Botti di Capodanno, incubo per i cani. Ecco come aiutare i nostri amici animali

Posté par atempodiblog le 19 décembre 2019

Botti di Capodanno, incubo per i cani. Ecco come aiutare i nostri amici animali
di Paolo Bosatra, istruttore cinofilo – L’Eco di Bergamo

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Viviamo, in questi giorni di festività, un momento «storicamente» molto delicato per i nostri amici cani a causa di botti e petardi vari, che mai fanno loro piacere e spesso sono fonte di vero e proprio panico, con conseguenze a volte disastrose per loro ma anche per noi. Fortunatamente però possiamo dire che sempre più comuni della Bergamasca stanno intelligentemente vietando l’utilizzo dei botti.

I cani sono dotati di un udito sensibilissimo e il rumore di un petardo è davvero molto fastidioso, spesso ci dimentichiamo di ciò, ma lo stress che generano i botti di fine anno è enorme su ognuno di loro, anche se apparentemente vi può sembrare che ne siano del tutto indifferenti. Quindi se proprio non potete fare a meno di festeggiare a suon di petardoni, fatelo lontano dal vostro amico, e comunque assicuratevi che sia in un luogo sicuro e al riparo. Non solo il rumore può essere dannoso, ma anche eventuali bruciature o gravi lesioni causate dallo scoppio. Pensate ad un cane che decide di inseguire un petardo da voi lanciato in giardino pensando che sia una pallina, e alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro.

Petardi, cani e ragazzini
Se in famiglia avete dei ragazzini, solitamente i più interessati ai botti, raccomandate loro di non sparare quando il cane è nei paraggi, ma anche di non farlo con altri cani dietro le cancellate. Purtroppo è un «passatempo» ancora molto diffuso tra gli adolescenti e a farne le spese sono, oltre agli animali, anche i proprietari che si trovano alle prese con cani terrorizzati o che iniziano a sviluppare atteggiamenti aggressivi nei confronti di chiunque si avvicini al cancello di casa.

Cani terrorizzati dai rumori
Esistono poi (e io, grazie al mio tenero segugio Ambrogio, ne sapevo qualcosa) molti soggetti che sviluppano una vera e propria iperfobia nei confronti dei rumori forti, quali tuoni e, appunto, spari e scoppi. Solitamente ciò avviene perchè nelle prime, determinanti settimane di vita, il cucciolo non viene correttamente socializzato e accostato positivamente a tali rumori. Per questi cani non solo il capodanno, ma anche i giorni che lo precedono e lo seguono (in cui, anche se in modo minore, si continua a sparare), sono fonte di autentico terrore, in cui il panico regna sovrano. Per questi sventurati quattrozampe gli accorgimenti e le cautele devono essere ancora maggiori: se sono cani che abitualmente vivono in giardino, raccomando caldamente di portarli in casa, o quanto meno di ricoverarli in luoghi sicuri, come taverna o garage, e di non lasciarli al buio, ma di tenere una luce e magari anche una radio accese.

No corde o catene
Evitate di lasciarli all’esterno legati a catene o corde, possono farsi molto male nel tentativo di divincolarsi per fuggire. Sappiate che un cane in preda al panico scavalca recinzioni anche di due metri e scappa senza una direzione precisa, rischiando, nella migliore delle ipotesi, di perdersi e di non ritrovare la strada di casa, nella peggiore di finire in mezzo ad una strada trafficata e di provocare un incidente stradale di cui ne sareste poi i responsabili.

Non assecondiamo le loro paure
Una volta messi al sicuro, il consiglio è di non lasciarli completamente soli, hanno bisogno della nostra presenza che, attenzione, non deve avere la funzione di consolarli e tantomeno dobbiamo sussultare ad ogni sparo buttandoci compassionevolmente su di loro: così facendo infatti andremmo solo a rinforzare la loro paura, è come se gli dimostrassimo che ha ben ragione di essere in preda al panico. Noi dobbiamo dimostrare loro che, nonostante i botti, continuiamo a fare con indifferenza ciò in cui siamo indaffarati.

