Mentre soffrite il Cielo entra in voi!

Posté par atempodiblog le 9 février 2023

Mentre soffrite il Cielo entra in voi!
di padre Livio Fanzaga – Radio Maria

Mentre soffrite il Cielo entra in voi! dans Fede, morale e teologia Mentre-si-soffre

Cari amici,

in occasione della giornata del malato, che viene celebrata l’11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna a Lourdes, ci rivolgiamo ai tanti ammalati che trovano conforto pregando con Radio Maria che, come un’amica fedele, li accompagna durante il corso della giornata e della notte.

Sono in tanti quelli che hanno scoperto Radio Maria in occasione di una malattia, durante la quale si ha più tempo per riflettere e per ascoltare la voce di Dio che parla al cuore. Nei momenti della sofferenza ci si rende conto della precarietà e della fugacità della vita e il pensiero va all’eternità, che è la meta verso alla quale siamo incamminati e alla quale dobbiamo tendere.

Alla Madonna sono particolarmente cari gli ammalati ai quali ha voluto offrire l’esempio di S. Bernadette. Grazie a lei Lourdes è divenuta il tempio mondiale della santificazione della sofferenza. Recentemente la Regina della pace ha dedicato agli ammalati un messaggio particolare, che illumina la sofferenza e consola i cuori afflitti. Dopo averci esortato a seguire Gesù che, per amore nostro, ha accettato il dolore, così ci incoraggia:

“Voi, figli miei, apostoli del mio amore, voi che soffrite: sappiate che i vostri dolori diverranno luce e gloria. Figli miei, mentre patite un dolore, mentre soffrite, il Cielo entra in voi, e voi date a tutti attorno a voi un po’ di Cielo e molta speranza. Vi ringrazio”.

 Divisore dans San Francesco di Sales

Preghiera per l’ammalato
Durante l’apparizione del 23 giugno 1985 a Medjugorje, la veggente Jelena Vasilj riferisce che la Madonna ha detto a proposito di questa “Preghiera per l’ammalato”: «Cari figli, la preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato è proprio questa!».

O mio Dio, questo ammalato che è qui davanti a te,
è venuto a chiederti ciò che desidera e che ritiene
essere la cosa più importante per lui.

Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza
che è importante innanzitutto essere sani nell’anima!

O Signore, sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto!
Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute.
Ma se la tua volontà è diversa,
fa’ che questo ammalato possa portare la sua croce con serena accettazione.

Ti prego anche per noi che intercediamo per lui:
purifica i nostri cuori per renderci degni di donare la tua santa misericordia.

O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene.
Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome.

Dopo la preghiera si reciti tre volte il Gloria

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Lascia che Maria canti nel tuo cuore il Magnificat

Posté par atempodiblog le 22 décembre 2022

Lascia che Maria canti nel tuo cuore il Magnificat
di Padre Livio Fanzaga – La pazienza di Dio. Vangelo per la vita quotidiana, Ed. Piemme

Lascia che Maria canti nel tuo cuore il Magnificat dans Avvento Magnificat

Lascia che Maria ti prenda per mano
Per celebrare il Natale è necessaria una decisione che non molti si sentono di prendere. Il vero problema è costituito dal fatto che bisogna cambiare vita. Non c’è nulla di più doloroso che tagliare le catene del male che ci imprigionano. La rinuncia al peccato è una delle imprese più grandi che l’uomo, con l’aiuto della grazia, possa compiere. In noi vi è forse il desiderio, ma non la ferma volontà di decidere.
Sappiamo che la confessione è una via obbligata, perché la culla del cuore abbia la purezza necessaria per accogliere il Salvatore. Ma esitiamo nell’incertezza dei deboli e tutto rimane come prima. Il Signore ancora una volta rischia di bussare invano.
Perché il tuo cuore sia pronto, perché Gesù entri nella tua vita, è necessario l’intervento di Maria. Affidati a lei. Chiedile di aiutarti a fare un esame di coscienza. Implora dal suo cuore di madre la grazia del pentimento. Se le tue gambe sono incerte, domandale di prenderti per mano e di accompagnarti fin davanti al sacerdote per la tua confessione.
Ti assicuro, caro amico, che tornerai con le lacrime della gioia.

Anche tu, con Maria, chiama Gesù «mio Salvatore»
Lascia che Maria canti nel tuo cuore il Magnificat, questo poema di luce divina che è sgorgato dalla sua anima esultante, quando si è incontrata con Elisabetta. Anche lei è stata salvata da Dio, che l’ha preservata dal male, fin dal primo istante del suo concepimento. Nello slancio della sua infinita riconoscenza, Maria chiama Dio «mio Salvatore». Gesù è anche il tuo Salvatore. A Natale Maria te lo porge, perché tu lo accolga nella tua vita.

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La Confessione è un mistero di Misericordia infinita

Posté par atempodiblog le 16 décembre 2022

La Confessione è un mistero di Misericordia infinita
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

La Confessione è un mistero di Misericordia infinita dans Avvento Ges-Re-di-Misericordia

Ci stiamo avvicinando alla Notte Santa. È bene che il nostro cuore sia pronto e degno di accogliere Gesù Bambino, per farlo dobbiamo preparare una bella Confessione preparata, umile e sincera.

Il solo fatto di considerare che abbiamo offeso Dio, muove il cuore e rafforza la volontà a fare il proposito di non peccare più e quindi di cambiare vita. Ovviamente questo proposito ha bisogno di essere rafforzato nel cammino che si fa successivamente perché poi arrivano le tentazioni, le cadute.

Il cammino di consolidamento della decisione di non peccare più è un dono di grazia e si fa anche attraverso il combattimento spirituale. Siamo essere umani e, pur arrivando a decisioni radicali, dobbiamo continuamente scegliere il cammino sulla via della santità.

Quando la Regina della pace ha detto che la maggior parte delle persone va in Purgatorio, un numero ugualmente grande va all’inferno e un numero relativamente piccolo va direttamente in Paradiso, ha anche detto che se ci sono persone che nel corso della vita hanno commesso peccati relativamente gravi ma poi si pentono sinceramente, espiano questi peccati e si avviano al ritorno a Dio con i Sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia, possono andare direttamente in Paradiso. L’esempio è quello del buon ladrone.

