per trasmetterle agli altri.

Che questo sia un tempo di confusione non c’è dubbio. E la confusione ci fa felici? No! Allora, in questo tempo di oppressione e di confusione dobbiamo conservare, come ci dice Maria, la fede e la speranza. E come facciamo? Beh, c’è un unico modo che io conosca: è la preghiera. la preghiera incessante, chiedendo a Dio che abbia pietà di noi, della sua Chiesa e del mondo! Spes contra spem.

Buon giorno! Sono Grazia, e chiamo dal Veneto. La domanda che le pongo riguarda i da lei citati Bonaiuti e Lutero, con il loro riformare Roma con Roma. Insomma questa infiltrazione del pensiero protestante in modo dolce e dialogante. Le chiedo, questo è un rischio che si corre anche nel movimento ecumenico?

Tutte le cose presentano i loro rischi. Padre Livio poco fa diceva che la Comunità Europea è nata con un’idea buona, e adesso si è snaturata. In tutte le cose che facciamo c’è un rischio che deriva dal fatto che Satana si infiltra dappertutto. Perciò, ripeto, l’unica strada è la preghiera, nella certezza che Dio non ci abbandona. Come potrebbe, un Dio che è morto in croce per me?

Dice Gesù: “Quando voi chiedete al padre qualche cosa, può succedere che un figlio che chiede al padre un pane, riceva invece un serpente?”. Ovviamente no! A maggior ragione, se noi che siamo cattivi non diamo cose cattive ai nostri figli, tanto più Dio, che è la Bontà, l’Onnipotenza, la Misericordia, l’assoluta meraviglia, non ci darà cose cattive, ma ci darà la forza per sopravvivere e fronteggiare tutte le tentazioni in cui dobbiamo incorrere giorno per giorno! Anche perché – lo dice il Vangelo –: “Per purificare la nostra fede e perché la nostra fede purificata risplenda! Altrimenti, a che serve la nostra fede? Gesù ci risponde: “Voi siete il sale della terra…”. Se il sale perde il suo sapore, a che cosa serve? A niente, se non ad essere calpestato…”. Certo, signora, tutti abbiamo dei dubbi, però, come vanno affrontati?

La differenza sostanziale fra i cattolici e gli gnostici è che la risposta la dà Dio, non noi; non la nostra intelligenza; non le nostre paure! La dà Dio. Ma Dio interviene – lo ricordava prima padre Livio –: “è da 40 anni che la Vergine Maria appare per sostenere la nostra fede!”. Certo che Dio interviene! Quindi dobbiamo fare affidamento solo su di Lui!

Allora, con questa ultima risposta, auguro a tutti una buona giornata!

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Tutta la vita terrena di Gesù è stata vissuta come obbedienza alla volontà del Padre

Posté par atempodiblog le 10 janvier 2021

Tutta la vita terrena di Gesù è stata vissuta come obbedienza alla volontà del Padre
di Padre Livio Fanzaga – Radio Maria

Tutta la vita terrena di Gesù è stata vissuta come obbedienza alla volontà del Padre dans Commenti al Vangelo Padre-Livio-Fanzaga-Radio-Maria

Caro amico, Gesù nella sua incommensurabile grandezza è stato obbediente. Gli uomini altolocati eccellono nel farsi obbedire e provano compiacenza nell’esercizio del comando e nel dominio. Anche la leadership spirituale non è esente da questa tipo di auto compiacenza che l’uomo prova nel porsi come guida agli altri.

Condizionare le menti, forzare i cuori e dirigere le coscienze è una tentazione sottile alla quale pochi si sanno sottrarre. Gesù ha colto nella sua radice profonda l’ambizione umana di eccellere e ne ha messo in guardia i suoi apostoli, che aveva scelto come capi della sua Chiesa.

Nacque fra loro una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: “I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così: ma chi tra voi è più grande diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve” (Lc 22, 25-26).

L’umiltà e l’obbedienza di Gesù riparano il peccato di superbia e disobbedienza dei progenitori e dell’intera umanità.

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Gesù: il passato, il presente ed il futuro del nostro vivere

Posté par atempodiblog le 31 décembre 2020

Messaggio della Regina della Pace del 25 dicembre 2020 alla veggente Marija

“Cari figli,

vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere.
Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore, perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione. Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Gesù: il passato, il presente ed il futuro del nostro vivere dans Apparizioni mariane e santuari Regina-Coeli

Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 dicembre 2020

La Madonna in questa Apparizione a Marija è venuta col Bambino Gesù, neonato in braccio e questo ha un grande significato.

Nel messaggio del 25 novembre la Madonna ha ricordato la gioia che ha diffuso nel mondo proprio da Medjugorje, quando è venuta la prima volta il 24 giugno 1981, col Bambino in braccio.

La prima a vedere la Madonna col Bambino in braccio è stata Ivanka che aveva perso la mamma due mesi prima e che stava passeggiando con Mirjana aspettando che arrivasse Vicka per fare quel pomeriggio una passeggiata.

Ivanka ha detto: “ecco la Madonna”, ma Mirjana non ha neanche guardato, pensando fosse una battuta fuori posto, ma poi anche Mirjana ha guardato e ha visto la Madonna e la Madonna aveva tra le braccia il Bambino, lo copriva e lo scopriva, facendo segno di salire sulla collina, ma Ivanka e Mirjana erano spaventate e si fermarono a guardare e in quel momento è arrivata Vicka e quando le altre due ragazze le hanno detto che c’è la Madonna si è spaventata ed è scappata. Poi ha incontrato Ivan e con lui si è avvicinata e tutti e quattro hanno visto la Madonna col Bambino, era il primo giorno. Il giorno dopo, il 25 giugno 1981, la Madonna è venuta senza bambino apparendo dove oggi c’è la statua bianca sul colle delle prime apparizioni.

In quel secondo giorno c’erano anche Marija e Jacov.

La Madonna è riapparsa col Bambino il giorno di Natale del 1981, in quella occasione il Bambino Gesù ha fatto l’occhiolino ai sei veggenti, mentre nell’Apparizione del 25 dicembre 2020 Gesù Bambino teneva gli occhi fissi su sua Madre.

La Madonna ha esordito in questo messaggio dicendo: “Cari figli, vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace”.

In tutti i messaggi di Natale la Madonna ha fatto riferimento alla pace, perché nella visione spirituale e teologica la pace è Gesù stesso e il 25 dicembre 2012 ha parlato Bambino Gesù e ha detto: “io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”.

Scrive San Paolo: “Gesù Cristo è la nostra pace, perché ha riconciliato gli uomini con Dio”, ha unito la sua natura divina alla natura umana e noi mediante la fede, unendoci con Gesù Cristo, diventiamo figli di Dio.

La pace che Dio dà a noi, noi la diamo ai fratelli, l’amore che Dio dà a noi, noi lo diamo ai fratelli. Noi facciamo fatica ad accogliere la sua pace e nel messaggio del 25 ottobre 2020 la Madonna ha detto che “satana è forte e vuole la guerra e l’odio”, la guerra degli uomini contro Dio che poi diventa la guerra tra gli uomini.

Poi il secondo passaggio, (i messaggi dati a Marija sono in genere brevi, ma molto autorevoli): “Gesù è Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere”.

C’è sempre stata una grande devozione a Gesù Bambino e questa devozione guarda in profondità. Quel Bambino è il Verbo che si è fatto Carne nel grembo della Vergine Maria. La Madonna, nel mettere al mondo il Bambino, ha conservato la sua verginità e, come descritto da due grandi mistiche, Maria Valtorta e Luisa Piccarreta, una grande luce ha avvolto Maria e il Bambino Gesù è nato miracolosamente.