Rimedi aggiuntivi per tutti
Non sempre però questi accorgimenti bastano a risolvere la situazione e a restituire tranquillità ad un cane particolarmente fobico, ecco allora che, insieme agli atteggiamenti prima descritti, si possono provare altri rimedi, come il diffusore del «feromone dell’appagamento», facilmente reperibile in farmacia o nei pet-stores o i fiori di Bach, che possono essere utilizzati anche per i nostri amici a quattro zampe. Certo, non sono farmaci, ma possono dare davvero un buon aiuto.

Anticipate il problema, parlatene al veterinario
Consiglio però anche di parlarne con il vostro veterinario il quale, una volta valutata la situazione potrà prescrivervi anche un valido supporto farmacologico. Attenzione, con i farmaci si sa, non si scherza. Evitate pertanto il «fai da te»: non è detto che un farmaco adatto a voi lo sia anche per il vostro cane. Solo il medico veterinario può indicarvi la giusta soluzione!

In caso di smarrimento
In caso doveste smarrire il cane, avvisate subito le forze di polizia (in primis la Polizia Locale) fornendo una descrizione dettagliata del vostro amico peloso, stampate dei manifestini con i vostri recapiti e una sua foto ben definita, offrite magari una ricompensa per chi dovesse riportarvelo. Utilizzate i social network, Facebook su tutti. Abbiamo gruppi molto efficienti attivi nella bergamasca. Lasciate fisso sul cane il collarino con la medaglietta che deve riportare il nome del cane e il vostro numero di telefono. È sempre il modo più semplice e efficace per farvelo restituire. Se non l’avete ancora, sappiate che nei negozi di animaleria e in alcune ferramenta ve la incidono al momento. Inoltre nei grandi centri commerciali vi sono delle macchinette in cui potete farvela da voi. È sottinteso che il cane deve essere tatuato o microchippato, come da prescrizione di legge, cosa che permette alle autorità di rintracciarvi, ma la medaglietta lo identifica immediatamente.

In caso di ritrovamento
Nel caso foste voi a ritrovare un cane smarrito sprovvisto di medaglietta, recatevi dal più vicino veterinario che può identificare il cane con il lettore di microchip, in alternativa avvisate la Polizia Locale o il Comune in cui avete ritrovato l’animale. Anche in questo caso servitevi di facebook. Vi invito inoltre, se si lascia avvicinare, a non lasciarlo vagare per strada, ma ad offrirgli acqua, cibo ed uno stallo (anche di fortuna) in attesa che il proprietario o le autorità competenti vengano a ritirarlo.

Festivit dans No ai botti pericolosi

Inoltre Freccia dans Riflessioni Decalogo dei carabinieri. Fuochi d’artificio, le regole salva-vita

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Botti di Capodanno, l’appello dei medici degli ospedali: “E’ una tradizione negativa e pericolosa”

Posté par atempodiblog le 31 décembre 2015

Appello dei medici degli ospedali
Botti di Capodanno, l’appello: “E’ una tradizione negativa e pericolosa”
“I fuochi d’artificio non portano gioia a chi li usa e tanti problemi a chi deve curare le conseguenze del loro utilizzo”, denuncia a NapoliToday Alberto Cuomo, medico della centrale operativa del 118 di Napoli

di Nicola Clemente – Napoli Today

 Sì scem ca bott
Immagine tratta da: La Parlata Igniorante

Con l’avvicinarsi del Capodanno ritorna come ogni anno l’appello ad evitare l’utilizzo di petardi e botti pericolosi per l’incolumità di chi li utilizza e non solo. Dai presidi sanitari napoletani è partita una campagna sociale spontanea dei medici per spingere i napoletani ad evitare una vera e propria barbarie che ogni anno miete vittime e feriti gravi.

INTERVISTA - Napolitoday ha intervistato al riguardo il dottor Alberto Cuomo, medico della centrale operativa del 118 di Napoli, che ha lanciato un accorato appello ai napoletani:

“I fuochi d’artificio di Capodanno sono una delle poche tradizioni negative della nostra città che bisognerebbe perdere.

Non portano gioia a chi li usa e tanti problemi a chi deve curare le conseguenze di questi fuochi.

Al 118 ne vediamo tante ogni anno, ne vorremmo vedere meno e desidereremmo che i momenti di gioia si possano vivere senza mettere a repentaglio la propria e la altrui incolumità”.

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Fra i botti di Capodanno c’è la “Bomba di Parigi”. Ecco il vademecum della Croce Rossa
Nel Salernitano sequestrato un ordigno con 10 chili di polvere da sparo
de La Stampa

Botti-capodanno dans No ai botti pericolosi

Nelle ultime ore che precedono il Capodanno si moltiplicano i sequestri di botti illegali in tutta Italia. Nonostante gli inviti alla prudenza e i divieti sull’utilizzo di petardi, fuochi artificiali e divieti, la tradizione pericolosa di fine anno continua a resistere: c’era anche la «Bomba di Parigi» tra gli 80.600 botti illegali e artifici pirotecnici, per un peso complessivo di circa 6,5 tonnellate, sequestrati dalla Guardia di Finanza nel Casertano. Il micidiale ordigno, con il nome ispirato agli attacchi terroristici, conteneva circa 10 chili di polvere da sparo e una miccia programmata per far esplodere cento differenti colpi. È stata trovata in negozio di articoli per la casa gestito da cittadini di nazionalità cinese. 

IL VADEMECUM DELLA CROCE ROSSA
L’imprudenza di fine anno porta spesso a incidenti e ferimenti che finiscono per intasare i Pronto Soccorsi italiani.

La Croce Rossa ha stilato una lista di alcune semplici regole da adottare in vista dei festeggiamenti per l’anno nuovo con lo slogan «A Capodanno festeggia senza di noi. Non fare il botto».  

Ecco i consigli per festeggiare «senza la Croce Rossa»:  

- Non acquistare botti illegali. Non rivolgersi quindi a venditori non autorizzati e segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile artificio non legale 

- Non toccare i botti inesplosi trovati per strada. Se si trova un botto inesploso per strada non tentare di riaccenderlo, non toccarlo e contattare, anche in modo anonimo, le forze dell’ordine ai numeri gratuiti 112 o 113. 

- Tenere gli animali al riparo. Gli animali domestici, come è noto, si possono spaventare molto dal rumore dei botti, ed è quindi necessario tenerli in casa o al riparo e al guinzaglio. Attenzione va prestata anche a non far toccare dall’animale eventuali botti inesplosi. 

- Prestare molta attenzione in caso di vento. L’attenzione deve essere ancora maggiore in caso di vento, in quanto non si è in grado di controllare la direzione di fiamme o scintille che potrebbero arrivare lontano. 

- Non utilizzare i botti in locali interni. È pericoloso utilizzare i botti all’interno di case o locali in genere, che potrebbero provocare principi d’incendio. In questi casi contattare immediatamente i Vigili del Fuoco al numero gratuito 115. 

- Non permettere ai bambini di avvicinarsi. Tenere lontani i più piccoli, specie in fase di accensione e scoppio del petardo o fuoco artificiale. 

- Non usare armi e non lanciare bottiglie. Pericolosissimo, anche fatale, l’uso delle armi per sparare nel vuoto o dalla finestra in segno di festa, così come il lancio di bottiglie o altri oggetti. 

- Non cercare di fare esplodere botti inesplosi. Se un botto non è esploso, evitare assolutamente di tentare di riaccenderlo perché potrebbe scoppiare o incendiarsi all’improvviso. Buttare via il petardo, coprendolo con sabbia e acqua. 

In caso di incidenti ed emergenze sanitarie chiamare immediatamente il servizio di soccorso al 118, numero gratuito contattabile anche da telefono senza credito, avendo cura di descrivere la dinamica dell’infortunio al fine di veder arrivare il mezzo più adeguato per l’incidente avvenuto. 

 Freccia dans Riflessioni LA MAPPA DEI COMUNI CHE HANNO VIETATO I BOTTI (clicca qui)  

Freccia dans Stile di vita I CONSIGLI PER PROTEGGERE I PROPRI ANIMALI (clicca qui)  

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Fuochi d’artificio, le regole salva-vita

Posté par atempodiblog le 19 décembre 2015

Decalogo dei carabinieri
Fuochi d’artificio, le regole salva-vita
Tratto da: Avvenire

Fuochi d'artificio, le regole salva-vita dans Articoli di Giornali e News botti-pericolosi
Immagine tratta da: Caffeina libri

I botti “illegali” di Capodanno sono sempre un pericolo. Ogni anno, purtoppo, il primo giorno dell’anno i cronisti stilano una sorta di bollettino di guerra. Tanti feriti gravi con spesso anche dei morti. In molti Comuni i sindaci hanno emesso ordinanze di divieto dell’uso di fuochi artificiali, ma in molti, è sicuro, non ne terranno conto. Altri Comuni lasciano fare.

In ogni caso l’Arma dei carabinieri ha messo a punto una sorta di decalogo con alcune semplici regole di comportamento da adottare per l’uso sicuro dei fuochi d’artificio. L’obiettivo è di farlo conoscere il più possibile, soprattutto tra i più giovani. Inoltre i carabinieri invitano con decisione a diffidare dall’acquisto di materiale pirotecnico illegale, non rispondente alle normative vigenti, e a segnalare ogni illecita detenzione al 112 o alla Stazione Carabinieri più vicina. Solo così sarà possibile evitare mutilazioni, che in questi giorni si sono già ripetuti in alcuni casi, e lutti.

Fuochi d’artificio, ecco le regole salva-vita da ricordare:

1) Va sempre tenuto a portata di mano un estintore da usare in caso di incendio. Mai bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio, quest’ultimo se a contatto con l’acqua potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell’artifizio. In caso di ustione è consigliabile raffreddare la zona colpita per limitare i danni alla pelle determinati dall’aumento della temperatura.

2) Quando si trovano fuochi d’artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante l’intervento di personale specializzato.

3) Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell’avvicinarsi ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può alimentare la fiammella provocando l’esplosione.

4) Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d’artificio artigianali: delle semplici cause esterne tipo la pressione, l’urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare un’esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.

5) È assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente. Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto rivolgetevi ai Carabinieri telefonando al 112.

6) Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.

7) Al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.

8) I bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio.

9) I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.

10) Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.

11) I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in ferro, perché l’esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge in tutte le direzioni che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi “proiettili”.

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Con i botti di Capodanno Fido e Felix rischiano la vita: Ecco come aiutarli

Posté par atempodiblog le 4 décembre 2015

Con i botti di Capodanno Fido e Felix rischiano la vita: Ecco come aiutarli
Tratto da: Leggo

Con i botti di Capodanno Fido e Felix rischiano la vita: Ecco come aiutarli dans Amicizia No-ai-botti

Ogni fine anno si trasforma in un incubo per i nostri amici animali. Non solo per quelli che dividono la casa con noi. Pensate che negli uccelli il fragore dei botti li fa fuggire dai nidi e li induce a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire sfracellati su un muro o contro cavi elettrici. Quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali e alla mancanza di un riparo.

Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto.

Cani, gatti e piccoli animali domestici, poi, si spaventano a morte per i botti della notte di San Silvestro. Il motivo? La loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Dunque, provate a immaginare cosa avviene nella testa dei nostri amici pelosi. Per gli esemplari sofferenti di cuore poi può essere davvero un rischio mortale. Perciò ecco alcuni consigli dei veterinari per gestire al meglio i nostri pets alla vigilia del conto alla rovescia.

Non lasciare mai il cane all’aperto, preferire invece stanze piccole, magari lontane dalla strada o da zone dove qualcuno può sparare petardi.

E’ preferibile non lasciare l’animale da solo, ma se proprio non si può fare diversamente, rendere viva la stanza con un po’ di musica o televisione a basso volume e luce.

Se si è in casa, evitare di rassicurare cani e gatti ad ogni rumore coccolandoli: quello che per noi è un gesto di affetto fatto al fine di tranquillizzare l’animale, provoca l’effetto contrario poiché suggerisce che c’è qualcosa che non va. Meglio continuare a chiacchierare normalmente.

Se l’animale si agita troppo, farsi prescrivere dal veterinario dei fiori di bach: non fanno male (non preoccupatevi se sono sciolti in alcol, in realtà la percentuale è minima una volta diluiti) ed è consigliabile iniziare a somministrarli anche qualche giorno prima del 31 dicembre per favorire il rilassamento. Ma evitate le soluzioni dei sedativi fai da te.

Lasciamo pure che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo. E ricordate che spesso si continua a sparare – sebbene in misura molto minore – anche nei giorni successivi il 31 dicembre e fino all’Epifania. Per cui: occhi e orecchie aperte!

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Il cane e la paura dei botti: che cosa fare

Posté par atempodiblog le 30 décembre 2013

Il cane e la paura dei botti: che cosa fare
Che cosa fare quando il nostro cane ha paura dei fuochi d’artificio? Com’è possibile aiutarlo?
di Zita Talamonti - Scienza e salute

Il cane e la paura dei botti: che cosa fare dans No ai botti pericolosi Paura-botti-capodanno

Sono tantissimi i cani che hanno paura dei fuochi d’artificio; in questi casi si parla di “fobia specifica nei confronti dei rumori”, patologia che, nei casi più gravi, può essere assimilabile ai nostri “attacchi di panico”.  I sintomi sono vari: il cane può ansimare, avere un aumento della salivazione, vocalizzare, tremare, tentare di nascondersi, urinare o defecare, ecc. Ecco qualche consiglio per aiutare il nostro amico a quattro zampe.

Per prima cosa, se sappiamo che il nostro cane ha una forte paura dei botti e viviamo in una zona in cui vengono fatti scoppiare i fuochi d’artificio per inaugurare il nuovo anno, non portiamolo a passeggio nelle ore clou e rimaniamo con lui durante la notte di Capodanno; in questo modo potremo mettere in atto alcune accortezze per assicurarci che viva l’esperienza dei rumori forti nel modo meno traumatico possibile.

Non lasciamo mai il nostro cane in giardino o sul terrazzo, ma teniamolo in casa con noi, lasciandogli a disposizione la cuccia e la ciotola dell’acqua, chiudendo le finestre e abbassando le tapparelle; accendiamo la radio o la televisione mantenendo un volume abbastanza alto.

Ai primi botti, se il cane è all’erta ma è ancora abbastanza tranquillo, cerchiamo di distrarlo e tenerlo impegnato in qualche attività piacevole: ad esempio, possiamo giocare un po’ con la pallina oppure possiamo lasciargli un osso per cani da rosicchiare.

Se il cane dovesse spaventarsi, cerchiamo di ignorarlo il più possibile. Ad esempio, se cerca un nascondiglio, lasciamo che rimanga lì, non sgridiamolo, non chiamiamolo e non andiamo da lui per consolarlo.

Infatti, ogni parola di consolazione (ad esempio, “stai tranquillo, va tutto bene”) e ogni carezza data mentre il cane manifesta un atteggiamento di paura non fanno altro che rinforzare tale comportamento: sarebbe come premiarlo per lo stato di paura e agitazione, col risultato di aumentare la sua paura. In questi casi è meglio ignorarlo evitando ogni interazione con lui; non appena il cane apparirà più rilassato e magari si metterà sulla sua cuccia, potremo accarezzarlo e lodarlo, premiandolo per aver assunto un comportamento positivo.

E’ molto importante non sgridarlo mai se ad esempio abbaia, ulula, mugola, urina sul pavimento o rovescia qualche oggetto: in questi casi bisognerebbe cercare di distrarlo impegnandolo in altre attività.

A volte ci si rassegna all’idea che il proprio animale abbia paura dei rumori forti, ma in realtà lo si può aiutare. Quindi se un proprietario sa che il suo cane ha questo tipo di problema, è importante che si rivolga a un Veterinario comportamentalista, che potrà visitare il cane e prescrivere una terapia comportamentale ed, eventualmente, una terapia farmacologica per aiutare l’animale a stare meglio.

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I fuochi d’artificio

Posté par atempodiblog le 3 décembre 2008

I fuochi d’artificio non sono giocattoli

I fuochi d'artificio  dans No ai botti pericolosi Botti-capodanno

Nella maggior parte dei casi si tratta però di prodotti artigianali che non rispettano le norme di sicurezza.

Malgrado la campagna di sensibilizzazione negli ultimi anni, ancora molti sono gli accessi in Ospedale per danni conseguenti all’utilizzo di questi prodotti, quali traumi, lesioni da scoppio, ustioni, danni oculari.

Gli accessi ai Pronto Soccorso in età pediatrica rappresentano circa 1/3 di tutti gli accessi per danni conseguenti ad utilizzo di fuochi d’artificio e sono nettamente più frequenti nel sesso maschile.

Mentre gli incidenti negli adulti sono più concentrati intorno alla mezzanotte di Capodanno, nei bambini sono più frequenti il primo giorno dell’anno conseguentemente alla raccolta di fuochi inesplosi.

Oltre ai provvedimenti delle Forze dell’Ordine atte al sequestro di prodotti fuorilegge e alla campagna dei media per la prevenzione, la vigilanza dei genitori rimane fondamentale.

Dott. Antonino Reale
Unità Operativa di Pediatria dell’Emergenza
Dipartimento di Emergenza ed Accettazione


Divisore dans San Francesco di Sales

Qui di seguito vengono forniti da parte del dott. Giovanni Aliquò (Direttore Area Armi ed Esplosivi – Dipartimento della Pubblica Sicurezza) degli importanti consigli su come prevenire possibili incidenti.

Anche i prodotti pirotecnici all’apparenza più innocui possono, con i loro effetti, provocare lesioni di varia entità e natura in chi li utilizza.

È per questo motivo che è sempre vietata la vendita ai minori di 14 anni di qualsiasi prodotto pirotecnico (compresi quelli di « libera vendita ») ed, in ogni caso, il loro uso da parte di minori di 18 anni è consigliabile che avvenga sotto la supervisione diretta di un adulto.

Anche chi ha più di 18 anni, comunque, deve usare la massima prudenza nell’impiego di qualsiasi pirotecnico.

Prudenza fin dall’acquisto
Non comprate mai pirotecnici dagli sconosciuti. In particolare si deve diffidare delle bancarelle improvvisate, sulle quali spesso sono in vendita prodotti non conformi e vietati.

Chi vende prodotti pirotecnici deve essere munito di una licenza, sulla quale è sempre riportato il nome e cognome del titolare, il quale ha l’obbligo di esporla in modo ben visibile.

Se i fuochi d’artificio sono sprovvisti di una chiara e completa etichetta non comprateli ed avvertite subito il 113.
I fuochi sprovvisti di etichetta, per ciò solo, sono illegali e devono essere immediatamente ritirati dal commercio e distrutti.
Tutti i fuochi di artificio, e specialmente quelli di libera vendita, devono sempre essere provvisti di un etichetta chiara e facilmente leggibile sulla quale devono essere riportate, tra l’altro, le complete istruzioni per un uso sicuro del prodotto.

Leggete attentamente, prima dell’acquisto, le istruzioni e se non vi appaiono chiare non comprate il fuoco d’artificio.

Sull’etichetta, oltre agli estremi del provvedimento ministeriale di riconoscimento, deve essere anche presente il nome del produttore o quello dell’importatore, che sono i responsabili, per la sicurezza e la conformità del fuoco d’artificio, al modello depositato presso il « Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio per l’Amministrazione Generale – Ufficio Polizia Amministrativa – Area Armi ed Esplosivi ».

Sull’etichetta è riportata anche la « categoria » di appartenenza.
I fuochi di IV e V Categoria possono essere venduti, a particolari condizioni e da persone in possesso di una specifica licenza di polizia, solo a maggiorenni muniti di speciali autorizzazioni di polizia.
La loro vendita in forma ambulante è sempre vietata.
Questi fuochi, anche quando sono omologati, non sono mai destinati ad un uso interno (tra le pareti di casa) e, comunque, il loro corretto impiego, in relazione ai più elevati indici di pericolosità intrinseca agli oggetti, richiede speciali attenzioni ed esperienze.
In realtà i fuochi artificiali di IV e V Categoria sono per lo più destinati ad utilizzatori professionali e/o muniti di speciali competenze.

I fuochi di « libera vendita« , come detto, non possono comunque essere venduti ai minori di 14 anni.
Tale divieto è sempre riportato sull’etichetta.
Anche per l’uso di questi prodotti pirotecnici è sempre necessario usare la massima cautela, seguendo attentamente le istruzioni che devono essere riportate sull’etichetta o, in alcuni casi, sui fogli d’istruzioni che devono sempre seguire i prodotti.

In ogni caso, ricordate che i fuochi artificiali che hanno un più elevato indice di pericolosità sono quelli, non a caso normalmente chiamati “botti”, ad effetto scoppiante (raudi, tracchi, ecc.).

Prudenza nel maneggio e nell’uso
Seguite sempre, per il maneggio e l’uso, le istruzioni che devono essere riportate sull’etichetta o sugli eventuali fogli illustrativi che accompagnano il prodotto.
In ogni caso valutate attentamente le condizioni nelle quali state per utilizzare il prodotto, tenendo conto degli effetti.

I bambini non debbono maneggiare fuochi di alcun tipo (ed in particolare quelli di IV e V categoria). I fuochi dilibera venditapossono essere utilizzati anche da maggiori di 14 anni, ma è sempre consigliabile la supervisione di un adulto.

Ricordate che anche le apparentemente più innocue « stelline » pirotecniche possono, se maneggiate senza le dovute attenzioni, causare lesioni anche gravi ad un bambino.

Non maneggiate mai fuochi di artificio in prossimità di fiamme libere di qualsiasi tipo (comprese le sigarette accese) e non collocateli né utilizzateli in prossimità di liquidi o contenitori di gas infiammabili.

Durante l’uso, se possibile, cercate di evitare di tenere in mano, in prossimità del viso o del corpo o nelle vicinanze di cose infiammabili (tende, divani, tappeti, sterpaglie secche, etc.), il fuoco artificiale.

Non dirigete mai un fuoco artificiale in direzione delle persone a voi vicine o, in caso in cui l’effetto pirotecnico preveda la proiezione a distanza (come per i razzi, ad es.), anche di case o costruzioni. Se possibile, cercate di fissare bene il fuoco artificiale ad un sostegno, controllando che la traiettoria dell’effetto pirotecnico sia libera, allontanandovi subito dopo l’accensione e godendovi a distanza lo spettacolo.

Stare distanti dai fuochi d’artificio dopo la loro attivazione non solo dà maggiore sicurezza all’utilizzatore, ma gli consente di godersi meglio gli effetti pirotecnici di luce e di suono.

Non raccogliete mai da terra fuochi artificiali apparentemente inesplosi.
Potrebbero essere difettosi ed attivarsi in condizioni tali da causare, a voi ed alle persone che vi sono vicine, gravi danni.

Dott. Giovanni Aliquò
Direttore Area Armi ed Esplosivi
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Ufficio per l’Amministrazione Generale
Servizio Polizia Amministrativa

Fonte: ospedalebambinogesu.it

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