Ci sono persone che si accostano al Sacramento della Confessione dopo tanti anni e fanno anche fatica a ricordare tutti i peccati commessi. Dopo la Confessione e dopo aver gustato il dono della pace nel cuore spesso rimuginano e si chiedono se veramente sono stati perdonati da Dio. Il diavolo insinua i dubbi e molte volte arriva a insinuare il dubbio che Dio non abbia perdonato i peccati confessati. Molte volte sono loro stessi che non si sono perdonati e pensano che la Divina Misericordia non sia così grande da poter perdonare radicalmente.

Questo è un mistero della fede che deve essere approfondito. Chi, pur avendo commesso i peccati più gravi, si pente sinceramente e prova dolore per aver offeso Dio infinitamente buono e degno di essere amato (atto di contrizione, o dolore perfetto), si accosta al Sacramento della Confessione e riceve l’assoluzione, ottiene la remissione dei peccati, anche i più gravi e viene liberato di quelle pene che dovrebbe espiare in Purgatorio. Per questo la Madonna ha detto che anche chi ha commesso i peccati più gravi ma si pente, si confessa, riceve la Comunione, può andare direttamente in Paradiso.

La Confessione è un mistero di Misericordia infinita.

Chi si pente, qualsiasi peccato abbia commesso, viene assolto. Se il pentimento è perfetto, questa radicalità del pentimento è tale da togliere anche eventuali “residui” che dovrebbe scontare in Purgatorio.

Per comprendere ciò bisogna capire che cos’è la Croce. Cristo sulla Croce ha espiato tutti i peccati di tutti gli uomini di tutti i tempi e lo ha fatto al nostro posto e per nostro amore. Ha già pagato Lui il prezzo del riscatto.

A noi tocca una piccola penitenza come cooperazione alla nostra purificazione.

Se entriamo in questa comprensione dell’amore di Dio, che ha inviato il Figlio che si è fatto uomo ed è “l’Agello di Dio, Colui che toglie i peccati del mondo”, come possiamo dubitare della Divina Misericordia?

La Misericordia di Dio è più grande di qualsiasi peccato. Dobbiamo allora sforzarci di aprire il cuore alla Divina Misericordia, al Sangue di Cristo che ci purifica, ci lava e ci restituisce l’innocenza battesimale. Apriamoci con fiducia totale alla Divina Misericordia e con amore e per amore per Dio decidiamoci e impegniamoci a non peccare più.

Divisore dans San Francesco di Sales

Freccia dans Viaggi & Vacanze La confessione natalizia (di Don Tino Rolfi)

Freccia dans Viaggi & Vacanze La confessione natalizia (di P. Vincenzo Benetollo o.p.)

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Gesù è un amico fedele che non tradisce mai, “parlateGli”

Posté par atempodiblog le 11 décembre 2022

Gesù è un amico fedele che non tradisce mai, “parlateGli”
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: 
Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Gesù è un amico fedele che non tradisce mai, “parlateGli” dans Fede, morale e teologia Maria-Toledo

Mi è venuta in mente una delle numerose esortazioni che ci ha rivolto la Regina della pace nei suoi messaggi. Ci stava invitando come sempre ad ascoltare e a seguire suoi Figlio, per poi esclamare: “ParlateGli”. Proprio così, perché la fede e la preghiera si concretizzano in un tu per tu con Gesù.

A Gesù puoi parlare in ogni momento del giorno e della notte, nella certezza che ti ascolta attentamente, come se un quel momento esistessi solo tu. Gli poi raccontare tutto quello che ribolle nel tuo cuore e chiedere il suo aiuto, il suo consiglio, la sua protezione, la sua guida. Non tarderai a sentire la sua voce che ti incoraggia, ti rassicura e ti perdona.
Gesù è un amico fedele che non tradisce mai.
Cammina con Lui sulle strade pericolose della vita e giungerai alla meta.

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“Il più piccolo del Regno dei cieli è più grande di lui”

Posté par atempodiblog le 4 décembre 2022

“Il più piccolo del Regno dei cieli è più grande di lui”
Tratto da: Le vie del cuore. Vangelo per la vita quotidiana. Commento ai vangeli festivi Anno A, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME

“Il più piccolo del Regno dei cieli è più grande di lui” dans Avvento San-Giovanni-Battista

Sarebbe errato considerare san Giovanni il Battista un uomo dell’Antica Alleanza. Egli appartiene ad ambedue. È il precursore e nello stesso tempo il discepolo del Messia. È il più grande fra i nati di donna, ma anche il più piccolo nel Regno dei cieli. Ecco perché la Chiesa si prepara al Natale facendosi guidare dalla sua parola.

Caro amico, ti sei chiesto che cosa  significa la  parola “Natale”?

Significa “nascita”. Nascita di chi? Colui che nasce è il Figlio di Dio che si è fatto uomo. A Natale vedi Dio col volto di un bambino. Vedi il tuo Creatore senza grandezza, senza forza, senza pompa, senza prestigio. Vedi il tuo Dio piccolo e indifeso. Vedi il tuo Dio in braccio a una donna, sistemato in una grotta, rifugio di animali.

Giovanni Battista dovette capire, prima del suo martirio, un aspetto misterioso dell’agire divino. Dio ordinariamente non si impone con la sua onnipotenza. Egli ama le vie della piccolezza e dell’umiltà. Dio ama più nascondersi che mostrarsi.

L’umiltà di Dio è la grande medicina per l’orgoglio umano. È l’orgoglio che perde l’uomo. Noi viviamo in un mondo che nega Dio e glorifica se stesso. Vuoi celebrare il tuo Natale con questo mondo? Forse lo hai celebrato più di una volta e nessuno meglio di te ne conosce il sapore amaro.

Celebra il tuo Natale con i pastori. Essi sono i piccoli del Regno di Dio. Nella notte santa accostati con loro alla capanna. Inginocchiati con loro davanti alla culla e contempla con i loro occhi limpidi l’umiltà infinita di Dio.

E lascia infine che Maria  deponga nel tuo cuore purificato dal pentimento il Bambino Gesù, nostro Dio e Salvatore, ma ormai divenuto nostro fratello.

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Celebri il Natale se Gesù nasce nel tuo cuore

Posté par atempodiblog le 25 novembre 2022

Celebri il Natale se Gesù nasce nel tuo cuore
Tratto da: Desiderio d’infinito. Vangelo per la vita quotidiana, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME

Celebri il Natale se Gesù nasce nel tuo cuore dans Avvento Ges-fai-del-nostro-cuore-la-Tua-culla

[...] Il tempo di Avvento [...] è un periodo liturgico di quattro domeniche che ci prepara al Natale. Il mese di dicembre è vissuto freneticamente dall’intera società e noi rischiamo di passare accanto al mistero del Natale senza neppure sfiorarlo.

Ogni Natale è un avvenimento di grazia. Non è il semplice ricordo della venuta di Gesù nel mondo. E’ il mistero dell’incarnazione che si prolunga nella storia e nella vita di ogni uomo.

Tu vivi il Natale se Dio nasce nel tuo cuore. Tu sei quella culla nella quale Maria desidera deporre il piccolo Gesù. Se non si verifica questo grande avvenimento di grazia della nascita del Figlio di Dio nel tuo cuore, anche questo Natale sarà passato invano.

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“Non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano”

Posté par atempodiblog le 25 novembre 2022

“Non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano”
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Medjugorje Liguria

“Non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano” dans Citazioni, frasi e pensieri Maria-Gospa-Nostra-Madre

La Madonna ci dice una frase bellissima: non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano, il cuore umano può cambiare.

È la prima volta che la Madonna usa le parole: cambiamento del cuore umano. Testimoniando la nostra fede, il nostro amore, con la nostra preghiera possiamo far sì che la grazia operi nei cuori e li cambi, la grazia ha questo potere che Dio converte una persona senza violare la sua libertà.
La Madonna ha detto che può cambiare i cuori e anche i pensieri di una persona senza violare la sua libertà. È un mistero, ma accade. Noi con la preghiera e la nostra testimonianza possiamo far sì che la grazia faccia breccia nel cuore e che le persone si convertano, senza bisogno di importunarle più di tanto.

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Esperienze ordinarie di Paradiso

Posté par atempodiblog le 1 novembre 2022

Esperienze ordinarie di Paradiso
Tratto da: Il Paradiso, di Padre Livio Fanzaga – Edizioni Ares

Esperienze ordinarie di Paradiso dans Fede, morale e teologia Festa-di-tutti-i-santi

Il paradiso è ciò che l’uomo desidera dal profondo del suo cuore. E’ la ragione per la quale è stato creato. E’ il fine ultimo della vita. E’ l’approdo della tormentata navigazione nel mare del tempo. Il golfo di luce del paradiso dà senso alle fatiche e alle traversie affrontate. Ogni uomo nasce crocifisso. Senza la gloria della resurrezione e la beatitudine eterna la vita avrebbe l’amaro sapore di una beffa. Se la vita è dolore, come insegnano l’esperienza e la saggezza dei popoli, che senso avrebbe se finisse, come osservava Pascal, con un paio di badilate di terra sulla fatidica bara? L’attesa del paradiso ha una sua logica razionale. Non è solo un desiderio insopprimibile, ma un postulato della ragione. Senza la prospettiva della vita eterna non varrebbe neppure la pena incominciare l’estenuante traversata. Il tentativo patetico di chi colloca il paradiso su questa terra per motivare la fatica di vivere, altro non è che una pietosa bugia, come l’ultima sigaretta offerta al condannato prima di sistemarsi sulla sedia elettrica. Il paradiso è l’unica risposta ragionevole e accettabile alla domanda che senso abbia una vita flagellata dal male e dalla sofferenza e votata inesorabilmente alla morte.

Il desiderio del paradiso ha una sua razionalità. E’ radicato profondamente nella natura umana nella quale si riflette l’ immagine divina. L’uomo, creato capace di Dio, è stato ordinato fin dal principio al paradiso. L’ Eden originario, dove l’uomo godeva della divina amicizia e di doni straordinari, prima fra tutti quello dell’immortalità, è una profezia del paradiso. La condizione esistenziale dei progenitori dell’umanità era un’attesa della beatitudine eterna. Non c’è da meravigliarsi che le tematiche connesse al paradiso attraversino le culture più diverse. Senza il paradiso, quello vero, che la Parola di Dio ci ha rivelato, la vita umana sarebbe un’ombra subito dissipata e lo stesso cammino storico dell’umanità sarebbe un correre inutile verso il nulla. Il Paradiso è necessario perché la vita umana abbia un senso e la storia uno sbocco. Come il mondo ha bisogno di un Dio creatore per essere razionale e intelligibile, così il mistero della nostra esistenza, assediata dal dolore e dalla morte, ha bisogno della speranza della vita eterna per essere sopportabile.

La ragione può ipotizzare l’esistenza di una felicità ultraterrena a partire dalle considerazioni sulla natura umana, orientata alla trascendenza, e sui desideri del cuore impregnati di infinito. Ma è la Parola di Dio che afferma esplicitamente che l’uomo è stato creato per il paradiso. Nel mirabile affresco, nel quale delinea il grandioso piano della creazione e della redenzione, S. Paolo così si esprime: “In lui (Cristo) ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi, mediante Gesù Cristo, secondo il disegno di amore della sua volontà” (Ef 1, 4-5). Per l’apostolo c’è una vera e propria predestinazione dell’uomo al paradiso, dove gli uomini sono figli adottivi di Dio in Cristo Gesù. Il Padre crea ogni uomo mediante Gesù Cristo e in vista di Lui, perché sia santo e immacolato davanti a Lui nella carità.

Il fine per cui Dio crea gli uomini è la gloria del cielo. Il catechismo tradizionale sintetizzava l’insegnamento millenario della Chiesa con parole di una semplicità disarmante. “Dio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e per goderlo per sempre nell’altra in paradiso”. La dottrina cattolica ha rigettato l’opinione di Calvino sulla doppia predestinazione, come se Dio creasse gli uomini alcuni per il paradiso e altri per l’inferno (cfr Institutio, 3.221.5). E’ aberrante per il concetto stesso di divinità, come per la dignità dell’uomo creato libero, che Dio decida con un decreto eterno che alcuni siano predestinati alla vita eterna e altri alla dannazione eterna. L’amore di Dio ha creato gli angeli e gli uomini perché partecipino alla gloria e alla gioia della Santissima Trinità. Il raggiungimento della meta è un dono di grazia, ma passa attraverso la libera scelta di ognuno. Decidersi per il paradiso è dunque ciò che l’uomo deve fare nel tempo della vita perché raggiunga il suo fine ultimo.

Non solo l’uomo è creato per il paradiso, ma lo sperimenta già qui sulla terra, grazie al dono dello Spirito Santo. La presenza dello Spirito nel cuore dell’uomo fa sì che il desiderio della felicità eterna si faccia strada nel groviglio dei desideri carnali e tenga viva la speranza della luce anche nei momenti più oscuri. Lo Spirito Santo è l’amore di Dio diffuso nei nostri cuori. La sua azione intima e silenziosa fa pregustare, nel tempo del pellegrinaggio, la gioia del cielo, acuendone sempre più il desiderio. La certezza del paradiso proviene indubbiamente dall’atto di fede, che crede fermamente nella divina rivelazione, in particolare alle parole di Gesù al riguardo. Tuttavia la verità della fede è confortata dall’esperienza della vita cristiana, che, in quando avvolta dall’amore di Dio e dalla sua grazia, fa pregustare la felicità del cielo. Dio, nella sua sublime sapienza nel guidare le anime, le infiamma per il paradiso facendo pregustare quella che S. Paolo chiama la “caparra” della vita eterna.

“In Lui (Cristo) siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà –a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo, che era stato promesso, il quale è la caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria” (Ef 1, 11-14). Nella visione paolina, prima di conseguire la completa redenzione in cielo, il cristiano può già sperimentare su questa terra un “anticipo” (“caparra”) della gloria e della gioia future. Non si tratta un dono particolare riservato ad alcune anime privilegiate, ma della normalità della vita cristiana, in quanto permeata e guidata dallo Spirito Santo (cfr Rm 8, 14- 17).

Tuttavia l’esperienza del paradiso può anche assumere il significato di una grazia particolare, che Dio concede, in determinati momenti della loro vita, a delle anime privilegiate. Al riguardo assumono uno straordinario valore le esperienze mistiche di alcuni santi, che Dio concede non solo come dono personale, ma anche per la edificazione del popolo cristiano. Si tratta indubbiamente di esperienze straordinarie, che però confermano la vita cristiana ordinaria vissuta sotto la guida dello Spirito. L’anima sposa, accesa dall’amore di Dio, vorrebbe sciogliere i vincoli della carne per poter unirsi subito a  Cristo sposo. La vita sulla terra appare un esilio insopportabile e la morte una liberazione. “Mòro perché non moro” (“Muoio perché non muoio”) recita il celebre ritornello di una poesia di S. Teresa d’Avila. “ Morte, orsù, dunque, affrettati, scocca il tuo dardo d’oro! Quella che in ciel tripudia, quella è la vira vera; ma poiché invan raggiungerla, senza morir, si spera, morte, crudel non essere, dammi il il Tesor che imploro!” (S. Teresa d’Avila – Poesie- Desiderio del Cielo).

Non bisogna tuttavia pensare che i mistici abbiano trascorso l’intera vita in questa continua tensione amorosa. Anche loro hanno avuto momenti, a volte lunghi, di oscurità e di aridità. Dio conduce le anime non solo con infinita sapienza, ma anche con straordinaria dolcezza. Ciò che Dio concede come dono straordinario ad alcune anime, non lo nega come esperienza ordinaria a tutte quelle anime che aprono il cuore al suo amore. Non c’è anima aperta ai tocchi della grazia nella quale Dio non versi qualche goccia del suo amore purissimo. Si tratta di momenti speciali, che sono delle vere e proprie perle preziose da conservare gelosamente nel segreto del cuore lungo il cammino della vita. Quando si è sperimentata, anche per un solo istante, la dolcezza del paradiso non la si dimentica più.

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In vacanza con lo sguardo rivolto verso il Cielo

Posté par atempodiblog le 1 juillet 2022

In vacanza con lo sguardo rivolto verso il Cielo
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

In vacanza con lo sguardo rivolto verso il Cielo dans Fede, morale e teologia In-vacanza-con-lo-sguardo-rivolto-verso-il-Cielo

Cari amici,

più volte la Madonna ci ha invitato a utilizzare il tempo delle vacanze estive per ricercare il riposo in Dio.

«Utilizzate bene il tempo di riposo e donate alla vostra anima e ai vostri occhi il riposo in Dio», (25 luglio 2001).

«Cari figli, in questo tempo non pensate solo al riposo del vostro corpo ma, figlioli,
cercate tempo anche per l’anima»,
 (25 luglio 2006).

«Cari figli, in questo tempo in cui pensate al riposo del corpo, io vi invito alla conversione», (25 luglio 2008).

«Cari figli, questo tempo sia per voi tempo di preghiera e di silenzio. Riposate il vostro corpo e il vostro spirito,
che siano nell’amore di Dio», 
(25 luglio 2011).

Le vacanze sono un tempo di riposo che riguarda tutta la persona, non solamente il corpo che certamente necessita di ristoro e di rigenerarsi all’aria aperta.

L’essere umano, però, è una realtà complessa e l’invito della Madonna a ricercare il “riposo in Dio” riguarda la totalità della persona. La preghiera è il vero riposo in Dio: «La preghiera sarà per voi gioia e riposo» aveva detto la Regina della pace il 30 maggio 1985.

Cerchiamo, allora, di applicare al tempo di vacanza questo concetto di preghiera, che vuol dire dedicarsi anche a delle buone e edificanti letture per l’anima, alla partecipazione più assidua alla Santa Messa, alla visita di Santuari di cui la nostra bella Italia è costellata. Nel concetto di riposo e preghiera possiamo allora far rientrare la visita al Santissimo Sacramento da cui scaturisce un momento di adorazione, di colloquio intimo con Gesù Cristo: «io guardo Lui e Lui guarda me» diceva il Santo Curato d’Ars descrivendo il guardare il Tabernacolo in silenzio come uno tra i più alti segni di fede e di preghiera.

