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Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina

Posté par atempodiblog le 22 août 2023

Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina dans Apparizioni mariane e santuari Maria-Medjugorje

Cari amici, quelle di Medjugorje sono le più importanti apparizioni della Madonna in questi duemila anni di Storia della Chiesa, sia per la durata che per la eco.

A Medjugorje è presente Maria Regina della pace e la pace è l’annuncio fondamentale del Vangelo. Quando è nato Gesù gli angeli hanno cantato: “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in Terra agli uomini amati dal Signore”. Quando Gesù è apparso agli Apostoli dopo la Resurrezione ha salutato dicendo: «Pace a voi». La pace divina è la riconciliazione degli uomini con Dio in modo tale che gli uomini siano veramente fratelli fra di loro, figli del medesimo Padre, figli nel Figlio, figli in Gesù Cristo.

La presenza di Maria Regina della pace è un grande dono di Dio. Come accade spesso, i grandi eventi di Dio nella Storia iniziano sempre silenziosamente e procedono attraverso i sacrifici, le persecuzioni, il cammino della Croce come ci ha insegnato Gesù. Tuttavia, la lunga presenza di Maria Regina della pace è stato un cammino fruttuoso perché, a mio giudizio, ha dato alla Chiesa un aiuto inatteso, straordinario.

Mirjana, nel suo libro autobiografico Il mio cuore trionferà, dice che lo stesso Papa Giovanni Paolo II avrebbe chiesto alla Madonna di venire in aiuto in modo straordinario. Secondo testimonianze di persone vicinissime a Woytjla, la Madonna avrebbe ascoltato la sua preghiera e possiamo ben dire che la presenza di Maria a Medjugorje ha creato i presupposti per la caduta dell’Impero sovietico, per la libertà dei popoli e delle Chiese dell’est europeo in particolare quella polacca. C’è questa prospettiva attraverso la quale vediamo che la Madonna è qui come Regina, come Colei che in nome di suo Figlio combatte contro l’angelo ribelle che vuole mettersi al posto di Dio. L’angelo ribelle voleva mettersi al posto di Dio in Cielo, è stato precipitato sulla Terra e adesso vuole mettersi al posto di Dio sulla Terra.

La Madonna è qui nel momento in cui satana è sciolto dalle catene e tenta il grande assalto all’opera della Creazione e della Redenzione. Il piano di satana è chiaro, vuole distruggere il mondo e brama di portare quante più anime possibili all’inferno.

Celebrando la festa odierna di Maria Regina, non dobbiamo soltanto guardare al Cielo ma anche sulla Terra. Questo evento straordinario e decisivo per la Storia umana (in cui opera la Storia della Salvezza) culmina proprio nel momento in cui l’umanità è al bivio e cammina sull’orlo della perdizione eterna. Satana sta scardinando i cuori con l’odio. È dilagante e tangibile la volontà di potenza e di dominio, l’orgoglio è sanguinario, il veleno di Lucifero scorre nelle vene di chi vuole distruggere il mondo pur di prevalere. Dobbiamo avere il coraggio di pregare per queste persone ma anche di respingere le ideologie della potenza, del dominio al posto di Dio. Così come si disprezza satana, dobbiamo disprezzare tutti quelli che lo seguono. Non le persone in quanto tali per le quali dobbiamo avere Misericordia, ma in quanto portatori di ideologie che sono quelle del totalitarismo umano al di sopra di tutto.

Il diavolo vuole regnare al posto di Dio, il piano è tangibile. Abbiamo la grazia immensa della presenza della Regina della pace che è qui per realizzare il suo piano di salvezza e come sappiamo il suo Cuore Immacolato trionferà.

Umilmente, in ginocchio davanti alla Croce, chiediamoci: chi può salvarci?

Negli ultimi decenni, la società che era basata su princìpi religiosi, ha abbracciato la secolarizzazione, la scristianizzazione e la paganizzazione. Dal dopoguerra in poi l’umanità ha rifiutato Dio e si è ribellata a Cristo. I risultati di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti. In questo quadro di catastrofe spirituale che può portare alla distruzione del pianeta sul quale viviamo attraverso la guerra e tutte le altre conseguenze di una civiltà presuntuosa, non c’è alcuna via di salvezza. Ci sarà la grande seduzione di una salvezza umana, ma sarà l’ennesimo inganno satanico che non avrà nulla di vero. Sarà un fantoccio di salvezza.