Guardiamo il Bambino come Lo guardarono i pastori che ascoltarono le parole dell’angelo: “vi annuncio una grande gioia, oggi è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore”, Gesù è il Cristo, il Salvatore, è il Signore.

Noi a forza di umanizzare Gesù lo abbiamo ridotto a un uomo, a un bambino come tutti gli altri, come se la Madonna fosse una donna come tutte le altre eliminando la prospettiva soprannaturale, la prospettiva della fede, senza la quale non vediamo più la realtà che quel Bambino e il Figlio di Dio.

Noi cristiani crediamo nel Figlio di Dio che si è fatto uomo.

Questo Bambino è “Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere”. Gesù è Colui per il quale tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui, tutto è stato creato in funzione dell’incarnazione, affinché, assumendo la natura umana e risorgendo glorioso, potesse rendere partecipe della gloria di Dio tutta l’umanità, attraverso la nostra scelta, la nostra umiltà e la nostra accettazione.

Questo Bambino è il nostro passato, tutto è stato creato in funzione di Lui, è il nostro presente, Colui che illumina e dà senso alla nostra vita oggi, ma soprattutto è il nostro futuro, è il futuro del nostro vivere.

La Madonna sa che gli uomini di oggi vogliono costruire un mondo nuovo senza Dio. Gli uomini, e per uomini intendo quelli che hanno in mano il destino del mondo, hanno già deciso che il Cristianesimo deve essere eliminato, che i preti devono esser messi al livello dei maghi, che l’unica forma di conoscenza è la scienza, che nel mondo gli uomini non siano più maschi o femmine, ma siano né maschi né femmine, sarà un mondo dove l’uomo crea gli uomini come fossero degli oggetti in serie.

La Madonna dice “questo Bambino … sarà il vostro futuro”. Quelli che stanno organizzando un mondo nuovo senza Dio, saranno spazzati via, sarà Cristo il futuro.

È un grande incoraggiamento che la Madonna ci dà e con molto acume avvisa coloro che seguono i consigli del maligno.

Poi la Madonna ci dice: ”figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore”.

La Madonna sa benissimo che è in atto la grande seduzione, che noi stiamo abbandonando la fede, stiamo abbandonando la preghiera. Siamo entrati nella compagnia, diciamo così, di chi professa la religione umanitaria.

Cos’è la religione umanitaria? È quella che mette l’uomo al posto di Dio e quindi poi manca la luce della fede, entriamo in una logica di oscurità, quasi di disperazione, per cui poi finiamo per scoraggiarci e finiamo per pensare che Gesù non sia così tanto forte da vincere le potenze del male.

“Satana è forte e desidera farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente” (messaggio del 25 agosto 1991).

Questa frase la Madonna l’ha detta l’anno in cui crollò l’Unione Sovietica e così anche adesso satana, attraverso questa diffusione dell’apostasia, vi attira nel tritacarne dello scoraggiamento, non vuol farvi credere che nel nome di Gesù la Madonna trionferà con il suo Cuore Immacolato”.

Stiamo attenti quindi a non lasciar farci spegnere la fede e la speranza.

Poi la Madonna dice: “un mondo migliore”. Se accogliamo Gesù, se saremo saldi nella fede e nella speranza cristiana, “il mio Cuore trionferà e voi avrete un futuro migliore, un futuro di pace e di prosperità”, non come quello che ci promettono oggi che sarà il mondo dell’angoscia e della disperazione, un mondo in cui ci sarà la dittatura degli uomini sugli uomini, ma un regno in cui regnerà Cristo, perché Lui è il nostro futuro.

Poi c’è una frase che è meravigliosa perché ci aiuta a capire il nostro ruolo: noi che abbiamo risposto alla chiamata, siamo stati scelti per la grande battaglia, per la testimonianza: “voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione”.

Siamo un esercito speciale, l’esercito degli apostoli di Maria, attenzione alla parola, “in ogni situazione”, io qui vedo un riferimento al tempo terribile dei segreti, d’altra parte nel messaggio dato a Jacov, la Madonna parla di momenti difficili in cui dovremo aggrapparci a Cristo,

“voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza” per quelli che vacilleranno, si dispereranno, saranno addirittura tentati di uccidersi, anche in quelle situazioni spaventose voi li inciterete a credere, a sperare, ad affidarsi alla Madonna; “voi siete stati scelti”, come testimoni della vittoria della Madonna, questo è il nostro compito meraviglioso!

Anche l’ultima frase è bellissima, a me tocca il cuore: “per questo sono qui con Gesù, affinché vi benedica con la Sua pace”.

La Madonna è qui con noi e con Gesù, che cosa temiamo? Di cosa abbiamo paura?

Non dobbiamo aver paura! Gesù è il nostro futuro, Lui è l’Onnipotente.

Con questo sguardo di luce e con il cuore pieno di gioia affrontiamo il prossimo anno, il quarantesimo dall’inizio delle apparizioni il 25 Giugno 1981.

Non è lontano il tempo dei segreti; siamo già entrati nel tempo della grande battaglia, della vittoria di Maria, il tempo della nostra liberazione!

Ringraziamo la Madonna, i suoi messaggi e la presenza di Gesù, sono il grande dono che ci ha fatto Maria in questi tempi difficili.

Stiamo saldi nella fede perché la Madonna è qui per l’ultima volta, per la sua grande battaglia e la sua grande vittoria.

N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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La Madonna ci invita a lavorare per la nostra conversione

Posté par atempodiblog le 6 décembre 2020

Messaggio della Regina della Pace alla veggente Marija (25 novembre 2020)

“Cari figli,
questo è il tempo dell’amore, del calore, della preghiera e della gioia.
Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori.
Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi.
Dio mi ha inviato per essere gioia e speranza in questo tempo ed io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato.
Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi.
Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità.
La storia sarà vera, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi.
Lavorate e costruite la pace attraverso il Sacramento della Confessione.
Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

 La Madonna ci invita a lavorare per la nostra conversione dans Apparizioni mariane e santuari Messa-di-Natale

Commento di padre Livio di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 novembre 2020

Questo è un messaggio tipicamente natalizio.
Il Cuore della Madonna è come se fosse ancora ripieno di quell’emozione, di quei sentimenti di grazia, di gioia, di luce, di amore che aveva quando ha partorito Gesù e quando Lo ha stretto al suo Cuore.
Tutte le mamme provano questi sentimenti, ma pensate alla Madonna che era con quel Bambino concepito per opera dello Spirito Santo, il Figlio di Dio e certamente di una bellezza divina!
La Madonna ci vuole trasmettere i suoi sentimenti, usa parole incredibili e ha concentrato in questo messaggio le parole più belle per rallegrare il nostro cuore: “amorecaloregioiapreghiera, speranzatenerezzasentimento pace”.
È una cosa unica nei suoi messaggi in quarant’anni. Queste parole devono essere come le stelle che guidano il nostro cammino interiore fino a Betlemme.
Mettiamo adesso in evidenza i passaggi fondamentali del messaggio.
Cari figli, questo è il tempo dell’amore, del calore, della preghiera e della gioia.
Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori”.
Alla Madonna sta a cuore che quell’evento, quel Natale che ha vissuto, che ha vissuto Giuseppe, che hanno vissuto i pastori, che hanno vissuto i Magi, anche noi lo riviviamo in questo Natale.
Che riviviamo i medesimi sentimenti che quel Bambino dona, sentimenti di profumo di cielo, di tenerezza, che sono nascosti nel neonato.
Lei vuole che in questo Natale quel Bambino sia così vivo che noi possiamo accogliere la sua irradiazione di amore, di gioia, di pace, perché attraverso la divinità, umile e piccola di un neonato, si manifesti l’amore di Dio per noi.
Allora sarà un vero Natale, un Natale indimenticabile.
Ma come è possibile rivivere quel Natale, quando in cielo c’erano gli angeli che annunciavano l’evento atteso da sempre, cantando: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”, perché in quel Bambino si manifesta la gloria di Dio, “e pace in terra agli uomini amati dal Signore”?
Cosa bisogna fare?
Allora prima di tutto la Madonna dice: “aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi”.
Questa frase “aprire i cuori” è centrale nei messaggi di Medjugorje, la Madonna l’ha ripetuta infinite volte. Il contrario sono i cuori chiusi, induriti nel male del peccato, che erigono come un muro a Dio, un rifiuto a Dio.
Gran parte dell’umanità, proprio di chi era cristiano, ha il cuore così, chiuso, infatti la Madonna ha detto “avete rifiutato la fede e l’amore”, il cuore murato, proprio come un muro infrangibile; c’è proprio un rifiuto che è misto al disprezzo, come se fossero tutte superstizioni, cose da vecchietti, il Cristianesimo sarebbe una sotto-cultura.
E la Madonna ci chiede di fare lo sforzo più grande che si possa fare: la conversione, che è una grande grazia, ma richiede uno sforzo che pochi si sentono di fare e cioè la rinuncia al peccato, la rinuncia al male, al proprio egoismo, alla propria superbia, alla propria avidità, cattiveria, prepotenza, alla voglia di emergere, la rinuncia a tutte le invidie, le cattiverie, le gelosie, gli inganni, i tranelli, le falsità.
C’è tutto un mondo diabolico che ha inquinato i cuori, che li porta a chiudersi come delle ostriche talmente chiuse che non si riesce ad aprire.
E la Madonna dice: “Dio vi dà la grazia, Dio vi chiama, Dio vi aiuta, ma voi fate lo sforzo di aprire il cuore!” Senza questo sforzo uno si perde!
Ritorniamo alla fede, ritorniamo all’umiltà dei bambini, come dei neonati  in ginocchio davanti al Bambino Gesù!
Lasciamoci compenetrare dalla Sua bellezza dalla Sua umiltà, dal Suo sorriso, apriamo i cuori a Gesù.
E poi la Madonna ci ha detto per due volte: “lavorate”.
Perciò figlioli lavorate su voi stessi”. Lavorare con martello e scalpello per spezzare le catene del male che ci legano, con cui satana ci tiene al guinzaglio!
E ha detto anche una frase molto interessante: “Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù”. Leggendo il Vangelo del Natale noi scopriamo il meraviglioso mistero che la Madonna e Giuseppe hanno vissuto, “e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità”.
La Madonna ha ricordato i primi giorni di Medjugorje, e il primo giorno in cui è apparsa, il 24 Giugno 1981, aveva il Bambino Gesù in braccio.
La Madonna ci dona la gioia portandoci Gesù Bambino.
Ogni Natale è venuta con Gesù Bambino e nel Natale del 2012 il Bambino Gesù neonato si è alzato e con voce solenne ha detto: “io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”.
Poi più avanti ripete queste parole importanti: ”lavorate e costruite la pace attraverso il Sacramento della Confessione”.
Bisogna rompere il nostro cuore di pietra, far sì che ci sia un cuore dove entra la tenerezza e il profumo di cielo del neonato.
Non è la prima volta che la Madonna crea il legame fra la Confessione e la conversione. Il processo di conversione è lungo e l’apertura del cuore richiede anche tempo, però non rimandatela, perché il diavolo vi dice “domani, dopodomani” e poi non vi convertite più.
È adesso che dovete decidere di aprire il cuore, è adesso che dovete decidere la conversione, non domani! Il processo di conversione deve arrivare al momento in cui, il Bambino Gesù nasce nei nostri cuori!
La conversione inizia con la revisione della propria vita, decidere cosa bisogna tagliare, perché la parola decisione deriva dalla parola latina “tagliare”.
La decisione è un taglio, si tagliano i legami che ci tengono legati al mondo e al demonio, disboscando il bosco ceduo che sono i vizi capitali che proliferano e poi costruiamo il mondo della pace, cioè una vita virtuosa, l’immagine di Dio in noi stessi, questo è il processo.
Il momento in cui il Bambino Gesù nasce nei nostri cuori è il momento in cui andiamo al Sacramento della Confessione.
Negli ultimi anni la Confessione è entrata in crisi e adesso col lockdown e il distanziamento la Confessione rischia di sparire, e questo è una cosa molto seria.
La Chiesa esorti i sacerdoti, in sicurezza, a rendersi disponibili per la Confessione, dando degli orari. La gente deve sapere quando ci si può confessare, facendo anche una preparazione generale di 10, 15 minuti, per il pentimento e la vita nuova.
In un messaggio la Madonna ha detto: “Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, soprattutto il primo venerdì o il primo sabato del mese. Fate ciò che vi dico! La Confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confessassero una volta al mese, presto intere regioni potrebbero essere guarite”. (Messaggio del 6 agosto 1982)
La Madonna ci ha descritto il cammino, ci ha detto come va vissuto il Natale, con amore, calore, gioia, sentimento, pace..
Voglio metter in evidenza 2 passaggi di grande speranza in questi tempi in cui l’umanità è allo sbando, con crisi esistenziali che solo Dio sa:
Dio mi ha inviato per essere gioia e speranza in questo tempo”.
Noi non siamo disperati, non siamo angosciati, noi vinciamo la paura, noi abbiamo fiducia, perché siamo di Dio che ha mandato la Madonna che è gioia e speranza. Gioia, perché viene col suo sorriso e le sue parole e speranza, perché sappiamo che Lei sarà la vincitrice, Lei vincerà la potenza del male che sta travolgendo e mettendo in pericolo il mondo e l’opera della creazione.
E per confermare questa prospettiva di speranza e di gioia dice: “Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi”.
Anche nel messaggio del 25 settembre 2020 la Madonna parla di miracoli che vengono compiuti dal nostro ritorno a Dio, dalla nostra conversione:
la preghiera e il digiuno operano miracoli in voi e attorno a voi”.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata« .
È un messaggio meraviglioso.
Chiediamo la grazia alla Madonna della conversione, della Confessione, del ritorno a Dio che vuol dire aprire il cuore a Gesù Bambino, poi Lui nascerà nel nostro cuore e con Gesù nel cuore abbiamo tutto.
Come è misericordioso Dio che ci manda sua Madre in questo tempo!
La Madonna dice due volte: “lavorate”.
Lavoriamo per la nostra conversione, questa è la cosa più importante, i risultati saranno straordinari, vedremo miracoli.

N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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Radio Maria e il divieto di avanzare ipotesi

Posté par atempodiblog le 19 novembre 2020

Radio Maria e il divieto di avanzare ipotesi
In un mondo che mette in discussione ogni cosa, avanzare delle ipotesi crea reazioni spropositate, anche fra cattolici
di Marco Invernizzi – Alleanza Cattolica

Radio Maria e il divieto di avanzare ipotesi dans Anticristo Fanzaga

Improvvisamente, una domenica pomeriggio, i giornali online hanno scoperto che padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, avrebbe denunciato un “complotto” dietro la diffusione del Covid-19 e hanno riempito i rispettivi media con articoli scandalizzati. Avevo ascoltato l’intervento di padre Livio, peraltro precedente di diversi giorni, e avevo notato come il direttore di Radio Maria si preoccupasse di sottolineare che la sua è una ipotesi, e che le ipotesi sono opinioni che si possono cambiare di fronte a nuovi fatti che mutassero il quadro della situazione.

L’impressione che ho, anche questa è una ipotesi mi raccomando, è che il mondo dei media, i “giornaloni“ come li chiama padre Livio, detesti Radio Maria e cerchi sempre l’occasione per metterla in cattiva luce presso l’opinione pubblica. Diversamente non si spiegherebbe tanto accanimento e l’andare a ripescare una trasmissione precedente di diversi giorni, che per un quotidiano significano mesi se non anni.

Ma che cosa ha detto padre Livio di tanto politicamente scorretto?

  1. Ha detto che il virus potrebbe essere stato diffuso in modo non casuale. Queste le parole esatte, affidate all’agenzia Adnkronos per precisare meglio il contenuto delle sue trasmissioni sul tema e che tutti possono leggere sul sito di Radio Maria: «Per quanto riguarda l’origine della pandemia ho avuto fin dall’inizio l’impressione che non fosse casuale. Mi è parso un fenomeno troppo grosso per essere tale. Mi ha inoltre fatto pensare il fatto che proprio l’Occidente sia la parte del mondo più colpita di altre. Probabilmente non sapremo mai qual è l’origine della pandemia ma, fino a prova contraria, a mio parere resta sul tavolo l’ipotesi che possa essere stata provocata volutamente. Mi auguro di no e vorrei essere smentito. Può anche essere che l’uscita del virus da qualche laboratorio di armi biologiche sia stata un infortunio».

  2. La seconda cosa scandalosa che il direttore di Radio Maria ha detto riguarda Satana, una parola impronunciabile nel mondo del giornalismo e, in generale, fra gli intellettuali che scrivono sui “giornaloni”, tutti succubi del laicismo: «Se fosse vero (e spero di no) che la pandemia sia un progetto provocato da chi vuole costruire un “uomo nuovo” e “un mondo nuovo” sulle nostre spalle e a nostra insaputa, è ovvio che per un cristiano la mente ispiratrice non può essere che il maligno».

Siamo di nuovo di fronte a una ipotesi, ma frutto di un ragionamento. Che il male esista, nel caso specifico che il virus sia un male, anche un ateo non può non riconoscerlo. E allora qui si apre un tema antico quanto l’uomo, cioè quale sia l’origine del male. Il male può essere provocato o casuale, voluto o frutto di un incidente di laboratorio. Poi ci sono delle varianti: può essere casuale ma venire sfruttato da qualcuno per accrescere il proprio potere. Certamente esiste un altro dato di fatto, e cioè che il sistema sociale del mondo occidentale sta cambiando sotto la spinta della diffusione del virus. I piccoli chiudono e le grandi multinazionali guadagnano sempre maggiori spazi commerciali. Per fare un esempio, le librerie chiudono e Amazon aumenta il fatturato, oppure i tassisti vendono le loro licenze e vanno a lavorare come dipendenti appena ne trovino la possibilità. Questo significa che nel giro di non molti anni il mondo occidentale cambierà aspetto, se continuasse questa tendenza: meno proprietari, più concentrazione di potere economico in poche mani, in pratica il contrario di una società equilibrata basata sui principi di sussidiarietà e solidarietà. Questo non è un complotto, ma un fatto. Si tratta di vedere se c’è un agente a monte del progetto, oppure se qualcuno si sta approfittando di qualcosa che è accaduto ed è sfuggito di mano, oppure se siamo completamente in balia di una situazione andata fuori controllo. Credo che fare delle ipotesi e parlarne sia doveroso e necessario. Il complotto sarebbe impedire di affrontare il tema.

Infine Satana, la parola impronunciabile. Ma se il male esiste, non è un complotto chiedersi quali possano essere le cause naturali e soprannaturali (per chi ha il dono della fede).

Stupisce infine, e lo scrivo con profondo rammarico, che all’interno del mondo cattolico padre Livio non venga difeso da questa nuova aggressione mediatica, che mira con evidenza a screditarlo. Perciò mi ha fatto male l’intervento quasi appassionato del direttore del quotidiano dei vescovi italiani, Marco Tarquinio, per prendere le distanze dal direttore di Radio Maria su Avvenire del 17 novembre. Si parla tanto di non dividere, di unire, di non creare contrapposizioni e, poi, si evita di affrontare benevolmente un’ipotesi avanzata da un confratello nella stessa fede. Viviamo in un mondo strano, nel quale si mette in discussione ogni cosa, dal Papa all’identità sessuale delle persone, ma quando viene avanzata una ipotesi estranea al politicamente corretto “apriti cielo”. Mala tempora

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La sapienza e la discrezione in Bernadette Soubirous

Posté par atempodiblog le 8 novembre 2020

La sapienza e la discrezione in Bernadette Soubirous

La sapienza e la discrezione in Bernadette Soubirous dans Apparizioni mariane e santuari Santa-Bernadette-Soubirous

Il linguaggio della piccola Bernadette è pieno di sapienza e di discrezione. Le sue risposte dinanzi all’autorità civile ed ecclesiastica hanno giustamente stupito i contemporanei e lasciano pieni di ammirazione anche noi. La luce divina brilla in molte sue affermazione e di lei, pur nei suoi limiti di creatura, si può dire: “E che sapienza è mai questa che gli è stata data?” (Mc 6,2).

Vi è un episodio in particolare che mi colpisce e che è oltremodo significativo della prudenza, della precisione e della discrezione assolutamente mirabili in una fanciulla di soli quattordici anni. Fino al momento in cui non venne rivelato il nome di “Immacolata Concezione” lei si rifiutò tenacemente di affermare che la Signora che le appariva a Massabielle era la Vergine Maria. Si limitava a chiamarla “Aquerò”, che significa “Quella cosa”.

[…] Poteva la fanciulla essere più ponderata? Questa straordinaria misura di giudizio, esatta nel riferire, senza nulla forzare, neppure con considerazioni improntate al buon senso, ci ha ottenuto la rivelazione del nome.

[…] Piena di sapienza divina, la fanciulla si è rifiutata di dare lei un nome, ma l’ha ricevuto come dono per la Chiesa. Il suo rispetto per il soprannaturale è straordinario.

Non si mette davanti, non forza le situazioni, non si appropria di nulla. Sa stare al suo posto, nella sua dimensione di totale servizio. Non dice una sola parola in più! Quale lezione per noi che troppo spesso ci crediamo padroni della Parola, dei Sacramenti e della Chiesa stessa e pensiamo di manipolare le cose di Dio a nostro piacimento.

Tratto da: Sui passi di Bernadette — Padre Livio Fanzaga

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Madre Teresa e la santa Comunione sulla mano

Posté par atempodiblog le 5 septembre 2020

Madre Teresa e la santa Comunione sulla mano/ Per quanto concerne il ricevere la Santa Comunione nella mano, una chiarificazione sulla presunta dichiarazione di Madre Teresa: “La cosa che più mi rattrista…”
Fonte: Testo © Mother Teresa Center of the Missionaries of Charity

 Madre Teresa e la santa Comunione sulla mano dans Diego Manetti Madre-Teresa

Riguardo al modo di ricevere la Santa Comunione, la Chiesa dichiara: “Nonostante debba essere rispettato il diritto di ogni fedele di ricevere, se lo desidera, la Santa Comunione sulla lingua, se un comunicante desiderasse ricevere il Sacramento della Comunione sulla mano, in circoscrizioni dove la Conferenza Episcopale con il riconoscimento della Santa Sede, ne abbia dato il permesso, l’Ostia Sacra dovrà essere amministrata al richiedente. Comunque, è necessario assicurarsi attentamente che l’Ostia consacrata sia consumata dal comunicante alla presenza del sacerdote, in modo da evitare che qualcuno si allontani con le Specie Eucaristiche nella sua mano. Nel caso esistesse il rischio di una profanazione, la Comunione non deve essere posta sulla mano dei fedeli”. (Dalla CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI – ISTRUZIONE Redemptionis Sacramentum; in materia di argomenti da osservare o evitare riguardo alla Santissima Eucarestia)

Madre-Teresa dans Fede, morale e teologia

Madre Teresa non avrebbe mai contraddetto i dettami della Chiesa. Riguardo al modo in cui ricevere la Santa Comunione, ha scritto alle sue consorelle: “Questo è come il permesso dei Vescovi dato alcuni anni fa per ricevere la Santa Comunione nella mano. E’ permesso, ma non è un ordine,… come Missionarie della Carità, noi abbiamo scelto di ricevere la Santa Comunione sulla lingua. Se qualcuno vi interroga su questo, non entrate in discussione – “che ogni spirito dia gloria a Dio” – ma preghiamo che tutto sia fatto per la maggior gloria di Dio e il bene della Chiesa”.

Voi riportate questa citazione “Ovunque vada nel mondo intero, la cosa che maggiormente mi rattrista è vedere la gente ricevere la Comunione nella mano.” Questa dichiarazione non ci sembra autentica. Non abbiamo mai sentito Madre Teresa proferire queste parole e nemmeno le abbiamo mai incontrate nei suoi scritti. Una cosa che Madre Teresa soleva ripetere molto spesso era: “…Il più grande distruttore della pace oggigiorno è l’aborto, perché è una guerra contro il bambino, un diretto omicidio di un bambino innocente, ucciso dalla sua stessa madre…il più grande distruttore dell’amore e della pace è l’aborto.”

Divisore dans San Francesco di Sales

Ricorda
Si può dare la comunione in mano ai fedeli? Sì, a condizione che…

Ostia-santa dans Madre Teresa di Calcutta

Non intendo fare alcuna “crociata” contro la pratica di dare la comunione in mano ai fedeli che la richiedano, perché quello che dice la Chiesa, nostra madre, vale. Però non bisogna dimenticare che la Chiesa dice che tu puoi prendere la comunione con la mano e poi devi metterla in bocca, subito lì, davanti al sacerdote. Quindi i sacerdoti devono essere molto vigilanti in questo senso, richiamando eventuali fedeli che non dovessero consumare immediatamente la particola. E’ questo il momento in cui ci deve essere l’osservazione: se si applica la norma liturgica correttamente, il pericolo che un’ostia sia trafugata si riduce sensibilmente, sconfessando con ciò la tesi per cui dare la comunione in mano favorirebbe di per sé i furti di ostie.

Tratto da: L’ora di Satana (L’attacco del Male al mondo contemporaneo) di Padre Livio Fanzaga con Diego Manetti, Ed. Piemme

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La dormizione di Maria

Posté par atempodiblog le 14 août 2020

La dormizione di Maria
Rivelazione della Madonna sulla sua assunzione al Cielo

La dormizione di Maria dans Fede, morale e teologia Dormizione-Maria

[...] riguardo alla questione se sia morta prima di essere assunta in Cielo, la Regina della pace è stata categorica.

Proprio nel giorno della solennità dell’Assunta, così rispose: “Mi chiedete della mia assunzione. Sappiate che io sono salita al Cielo prima della morte” (15-8-1981).

L’affermazione della Madonna si pone così nel solco della tradizione più antica che parla della “Dormizione” della Beata Vergine Maria, intesa come momento di grazia nel quale la Madre di Dio “è stata pienamente conformata al Figlio suo Risorto, il vincitore del peccato e della morte” (Catech. C. C. 966).

“Nella tua maternità hai conservato la verginità, nella tua dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito il Dio vivente e che, con le tue preghiere, liberi le nostre anime dalla morte” (Liturgia bizantina).

di Padre Livio Fanzaga

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Non dubitare mai di Gesù

Posté par atempodiblog le 9 août 2020

Non dubitare mai di Gesù
Tratto da: Le vie del cuore. Vangelo per la vita quotidiana. Commento ai vangeli festivi Anno A, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME

Non dubitare mai di Gesù dans Commenti al Vangelo Pietro-tenta-di-camminare-sulle-acque

Pietro, confidando nella parola di Gesù, si mette a camminare sulle onde. Ma poi, a causa della violenza del vento, si impaurisce e incomincia ad affondare. Caro amico, con la fede stai a galla, senza la fede vieni risucchiato nell’abisso.

Accade anche a noi di intraprendere con entusiasmo il cammino della fede e all’inizio tutto ci sembra facile. Ma poi si affacciano le difficoltà, le prove e le oscurità. Nel governo divino delle anime questi momenti sono previsti per renderci più forti e più sicuri. Se li superiamo, ne usciamo con una fede più pura e tenace, che ci consente di affrontare le grandi battaglie. Ma se incominciamo a dubitare, se invece di guardare verso Gesù e tenere lo sguardo fisso su di Lui, abbassiamo gli occhi sulle onde su cui poggiano i piedi, il dubbio si insinua, il panico ci afferra, la fede vacilla e incominciamo ad affondare.

Non dubitare mai di Gesù e non distogliere mai lo sguardo da Lui che ti sostiene. Ma se questo ti dovesse accadere, se la tua vita fosse afferrata dai quei gorghi oscuri e imprevisti che non cessano di insidiarla, allora abbi lo slancio di umiltà di Pietro e non avere paura di gridare: “Signore, salvami!”. Allora Gesù stenderà la Sua mano afferrandola e ti dirà: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”. Poi ti porterà al sicuro sulla Sua barca, mentre la violenza del vento cesserà e intorno a te si farà bonaccia.

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L’umiltà

Posté par atempodiblog le 5 juillet 2020

L’umiltà dans Commenti al Vangelo Violetta

Se paragoniamo la vita spirituale a un albero, l’umiltà è la radice dalla quale il tronco e i rami prendono il necessario nutrimento. «Umiltà» viene da «humus», che significa «terreno», la condizione senza la quale nessuna pianta potrebbe crescere. Quando guardi un albero che si eleva nel cielo, mostrando la sua maestosa bellezza, sei portato ad ammirare lo slancio del fusto e l’estensione dei rami, ma non consideri il terreno nel quale affonda le radici, anzi trovi naturale calpestarlo. La grande tradizione spirituale cristiana considera l’umiltà il terreno indispensabile perché il seme della vita cristiana possa essere piantato e crescere fino al suo completo sviluppo. Tuttavia, proprio perché si nasconde nell’ombra, l’umiltà è notata e ammirata meno di altre virtù. Chi non sentirebbe ardere il cuore ammirando il coraggio eroico, la carità sconfinata, lo zelo instancabile, la sapienza divina, il dono dei miracoli di cui sono ornati i santi? Eppure senza la radice dell’umiltà tutto si ridurrebbe a un luccichio ingannevole. Al contrario, più il terreno dell’umiltà è fecondo e più numerosi e profumati sono i fiori che crescono. Di colei che fu la Regina di tutte le virtù ci viene svelata dallo Spirito Santo la radice nascosta dell’umiltà.

[...]

L’umiltà è una luce che permette di guardare a se stessi con misericordia, prendendo atto che siamo creature fragili e inclini a commettere errori. L’umile non fa fatica a riconoscersi peccatore. Questo spiega perché i santi, più avanzavano nel cammino di conversione e più si battevano il petto. Tuttavia non fermavano lo sguardo sulle proprie miserie, ma lo elevavano sulla compassione divina, che è sempre pronta a perdonare chi riconosce le proprie colpe.

L’umiltà è uno sguardo vero sulla realtà, vista nella luce di Dio. L’umile vede se stesso e gli altri a partire da Colui che conosce ogni cosa nella sua verità. C’è un legame profondo fra l’umiltà e la verità. L’una è la causa, l’altra l’effetto. L’umiltà ti permette di vedere le cose così come sono, come Dio le vede. Non potrai certo avere la profondità del suo sguardo, ma ti poni nella giusta prospettiva. Quando guardi a te stesso nella luce divina, non potrai mai disprezzarti perché, insieme alla tua miseria, vedrai la tua grandezza.

Tratto da: La grandezza dell’umiltà. La virtù che salverà il mondo, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME

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Commento di padre Livio di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 giugno 2020

Posté par atempodiblog le 2 juillet 2020

Messaggio della Regina della Pace alla veggente Marija (25 giugno 2020)

“Cari figli!
Ascolto le vostre suppliche e preghiere ed intercedo per voi presso mio Figlio Gesù che è via, verità e vita. Figlioli, ritornate alla preghiera e aprite i vostri cuori in questo tempo di grazia ed incamminatevi sulla via della conversione. La vostra vita è passeggera e non ha senso senza Dio. Perciò sono con voi per guidarvi verso la santità della vita affinché ciascuno di voi scopra la gioia di vivere. Figlioli, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Commento di padre Livio di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 giugno 2020 dans Fede, morale e teologia Padre-Livio-Fanzaga-e-la-Gospa-di-Medjugorje

Commento di padre Livio di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 giugno 2020

In questo messaggio la Madonna non ha fatto nessun riferimento al 39° anniversario, anniversario molto particolare senza pellegrini.
Infatti le frontiere sono chiuse fino al 1° Luglio. Gli altri anni eravamo presenti 100.000 pellegrini a Medjugorje in occasione dell’anniversario.
In realtà era presente la popolazione del posto, liberata dall’incombenza di far da mangiare ai pellegrini, rifare i letti e tutto il necessario, e inoltre sono arrivati molti pellegrini dall’Erzegovina, tant’è vero che il parroco, Padre Marinko, si è commosso e ha ricordato i messaggi dei primi tempi, quando la Madonna aveva detto che era venuta a Medjugorje, perché in quella zona c’era ancora un buon numero di credenti cattolici.
Noi aspettavamo che la Madonna facesse accenno all’anniversario, in quanto il giorno dopo, il 26 Giugno, inizia il 40° anno, quindi un anno con un significato biblico speciale: i 40 anni del popolo di Israele nel deserto, prima di arrivare alla terra promessa, i 40 giorni di Gesù nella lotta contro il demonio, ma la Madonna non ha commentato.
Anzi nel messaggio che la Madonna ha dato a Ivan il 24 giugno ha detto: “io non mi sono stancata, perciò non stancatevi neppure voi”.
Quindi l’impressione è che abbia davanti a sé un grande programma.
Sappiamo che la Madonna apparirà almeno a uno dei veggenti che adesso hanno le Apparizioni quotidiane, cioè Marija, Vicka e Ivan, anche per tutto il tempo dei 10 segreti.
Poi apparirà per tutta la vita a quei veggenti che non hanno più le Apparizioni quotidiane, ma le hanno una volta all’anno.
Queste sono le sue ultime Apparizioni, la Madonna sta preparando la grande battaglia, la vittoria è certa, e ha detto: “se siete miei, vincerete” (25.7.2019), dobbiamo fare la battaglia per essere suoi.
“Cari figli, ascolto le vostre suppliche e preghiere e intercedo per voi presso mio Figlio Gesù, che è Via, Verità e Vita”. Nel messaggio del 25 Marzo, la Madonna aveva detto: “ritornate a mio Figlio, ritornate alla preghiera, al digiuno”, (toccando tutti i tasti che Le stavano a cuore), “allora la preghiera sarà ascoltata, Dio esaudirà le vostre suppliche”.
Parlava al futuro. Oggi invece la Madonna apre il messaggio dicendoci che ascolta le nostre preghiere e suppliche e intercede presso suo Figlio.
Allora ho chiesto a Marija se possiamo chiedere la Grazia di essere liberati da questa pandemia e Marija ha risposto: “certo che possiamo chiederla!”
Per me questa frase della Madonna: “ascolto le vostre suppliche e preghiere” è un invito e un incoraggiamento che la Madonna ci fa a continuare a pregare per liberarci da questa pandemia che è pericolosa, è una spada di Damocle, perché adesso si comincia a dire che a settembre potrebbe tornare; è un pericolo che non siamo ancora capaci di combattere, per cui solamente la Madonna può dire basta a questo virus.
La Madonna ci vuole ascoltare, Lei intercede “presso mio Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita”, porta le nostre preghiere a Gesù, il quale è il Signore della storia, quindi tutto può fare. Però cosa aspetta?
Lo dice subito dopo: “figlioli ritornate alla preghiera e aprite i vostri cuori in questo tempo di grazia”. La Madonna vuole che ritorniamo a Dio, a suo Figlio, che ritorniamo alla preghiera, non solo con le labbra, ma come apertura del cuore.
Cacciamo dal cuore il diavolo per far entrare Gesù Cristo, lasciamo il peccato, riceviamo la Grazia dello Spirito Santo per fare del nostro cuore la dimora della Santissima Trinità!
Non è una cosa così difficile, dipende da noi, dipende dalla nostra buona volontà far sì che Dio abiti dentro di noi,
“incamminatevi sulla via della conversione”. La via della conversione è continua, è la via della santità, è la via verso la vita eterna.
Nel mondo i morti per il virus sono mezzo milione e i morti per altre cause sono molti di più e la Madonna ci dice: “La vostra vita è passeggera e non ha senso senza Dio”.
Una volta ha detto che la vita è come un battito di ciglia, la vita non è nelle nostre mani, oggi ci siamo, domani non ci siamo, un giorno abbiamo i nostri cari in casa, un altro giorno sono chiusi in una bara.
Guai a noi se non avessimo la prospettiva della vita eterna, guai a noi se non sapessimo per grazia che abbiamo un’anima spirituale immortale e, come ha detto la Madonna, il Cielo è la casa che Dio ci ha preparato, è la meta a cui dobbiamo tendere.
Nel mondo d’oggi purtroppo buona parte dell’umanità è rabbiosa nei confronti della vita. Perché è rabbiosa? Perché c’è il male, c’è la morte, c’è la sofferenza, perché c’è la fatica, perché la vita senza Dio è un inferno.
E gli uomini che si sono sbarazzati di Dio e sono passati dalla parte del demonio, anche inconsapevolmente, si sono messi nelle mani di un torturatore, di un ingannatore, di un dittatore, di un delinquente, di un perfido. Che senso ha la vita nelle mani del diavolo?
La vita senza Dio manca di fondamento, precipita nell’abisso del nulla, viene risucchiata dal nulla.
Senza Dio perdiamo la verità, la bellezza, l’amore, il perdono, la pace, la comprensione, perdiamo la strada, perdiamo la vita come progetto, siamo zombi che vagano, foglie al vento, relitti in un mare in tempesta.
Senza Dio si diventa cattivi, si diventa negativi e molti ci sguazzano, è lo sguazzare dei demoni.
Allora uno riempie la vita con quello che satana offre e ci distrugge: il denaro, il sesso, i piaceri, la potenza, l’io è soddisfatto in tutte le sue fami, come dice il grande poeta Dante: “più dai da mangiare alla famelica bestia, essa ha più fame di prima”.
Perciò, rafforzati da Colui che è la via, la verità e la vita, con grande pietà la Madonna ci manda verso di loro perché possiamo testimoniare la luce, il perdono, la fraternità vera che è quella di essere figli del Padre Celeste, la mano tesa e la carità generosa apre i cuori più induriti.
Proprio perché la vita è passeggera e le tenebre ci assediano e ci vogliono afferrare, perché abbiamo perso la gioia di vivere, per tutto questo la Madre ci dice: “perciò sono con voi per guidarvi”.
La Madonna ci guida da 39 anni ed io, a parte la Bibbia, non ho trovato mai nulla di più bello dei suoi messaggi. Purtroppo non li capisco bene, in quanto sono molto più profondi di quello che noi comprendiamo, dobbiamo chiedere allo Spirito Santo, come una volta Lei ci ha detto, che ci illumini.
“Perciò sono con voi per guidarvi verso la santità della vita affinché ciascuno di voi scopra la gioia di vivere”. La vita che si apre a Dio, la vita che è adempimento della missione che Dio ci ha dato, la vita che si apre al suo amore per dare amore agli altri, è così che si scopre Dio e la vita come cammino verso Dio, si scopre la gioia di vivere.
Queste sono le due frasi più belle del messaggio:
“La vostra vita è passeggera e non ha senso senza Dio”.
“Perciò sono con voi per guidarvi verso la santità della vita affinché ciascuno di voi scopra la gioia di vivere” e la fa scoprire agli altri vivendo.
E la Madonna termina assicurando il suo amore per tutti: “Figlioli, vi amo tutti”; ha detto “tutti”, perché tutti sono suoi figli, anche i non cattolici, anche i peccatori, anche i lontani, anche i bestemmiatori.
È una madre che guarda il figlio che ne combina di tutti i colori, ma Lei vorrebbe salvarlo e in un messaggio ha detto: “io verso lacrime di sangue per ogni mio figlio che si perde nel peccato”, e “vi benedico con la mia benedizione materna”, grazie Madre.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata ».
E noi la ringraziamo non solo con le parole, ma con i fatti.
Siamo entrati nel 40° anno e la Madonna ha formato gli apostoli del suo amore.
Io sono convinto che basteremmo, se tutti noi che abbiamo accolto la chiamata, che abbiamo avuto la grazia di andare a Medjugorje o fisicamente o spiritualmente, se tutti noi prendessimo la Madonna sul serio, La seguissimo sul serio, diventeremmo una luce che illumina il mondo, saremmo il lievito e il sale della terra.
Questo avrebbe già dovuto avvenire e, se non è ancora avvenuto, è perché siamo ancora nella mediocrità.
Noi siamo gli innamorati di Maria, innamorati di Gesù, di Dio, perché Loro sono innamorati di tutti noi.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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«Satana regna, la Madonna ci chiama alla conversione»

Posté par atempodiblog le 26 juin 2020

«Satana regna, la Madonna ci chiama alla conversione»
«Il piano di Satana si è già realizzato, nel mondo regna la falsa religione dell’uomo che si è sostituito a Dio». «La Madonna ha un piano per salvare l’umanità, questo è il tempo del combattimento spirituale che prepara il trionfo del Cuore Immacolato di Maria». «Accadranno cose terribili, ognuno dovrà decidere se affidarsi a Dio o no, in gioco c’è la salvezza eterna». «Il coronavirus viene dal diavolo, è una prova: la soluzione è rinunciare a Satana e ritornare a Dio». «Il culto della Madre Terra è una delle forme della falsa religione, è una cosa terribile e ridicola». Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, spiega alla Bussola i tempi presenti secondo i messaggi della Madonna a Medjugorje, la svolta storica annunciata e le profezie: «Siamo entrati nel tempo dei dieci segreti».
di Riccardo Cascioli – La nuova Bussola Quotidiana

«Satana regna, la Madonna ci chiama alla conversione» dans Anticristo Maria-a-Medjugorje

Il mondo ormai è sotto il regno di Satana, perciò questo è il tempo del grande combattimento spirituale che prepara il trionfo del Cuore immacolato di Maria. È il giudizio sul tempo presente che con sempre maggiore insistenza viene affermato nell’etere da una voce famosa, quella di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, un network che ha generato cento emittenti in tutto il mondo per fare arrivare a tutti il messaggio di amore della Madonna.
In particolare padre Livio è diventato il “messaggero” di Medjugorje, la cittadina dell’Erzegovina in cui la Madonna apparirebbe da ben 39 anni. Lo scorso anno la Santa Sede ha riconosciuto almeno «gli abbondanti frutti di grazia che sono scaturiti dal notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje» pur senza pronunciarsi ufficialmente sull’autenticità delle apparizioni. Nel febbraio scorso tuttavia fonti giornalistiche hanno reso pubblica la relazione della Commissione vaticana secondo cui le apparizioni sarebbero realmente avvenute almeno la prima settimana, nel giugno 1981.
Proprio ieri, 25 giugno, si è celebrato l’anniversario delle apparizioni e l’ingresso nel 40esimo anno: un numero simbolico che, unito alla evidente crisi globale che stiamo vivendo, ha acceso ancor di più l’attenzione sui messaggi di Medjugorje e su una interpretazione degli eventi attuali alla luce del progetto di Dio. Raggiungiamo dunque al telefono padre Livio, che di tali messaggi è senz’altro un interprete autorevole.

Padre Livio, cosa sta accadendo e cosa dobbiamo aspettarci?
Intanto dobbiamo guardare a ciò che è già accaduto. Chi ha seguito le apparizioni fin dall’inizio, ha visto in questi 39 anni la realizzazione dei due piani, dei due progetti spiegati dalla Madonna: il piano di Satana e il piano di Maria. Questi piani portano al combattimento spirituale del tempo dei segreti e al trionfo del Cuore Immacolato.

Cominciamo allora dal piano di Satana.
È stato enunciato dalla Madonna fin dall’inizio: la costruzione del mondo senza Dio, la sostituzione in Occidente del cristianesimo con la falsa religione, una religione umanitaria, una vera impostura anticristica, di cui parla anche il Catechismo della Chiesa cattolica. È un mondo, come ha detto la Madonna, senza felicità, né futuro, né salvezza eterna.

Lei, da un po’ di tempo afferma con sempre maggiore forza che questo piano si è realizzato.
È la Madonna a dirlo e comunque possiamo vederlo anche con i nostri occhi. L’umanità ha messo se stessa al posto di Dio, le potenze del mondo sono tutte sotto questa falsa religione. Satana ha in mano tutto, il mondo finanziario anzitutto, e la politica, i mass media. Il 25 marzo scorso la Madonna ha pronunciato una frase mai detta prima: “Siate più uniti con Dio, Satana regna e vuole distruggere le vostre vite e il pianeta sul quale camminate”. In passato aveva avvertito che Satana è forte, che non dorme, aveva dato tre messaggi tremendi sul modernismo, un modo in cui Satana ci devia e ci mette sulla sua via, ma ora dice: “Satana regna”. È una affermazione molto pesante, molto forte, vuol dire che Satana ha già raggiunto il suo obiettivo, regna la bramosia, la superbia, l’odio nei cuori. Il regno di Satana è il trionfo della menzogna e della violenza. Ha descritto quello che noi pian piano stiamo vedendo.

Veniamo al piano della Madonna.
È quello di rinnovare la Chiesa, di fortificare la fede della Chiesa, un piano che con maggiore chiarezza si è svelato nell’ultimo decennio. Nei messaggi a Mirjana, ha insistito su due punti: la preghiera per i pastori e la formazione di un gruppo, quelli che hanno risposto alla sua chiamata e diffondono l’amore della Madonna.

Perché l’insistenza sulla preghiera per i pastori?
È come se la Madonna temesse una crisi all’interno della Chiesa, quasi ogni messaggio del 2 del mese ha ripetuto per dieci anni “pregate per i vostri pastori”, “amate i vostri pastori”, intendendo soprattutto i vescovi, e ovviamente il Santo Padre, che è il fondamento della Chiesa. Ha anche spiegato come Lei vuole i pastori: che dicano la Parola di Gesù, che abbiano il cuore di Gesù, che facciano le azioni di Gesù. Ci ha esortato a pregare per i pastori per così tanto tempo, e ha detto anche “Con i vostri pastori io trionferò”. L’ho sempre interpretata come una grande attenzione della Madonna per l’unità della Chiesa, non esiste una Chiesa senza pastori, non è cattolica.

I pastori da una parte, i suoi “apostoli” dall’altra.
Sì, l’altro punto è questo, la Madonna ha preparato un gruppo, i “Mariani”,  gli “apostoli del mio amore” li chiama. In tutti questi anni ha operato per rafforzare la Chiesa e perché noi fossimo testimoni della fede. In ogni messaggio ci indica Suo Figlio e vuole che testimoniamo Suo Figlio agli altri. Ci porta Suo figlio e noi dobbiamo portare Suo figlio agli altri.

Veniamo dunque al momento attuale: Satana regna, la religione dell’uomo si è affermata, ma anche la Madonna ha preparato le sue truppe. Quindi torniamo alla domanda di partenza: cosa dobbiamo aspettarci ora?
Siamo a un punto di svolta, e lo capiamo da alcuni fatti significativi: il 2 marzo scorso sono cessate le apparizioni a Mirjana del 2 del mese, che duravano dal 1987 e che erano il momento di formazione per i fedeli, costituivano l’evangelizzazione dei credenti. Secondo fatto: l’annuncio che “Satana regna”, il suo piano si è realizzato. Terzo: entriamo nel 40esimo anno, un numero simbolico dal punto di vista biblico.
La svolta significa che entriamo ora in un periodo di prove, che riguarda la fede, è il tempo dei 10 segreti: sarà una prova incredibile, mai accaduta nella storia della Chiesa, che va interpretata alla luce dell’Apocalisse. È il tempo del grande combattimento spirituale, al termine del quale le due bestie – il potere finanziario, politico, massmediatico da una parte e la falsa religione dall’altra – saranno gettate «nello stagno di fuoco e zolfo» e l’Agnello vincerà.

È il tempo dei 10 segreti, lei dice. Su questi segreti si è molto speculato…
Dobbiamo capire che c’è una radicale diversità tra questi segreti e tutti gli altri, perché ognuno di essi costringerà la gente a fare delle scelte. Non è che sei lì aspettando che accada qualcosa a cui devi assistere. No, ogni segreto sarà annunciato tre giorni prima: e verrà detto cosa accade e dove accade. Il “dove” è interessante, perché significa che si tratterà di eventi locali. I primi due saranno a Medjugorje, dovrà essere da esempio su come affrontare i segreti. Il terzo sarà un segno visibile, indistruttibile, a Medjugorje, testimonianza che la Madonna è veramente stata lì. Poi tutti gli altri, in un contesto apocalittico, di angoscia e di paura per quello che dovrà accadere: ogni uomo al mondo dovrà decidere se credere o non credere, e decidere cosa fare. Perché si tratterà di qualche evento in un luogo preciso, quindi ci saranno decisioni da prendere. Ma soprattutto: affidarsi a Dio o non affidarsi a Dio? Ne va della sorte eterna. È il tempo delle grandi decisioni, ognuno dovrà decidere per sé. Un po’ come è successo per il coronavirus, questo è un saggio di quel che potrà succedere. Accadranno cose terribili, ma la Madonna ci dà la possibilità di salvarci, la potenza di Maria salverà l’umanità. Ma attenzione, la Madonna ci ha avvertito: non aspettate il tempo dei segreti per convertirvi, potrebbe essere troppo tardi. Chi ha il cuore indurito, rischierà di chiudersi ancora di più.

Lei in radio ha più volte individuato nell’ecologismo, nel culto della Madre Terra, la falsa religione.
Nella falsa religione confluiscono tante ideologie anche sociali e politiche, comunque tutte intramondane. È la sintesi di tutto ciò che l’uomo è e fa escludendo Dio. Quindi l’ecologismo, il new age, le religioni orientali e tanto altro. Quanto all’ecologia: un conto è affermare che la terra sia un giardino che Dio ci ha dato da curare, altra cosa è arrivare al culto della Madre Terra, dove si arriva a dire che noi veniamo dalla Terra e alla Terra ritorneremo. Questo è qualcosa di terribile e anche di ridicolo. Ridicolo come tutte le forme immanentistiche.

Tra le cose che stanno avvenendo, colpisce come il cosiddetto movimento antirazzista abbia cominciato con il colpire delle statue per poi arrivare a colpire le raffigurazioni di Gesù, Maria, san Michele Arcangelo. È impressionante.
Impressionante ma illuminante. Per la semplice ragione che dietro c’è Satana che alimenta l’odio e l’odio di Satana finisce sempre su Gesù Cristo e la Madonna. Non c’è niente da fare, è il punto di arrivo. La Madonna lo ripete tante volte: Satana vuole l’odio e la guerra. E quindi nel mondo che è regno di Satana c’è l’odio, e l’odio cresce continuamente e finirà per colpire la Chiesa, i Mariani, Gesù Cristo, la Madonna, i santi. È lì che Satana vuole arrivare.

Tornando ai segreti e alle profezie, quel che colpisce è che la Madonna non ci racconta il futuro come se spoilerasse un film, ma stimola la nostra libertà, ci spinge a prendere delle decisioni. Quindi, in questa situazione, qual è il nostro compito, qual è la decisione da prendere?
È la conversione, ritornare a Dio. Pensiamo a quanto accaduto in questi ultimi mesi, alla pandemia. Il 25 luglio 2019, la Madonna aveva avvertito: “Arriveranno le prove e voi non sarete forti, Satana ringhierà ma se sarete miei vincerete”. Questa cosa inaspettata era già profetizzata, non eravamo pronti, non eravamo forti. Questa pandemia viene dal diavolo, Dio l’ha permessa per insegnarci qualcosa, però l’autore è il diavolo perché è originata da dove si preparano nuove guerre; per negligenza, sbaglio o che altro non lo sappiamo, ma è così. La Madonna ci aveva detto che se fossimo tornati a Suo Figlio, ripreso la preghiera, il digiuno, a rispettare i comandamenti, le nostre preghiere sarebbero state ascoltate e le suppliche esaudite. Parole forti: “Rinunciate al diavolo e seguite Mio Figlio”. Questa è la vera conversione: si abbandona il peccato, si abbandona l’idolatria, si ripara l’apostasia, si ritorna alla vera fede. È il cammino del figliol prodigo, questo è assolutamente necessario. Come ha detto la Madonna ai ragazzi, è in atto un combattimento tra Gesù e il diavolo. Le anime si salvano con la conversione, la nostra conversione anzitutto. Questa pandemia è lo strumento attraverso cui vogliono creare il Nuovo ordine mondiale, imporre l’ideologia dell’uomo-Dio, imporre a tutti il credo anti-cristico, fin dagli asili-nido. È chiaro che l’epidemia porta a tutto questo. Se ne esce solo ritornando a Dio.

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