Abbiamo sicuramente bisogno di questo tipo di riposo che è un riposo per la mente quotidianamente disturbata dal nervosismo, dalla stanchezza, dal frastuono della routine in cui siamo totalmente immersi.

Vacanze-in-luoghi-con-la-Chiesa dans Medjugorje

Nel periodo delle vacanze approfittiamo, allora, per sollevare la mente, elevarla e rivolgerla a Dio.   
I Padri della Chiesa definivano la preghiera come elevatio mentis in Deum, ovvero momenti di riflessione profonda sul senso della nostra vita.

L’uomo deve necessariamente interrogarsi sul senso della propria vita e nel periodo delle vacanze – lontano dallo stress, dalle fatiche e dagli affanni che disturbano la quiete mentale – trova il tempo e il modo per guardarsi dentro e alzare gli occhi al Cielo.

Vi invito, allora, nel periodo delle vacanze a fissare l’occhio della mente in Dio che è Luce e Verità per prendere coscienza di voi stessi, della vostra situazione spirituale cercando di capire in che punto del cammino siete, su che strada state camminando.

Aprite il cuore lasciando da parte i risentimenti, le paure e le domande angoscianti. Che il tempo delle vacanze e la contemplazione suggestiva del Creato vi riempia il cuore di aspirazione all’Infinito, alla pace, all’immortalità, al bene, alla santità e alla purezza.

Lasciate che la luce della Verità illumini le vostre menti, che l’Amore di Dio riscaldi il vostro cuore, risani, rinvigorisca e fortifichi laddove vi sono le piaghe dell’egoismo e della cattiveria.

Che il ristoro nella preghiera porti nei vostri cuori il desiderio di bontà, di disponibilità, di apertura soprattutto nei confronti degli affetti familiari.

In questi momenti di grazia e di silenzio ascoltate lo Spirito Santo che si esprime attraverso la voce della coscienza che ci indica la strada del bene da percorrere e quella del male da evitare.

Che il periodo di vacanza sia un periodo di introspezione interiore ma con lo sguardo rivolto verso il Cielo.

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Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje

Posté par atempodiblog le 25 juin 2022

Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje dans Aborto Apparizioni-della-Gospa-a-Medjugorje

Cari amici,

oggi festeggiamo il 41.mo anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje.

Chi avrebbe mai immaginato una così lunga presenza della Madre di Dio in mezzo a noi come Madre che ci protegge e Maestra che ci guida?

Dobbiamo essere grati alla “Gospa” che ci ha chiamato e ci ha coinvolto nel suo piano di salvezza per il mondo.

Oggi rinnoviamo il nostro “Sì, Sì” e la nostra Consacrazione al suo Cuore Immacolato.

Ringraziamola per il grande dono di Radio Maria col quale ha fatto giungere i suoi messaggi in ogni parte del mondo.

Restiamo fedeli nel tempo delle prove in modo da giungere con Lei ai tempi nuovi della benedizione e della pace.

P.S.
Ringraziamo la Madonna che, per il suo anniversario, ha voluto fare il dono inestimabile della sentenza della Corte suprema americana che limiterà molto la pratica dell’aborto e la mentalità abortista negli USA e nel mondo.

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I tre passi della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

Posté par atempodiblog le 25 juin 2022

I tre passi della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

I tre passi della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dans Fede, morale e teologia Sacro-Cuore-di-Maria

Caro amico, per  comprendere il significato dell’affidamento a Maria e il valore della consacrazione al suo Cuore Immacolato devi guardare alla Madonna come a quella madre che Gesù ti ha donato e accettarla come guida e ispiratrice della tua vita.

Su questa via è necessario che tu compia tre passi decisi, ognuno dei quali rappresenta una tappa fondamentale sulla strada della perfezione.

Perseverando lungo questo cammino, realizzerai quella appartenenza totale a Maria che è racchiusa nella bella espressione “Totus tuus”.

Infatti al dono che la santa Vergine ti fa del suo cuore materno deve corrispondere il dono del tuo cuore. L’amore della Madre deve essere contraccambiato dall’amore del figlio.

Il primo passo che devi compiere è quello di aprire il tuo cuore. E’ senza dubbio quello più importante, senza il quale la Madonna non può entrare nella tua vita ed è impossibilitata a svolgere verso di te il  suo compito  materno.

Aprire il cuore significa fare lo sforzo di avvicinarsi al suo amore materno, anche se sei impantanato nel male e schiavo delle tue passioni, del mondo e del demonio.

Anche se tu fossi il più grande peccatore della terra, affermano concordemente i grandi dottori mariani, non devi temere di accorrere presso il cuore della Madre, la quale è sempre pronta a perdonare, a confortare e a rialzare.

Lo sguardo del peccatore verso il cuore materno di Maria è l’inizio della sua resurrezione e della sua salvezza. L’indifferenza, l’ostinazione, o, peggio ancora, il disprezzo, le bestemmie e le offese alla Madonna sono indice di quella chiusura interiore che porta alla perdizione eterna.

Aprendo il cuore alla grazia che la Madonna ti ha ottenuto, tu le dai la possibilità di esercitare verso di te la sua sollecitudine e il suo tenerissimo amore.

La Madonna ti prende per mano e ti rialza; ti cura le ferite, versando l’olio della sua dolcezza; ti insegna a farei i primi passi sulla via della salvezza; apre il tuo cuore alla speranza mostrandoti la grandezza e la bellezza della vita.

E’ quella tappa del cammino lungo la quale Maria ti insegna a purificare il cuore, sostenendoti nel combattimento spirituale contro il male che ti assedia e che fermenta in te.

Quanti lungo questa tappa si sono stancati e, dopo aver messo mano all’aratro, sono tornati indietro! Questo è anche il tuo pericolo se non terrai fortemente per mano la Madonna, come il bambino che, non essendo ancora capace di camminare, si aggrappa alla madre e non se ne vuole mai allontanare.

Se tu sarai perseverante e tenace sulla via dell’umiltà, della fiducia e della buona volontà, la Madonna ti porterà così vicino al suo cuore che potrai comprendere e gustare sempre di più l’acqua pura e viva del suo immenso amore.

Entrando nel Cuore Immacolato della Madre e immergendoti nel mare sconfinato della sua pienezza di grazia, entrerai nella tappa più luminosa del cammino spirituale.

La santa Vergine ti rivestirà della veste della sua santità e ti presenterà al Figlio suo come una vergine sposa adorna per il suo sposo. Allora, poiché sei tutto di Maria, sarai tutto di Gesù.

Aprire il cuore, purificare il cuore, donare il cuore: sono i tre passi che devi compiere sulla via dell’affidamento e della consacrazione.

La meta finale è l’intima unione dell’anima con il Verbo Incarnato. Egli infatti è la vera vite e noi siamo i tralci. Egli è il Capo e noi siamo le membra del suo mistico Corpo. La via che ci conduce alla meta è Maria.

Affidandoti al Cuore Immacolato  il cammino spirituale si compie nel segno dell’amore. Accogliere e sperimentare l’amore di Dio, per poi donarlo al prossimo,  è l’essenza stessa del cristianesimo.

I sacri cuori di Gesù e di Maria ci fanno toccare con mano che Dio è amore.

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Trattare le anime con estrema delicatezza

Posté par atempodiblog le 23 avril 2022

Gesù a santa Faustina Kowalska:

“Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L’anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l’eternità”.

“Figlia Mia, non desistere dal diffondere la Mia Misericordia, con ciò procurerai refrigerio al Mio Cuore, che arde del fuoco della compassione per i peccatori. Di’ ai Miei sacerdoti che i peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno della Mia sconfinata Misericordia e della compassione che ho per loro nel Mio Cuore. Ai sacerdoti che proclameranno ed esalteranno la Mia Misericordia, darò una forza meravigliosa, unzione alle loro parole e commuoverò i cuori ai quali parleranno”.

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Trattare le anime con estrema delicatezza
da Preti Misericordiosi – Siamo tutti peccatori, di Padre Livio Fanzaga

Per confessarmi sceglievo i preti che mi incoraggiavano. Magari c’era un prete che era una santa persona, ma se non dava la parola d’incoraggiamento non lo sceglievo. Anch’io ho avuto questa sensazione che è molto comune tra i fedeli… quando confessavo i peccati cercavo qualcuno che mi incoraggiasse e non che mi facesse la predica. Per molti anni sono andato a confessarmi da un sacerdote carmelitano per il quale c’erano file lunghissime di penitenti. Facevo volentieri la fila per confessarmi da lui perché, a dire il vero, arrivava addirittura a scusarti… cercava di capire le tue debolezze, le tue miserie ma nel medesimo tempo ti dava la parola d’incoraggiamento, per cui uno usciva in pace e rafforzato, spronato nella voglia di fare meglio. Questa è una grazia speciale. Se tu fai la predica a uno e poi dai l’assoluzione quello va via depresso, a volte anche contrariato. Ci vuole un’arte speciale che è un’arte sublime di trattare le anime con estrema delicatezza. Uno va volentieri a confessarsi se sente l’abbraccio fraterno se uno non sente questo fa fatica a confessarsi e poi non ci va più. La gente non cerca sconti. Se va a confessarsi è perché vuole liberarsi dal male, ma vuole sentire l’amore di Dio sul peccatore. Il più delle volte la gente che viene a confessarsi è molto più severa con se stessa di quanto non sia severo il confessore, quindi non è che si assolva tanto facilmente.

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Maria, aurora della salvezza

Posté par atempodiblog le 1 avril 2022

Messaggio del 25 marzo 2022 rivolto alla Parrocchia attraverso la veggente Marija di Medjugorje

“Cari figli!
Ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace.
Da anni satana lotta per la guerra. Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio.
Vi invito: ritornate a Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati perché non ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Maria, aurora della salvezza dans Apparizioni mariane e santuari Maria-Cuore-Immacolato-da-Fatima-a-Medjugorje

Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 marzo 2022

La Madonna è apparsa molto seria, proprio come è apparsa il 25 febbraio, è come se dicesse: “io vi aiuto a salvarvi, ma voi dovete seguirmi”.
Il messaggio è talmente chiaro che dovrebbe innescare in noi due cose: prima di tutto la determinazione a cambiare vita nel caso fossimo nel peccato, a convertirci, a confessarsi e iniziare una vita nuova e ad avere fiducia in Maria che è qui per salvarci come plenipotenziaria di Dio.
Già un’altra volta ha detto: “Dio vi ama e ha mandato Me per salvare le vostre vite e il pianeta sul quale vivete”.

Vediamo allora i passaggi di tutto il messaggio.

Cari figli, ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace”.
La Madonna è stata molto consolata dalla Consacrazione del 25 marzo che certamente è la più sentita di sempre da parte di tutta la Chiesa, anche perché dalle autorità russe è venuto un messaggio ben preciso che, se necessario, saranno usate armi nucleari che potrebbero innescare una risposta che può provocare milioni di morti.
Nel tempo della guerra fredda il bilanciamento delle atomiche era tale per cui conveniva ad ambedue le parti di non usarle mai.
Adesso questa minaccia ha creato una situazione di panico nel mondo.

Poi la Madonna mette il dito sulla piaga: “da anni satana lotta per la guerra”.
Da quando satana ha visto la potenza distruttiva a Hiroshima e Nagasaki, sta pensando di distruggere il mondo con le bombe atomiche e ha provveduto a diffondere questi armamenti ovunque.
Adesso si pensa di usare quelle meno potenti, ma ci vuole del pelo sullo stomaco solo a pensare queste cose, a che punto siamo ingannati da satana!

Vista questa situazione in cui l’umanità possiede ordigni che possono distruggere l’opera della creazione e della redenzione e ha dentro la rabbia, l’odio, anche l’odio contro Dio, per cui li vuole usare, progetta di usarli, Dio misericordioso cosa fa? “Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio”. “Dio mi ha inviata per portarvi sulla via della conversione, del ritorno a Dio, all’osservanza dei Comandamenti, del perdono, dell’amore del prossimo, della consapevolezza che siamo tutti fratelli, figli del medesimo Padre, provenienti tutti dal sangue di Cristo”.

La Madonna viene per guidarci sul cammino della santità, dell’amore, del perdono, del rispetto reciproco, “perché ormai siete giunti a un bivio”, siamo giunti a un punto in cui o ci convertiamo o satana ci porta dove vuole lui. Già San Giovanni Paolo II, nel suo Atto di Consacrazione dell’umanità alla Madonna, nel Giubileo del 2000, disse: “l’umanità, grazie ai progressi che ha fatto, può trasformare il mondo in un giardino oppure in un cumulo di rovine”.
L’umanità senza Dio non vuole trasformare il mondo in un giardino, ma in un mondo abitato da robot, come il progetto del grande reset che sarebbe un mondo futuro dove ci vivrebbero male anche i diavoli!

In un mondo senza Dio i “prescelti” vogliono sfruttare, comandare, come ha detto il Papa: “i grandi decidono e i poveri sono calpestati”.
Quindi siamo al bivio, o ci convertiamo o periamo, chi va sulla via larga, sulla via falsa, sulla via del nuovo mondo senza Dio perirà, chi va sulla via della Madonna e della conversione, la via dell’amore, la via del perdono, la via della fiducia, la via della speranza, si salverà, tocca a noi decidere.
Non dico che tutti si salveranno, perché quando è il nostro momento dobbiamo morire, ma la morte del giusto è una grazia.

Vorrei dire alla classe dirigente russa, politica, religiosa e filosofica, che il bene non si impone con la forza, il bene lo si propone.
Il mondo che esclude la libertà è del demonio, non di Dio. Il primo di tutti i diritti inalienabili, subito dopo il diritto alla vita, è la libertà della persona.

“L’umanità è al bivio”. Quando chiesi a Mirjana cosa è venuta a fare la Madonna, lei mi rispose che nel tempo dei segreti la Madonna si metterà davanti al bivio e dirà: “non passate di qua, passate dall’altra parte”.

Vi invito: ritornate a Dio ed ai Comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati”.
Ormai è chiaro l’inganno satanico, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo, i governi occidentali eletti democraticamente, impongono il gender, impongono il pensiero unico, come ha detto il Papa.
Ma chi sono queste menti diaboliche, menti contorte che impongono il gender, chi sono? Non sono realtà democratiche venute dal popolo.
L’uomo decide lui se essere maschio o femmina, l’uomo ha diritto di abortire, anche quando il bambino sta per nascere.
In questo l’intellettuale russo Aleksandr Dugin ha ragione, ha ragione quando dice che non c’è un governo dell’occidente che sia capace di opporsi al gender, tutti gli stati eletti democraticamente sono obbligati a fare questo, è un obbligo assoluto.
Ormai siamo arrivati alla resa dei conti, nessuno pensi di comandare al posto della Madonna, è Lei che comanda, è Dio che comanda, non sono gli uomini che comandano, anzi quando appaiono in pubblico fanno ridere tanto sono banali e stupidi.
Quindi bisogna cambiare, ci stanno portando alla rovina con progetti inconcepibili, da una parte con progetti antiumani, e dall’altra la pretesa di imporre il cristianesimo con i cannoni e togliendo la libertà alle persone.
Il diavolo l’ha pensato bene, è presente sia da una parte che dall’altra.

Se vogliamo uscire dalla crisi in cui siamo entrati dobbiamo “ritornate a Dio ed ai Comandamenti di Dio”. Io non so se la Madonna alluda a questa guerra o alla guerra che verrà dopo, perché questa guerra ha tutte le caratteristiche per diventare una guerra mondiale.
Se vogliamo salvarci, dobbiamo fare una sola cosa: “ritornate a Dio ed ai suoi Comandamenti”, perché anche se vi siete ridotti in questo stato di schiavitù, “dovete ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova”.

La presenza della Madonna è determinante, Medjugorje è determinante, Medjugorje è la realizzazione di Fatima, Medjugorje è il centro del mondo, l’invocazione alla Regina della Pace è l’unica arma che abbiamo per salvarci, questo è il fatto nuovo, solo la Regina della Pace, ci può salvare.
I grandi del mondo, i giornaloni, alla prima bomba atomica vanno in polvere.
Mi interessa quello che dice la Madonna, solo Lei ci salva.
Se noi la seguiamo, se noi ci consacriamo a Lei, Lei ci salverà anche nel caso che tra i 10 segreti ci siano delle bombe atomiche, e non lo escludo.

La Madonna ha un piano per salvarci, comunque i segreti verranno rivelati 3 giorni prima, dicendo dove accadranno e quando accadranno, quanto dureranno e, per alcuni segreti, gli effetti saranno cose terribili.
Il pallino lo ha la Madonna, Lei comanda, le potenze umane contano zero. Seguiamo la Madonna, facciamo quello che la Madonna si aspetta da noi per salvare le anime, per salvare le vite e correre sulla via della salvezza.
La Madonna ci ha promesso che Dio ha deciso, attraverso di Lei, che il mondo nuovo senza Dio sarà distrutto, la Madonna ha detto che l’umanità è al bivio, si deve scegliere.
Quello che è chiaro è che la Madonna ha in mano tutto e che Lei porterà l’umanità oltre la possibilità di catastrofi, verso una vita nuova.

Marija ha detto che questa “vita nuova” è una società nuova, è la vita qui sulla terra in cui si onora Dio, si vive in pace, si vive fraternamente.
La Madonna ha detto che tornando ai Comandamenti di Dio staremo bene sulla terra e usciremo da questa crisi che finirà nel tempo dei 10 segreti.
Bisogna avere quell’atteggiamento non di curiosità, ma di fiducia perché se la Madonna dice che ci vuol salvare, ci salva.

Il messaggio è bello, è serio, ma è molto impegnativo, è in un contesto drammatico: satana vuol distruggere il mondo, ha in mano quello che gli serve, ma la Madonna glielo impedisce, Lei è la più forte.
Certo che la Madonna è qui a Medjugorje da 40 anni e ha detto che un numero enorme neanche la prende in considerazione, poi non lamentiamoci, chi vuole il suo male pianga se stesso. 

N.B. Il testo di cui sopra può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando: “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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La Madonna ha detto che l’umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere

Posté par atempodiblog le 26 mars 2022

La Madonna ha detto che l’umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

La Madonna ha detto che l'umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere dans Apparizioni mariane e santuari Messaggio-di-Medjugorje-del-25-marzo-2022

Cari amici,
mentre il Santo Padre, in comunione con tutta la Chiesa, consacrava l’umanità e in particolare l’Ucraina e la Russia, al Cuore Immacolato di Maria, per una felice coincidenza celeste la Regina della pace dava il suo Messaggio a Medjugorje.

Alle invocazioni e alle preghiere che si sono elevate da ogni parte del mondo per i pericoli che incombono, comprese le minacce di armi nucleari, la Madre si è affrettata a rispondere dicendo per prima cosa che ascolta il nostro grido e le preghiere per la pace.
Era quello che volevamo sentire, consapevoli che stiamo vivendo il momento più drammatico della storia nel quale l’uomo, a causa della superbia, dell’arroganza e dell’odio di cui i cuori sono pieni, è persino disposto a innescare una guerra dalle conseguenze inimmaginabili.

La Madonna ha voluto rispondere a questa mobilitazione spirituale che, grazie alla determinazione del Santo Padre, ha coinvolto la Chiesa intera: Vescovi, Sacerdoti, Fedeli. Non vi è dubbio che, fra le molteplici Consacrazioni fatte al Cuore Immacolato di Maria, questa è stata la più corale e la più sentita.
La gente ha compreso che dinanzi a eventi di questo genere, solo La Donna vestita di sole e coronata di dodici stelle può affrontare satana sciolto dalle catene.

Tuttavia la Madonna ha subito provveduto a spegnere gli entusiasmi troppo facili per una situazione che potrebbe trovare una temporanea soluzione.
Innanzi tutto ci ha ricordato che “da anni satana lotta per la guerra” ed è per questo che Dio l’ha inviata per guidarci e proteggerci.
Poi ha ribadito che siamo giunti a un bivio: quello della vita e quello della morte. Bisogna scegliere e nessuno potrà evitarlo.

La Madre ci ha ancora una volta invitati a scegliere la strada del ritorno a Dio e dell’osservanza dei Comandamenti. Seguendola su questa strada potremo “stare bene su questa terra” e uscire “da questa crisi” nella quale siamo entrati.

Tocca a noi prendere una decisione. Quale strada sceglierà l’umanità? La Madonna ci ha rivelato fin dai primi anni che entreremo in un tempo di tribolazioni e di scelte radicali, nel quale crollerà il mondo senza Dio che l’umanità sta costruendo. E’ il tempo dei segreti che nel momento stabilito da Dio verranno rivelati.

Attraverso questa “grande tribolazione”, nella quale però la Madonna sarà presente con apparizioni quotidiane e con i suoi messaggi, si aprirà una nuova fase della storia, il tempo della pace e della “vita nuova” qui sulla terra.
Nel frattempo, cari amici, molti nella Chiesa, quasi improvvisamente hanno compreso la grazia immensa della presenza della Regina della pace. Come ha detto S. Giovanni Paolo II: “Medjugorje è la speranza del mondo”.

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Rinnoviamo la consacrazione ai Sacri Cuori

Posté par atempodiblog le 23 mars 2022

Rinnoviamo la consacrazione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, nostro sicuro rifugio nel tempo della tribolazione
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Rinnoviamo la consacrazione ai Sacri Cuori dans Fede, morale e teologia NXXE9682

Cari amici,
alla Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria che il Santo Padre compie venerdì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, dobbiamo unire anche la nostra, insieme a quella di tutta la Chiesa.
In particolare la Regina della pace ci esorta alla Consacrazione ai Sacri Cuori, nel tempo in cui satana è sciolto dalle catene: “In modo speciale adesso in cui satana è libero dalle catene. Io vi invito a consacrarvi al mio Cuore e al Cuore di mio Figlio ” (1 gennaio 2001).

La Consacrazione può essere fatta con una formula classica o con parole molto semplici insieme alle preghiere del mattino e della sera.

“All’inizio (o al termine) di questa giornata, Madre mia, rinnovo la mia Consacrazione al tuo Cuore Immacolato e al Cuore Sacratissimo di tuo Figlio Gesù”.

La consacrazione, per essere efficace, esige in cammino interiore, che ha come centro il nostro cuore, in modo tale che lo conduca ad essere una cosa sola con i Cuori di Gesù e di Maria.

Il primo passo, che la Madonna ci richiede innumerevoli volte, è quello di aprire il cuore, come quando apriamo la porta di casa per fare entrare una persona di cui ci fidiamo.
Si tratta di accogliere Gesù e Maria nella nostra vita, in modo tale da viverla con loro in ogni momento, cosi che la possano guidare, proteggere e rendere ricca di opere buone.
Per fare questo è necessario vivere in grazia di Dio e confessarci ogni volta che, per disgrazia, dovessimo compiere dei peccati gravi.

Il secondo passo che la Madonna ci chiede è quello di purificare il cuore, perché sia sempre più degno di essere la dimora di Gesù e Maria.
Si tratta di un lavorio quotidiano sui nostri difetti, sulle nostre debolezze, sui nostri vizi e comportamenti, in modo tale da essere sempre più una immagine viva di Gesù e Maria.
E’ come il lavoro che facciamo in giardino quando ad una ad una strappiamo tutte le erbe infestanti che cercano di prevalere.

Il terzo passo al quale la Madonna ci esorta è quello di donarLe il Cuore, in modo tale che sia tutto suo e di suo Figlio Gesù.
In questo modo Gesù e Maria diventano l’amore della nostra vita, come ci ha testimoniato S. Giovanni Paolo II, il Papa “Totus tuus”.
Grazie alla Consacrazione ai Sacri Cuori avremo la luce e la forza per superare le difficoltà , i pericoli e gli inganni di questo tempo di prove.

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