L’unica vera salvezza concreta è quella che non vediamo ma c’è ed è la presenza della Regina della pace.

A mio parere questa presenza che viene ignorata è uno scandalo. La voce divina non viene ascoltata, la predicazione del Vangelo viene irrisa. È terribile constatare che questo viene fatto non solamente per mano dei non credenti, ma anche dei credenti. La Madonna stessa ha fatto il bilancio: «Molti hanno risposto ma è enorme il numero di coloro che non vogliono sentire ne accettare il mio invito» e ha aggiunto «Perciò voi che avete pronunciato il sì, siate forti e decisi» (messaggio del 25 agosto 2011).

Noi che abbiamo risposto alla Sua chiamata non dobbiamo arrenderci, dobbiamo rimanere saldi e forti nella fede. In questo tempo in cui satana brama perfidamente di realizzare il suo piano feroce di distruzione, l’unico rifugio sicuro è la Madonna.

Specialmente nel tempo in cui imperverserà la furia del drago, l’unico posto sicuro sarà sotto il manto della Regina della pace. Tutte le false speranze, tutti i falsi profeti e le false sicurezze crolleranno e si scioglieranno come neve al sole quando inizierà la tempesta di cui parla l’Apocalisse. Solamente in Dio c’è salvezza, solo in Dio c’è futuro, solo in Dio c’è pace.

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Madonna di Medjugorje/ Atteso messaggio 25 luglio 2023: “mai riposarsi dalla preghiera a Dio”

Posté par atempodiblog le 25 juillet 2023

Madonna di Medjugorje/ Atteso messaggio 25 luglio 2023: “mai riposarsi dalla preghiera a Dio”
Atteso oggi 25 luglio 2023 il messaggio della Madonna di Medjugorje alla veggente Marija Pavlovic Lunetti: la conversione, la preghiera e il lasciarsi plasmare dalla grazia di Dio
di Niccolò Magnani – Il Sussidiario

Madonna di Medjugorje/ Atteso messaggio 25 luglio 2023: “mai riposarsi dalla preghiera a Dio” dans Apparizioni mariane e santuari Medjugorje

PARROCO DI MEDJUGORJE: “MAI DORMIRE SPIRITUALMENTE”
In attesa del nuovo messaggio in arrivo entro sera dalla veggente di Medjugorje, l’invito alla preghiera che costantemente ribadisce la Madonna nelle misteriosi apparizioni di questi ultimi 43 anni viene risottolineato ogni settimana nelle catechesi della parrocchia di Medjugorje, In occasione della recente giornata dedicata ai nonni e agli anziani, l’omelia di domenica scorsa ha visto il parrocco della chiesa di San Giacomo – padre Zvonimir Pavičić – ha espresso grande soddisfazione per il numero di persone in presenza, invitandoli a recitare il Rosario e il sacramento della Confessione potendo utilizzare l’Indulgenza Plenaria messa a disposizione dalla Chiesa Cattolica.

Parlando del “buon seme” e della “zizzania” nel brano evangelico di domenica scorsa, il parroco di Medjugorje ha parlato così nell’omelia: «Questa espressione “dormire” non si riferisce tanto al riposo serale e non ne parla tanto, ma si riferisce piuttosto al disinteresse, cioè all’indifferenza verso ciò che è di Dio, ciò che è bene e ciò che dobbiamo fare. Ogni volta che distogliamo la testa dal bene che siamo chiamati a fare, ecco che arriva il nemico e semina zizzania nei nostri cuori. Descrivendo le debolezze di molte persone nella Bibbia, spesso incontriamo davanti a queste debolezze la loro sonnolenza, il sonno o la mancanza di interesse». Secondo padre Zvonimir, conclude, occorre interessarsi del mondo e del prossimo davanti a noi: «Non dobbiamo dormire spiritualmente e pensare che dovremmo riposarci da Dio e dalla preghiera. La preghiera dovrebbe essere tale da diventare la nostra vita, il modello della nostra vita, da fondersi così tanto con tutto ciò che siamo, in modo che ogni benedizione nasce e cresce da quella preghiera».

LA VISITA DEL CARD. DZIWIDZ A MEDJUGORJE
Dal visitatore apostolico Mons. Cavalli al suo predecessore, il compianto vescovo Hoser, dai diversi prelati in visita (sempre strettamente private) fino all’ultimo arrivo a Medjugorje per pregare assieme ai pellegrini di tutto il mondo, il card. Stanisław Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia ed ex segretario di San Giovanni Paolo II. Sebbene non vi sia ufficialmente il riconoscimento della veridicità dell’interno fenomeno di apparizioni e del messaggio costante della Madonna di Medjugorje, la vicinanza della Chiesa in questi anni è cresciuta esponenzialmente.

Dziwisz – informa Radio Mir Medjugorje – è stato accolto dal visitatore apostolico a carattere speciale per la Parrocchia di Medjugorje, l’arcivescovo Aldo Cavalli, il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić, e fra Antonio Primorac, segretario dell’arcivescovo Cavalli. Non si tratta però della prima visita con annessa lunga sessione di preghiera all’interno della parrocchia e sulla collina della apparizioni: «Medjugorje è un luogo di grande preghiera e di conversione attraverso la preghiera, la confessione e la penitenza. (…) Un luogo d’incontro con la Madre di Dio dove c’è la possibilità di chiedere misericordia per Sua intercessione. È incredibile quante persone vengano qui», aveva detto il cardinale polacco in vista nel quarantennale delle apparizioni mariane, «Međjugorje era fortemente presente nella vita di Giovanni Paolo II». La scelta di visitare l’11 luglio quest’anno Medjugorje è stata fatta dal Card. Dziwisz per celebrare la festa liturgica di san Benedetto di Norcia: voleva pregare per l’Europa, per la Chiesa in Europa.

ATTESO PER OGGI 25 LUGLIO 2023 IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
Come ogni venticinque del mese è atteso anche per oggi 25 luglio 2023 il messaggio della Madonna di Medjugorje frutto della misteriosa e puntuale apparizione della Regina della Pace alla veggente Marija Pavlovic Lunetti: attorno alle ore 20 circa in tutte le lingue del mondo viene solitamente diffuso il messaggio particolare che la Madonna di Medjugorje confida alla veggente per poterlo comunicare al mondo di fedeli e pellegrini.

L’invito alla conversione è il “minimo comune denominatore” di questo messaggio alla Madonna di Medjugorje che diffonde da ormai 42 anni senza sosta il “momento particolare” e misterioso di un’apparizione alla totalità dei fedeli sparsi in tutto il mondo. «Cari figli! L’Altissimo mi ha permesso di essere in mezzo a voi, di pregare per voi, di essere vostra Madre ed il vostro rifugio. Vi invito, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera e Dio vi benedirà in abbondanza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata», si legge nel messaggio diffuso ormai un mese esatto fa dalla Madonna di Medjugorje a Marija. Un invito all’abbondanza e alla preghiera, un pensiero alla conversione in nome di quel Figlio Unigenito: molto vicino a quanto la Gospa ha raccontato all’altra veggente, Ivanka Ivankovic (la prima ragazza a vedere la Regina della Pace 42 anni esatti fa sulla Collina di Medjugorje, oggi riceve le apparizioni una sola volta all’anno il 25 giugno): «Figlioli, ho bisogno della vostra preghiera. Pregate, pregate, pregate!».

DAI GIOVANI AI NONNI: I FESTIVAL A MEDJUGORJE CHE GUARDANO A MARIA
Dal 26 al 30 luglio si terrà a Medjugorje il 34° Festival della Gioventù mentre negli scorsi giorni si è celebrata la Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: dai più giovani a quelli meno, Medjugorje da decenni ormai è un viavai di persone, storie, testimonianze e richieste di aiuto. Mentre è attesa per domani la conferenza stampa dell’arcivescovo Aldo Cavalli, visitatore apostolico a carattere speciale nominato da Papa Francesco per la parrocchia di Medjugorje, e il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić per poter raccontare nel dettaglio come si svolgerà l’atteso Festival dei giovani, è atteso il messaggio della Madonna di Medjugorje alla Gospa che “guiderà” i tantissimi fedeli presenti in questa torrida estate in Bosnia.

È stato lo stesso mons. Cavalli a ricordare nella sua catechesi lo scorso 23 luglio dedicata ai nonni e agli anziani il fulcro dell’insegnamento di Gesù e della Madonna per tutti, fin dall’annuncio del Vangelo: «Guardiamo avanti, lasciamoci plasmare dalla grazia di Dio, lasciamoci plasmare dallo Spirito Santo, che, di generazione in generazione, ci libera dall’immobilismo nell’agire e dai rimpianti del passato! Ed è così da secoli. Era lo stesso sessant’anni fa. Gli chiediamo di darci la forza, di darci la grazia per poter aprire le nostre porte, aprire le nostre finestre e annunciare il Vangelo». Come ha ribadito ancora il visitatore del Vaticano a Medjugorje, il tema centrale dell’insegnamento di Cristo è quel «non abbiate paura» ripetuto più volte nei suoi 3 anni di vita pubblica in Galilea: «Non abbiate paura! I profeti hanno detto: Non abbiate paura! A Maria di Nazareth fu detto: Non temere! Agli apostoli fu detto: Non abbiate paura! E lo Spirito Santo ci dice: non abbiate paura, io vi accompagno e vi accompagnerò per sempre».

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Fra Emiliano Antenucci: “Quella del Silenzio è la Madonna dei tempi moderni”

Posté par atempodiblog le 23 juillet 2023

Parla il rettore del Santuario aperto 3 anni fa per custodire un’effige sempre più amata nel mondo
Fra Emiliano Antenucci: “Quella del Silenzio è la Madonna dei tempi moderni”
di Nicoletta Giorgetti – Maria con te

Fra Emiliano Antenucci: “Quella del Silenzio è la Madonna dei tempi moderni” dans Apparizioni mariane e santuari Santuario-Vergine-del-Silenzio

Contro le chiacchiere inutili che non muovono al discernimento. Contro il frastuono della modernità, che ci ovatta i sensi e lo spirito. Contro la calunnia, l’invidia, la tentazione facile di sparlare degli altri. Da tre anni la Madonna del silenzio sta lì, nel cuore della Marsica, e, con quel dito accostato dolcemente alle labbra, ci invita ad ascoltare prima di aprire la bocca. Ci insegna, appunto, il prezioso dono del silenzio, che “è la lingua di Dio, il linguaggio dell’amore, il gemito dei santi, la penna colorata degli artisti, la nota fondamentale dei musicisti, la brezza leggera del vento, il canto della natura, il sussurro degli angeli, il palpito del cuore, l’ultimo grido dei defunti”.
Parole di fra Emiliano Antenucci, il cappuccino instancabile che papa Francesco ha voluto a rettore del santuario della Vergine del Silenzio di Avezzano, in provincia de L’Aquila.
L’unico al mondo, che guarda a questo piccolo paradiso incastonato nel verde dell’Abruzzo con fede e speranza. E non è un modo di dire, perché, “a tre anni dall’apertura del santuario, arrivano lettere, e-mail, richieste di contatto da Paesi sempre più lontani”, racconta, con una gioia che viene dal cuore, fra Emiliano.
Della comunità messicana innamorata della Madonna del Silenzio, del resto, abbiamo già parlato su Maria con te, mentre quello che non sapevamo è che la dolcezza della Vergine che invita a tacere e a discernere prima di (s)parlare è arrivata persino in Corea.
“Il legame con il Sudamerica è consolidato e quasi fisiologico”, conferma padre Antenucci, “considerata anche la vicinanza tra la Vergine di Guadalupe e la Madonna del Silenzio: entrambe portano un messaggio di speranza, di conforto e consolazione. “Io sono con te”, disse la Madonna quando apparve a Juan Diego. Che è ciò che la Vergine del Silenzio dice a chi si rivolge a Lei: con la mano sinistra indica il silenzio e il Cielo; con la destra dice: “Fermati, calmati, aspetta. Ci sono io accanto a te”. La novità sono le richieste di “contatto” dalla Corea, dalla Cina e da altri luoghi lontani, molto lontani da noi, non solo geograficamente”.

Cosa chiedono alla Vergine del Silenzio le persone che guardano, dunque, a Lei da ogni parte del mondo?
“La gente ha sete di silenzio, di spiritualità, di meditazione. E trova tutto questo nella Madonna del Silenzio. Che è la Madonna dei tempi moderni”.

In che senso?
“Perché è la Madonna che va contro il chiacchiericcio di tanti ciarlatani e invita tutti a fare discernimento prima di giudicare, prima di parlare. O sparlare. Ci sprona a fare silenzio e, nel silenzio, ad ascoltare, seguendo il suo stesso esempio: la descrizione che il Vangelo fa della Madonna è di una donna che tace. Nei momenti salienti della vita di Gesù, Maria resta in silenzio. Nella nascita, sotto la Croce. Persino nel Corano Maria è chiamata ‘la silenziosa’”.

Tre anni del santuario dedicato alla Madonna del Silenzio: come si sta preparando a quest’anniversario?
“Accogliendo una reliquia preziosissima: un frammento della camicia intrisa di sangue di Rosario Livatino, il giudice siciliano ammazzato a 37 anni dalla mafia agrigentina. Il primo magistrato beato nella storia della Chiesa. Martire per la giustizia e uomo santo nella fede. ‘Un testimone esemplare, coraggioso, che ha testimoniato il Vangelo fino al martirio’, come ha sottolineato il Vescovo di Avezzano, monsignor Giovanni Massaro, che ha celebrato la Santa Messa insieme a me e a don Calogero Manganello, della diocesi di Agrigento: è stato lui a portare la reliquia ai piedi della Vergine del Silenzio, dov’è rimasta per due giorni. Un dono grandissimo per me…”.

C’è una ragione particolare?
Avendo lavorato in carcere, dove mi reco tuttora periodicamente per ascoltare, spesso, le confessioni di “pezzi grossi” della mafia, ho sempre avuto un’ammirazione profonda, una venerazione per il “giudice ragazzino”, il suo coraggio, la sua fede, la sua forte devozione a Maria che traspare dalle sue agende. Ho visitato la sua terra, il luogo in cui è stato assassinato. E ho scolpite nella mente le sue parole, che poi sono state il suo testamento spirituale: ‘Quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma quanto siamo stati credibili’”.

Quale traccia ha lasciato il beato Livatino ad Avezzano?
“Ai piedi della Madonna del Silenzio ha lasciato un messaggio o, meglio, un invito a praticare ‘un silenzio d’amore, non un silenzio d’onore’, che è quello, distorto, caro ai mafiosi”.

In tema di bilanci, invece, cosa può raccontarci? Di quali gioie è stato sinora testimone?
“A parte le guarigioni dello spirito di cui continuo a essere felice testimone, un fatto mi ha reso particolarmente contento, di recente: abbiamo siglato una sorta di gemellaggio con una parrocchia di Madrid, la parrocchia intitolata a Santa Maria del Silenzio, fondata da due Sacerdoti sordomuti. A fare da tramite è stata Suor Veronica Amata Donatello, che si occupa della Pastorale dei sordomuti per conto della Cei. Grazie a lei è arrivato qui dalla Spagna un nutrito gruppo di sordomuti: prima sono venuti alla Madonna del Silenzio, poi sono andati dal Papa. A breve incontrerò anche il Movimento dei sordi cattolici: li ho invitati ad Avezzano. Non dimentichiamo, poi, le numerose e preziose testimonianze di tanti personaggi qui al santuario: giornalisti, uomini e donne dello spettacolo, della cultura, della legalità, oltre a illustri personalità del Clero, naturalmente”.

Quante meraviglie, fra Emiliano, sotto lo sguardo di Maria: per la terza volta, il santuario è pronto a celebrarle?
“Certamente: la prima domenica di agosto ci sarà la festa della Madonna del Silenzio, per il terzo anno consecutivo. