Da Fatima a Medjugorje. Il piano di Maria per la pace

Posté par atempodiblog le 22 mai 2010

DA FATIMA A MEDJUGORJE – IL PIANO DI MARIA PER LA PACE

gospa medjugorje

Il 1991 è un anno cruciale nella storia contemporanea. Nessuno lo sospetta, ma l’impero sovietico che domima metà del mondo sta per collassare. La Regina della pace lo aveva già annunciato fin dai primi mesi delle apparizioni (30 Ottobre 1981), evocando la promessa di Fatima: “Alla fine la Russia si convertirà”. Il primo messaggio del 1991 è il più drammatico che mai sia stato pronunciato dalla Madonna: “ Cari Figli, oggi, come prima mai v’invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana è forte e desidera distruggere non solo la vita vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete” (25 Gennaio 1991). Mentre la Madonna dà il messaggio, infuria la prima guerra contro l’Iraq. I pericoli di un conflitto globale incombono minacciosi. Il Papa Giovanni Paolo II lancia appelli accorati perché le armi tacciano. Il 25 Giugno, ventesimo anniversario delle apparizioni, i cannoni serbi incominciano a crepitare in Bosnia Erzegovina. Scoppia la guerra civile nei Balcani, durati quasi quattro anni, con oltre quattrocentomila morti e ottantamila donne stuprate. Sull’orrizzonte internazionale si addensano nuvoloni gonfi di tempesta.

In questo contesto La Regina della pace, nel messaggio del 25 Agosto 1991, dà un annuncio che lega strettamente Fatima a Medjugorje, come se le due apparizioni facessero parte di un medesimo piano di salvezza. La Madonna vede realizzarsi ciò che noi non riusciamo a vedere. Al di là dei cannoni che crepitano, grazie alla preghiera e al digiuno di innumerevoli anime devote, si sta realizzando la promessa fatta a Fatima di un tempo di pace per l’umanità, preceduto dalla conversione della Russia. Chi ascolta comprende che può essere protagonista di un avvenimento storico unico e si sente personalmente coinvolto:
“Cari Figli, anche oggi vi invito alla preghiera, ora come non mai, da quando il mio piano ha incominciato a realizzarsi. Satana è forte e vuole intralciare i miei progetti di pace e di gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte in ciò che ha deciso. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e a digiunare ancora più intensamente. Vi invito a qualche rinuncia per la durata di nove giorni, perché col vostro aiuto si realizzi tutto ciò che voglio realizzare secondo i segreti inziati a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l’importanza della mia venuta e la serietà della situazione.” (25 Agosto 1991). Chi allora poteva pensare che l’8 Dicembre del medesimo anno i capi delle varie Repubbliche sovietiche ne avrebbero decreatato lo scioglimento e che il 25 Dicembre la bandiera rossa sarebbe stata ammainata dal Cremilino? Uno dei più grandi imperi della storia, la cui nefasta epopea anticristica era stata preannunciata dalla Madonna a Fatima, era caduto senza versamenti di sangue.
Da Fatima a Medjugorje la storia umana vive una delle pagine più drammatiche e luminose dell’Apocalisse. Non si tratta di un evento che ci sta dietro le spalle, come se ormai appartenesse al passato. Al contrario si tratta di una prospettiva nella quale siamo profondamente coinvolti e il cui svolgimento riguarda il nostro immediato futuro. Siamo infatti nel pieno di quel grande combattimento fra il Cielo e l’inferno, fra la Donna vestita di sole e il grande drago rosso, dal cui esito dipenderà il futuro del mondo. Questa pagina dell’Apocalisse è una realtà sotto i nostri occhi e noi ne siamo direttamente chiamati in causa. Satana ha colto il suo momento propizio per distruggere il mondo e impadronirsi delle anime mediante l’odio e la guerra. La Regina della pace è scesa in campo per schiacciargli la testa e preparare per il mondo un tempo di primavera.

Il grande combattimento escatologico non è ancora entrato nella sua fase culminante, ma le forze in campo si stanno ormai chiaramente delineando. All’inizio del ventesimo secolo il serpente infernale preparava quegli sconvolgimenti che avrebbero dato origine a due guerre mondiali, fino alla produzione attuale delle armi di sterminio di massa. Nello stesso tempo seduceva il mondo col miraggio della totale autonomia dell’uomo, non più sottomesso a Dio, ma padrone orgoglioso del suo destino. Non è difficile immaginare che cosa sarebbe accaduto se la Madonna non fosse intervenuta per tempo.

E’ a partire da Fatima che la Madre di Dio sta pazientemente facendo maturare il suo piano di salvezza. La sua strategia è quella divina di sempre. Si tratta di vincere il male col bene. Laddove il nemico diffonde l’incredulità, la Madonna suscita la fede; laddove sparge l’odio, lei semina l’amore; laddove aizza alla violenza e alla vendetta, lei chiama alla mitezza e al perdono. Satana ingrossa i suoi eserciti trascinando gli uomini sulle vie dell’egoismo e dell’immoralità; la Madre di Dio forma le sue schiere invincibili invitando le anime alla conversione e alla santità di vita.

Guardando alla storia del ventesimo secolo con l’occhio della fede, noi possiamo vedere una crescita contemporanea, quasi parallela, delle forze del bene e di quelle del male. Alle orde dei negatori di Dio e degli spregiatori dell’uomo Maria contrappone le schiere dei testimoni della fede e degli apostoli dell’amore. Nei lager e nei gulag, come nei campi di battaglia di tutto il mondo, agli orrori dell’inferno la Madonna oppone le figure eroiche di coloro che muoiono donando la vita per i fratelli. Quando il maligno ordiva trame di morte, Maria tesseva i suoi piani di vita.

L’errore di prospettiva del dopo guerra è stato quello di pensare che la grande tribolazione fosse ormai alle spalle e che per l’umanità si prospettasse un lungo tempo di pace. Le sofferenze della guerra avevano avvicinato gli uomini a Dio. Il bagno di sangue aveva resa l’umanità un po’ più saggia. Il maligno tuttavia è l’infaticabile e l’irriducibile. Lui sa che ha alla sua portata la possibilità di distruggere il mondo e non vuole lasciarsela sfuggire. E’ straordinaria l’abilità con la quale satana negli ultimi decenni del secolo ha usato la grande disponibilità dei beni materiali per allontanare gli uomini da Dio, per diffondere l’ateismo pratico e per trascinare nell’immoralità e nell’indifferenza religiosa gli individui, le famiglie e la società intera.

Quando sono incominciare le apparizioni di Medjugorje, il 24 Giugno 1981, nessuno poteva pensare quale straordinario avvenimento stesse incominciando e a quale mirabile progetto la Madonna avesse posto mano. Il triplice grido “Pace, pace, pace”, lanciato al mondo fra le lacrime, coglieva un’umanità distratta e paga delle sue sicurezze. Nessuno in quei primi tempi poteva neppure sospettare che la sua presenza fra noi sarebbe durata così a lungo. Il disegno della Regina della pace si è delineato gradualmente, ma con mirabile continuità. Mentre il tempo passava e molti si interrogavano fino a quando sarebbero durate le apparizioni, il piano della divina misericordia si andava delineando nella sua mirabile bellezza.

Chi non comprendeva si chiedeva con un pizzico di incredulità: “Perché un così lungo tempo e perché così tanti messaggi”? La presenza della Madonna a molti sembrava superflua. “Abbiamo la Chiesa, abbiamo l’Antico e il Nuovo Testamento” commentavano coloro che si erano dimenticati che la Madre di Cristo è anche la Madre della Chiesa e dell’umanità. Eppure la Madonna aveva fatto intravedere fin dall’inizio che ci trovavamo di fronte a un intervento di Dio assolutamente eccezionale e irripetibile.

“Io e mio Figlio abbiamo un progetto speciale su questa parrocchia” (Medjugorje, 12 Aprile 1984), confidava la Regina della pace. “Cari figli, vi amo ed ho scelto in modo speciale questa parrocchia, che mi è più cara di altre, dove sono rimasta volentieri quando l’Altissimo mi mandava” (Medjugorje, 21 Marzo 1984), affermava la santa Vergine, manifestando una chiara predilezione divina per la piccola parrocchia dell’Erzegovina. Ma è un Giovedì santo che la Regina della pace dichiara l’importanza primaria di Medjugorje rispetto a tutte le apparizioni del passato: “Cari figli, vi ringrazio perché nei vostri cuori avete cominciato a pensare di più alla gloria di Dio. Oggi è il giorno in cui volevo cessare di darvi dei messaggi, perché alcuni non mi hanno accolto. La parrocchia, ad ogni modo, ha fatto progressi, e desidero darvi dei messaggi come mai è avvenuto in nessun luogo nella storia dall’inizio del mondo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata” (Medjugorje, 4 Aprile 1985).

Questo messaggio, che all’inizio destava meraviglia, ora si sta pienamente realizzando. La Regina della pace lo completava affermando che mai più sulla terra ci sarebbero state apparizioni come quelle di Medjugorje. Ci troviamo di fronte a un avvenimento unico e irripetibile, come eccezionale è il pericolo che minaccia l’umanità. Si delinea così il quadro mirabile della divina misericordia che ha donato alla nostra generazione un tempo straordinario di grazia, nel quale la Madre di Dio sta preparando le schiere del bene, per arginare la furia del drago, ormai sciolto dalle catene a causa della stoltezza degli uomini.

La Madonna in questi ultimi tempi invita ripetutamente a pregare per un suo piano che si deve realizzare. Noi non possiamo conoscere gli elementi singoli e i suoi tempi di attuazione, ma ci appare chiaro un disegno di sconfinato amore, il cui sbocco finale è il nuovo mondo della pace. Incominciando da Fatima fino ad oggi, la presenza di Maria si va sempre più manifestando come l’elemento chiave per la comprensione dei tempi che stiamo vivendo. Lo stesso pontificato di Giovanni Paolo secondo appare in tutto il suo valore solo se collocato nel piano materno di Maria per l’umanità. Comprendere il progetto della Regina della pace è oggi una grande urgenza per la Chiesa e per l’intera umanità. Esso infatti prevede la nostra attiva collaborazione per potersi realizzare.

A una umanità inquieta e senza pace, a un mondo in balia dell’odio e del rancore, a una generazione in pericolo e tentata di disperazione, la Madonna si presenta come l’inviata dall’Altissimo e la messaggera del suo amore. Mentre l’angoscia per il futuro cresce nei cuori, lei ci rincuora dicendo: “Sono qui io ad aiutarvi”. Siamo ancora nel vivo del tempo di grazia che Dio ha concesso al mondo. Non durerà all’infinito. Si tratta infatti di un periodo di preparazione spirituale per un futuro su cui è posto il sigillo dei dieci segreti. Beati coloro che verranno trovati con le loro lampade accese.

di Padre Livio Fanzaga

Fonte: Oggi
Tratto da: Radio Maria

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Cerchiamo Dio, e niente di meno

Posté par atempodiblog le 3 février 2010

Riflessioni di Padre Jozo sulla preghiera.

Cerchiamo Dio, e niente di meno dans Medjugorje padrejozozovko

Durante l’incontro del  15 febbraio 1998 a  Molinetto di Mazzano (BS), Padre Jozo con forza e dolcezza, ci ha aiutati a comprendere il mistero della preghiera, grande dono di Dio fatto all’uomo per permettergli di incontrarLo.

La Madonna invita ancora a pregare. Se tu domandi cosa è Medjugorje, che cosa ha fatto la Chiesa a Medjugorje in questi sedici anni e sette mesi, io semplicemente rispondo: la Chiesa ha pregato, giorno e notte, ha fatto digiuno da sedici anni, ha pregato nelle famiglie, nella parrocchia, sulla collina delle Apparizioni, sul Kricevac. La Madonna, con grande amore e gioia, ha messo i messaggi nei nostri cuori. Due anni fa, in febbraio, la Madonna ha detto : “Cari figli, di nuovo vi invito alla conversione” e l’invito alla conversione è il messaggio più grande tra quelli che Lei ci ha dato. Vivete questo messaggio. La Madonna ha fatto una scala di valori per dirci cosa è importante: la nostra conversione. La conversione arriva con la preghiera. L’uomo che non prega non ha capito niente; l’uomo che non riesce a pregare non crede, non ama, non sa amare. L’uomo che non prega non riesce ad amare l’Eucarestia. Non importa se alla domenica va in chiesa. Provate a chiedergli perché va a messa. Lui non sa spiegare il perché. Tremo nel pensare a quello che potrebbe rispondere. Anche i sacerdoti che non pregano alla domanda del  perché pregano, non so cosa potrebbero rispondere. Solo l’uomo che prega può subito dire, con grande responsabilità, perché e a chi  crede. La preghiera fa incontrare Dio. E’ importante sapere cosa significa per noi pregare: significa un’esperienza con Dio. Incontrare Dio, ricevere la sua presenza, come tutti coloro che l’hanno incontrato. Cosa ha ricevuto Maria Maddalena? La propria conversione. L’uomo che prega si trova come Marta e Maria: nella propria famiglia ospita Gesù. La famiglia ascolta la sua parola, si sente onorata, benedetta, protetta. L’uomo che prega sa con chi si incontra, chi è Colui del quale pronunciamo il nome. E’ il nostro Dio, vivo e risorto, che abita in mezzo a noi. L’uomo che prega sa ascoltare e tenere la parola divina nel proprio cuore.  Questo la Madonna ha detto: “Solo con la preghiera potete cambiare il cuore”. L’uomo che prega con il cuore convertito, è cambiato. Può dire “Io credo”, non perché ha studiato teologia, ma perché “il Signore mi ha dato questo dono”, può dire “Dio è vivo, l’ho incontrato, ho parlato con Lui, ho visto Lui”. L’uomo che prega incontra Dio e sa testimoniare: “Io credo in Dio che è vivo”. Quante volte la Madonna ha detto: “Pregate”. Se oggi tu decidi di vivere anche solo questo messaggio, subito dopo tu sei aperta,  vicina al messaggio della Madonna di ascoltare la Parola di Dio. Nell’ultimo messaggio la Madonna ci invita alla preghiera. Tante volte ha detto ed ha sottolineato: “Pregate ogni giorno il rosario”. Senza la preghiera non si cambia il cuore. Ma come abbiamo il cuore duro! Molti non si sopportano più in famiglia. Per quelle persone che sono nella sala accanto e sono possedute (dal demonio n.d.r.), tutto è cominciato dalla mancanza di amore. Una di quelle ragazze piange e dice: “Mi vogliono portare in ospedale”. Ma no, cara, l’ospedale non serve. Per la tua guarigione ti serve l’amore. Tu non puoi perdonare, non riesci a perdonare, non sei educata in questo. Ti manca questa virtù: sopportare il prossimo, perdonare una ferita, perdonare un’ingiustizia, pregare per quelli che ti fanno male e soffrire. Non è semplice, ma è possibile. E’ grazie alla  preghiera di Gesù sulla croce “Padre perdona loro”, che il Padre ha accettato la preghiera. Per questo la Madonna, nell’ultimo messaggio ha detto: “Non permettete a satana che vi prenda in giro e faccia di voi quello che vuole”. L’uomo che prega chiude le porte davanti a satana e lui non può entrare. Può tentare, ma non riesce ad entrare, non riuscirà a fare nulla. Dov’è la debolezza, la mancanza della fede? E’ nella mancanza della preghiera. Oggi, carissimo, puoi aiutare il tuo popolo. Oggi aiutano di più, sono i veri benefattori della Chiesa, coloro che sanno pregare, che usano questa arma contro il nemico. Oggi la Chiesa è in difficoltà. Sono pochi i posti dove si prega veramente. Le cattedrali sono vuote e perfino la Madonna fatica ad entrare. E’ un problema.
Ma dove è oggi la Chiesa? Come si manifesta? Nella tua santità, nella santità dei sacerdoti che vivono dell’Eucarestia. Se abbiamo cancellato la Messa dalla vita quotidiana o dalla domenica, cosa possiamo aspettarci? Che possiamo vivere in pace, che abbiamo del bene, che in famiglia viviamo bene? Ma come? Non può stare bene l’uomo che perde un valore, un gioiello. Non può stare bene! La moglie che perde l’anello matrimoniale, non può stare bene. E’ nervosa, ha perso un simbolo, un valore che non si può valutare in denaro. Costa tutto, non si può pagare, non si sostituisce. Così non si può sostituire l’Eucarestia. Domenica, c’è la parrocchia che ti chiama, c’è la campana ed il comandamento divino che ti chiamano. Non si può perdere l’anello della fede, dell’unione con Dio Eucarestia.  E’ un dono. Il cuore di un  uomo che non va a Messa, non può avere un sorriso autentico e vero. Non importa ciò che noi pensiamo, ma ciò che dice Dio. Noi non possiamo essere soddisfatti con piccole cose, cerchiamo Dio e niente di meno.

Padre Jozo Zovko – Mir i Drobo

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In 15mila per apparizione della Madonna

Posté par atempodiblog le 3 février 2010

« Cari figli, con amore materno oggi vi invito ad essere un faro per tutte le anime che vagano nella tenebra della non conoscenza dell’amore di Dio. Per poter illuminare più fortemente possibile ed attirare quante più anime possibili, non permettete che le falsità che escono dalle vostre bocche facciano tacere la vostra coscienza. Siate perfetti! Io vi guido con mano materna, con mano d’amore. Vi ringrazio ».

In 15mila per apparizione della Madonna dans Medjugorje palavesuvioapparizionegmirjanadragicevicsoldo dans Medjugorje

A Napoli la veggente di Medjugorie
Maria Chiara Aulisio - Il Mattino

Eccolo qui il messaggio che ieri mattina, al Palavesuvio di Ponticelli, gremito all’inverosimile, la Madonna ha affidato a Mirijana. Dopo il testo, la testimonianza della veggente che ha invitato tutti i fedeli alla preghiera, soprattutto per i non credenti. Inevitabile una riflessione sull’eucarestia: «Andate a messa, – ha detto Mirijana – mettete Gesù al primo posto nella vostra vita, abbiate rispetto per i sacerdoti, sono loro che incarnano il figlio di Dio sulla terra». Alta, giovane e bionda, Mirijana Dragicevic ha avuto apparizioni quotidiane per un solo anno, dal 25 dicembre del 1981 al 25 dicembre del 1982. Quel giorno di Natale, affidandole il decimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la vita avrebbe avuto solo un’apparizione all’anno: il 18 marzo. Ma le cose non andarono così. Dal 2 agosto del 1987, infatti, il secondo giorno di ogni mese Mirijana vede di nuovo la Madonna e con lei prega per i non credenti, «per quelli – dice – che non conoscono l’amore di Dio». «E se poteste vedere anche una sola volta le lacrime che scendono sul viso della Madonna, quando parla dei non credenti, – racconta ancora la veggente – sono sicura che preghereste con tutto il cuore». Infine, un’esortazione al digiuno, almeno un giorno alla settimana, alla confessione e alla preghiera in famiglia «l’unica strada – conclude – per trasmettere fede e amore ai nostri figli».

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Omelia del Cardinal dr. Christoph Schönborn alla veglia di Capodanno

Posté par atempodiblog le 9 janvier 2010

Omelia del Cardinal Schönborn alla veglia di Capodanno, Medjugorje 31 dicembre 2009

Omelia del Cardinal dr. Christoph Schönborn alla veglia di Capodanno dans Cardinale Christoph Schönborn medjugorje

Cari fratelli e sorelle, qui in chiesa o nei luoghi davanti alla chiesa o nel salone giallo, siamo tutti consapevoli che è un grande privilegio non dover festeggiare il nuovo anno con lo Champagne – forse più tardi – [applausi e risa] ma con Maria, Giuseppe, il Bambino nella greppia, con gli angeli.
Tutti noi siamo venuti a Medjugorje per essere in questo giorno in special modo vicini alla Madre del Signore. O più esattamente dobbiamo dire che siamo venuti qui perché sappiamo che la Madre del Signore vuol essere vicina a noi.
Con lei vogliamo iniziare il nuovo anno, e la prima cosa che mi commuove, se penso al presepio e ai pastori, è che non c’era nessun angelo. Qui [indica il presepio alla base dell'altare] ci sono due angeli sopra la grotta, ma nel vangelo non ci sono; erano nel campo dei pastori, una grande schiera di angeli, ma Maria e Giuseppe ne hanno solo sentito parlare, i pastori glielo hanno raccontato!
Neanche voi avete visto la Gospa, ma qui ci sono delle persone che ce lo hanno raccontato. E noi confidiamo che la Madonna ci è veramente vicina. La fede viene dall’ascolto e mi impressiona per prima cosa che nel vangelo di oggi si parla di ascolto. Prima di tutto dobbiamo ascoltare il lieto annuncio. Abbiamo due orecchie, due occhi e una bocca: questo significa che dobbiamo ascoltare molto, guardare molto e poi parlare. E cosa dobbiamo dire? Dobbiamo raccontare ciò che abbiamo visto e udito. Il mondo necessita di una nuova evangelizzazione, questa avviene solo se è impossibile che tacciano coloro che hanno visto e udito. Tutti noi abbiamo ricevuto la fede e nel battesimo abbiamo ricevuto il compito di comunicarla ad altri. I pastori hanno raccontato ciò che era stato loro detto e da questo tutto è continuato. Il vangelo, la buona novella, è stata raccontata, e quelli che l’hanno riferita erano credibili. Quelli che hanno udito, hanno anche visto che le parole erano in accordo con la vita, che ciò che i testimoni dicevano trovava corrispondenza anche nella loro vita.
Come possiamo diventare testimoni del vangelo? Prima di tutto in quanto guardiamo a Maria. Maria conservava e meditava nel suo cuore tutto quello che era accaduto. Fratelli e sorelle, ciò di cui urgentemente abbiamo bisogno nel nostro tempo è la preghiera. Lo dico con un po’ di tristezza, so che prego troppo poco. So che la preghiera è la vita. Senza un vivo rapporto con Dio la nostra vita diventa arida e vuota. Perché la Madonna ci dice continuamente di pregare? Prendetevi il tempo per la preghiera. Un buon proposito per il nuovo anno, per noi sacerdoti, diaconi e per tutti. Tempo per la preghiera. C’è così tanta forza, così tanta gioia, troppo chiaro. Preghiamo Maria che ci aiuti a pregare di più. Se preghiamo le nostre parole sono piene di vita e poi la nostra testimonianza è credibile.
Vorrei spendere due parole su ciò che l’apostolo Paolo ci ha detto. L’anno paolino è già finito e ora siamo nell’anno sacerdotale, ma le parole dell’apostolo Paolo erano così forti perché erano piene di vita. Nella lettura di oggi ci dice che Dio ha mandato suo Figlio per farci diventare figli. Le figlie non sono escluse, si intende, figli e figlie insieme, ma Paolo dice che siamo chiamati a diventare figli, e non schiavi. Così come Gesù è figlio di Dio, così possiamo anche noi chiamarlo Padre. All’inizio di quest’anno l’apostolo Paolo ci dice: voi siete figli e non schiavi.
Io penso che Medjugorje è un posto dove si confessa molto e la confessione è la liberazione dalla schiavitù del peccato. Dio ci vuole avere come figli. Libertà dei figli di Dio, e per questo ci ha donato il sacramento della confessione. Dobbiamo avere un nuovo atteggiamento verso Dio, poterlo chiamare Abbà. Gesù ci ha chiamato ad avere fiducia in lui, ad avere fiducia in Dio. C’è troppa paura di Dio in noi, Jezu ufam tobie, Gesù confido in te – so anche il polacco – [alcune risate, quelli che capiscono la battuta], Jezu ufam tobie, Gesù confido in te [applausi].
Il Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato questo messaggio: abbiate fiducia nella misericordia di Dio, abbiate fiducia nella misericordia di Gesù. A volte, avere fiducia può essere eroico, quando la vita si fa difficile, quando un matrimonio diventa un peso, quando una malattia ci opprime, quando non sappiamo come andrà col nostro lavoro. Allora, dire Jezu ufam tobie, può essere eroico. Avere fiducia è veramente un atto di fede, e ancora guardiamo a Maria: chi ha donato un atto di fiducia, di fede, più grande di Maria? Jezu ufam tobie: questo sia il nostro programma per l’anno che viene.
E’ quasi mezzanotte e si sentono i botti, ma noi non tiriamo petardi, noi cantiamo [applauso]. E un’ultima parola: i pastori tornarono glorificando e lodando Dio per quello che avevano visto e udito. Anche noi torneremo a casa e per poter essere testimoni della buona novella, dobbiamo prima di tutto glorificare Dio. I pastori glorificarono e lodarono Dio per quello che avevano visto e udito, spero che anche tutti noi torneremo a casa, faremo il viaggio di ritorno, dopo questi giorni passati qui, e glorificheremo Dio per ciò che abbiamo visto e udito. Allora crederanno anche a noi quando racconteremo, la nostra parola sarà degna di fede.
Adesso è quasi mezzanotte ed è il momento giusto per proclamare il nostro Credo. Con questa fede entriamo nel nuovo anno. Dio benedica il nuovo anno. [lungo applauso].

Fonte: medjugorje.hr

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Suor Elvira e suor Cornelia

Posté par atempodiblog le 3 janvier 2010

La Comunità Cenacolo di suor Elvira

Suor Elvira e suor Cornelia dans Madre Elvira Petrozzi suorelvira

Sulla strada che sale da Bijakovici, verso il Krizevac (a Medjugorje si trova tutto in un fazzoletto di spazio), ci troviamo di fronte prima il Campo della Vita e poi il Campo della Gioia: le due case, rispettivamente quella maschile e quella femminile, aperte qui da suor Elvira Petrozzi, per tutti solo suor Elvira, fanno parte della Comunità Cenacolo, con sede principale a Saluzzo, in provincia di Cuneo, e fondazioni in quindici Paesi nel mondo.
I fabbricati delle  due fraternità, molto belli e costruiti in pietra con l’impegno di tanti giovani ospiti che si sono avvicendati, comprendono il refettorio, le stanze da letto, la lavanderia, i laboratori, la palestra, l’ambulatorio, le graziose cappelle, dove si celebra l’Eucarestia, avvengono gli incontri di preghiera e i colloqui con i ragazzi. Suor Elvira, che si occupa dal 1982 del recupero dei tossicodipendenti, proponendo, tramite la preghiera e il digiuno (in comunità non si bevono alcolici, non esiste la tv, non si fuma), la scoperta della bellezza della vita cristiana, ha deciso di venire a Medjugorje nel 1991, per la particolare grazia che il villaggio delle apparizioni dona ai giovani in cerca della verità. I giovani che vi abitano, e che hanno qualcosa di autentico da raccontare riguardo alla loro conversione, danno volentieri testimonianza ai pellegrini.

I piccoli « miracoli » di suor Cornelia

suorcornelia dans Medjugorje

Suor Cornelia Kordic e, prima di lei, sua sorella suor Josipa, morta il 10 aprile 2004, sono altri segni tangibili di come la maternità di Maria germini a Medjugorje altre madri, capaci di amore e accoglienza. Suor Cornelia accoglie orfani e anziani soli.
La sua arma: il sorriso con cui coinvolge chiunque le capiti a tiro e l’abbandono fiducioso alla Provvidenza. Non ha rendite fisse né conti in banca, questa piccola suora dei Balcani, eppure ogni giorno sfama più di duecento persone.

Fonte: OGGI

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Dopo Betlemme, l’uomo non può tornare sotto le stelle di nuovo.

Posté par atempodiblog le 26 décembre 2009

Dopo Betlemme, l’uomo non può tornare sotto le stelle di nuovo. dans Medjugorje El-greco-adorazione-dei-pastori-06

Grazie per questi duemila anni. Grazie per questa benedizione. In duemila anni gli uomini sono tornati a casa pieni di grazia, di gioia, di benedizione, di ricchezza perché hanno trovato te, sono rimasti sempre con te, Signore. Eccoci a te: abbiamo bisogno di te e della Madre. In questo santo luogo della tua nascita desideriamo lasciare tutti i peccati e dire : “Perdonaci Signore”. Oggi, con pochi altri, ci siamo inchinati e abbiamo baciato il posto dove la Madre ha messo suo figlio. Tra poco, il Padre e la Madre ci offrono lo stesso figlio che dobbiamo mettere non in fascia o in un presepe, ma nel nostro cuore. Dobbiamo dire: “Ecco Signore, il mio cuore è aperto; voglio portarti, voglio darti nel mio cuore, la vita”. Betlemme è un posto dove la dignità dell’uomo è proclamata. Non solo Dio è sceso tra di noi ed è diventato uomo, ma anche l’uomo è diventato figlio di Dio. Questo uomo è nuovo nella dignità umana. Dopo Betlemme, l’uomo non può tornare sotto le stelle di nuovo. La nostra vita è eccezionale, non è paragonabile con nessuno. Davide è stato un grande, ma tu sei di più. Egli è stato solo segno della storia che doveva preparare, quella storia che tu oggi celebri e alla quale  partecipi.  Tu sei felice. Tu sei segno: oggi tu devi lasciare questo posto e tornare a casa come segno perché Betlemme non finisce qui sulla carta geografica, ma continua a vivere. Il nostro Signore è vivo, noi siamo testimoni. Il nostro Signore c’è, noi l’abbiamo visto, baciato, noi abbiamo dato la nostra vita. E lui ci ha dato il suo amore. Carissimi fratelli, celebriamo oggi il Natale e vogliamo ringraziare il Padre perché ha mandato il Figlio. Egli è per ciascuno di noi la salvezza di oggi, la pace di oggi, la vita eterna di oggi. Vogliamo lodare e ringraziare la Madre perché ha offerto il figlio che dà a ciascuno di noi. E’ piccolo, è bambino, non abbiamo paura di lui. La Madre ti ha incontrato e ti ha detto: “Prendilo: tu cerchi l’amore? E’ lui l’Amore. Tu cerchi la grazia, la forza? E’ Lui la grazia, la forza”. Oh, come siamo felici oggi. Sta terminando il nostro pellegrinaggio in questo posto santo, nel giorno di Natale. “Non so dire auguri” No, non puoi dire così se vivi con la Madonna e con il tuo Dio e Salvatore, con il tuo Dio e Redentore, che è diventato uomo e desidera offrirsi a te . Oggi, tu celebri l’Uomo nuovo e la tua grande dignità. Prendi Gesù e rispondi alla sua chiamata: “Non ho altre mani, solo le tue; non ho altri occhi con cui vedere, se non attraverso i tuoi. Attraverso il tuo cuore voglio amare, fare le opere buone. E le tue gambe e piedi per camminare, toccare questa terra e portare pace e bene a tutti”.  Oh come siamo felici oggi, quando possiamo qui, nel luogo dove Cristo è nato, cominciare veramente un nuovo tempo, una nuova nostra era e una nuova nostra vita. Signore grazie per questo regalo. In te speriamo e non solo per Natale. Benvenuto fra di noi, resta con noi, nostro unico Dio e Signore.

Padre Jozo Zovko – Natività del Signore dicembre 1999
Tratto da: Mir i Drobo

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“Come fai ad essere così bella?”

Posté par atempodiblog le 16 décembre 2009

“Come fai ad essere così bella?” dans Antonio Socci reginadellapace

Ma com’è lei? Che aspetto ha la giovane donna che dal 1981 appare a Medjugorje? E come si comporta, quale temperamento rivela, qual è il suo modo di parlare e di guardare, di pregare e di cantare, di abbracciare e di piangere, di sorridere e (quasi) di danzare per la felicità? Le descrizioni dei sei veggenti sono univoche. “La Madonna si presenta come una meravigliosa ragazza di circa vent’anni”, alta (attorno a) 1 metro e 70, un fisico slanciato, capelli neri e ondulati, ha occhi spiccatamente azzurri (“di un azzurro straordinario, mai visto prima”), sopracciglia delicate, normali, nere.

Ha il volto regolare, leggermente rosato su zigomi e guance (forse quando sorride appaiono impercettibili fossette ai lati delle labbra), naso piccolo, bello e proporzionato.

Non è sempre sorridente, ma è come se il suo sorriso restasse ogni istante “sotto pelle”, perché traspare continuamente in lei “una beatitudine indescrivibile”. C’è “una luce che l’accompagna sempre”, che la illumina e che emana da lei.

Tutti i sei veggenti concordano su un giudizio: è la creatura più bella che abbiano mai visto. E’ abbacinante (come risulta evidente a chiunque guardi i ragazzi mentre sono incantati di fronte a lei).

La forza di attrazione del suo volto annulla ogni altra cosa, percezione o interesse, cosicché i ragazzi fin dai primi giorni erano preoccupati solo di non poterla vedere più, che non apparisse più; e superavano qualsiasi minaccia o ostacolo pur di rivederla.

“Ci siamo in un certo senso innamorati di lei – racconta Marija -, specialmente all’inizio non dico che eravamo dipendenti, tuttavia, la bellezza del suo viso e la sua voce quando parlava ci attiravano”.

Degli occhi di questa giovane ragazza di Nazaret, in particolare, Jakov dice: “non basta dire che sono azzurri”. Il fatto è che “nei suoi occhi si vede tutta la bellezza che la Madonna può trasmettere, tutta la bontà di una madre, tutto l’amore di una madre, tutto ciò che di bello una madre desidera per suo figlio”.

E’ lo sguardo della ragazza che fu madre di Gesù. Uno splendido endecasillabo di Dante dice che sono “gli occhi da Dio diletti e venerati” (Par. XXXIII, 40).

Gli occhi di cui Dio stesso si è innamorato, gli occhi che Gesù bambino ha guardato, incantato. Ma la bellezza di quegli occhi splende di santità.

Un giorno Jakov gli ha chiesto: “come fai ad essere così bella?”. Lei ha risposto col suo sorriso: “Sono bella perché amo. Anche voi, figli miei, se volete essere belli, amate!”.

Infatti “quando pregate voi siete molto più belli”, perché si diventa colui che si guarda con amore (infatti, dice la Madonna, “la preghiera è ciò che il cuore umano desidera”, 25.11.1994).

Tratto da: “Mistero Medjugorije” di Antonio Socci

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Foto di Vicka con l’immagine della Madonna

Posté par atempodiblog le 16 décembre 2009

Foto di Vicka con l’immagine della Madonna
Tratto da: RadioMaria.it

Foto scattata da una pellegrina canadese alla veggente Vicka mentre parla con padre Livio Fanzaga e un pellegrino.
Alle sue spalle appare l’immagine della Madonna

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Vicka, guardando questa foto, ha riconosciuto nella ragazza dietro di lei la Madonna.

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Intervista a Mirjana di Medjugorje

Posté par atempodiblog le 20 octobre 2009

Intervista a Mirjana di Medjugorje
25 giugno 2009 – Fonte: Radio Maria

Intervista a Mirjana di Medjugorje dans Medjugorje medjugorje

Intervistatore Daniele – Cari ascoltatori di Radio Maria, è qui con noi Mirjana in questo 28° anniversario delle apparizioni. Oggi è il 25 giugno del 2009. grazie Mirjana, di essere qui con noi!
Mirjana Dragicevich Soldo
– Grazie a voi, che siete con noi!

Daniele – Senti, innanzitutto 28 anni sono lunghissimi, eppure la Madonna appare tutti i giorni. Qual è il messaggio centrale di Medjugorje? Possiamo ancora una volta ricordarlo?
Mirjana – Mah, io dico prima di tutto che non sono lunghissimi, perché sono passati veramente molto veloci. Anche adesso, dopo 28 anni, quando mi trovo a parlare coi pellegrini e chiedo che alzino la mano tutti coloro che qui per la prima volta, l’80% delle mani sono in alto. Allora vuol dire che la Madonna chiama sempre nuovi apostoli. Per me il messaggio principale è quello dell’amore, che è quello che oggi manca al mondo. L’amore! L’amore è Gesù! L’amore è la pace! È questo che manca al mondo! Per questo penso che è il messaggio principale della Madonna.

Daniele - Come vivere questi messaggi, anche non venendo a Medjugorje?
Mirjana – Viverli col cuore! Io dico sempre, quando la Madonna dà un messaggio, prendi il Rosario. Prega, e leggi quel messaggio piano piano e vedi che cosa Dio dice a te, proprio a te, con questo messaggio! E pensi cosa dice al tuo cuore. Per esempio, quando la Madonna ha dato quel messaggio del 2 maggio, e Lei era molto triste. E io dopo, quando ho parlato con i pellegrini, molti mi hanno chiesto: « Quand’è che il mondo cambierà e capirà? ». Ma pochi hanno detto: « Che cosa devo fare io? Quando riuscirò a cambiare? ». È quello che mi ha fatto male! Noi dobbiamo cominciare da noi stessi e non dare sempre la colpa agli altri. Cominciamo a cambiare dentro noi stessi, e così saremo capaci di cambiare gli altri.

Daniele – Questo è un anno particolare. Il Santo Padre qualche giorno fa ha indetto l’anno sacerdotale. Cosa ha detto la Madonna dei sacerdoti?
Mirjana
Si, ho sentito anch’io che il Santo Padre ha indetto l’anno sacerdotale. La Madonna, tramite me, parla sempre dell’importanza del sacerdozio, e dice sempre che i sacerdoti non hanno bisogno del vostro giudizio, ma hanno bisogno del vostro amore e delle vostre preghiere. Perché solo Dio può giudicare! Dio giudicherà loro su come hanno vissuto il loro sacerdozio, ma giudicherà anche noi: com’era il nostro comportamento nei riguardi dei sacerdoti. Anche durante l’apparizione, ogni 2 del mese, quando Lei ci dà la benedizione, la Madonna ci dice sempre: « Io vi do la mia benedizione materna. Ma la più importante benedizione che potete ricevere è quella che vi dà il sacerdote, perché tramite loro è mio Figlio che vi benedice! ».
Lei ci dice anche: « Non dimenticate di pregare per i vostri pastori! Loro hanno le meni benedette dal mio Figlio ». Lei ricorda sempre l’importanza del sacerdozio! E io dico ai pellegrini, quando parlo con loro: « Quando tornate alle vostre parrocchie, fate vedere che siete stati alla scuola della Madonna! Fate vedere quale deve essere il nostro comportamento col sacerdote! Se il tuo parroco non fa come tu pensi che dovrebbe fare, non portare in giro i tuoi giudizi! Tu non puoi fare quello che può fare solo Dio! Prega per lui! Fa digiuno per lui! Quello è il modo per aiutarlo!
In questo mondo c’è troppo giudizio, e poco amore, come dicevo a proposito del messaggio principale. È necessario l’amore! ».

DanieleA proposito del Santo Padre Benedetto XVI, abbiamo avuto anche Giovanni Paolo II che ci ha accompagnato per 27 lunghissimi anni. Ha accompagnato tutti noi e la nostra famiglia spirituale. Magari qualcuno dice: « Si, sono cristiano, ma la Chiesa… i sacerdoti… il Papa… li lascio un po’ a parte. Da Medjugorie ci viene questa fedeltà alla Chiesa?
MirjanaMa certo! Io dico sempre che uno che dice di non volere la messa o il Papa, eccetera, sono dei non credenti. Uno che crede in Dio, uno che mette Dio al primo posto nella sua vita, non può vivere senza la Santa Messa! Non è possibile! Per questo, anche quando la Madonna mi dà il compito di pregare per i non credenti, il le ho chiesto: « Chi sono i non credenti? ». E Lei ha detto: « Quelli che non sentono la Chiesa come la loro casa e Dio come loro Padre ». Allora, senza Chiesa non è possibile essere credente!

DanieleBellissimo! Grazie. Ma vorrei chiederti qual è la gioia che hai nel cuore? Perché oggi è il 25 giugno 2009… Gli anni sono tanti. Vorrei ricordare che nei primi tempi sei stata un po’ smarrita per questo grande compito che vi è stato dato. Dopo 28 anni, come ti sembra la Madonna? Pensi sia contenta di questa risposta mondiale, o che ci sia ancora tanto da fare?
Mirjana
Mah, c’è ancora tanto da fare, perché la Madonna è una mamma, e una mamma che vuol tanto bene a tutti i suoi figli. Allora, fino a quando ci sarà un solo non credente, non può essere contenta! Come una mamma su questa terra, se ha 5 figli e uno solo non cammina sulla strada giusta, il suo cuore ne soffre, così anche la Madonna. Lei vuole offrire tutti i suoi figli – ma tutti! – come un bellissimo bouquet di fiori, a suo Figlio! E non sarà contenta finché non saremo tutti in quel bouquet.

DanieleQual è allora l’invito che fai agli ascoltatori di Radio Maria? Tu sai che ci sono anche tanti malati, tanti che hanno molte difficoltà ad accettare le difficoltà della vita. Però, ecco, Radio Maria si sta muovendo anche in questo senso, perché arrivi il messaggio di Medjugorje nei loro cuori…
MirjanaIo dico che voglio bene a tutti e che prego sempre per tutti. Tutti quelli che si sentono soli e abbandonati, perché possano sentire che non sono soli, che non sono abbandonati, ma che sono scelti. Perché ogni uomo ha la sua croce. Se non ce l’hai oggi, la avrai sicuramente domani. La croce è il simbolo della nostra fede. Senza la croce è molto difficile trovare il paradiso, anzi, impossibile. Per questo non dobbiamo aspettarci il Paradiso sulla terra. Dobbiamo viverlo con Dio. Perché oggi ci sei, domani, chi di noi può dire con sicurezza che domani sarà vivo? Dobbiamo essere pronti all’incontro con Dio.

DanieleVolevo chiederti infine, nel mondo in questo momento in molte parti manca la pace. Non voglio toccare i paesi nei quali c’è la bomba atomica: la Corea del Nord, l’Iran, eccetera, o la stessa Israele, Terra di Gesù. C’è sempre guerra nel mondo. A Medjugorje la Madonna si presenta come Regina della Pace. Allora, il messaggio centrale per arrivare alla pace, per consigliare a tutto il mondo – e possiamo dire che qui a Medjugorje ci sono pellegrini di tutto il mondo in cerca di pace –. Il primo passo, allora, è la pace con se stessi nell’incontro con Dio per poi portarla in tutto il mondo?
MirjanaLei ha detto molto bene: la prima pace è quella con se stessi. Trovare la pace dentro di sé, e dopo la pace tra uomo e Dio. Solo così saremo capaci di dare la pace a tutti. Ma questo non è possibile senza la preghiera, senza la Santa Messa, senza una pulizia interiore. Per questo dico sempre ai pellegrini – non è obbligatoria – come sorella, vi dico, confessatevi! Perché solo un cuore pulito può ricevere le grazie e portarle agli altri. Allora, pace interiore, per poter portare la pace agli altri-

DanieleVorremmo tanto che in questi momenti in cui ci rivolgiamo ai nostri ascoltatori che già conoscono Medjugorje… Grazie quindi anche al nostro infaticabile direttore, padre Livio… Ma vorremmo che anche i nuovi che ci ascoltano venissero presi da questo grandissimo messaggio. Come fare a portare questa novità con freschezza, come fate voi?
MirjanaMah, io dico che tutti quelli che arrivano a Medjugorje, sono chiamati. Perché la Madonna ha detto nel suo messaggio del 2 gennaio: « Cari figli, io vi ho invitato. Aprite il vostro cuore. Lasciatemi entrare affinché io possa fare di voi miei apostoli ». Allora io dico che la gente non guarda a come predicate o parlate, ma a come vivete. Io dico ai pellegrini: « Quando tornate alle vostre case, non dovete essere noiosi e parlare, parlare su Medjugorje. Vivi Medjugorje! Fa in modo che gli altri vedano in te Medjugorje, e che ti chiedano: « Come mai ora sei così? ». Ma non possiamo parlare senza aver prima pregato. Perché senza preghiera le nostre parole sono vuote, e facciamo il contrario. Quando noi preghiamo, tramite noi Gesù parla. Allora voi avete una grande responsabilità. Anche voi che lavorate per Radio Maria. Voi che siete stati a Medjugorje, quando testimoniate nelle vostre case e nei vostri stati, voi avete una responsabilità, se avete capito bene, e se lo fate bene. Perché se io e lei – Daniele – ci troviamo domani davanti a Dio, lei non può dire, non sapevo! Perché sai tutto, come anch’io so. Per questo anche la vostra responsabilità non è più piccola.

Daniele – Non posso non chiederti un brevissimo accenno sui segreti, solo un accenno. Di solito si parla di qualcosa che può angustiare o mettere paura. Invece tu sei sempre serena, Mirjana. Sei sempre stata una persona che ha portato tanta pace. Puoi dirci qualcosa sui segreti?
Mirjana – Mah, io ho pensato, parlando con voi, ho pensato che i miracoli accadono… Se uno viene da padre Livio, non chiede dei segreti… Io vedo che non è un tempo per miracoli… (Mirjana ride gioiosa). Infatti padre livio mi ha rivolto sempre tante domande sui segreti. Salutatelo tantissimo! Io posso dire solo sui segreti che non dovete avere paura. Affidatevi a Dio! Affidatevi alla Madonna! Perché se Dio e la Madonna sono con noi, che cosa può succederci di brutto? Niente! La Madonna dice che la paura ce l’hanno solo coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio! Noi veggenti non abbiamo mai detto come sono i segreti. Solo quelli che vogliono spaventare, parlano così! Quello che conta è conoscere l’amore di Dio, che ci dimostra un così grande amore, mandandoci sua Madre per così tanti anni. Cosa pensi, che la manda per portarci male? Per questo, non credete a quelli che vi spaventano e che danno angoscia! Credete a quelli che vi danno pace!

DanieleL’ultima davvero. Com’è la Madonna in questi giorni? Si sta preparando oggi questo grande anniversario… Gli abiti, il viso, la bellezza…
Mirjana – Eh, avete chiesto a una veggente sbagliata, per questo. Io avrò l’apparizione il luglio… Io penso che la Madonna è gioiosa, ma dovete sapere che non è mai gioia fino in fondo, perché – come ho detto prima – fino a quando c’è un solo non credente, lei non può gioire. Ma guardando tutti quei giovani che sono venuti anche da molto lontano a piedi, camminando giorno e notte, ecco, quelle sono cose che asciugano le lacrime che scendono sul suo viso.

Daniele – Un’ultima parola per i nostri ascoltatori. Quello che ti viene dal cuore.
Mirjana – Vi voglio salutare tutti da Medjugorje in questo bellissimo giorno pieno di sole, che Dio ci ha dato. Noi preghiamo per voi sempre. Noi preghiamo per gli ascoltatori di Radio Maria, per tutti i pellegrini, e chiedo con tutto il cuore che anche voi vi ricordiate di noi veggenti nelle vostre preghiere. Anche noi abbiamo bisogno delle vostre preghiere per poter fare tutto ciò che Dio vuole da noi, ma in modo giusto. E così, quando noi preghiamo per voi e voi per noi, stiamo sempre uniti nella preghiera, come vuole la nostra Madre.

Daniele – Grazie, grazie molte! E buon anniversario!
Mirjana – Grazie a voi tutti e a Radio Maria, che si dà da fare tanto. Pregherò Maria perché vi dia la forza di continuare!

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Intervista a Marija di Medjugorje

Posté par atempodiblog le 20 octobre 2009

Intervista a Marija di Medjugorje
25 giugno 2009 – Fonte: Radio Maria

Intervista a Marija di Medjugorje dans Medjugorje gospa

Intervistatore Daniele – In questo ventottesimo anniversario delle apparizioni questa nostra gioia la vogliamo trasmettere a tutti voi che ci state ascoltando. È un onore grande essere qui al servizio di Maria, per sentire nel nostro cuore quello che da tanti anni Lei vuole, con tanta delicatezza, trasmetterci, parlando del Signore Gesù perché Egli sia lo scopo della nostra vita.
Qui siamo in casa di Marija. Cedo subito la parola a lei. Le chiedo di parlarci di queste meravigliose giornate. Oggi è l’anniversario delle prime apparizioni a Medjugorje. Marija, a te la parola per i nostri ascoltatori, che tanto volentieri ti abbracciano.
Marija Pavlovich Lunetti
– Ecco, noi abbiamo finito il Rosario e continuiamo, perché adesso, dopo che abbiamo finito la trasmissione, lo ricominciamo in attesa dell’apparizione. Ecco, qui si prega e si sente lo spirito di preghiera come, penso, in nessuna parte del mondo. Proprio stamattina, ancor prima che suonassero le campane, io sentivo le voci delle persone che mi facevano giungere il susseguirsi delle Ave Maria del Rosario, mentre salivano o scendevano dalla collina della Croce. E le voci di queste preghiere mi hanno svegliato in questo anniversario. Le preghiere di tanti pellegrini, nonostante che il tempo sia incerto. Piove, ma ci sentiamo ancor più vicini, come una famiglia formata di tante persone che sono unite con noi. Anche con tante persone che sono fisicamente presenti.
Non lo so, noi abbiamo pensato di farvi conoscere un po’ questa nostra esperienza. Avvicinare anche tutti voi che sentite, con qualche domanda di questo rappresentante di Radio Maria. Non so cosa hai preparato. Cominciamo? Hai qualche domanda? (E si sente un po’ di ansia nella sua voce, pur tranquilla e gioiosa).

Daniele – La prima: per chi si avvicini in questo momento, accendendo la radio, e sente parlare di Medjugorje per la prima volta. Cosa sta accadendo da 28 anni a te e agli altri ragazzi?
Marija
Noi siamo un segno. Io credo che quando la Madonna ci ha preso eravamo piccoli. Adesso invece siamo grandi e siamo cresciuti con la Madonna. La prima volta, quando la Madonna è apparsa, era il 24 giugno 1981. Quando la Madonna è apparsa, Vizca, scappando, perché era impaurita, come tutti gli altri, scappando, ha perso le scarpe. Nonostante che eravamo stati battezzati e pregavamo tutti i giorni nelle nostre case, e, come ha detto un giorno la Madonna, qui la fede era ancora viva. Nonostante tutto questo nessuno di noi poteva immaginare che la Madonna poteva apparire a noi.
Così abbiamo cominciato questa avventura. Noi sapevamo che la Madonna era apparsa – mi pare 18 volte – a Lourdes e diverse volte a Fatima o in altri posti, giunti al sesto giorno abbiamo pensato che le apparizioni stavano per finire. Quando abbiamo visto che anche il settimo giorno la Madonna appariva, ci siamo detti, probabilmente sarà come a Lourdes… E così ogni volta abbiamo sentito come un dono ogni ogni volta che la Madonna appariva.
Invece la Madonna aveva un progetto che noi non conoscevamo. Abbiamo pensato a ciò che era accaduto nel giorno della morte del Suo Figlio, quando, nella sofferenza enorme, Gesù ha detto a San Giovanni: « Ecco la tua Madre ». Ecco, è un po’ quello che è successo a noi. E noi stiamo camminando con la Madonna. Abbiamo imparato e stiamo imparando e stiamo camminando su questo cammino, che Lei chiama « cammino della santità », « cammino di conversione », perché richiama tutti coloro che vengono qui a non ritornare indifferenti, perché, come noi veggenti ci siamo tuffati in questa grazia, penso che chiama ognuno di noi, quando ci dice « Cari figli ». Penso che la Madonna non si rivolga solo a me. Lo dice a ognuno. Perché la Madonna non ha detto:«Cara figlia Marija», ma ha detto a ognuno di noi: «Caro figlio. Cari figli…». E quando dice: « Grazie perché avete risposto alla mia chiamata, penso che questo ringraziamento sia per tutti coloro che hanno risposto. Questo ci serve a imparare a dire grazie a Dio, che è il nostro Creatore. Attraverso questo innamoramento per Maria, che abbiamo provato fin dalle prime apparizioni, abbiamo cominciato a seguirla e a vivere quello che Lei chiedeva a noi.
Ricordo che nei primi tempi abbiamo messo la Madonna quasi al primo posto, poi Lei, come una maestra, ha cominciato a correggerci, dicendo che lei non è importante, ma che Gesù deve essere al centro della nostra vita! E così abbiamo cominciato un cammino che dura ancora oggi e che durerà finché viviamo, perché il cammino della nostra vita è il cammino nella conversione, dove possiamo conoscere sempre di più Dio e la Madonna.

Daniele – Bene, grazie! Credo che tutti gli ascoltatori di Radio Maria e chiunque segua le apparizioni di Medjugorje, debba dire un grande grazie per questi 28 anni, a voi sei ragazzi, ora diventati adulti, e alle vostra famiglie che vi seguono in questa testimonianza quotidiana del messaggio di Medjugorje.
Marija
– Noi dobbiamo ringraziare Dio, perché noi tante volte abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma tante volte abbiamo posto anche qualche ostacolo. Io mi ricordo che nei primi giorni quando chiedevano: « Dove sono i veggenti? ». Spesso eravamo stanchi… Mi ricordo che una volta io mi ero rifugiata su un albero di ciliegio… e non ci riconoscevano. Quando hanno chiesto: « Dove sono le case dei veggenti? ». Io ero sull’albero e non avevo voglia di scendere perché mi sentivo stanca, e non ero abituata a quel modo di vivere. La nostra mamma diceva che la nostra casa non è più nostra, ma è diventata come la stazione dei treni. La gente arrivava, passava, prendeva, andava… non so. E tante volte raccoglieva tutto quello che c’era intorno alla casa, come reliquia.
Comunque in questi anni abbiamo imparato e abbiamo creduto a ciò che la Madonna stava facendo con noi. Abbiamo cominciato a vivere i suoi insegnamenti, anche se con le difficoltà di cui ho parlato nel raccontarvi di quando mi ero nascosta sull’albero di ciliege
e ho sentito chiedere: « Dove è la casa dei veggenti? », e io ho detto: Andate giù dritti, pensando che là c’erano le case di Jacov e di Ivan. Io infatti ero contenta di rimanere sull’albero. Qualche volta anche noi siamo contenti di rimanere nel nostro nido, che tante volte creiamo, ma la Madonna ci dice di allargare i nostri sguardi. Grazie al celo li abbiamo allargati, perché, anche con tanti pellegrini che sono arrivati (io ero come un riccio. Ero chiusa). Mi ricordo quanto mi costava testimoniare. Mi ricordo che primadi uscire sugli scalini della mia casa io dicevo: « Signore, usami come tuo strumento! Eccomi, sono qua, sono stanca morta ». Tante volte dormivamo poco. E allora dicevo: Signore fai a tal modo… io ho la gola secca ». Tante volte, digiunando, non avevo neanche la forza di parlare. Poi uscivo e vedevo che il Signore ci usava come un tubo, come uno strumento. E Lui annaffiava questi pellegrini che arrivavano assetati di Dio e della Madonna. Assetati della Parola di Dio.
La Madonna ha cominciato a seminare anche dove tante volte noi non volevamo farlo.

Daniele – Benedetto XVI domenica scorsa era da San Pio da Pietralcina, e ha detto ai giovani: «La Chiesa non vi abbandona, ma voi non abbandonate la Chiesa! ». Cosa chiede ai Giovani la Madonbnna, a Medjugorje?
E ancora: venerdì scorso, 19 giugno, il Santo Padre ha indetto l’anno sacerdotale. Cosa dice la Madonna ai sacerdoti?
Marija
. La Madonna, in realtà, dà un invito, un messaggio, per tutti gli uomini di buona volontà. Lei, anche attraverso Mirjana, ha cominciato un movimento che dice di pregare per tutti quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio, anche per i lontani, i pagani.
Ma io al momento in cui la Madonna ci ha detto che « I sacerdoti sono i miei figli prediletti ». O a quando dice ai giovani di essere « gioiosi testimoni del Vangelo ». Di testimoniarlo – come ha fatto Francesco – anche dai tetti delle case.
Ricordo che ero una ragazzina quando la Madonna ci ha preso, ma mai abbiamo avuto una esperienza di discoteca o di altri luoghi in cui i giovani vengono attirati. Ma posso dire che mi sono divertita più di loro. Perché, andando tante volte sul Crizevac o sulla collina delle apparizioni, durante la stagione fredda o quella calda, tante volte quando era il compleanno della Madonna abbiamo portato anche la torta nei 45 minuti di cammino per arrivare sul Crizevac. E cantavamo « Tanti auguri…! ». Poi la torta l’abbiamo mangiata noi… Ma, per dire, era una sfida anche portare intera fin lassù la torta. E poi, da giovani, quando si ama, si hanno mille idee. E di giovani innamorati di Dio e della Madonna io ne vedo ogni giorno. In questi giorni ho incontrato un giovane sacerdote, consacrato tre anni fa, che era venuto come studente qui a Medjugorje, e adesso è viceparroco. Ecco, questo giovane prete era venuto a Medjugorje per ringraziare per la sua vocazione.
È bello vedere anche tanti ragazzi che arrivano qua e dicono: « Noi stiamo pregando. Ci siamo un tempo per pregare e cercare il discernimento, perché il Signore ci illumini e ci aiuti.
Vediamo che le mamme moderne non vogliono avere tanti bambini. Padre Jozo le invitava ad avere coraggio e di avere altri figli per donarne uno al Signore. Anche la Madonna ci sfida e ci invita a pregare e operare perché ci siano nuove vocazioni. Penso che questa sia una cosa bellissima.

Daniele – Marija, tu vivi in Italia, e come noi italiani hai sofferto qualche mese fa per una vicenda gravissima, che ci ha fatto soffrire: la vicenda di Eluana Englaro. Non pensi che l’uomo stia ribaltando quella che è la legge di Dio e non si renda conto che così facendo si autodistrugge? Ecco, da italiana, come hai vissuto questo momento?…
Marija
– Mah, io penso che non c’è da discutere: noi siamo creature di Dio! Io vedo che qui arrivano persone molto povere, tanto che vorrei invitarle ad andare nel mio armadio a prendersi dei vestiti, ma arrivano anche le persone ricche, che hanno di tutto , ma sono scontente. Per quello che è successo in Italia, ecco, io credo che la coscienza di un cristiano era subito per la vita. Noi dobbiamo protegger5e la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Questo lo dico anche in base alla mia esperienza con la Madonna. Lei ha detto che le persone anziane – quelle che non producono più (come dicevano i pellegrini che venivano dal Belgio) – dicevano che socialmente non sono più utili. A quel punto sono solo un peso per la società. E allora, li ammazziamo?
Si fa come quando Giuda ha venduto Gesù. Ecco, questo mondo che dice di essere intelligente e moderno, in cui la medicina è arrivata a far si che la vita si sia allungata, e stiamo cercando a tutti i costi di sembrare più giovani con le operazioni per togliere le rughe, eccetera. Invece la Madonna ci ha detto che queste persone anziane che abbiamo nelle nostre case: le mamme, le nonne, eccetera, sono pilastri per le nostre famiglie. Perché una persona che prega – io ricordo la mia mamma quando era ormai allettata – tante volte quando parlavo con lei, le chiedevo: « Mamma, come stai? ». E lei mi diceva: « Sto pregando. Adesso non posso più fare niente… ». Noi facevano qualche battuta, e lei diceva: « Io ho lavorato tanto… ». Dalla mattina alla sera. Immaginate, con sei figli, la casa e i lavori nei campi e in montagna per fare la legna. Una volta ha detto: « Pensate a tutte le volte che con tutta la legna che ho portato dalla montagna potrei coprire tutta Medjugorje ». E lei era contenta di quello che ha fatto, ma ha capito che ora il suo compito era quello di pregare. Non poteva più inginocchiarsi, ma ascoltava la messa per radio. Voleva inginocchiarsi all’elevazione, ma poi non riusciva a rialzarsi. E allora le dicevo che nelle sue condizioni poteva anche rimanere in piedi.
Poi a un certo momento, quando era allettata, ha detto: « Accetto. Prego. Il mio « lavoro » più grande è la preghiera ».
Ecco, questo combattimento della vita di Eluana, che volevano ammazzarla, che non volevano più darle da bere e da mangiare, per me era una cosa terribile, che non condivido in nessun modo.

Daniele – Marija, Medjugorje è un centro mariano a prima vista, ma in realtà debbo dirti che in tanti anni che vengo qui io mi sono innamorato dell’Eucaristia. Queste splendide adorazioni eucaristiche che si fanno. Paolo VI diceva che non possiamo dirci cristiani se non ci diciamo mariani, in realtà qui a Medjugorje il centro è un centro eucaristico. La Madonna non fa che portare assolutissimamente a Gesù…
Marija
– Nei primi tempi, quando eravamo ai piedi della montagna la Madonna appariva sulla montagna. Il primo giorno ci ha chiamato con la mano. Lei aveva Gesù Bambinoo in braccio. Con la mano ci faceva cenno di avvicinarci, ma noi avevamo paura. Il giorno dopo abbiamo preso coraggio e siamo andati. Abbiamo cominciato a pregare con la Madonna. Qui c’era ancora il comunismo. Era proibito pregare all’aperto. Sono arrivati dei poliziotti speciali. Il telegiornale più seguito aveva detto: « Sei bambini dicono di vedere la Madonna. Là comincia la rivoluzione ». E da quel momento davvero è cominciata la rivoluzione, ma non quella che pensavano loro. Loro pensavano che noi andiamo a fare una rivoluzione cercando di abbattere il comunismo. Ma in quel momento, con la Madonna è cominciata la « rivoluzione dell’amore ». Rivoluzione che ha cominciato a toccare, non soltanto me, ma tutte le persone di buona volontà che hanno accettato la Madonna come Madre e come Regina. Da quel momento, dopo la proibizione delle autorità, siamo andati in chiesa.
I militari che sono venuti sulla collina volevano soffocare la sommossa, visto che non facevamo nulla di male, ci portavano da mangiare. Voi ci hanno detto che non potevamo più andare sulla collina. Allora abbiamo chiesto alla Madonna: « Cosa possiamo fare? ». La Madonna ci ha risposto: « Andate nella chiesa, e sarete protetti ». Padre Joso (il parroco), all’inizio era scettico, finché non ci ha conosciuto. Lui ha parlato con tutti noi e con altri frati, che sono venuti come medici. Adesso noi li chiamiamo detective. Queste persone hanno cominciato a farci molte domande e hanno visto che siamo normali.
La Madonna nel frattempo ci ha detto di andare nella Chiesa e noi ci siamo chiesti: « Chissà se Padre Jozo sarà pronto ad accoglierci? »
Noi dobbiamo dire che è la Madonna che ci manda. Siamo andati là. Lui era confuso. E diceva: « Gesù, cosa posso fare? Sulla collina ce una grande quantità di gente che prega giorno e nette in mezzo ai rovi. Io sono qua davanti a te, e non c’è nessuno! ». Ma la Madonna, dopo i cespugli ci ha portati davanti a lui, e abbiamo fatto un bellissimo cammino verso la chiesa. La Madonna stessa ha detto: « Io non sono importante. Gesù deve essere il centro della vostra vita! ». E pian piano abbiamo imparato a mettere Dio al posto del nostro io. Penso che questa sia la scuola più bella che la Madonna ci ha dato.

Daniele – Oggi è il 25 giugno, giorno dell’anniversario, fra un po’ tu avrai l’apparizione. Vorremmo chiederti di portare tutti i nostri ascoltatori nel tuo cuore con le nostre intenzioni. Ma c’è la curiosità umana di sapere com’è in questi giorni la Madonna. Non solo i suoi vestiti, ma anche il suo viso. Questa Signora che scende dal cielo con, a cui Cristo ci ha affidato ai piedi della croce. Perciò noi dobbiamo tendere a lei per la sua bellezza interiore e per la capacità che ha di trasformare la nostra vita. Parlaci un po’ di lei, com’è fisicamente.
Marija – Una volta abbiamo chiesto alla Madonna, perché tu sei così bella? ». La sua bellezza è infatti indescrivibile. La Madonna ha risposto: « Io sono bella perché amo ».
Penso che con questa risposta la Madonna ha mostrato tutto il suo amore. Perché davvero Lei è qui come umile serva, nonostante che quando appare io mi raddrizzo, perché ha un atteggiamento da regina. Ma nello stesso momento ha una umiltà che ci fa rimanere senza parole. Quando ci chiediamo: « Cosa ha da dire la Madonna per così tanto tempo? », noi vediamo che la cosa più bella, più profonda è questo dono che non è solo per noi veggenti, ma per l’umanità. Ecco, il regalo più grande è questa sua presenza, i suoi messaggi e la sua guida. Lei ci guida in modo speciale a Gesù. Ci porta a innamorarci di Gesù.
Come conclusione voglio assicurarvi che questa sera al momento dell’apparizione, alle 18.40, io vi raccomanderò a lei e pregheremo per voi.

Ecco il messaggio della Madonna a Marija:

MESSAGGIO DEL 25 GIUGNO 2009

« Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinché ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinché ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata ».

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Jacov (di Medjugorje) da Mike Bongiorno

Posté par atempodiblog le 14 septembre 2009

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Messaggio di Medjugorje

Posté par atempodiblog le 25 août 2009

Messaggio di Medjugorje dans Medjugorje medjugorje

Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25 agosto 2009:

« Cari figli, oggi vi invito di nuovo alla conversione. Figlioli, non siete abbastanza santi e non irradiate santità agli altri, perciò pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale affinchè siate segno dell’amore di Dio per gli altri. Io sono con voi e vi guido verso l’eternità alla quale deve anelare ogni cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata ».

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2025esimo compleanno della Mamma del Cielo

Posté par atempodiblog le 5 août 2009

Auguri alla Mamma del Cielo!!!

2025esimo compleanno della Mamma del Cielo dans Medjugorje Compleanno-Mamma-del-Cielo

INCONTRO CON MARIJA PAVLOVIC LUNETTI (veggente)- Medjugorje – Domenica di Pasqua, 11 aprile 2004 -

(…) La Madonna ci ha detto che il 5 di agosto era il suo compleanno e noi abbiamo deciso di ordinare una torta. Era il 1984 e la Madonna compiva 2000 anni, così abbiamo pensato di fare una torta bella grande. Nel gruppo di preghiera che si trovava in canonica eravamo 68, più il gruppo che si trovava sulla collina, in totale eravamo un centinaio. Abbiamo deciso di metterci tutti insieme per fare questa grande torta. Non so come abbiamo fatto a portarla tutta intera, fin sulla collina della croce! Abbiamo messo le candeline e c’erano tante rose di zucchero. La Madonna poi è apparsa e abbiamo cantato “tanti auguri a Te”. Poi alla fine ad Ivan è venuto spontaneo di offrire una rosa di zucchero alla Madonna. Lei l’ha presa, ha accettato i nostri auguri e ha pregato su di noi. Noi eravamo al settimo cielo. Eravamo però perplessi per quella rosa di zucchero e il giorno dopo alle cinque di mattina siamo andati sulla collina per cercare la rosa, pensando che la Madonna l’avesse buttata, ma non l’abbiamo più trovata. Così la nostra gioia era tanta, perché una rosa di zucchero la Madonna l’ha portata in cielo. Ivan era tutto fiero perché gli era venuta questa idea. Questo per dire che con Gesù e la Madonna potete sbizzarrirvi quanto volete. Tanti mi dicono: “Ma non è il 5 agosto il compleanno della Madonna? Allora perché si festeggia l’8 di settembre?” Io dico: festeggiamola due volte. Perché dobbiamo complicare la vita? Per la Madonna il compleanno possiamo festeggiarlo due volte. Durante il tempo di vacanza il 5 agosto lo possiamo festeggiare con gli amici. Ad esempio per un nostro amico che va con l’oratorio in montagna con 200 ragazzi, la festa più bella è quella. Lui fa scrivere le letterine di auguri alla Madonna. Durante l’anno si diverte da matti perché raccoglie tutti questi cesti con le letterine; pensava di bruciarle ma poi ha deciso di conservarle e quando ha momenti di tristezza, legge le letterine dei bambini e prova una grande gioia. Anche voi potete fare qualcosa di simile il 5 agosto con i vostri amici durante le vacanze per la Madonna. Noi abbiamo visto che la Madonna ci ha dato tante idee per poter fare festa con Lei.

Tratto da: Info da Medjugorie

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Medjugorje raccontata ai bambini

Posté par atempodiblog le 28 mai 2009

Jakov. Un angioletto per Maria
Medjugorje raccontata ai bambini

Medjugorje raccontata ai bambini dans Libri jakov 
Autori: Claudia Radici Pata, Benedetta & Riccardo Caniato
Con prefazioni di Jakov Colo e di Padre Livio Fanzaga

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Meditazione del Padre nostro

Posté par atempodiblog le 19 mars 2009

Dal messaggio del 14 marzo 1985 dato dalla Gospa al gruppo di preghiera:

Meditazione del Padre nostro dans Medjugorje Padre-nostro

[...] «“Padre nostro che sei nei cieli”: Dio è proprio il Padre vostro! Perché avete paura di lui? Tendetegli le vostre mani perché egli si è concesso a voi come Padre e vi ha dato tutto. Se i vostri padri terreni fanno tanto per voi, pensate quanto più fà il vostro Padre celeste! I vostri padri terreni vi amano, ma il vostro Padre celeste vi ama ancora di più. I vostri padri terreni possono anche adirarsi con voi, Dio no. Dio vi offre solo e sempre amore, misericordia e tenerezza.

“Sia santificato il tuo nome”: se dunque il Padre celeste vi ha donato tutto, come potete non rispettarlo, come potete non amarlo? Lodate e benedite il suo santo nome! Testimoniate anche ai peccatori che egli è Padre, il Padre di tutti, e come tale va servito e glorificato.

“Venga il tuo regno”: siate consapevoli che senza di lui non potete far nulla. Siate coscienti che se il suo regno non è presente in voi, siete deboli. I vostri “regni” passano, il suo no. Ristabilite il suo regno nel vostro cuore.

“Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”: pregate Dio perché vi faccia comprendere che i regni che voi vi costruite sono destinati a finire. Fate sprofondare questi vostri regni perché la volontà di Dio possa essere per voi l’unico vero regno. Impegnatevi a fare subito, da questo momento, ora, la volontà di Dio. Pregate perché i vostri cuori si aprano al Signore e possiate rispettarlo e ubbidirgli come lo fanno gli angeli. E pregate perché qui sulla terra tutto possa diventare santo come in Cielo.

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: chiedete al Padre celeste specialmente il pane per la vostra anima. Chiedetegli che questo pane non vi manchi mai affinchè possa diventare cibo che nutre la vostra vita spirituale e che vi santifichi per la vita eterna. Il pane quotidiano vi aiuta a capire ciò che si deve fare ma sappiate che questo nutrimento non vi può essere dato se non pregate.

“Rimetti a noi i nostri debiti”: voi pregate che vi siano rimessi i vostri peccati nella stessa misura in cui voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa. Dio invece perdona sempre e subito quando voi glielo chiedete affinchè anche voi possiate perdonare a coloro ai quali finora non eravate capaci di farlo. Supplicatelo per questa grazia!

“E non ci indurre in tentazione”: supplicate Dio affinchè non permetta che siate tentati con grandi prove. Riconoscete la vostra debolezza. Pregatelo che possiate superare ogni prova per non cadere in peccato.

“Ma liberaci dal male”: Pregate Dio che vi protegga da ogni forma di male. Supplicatelo perché vi faccia comprendere quanto di positivo c’è nelle prove che egli permette così che possiate trarne giovamento e compiere un ulteriore passo verso la vita eterna.

“Amen”: Così sia, Signore! Tutto sia fatto come vuoi tu!».

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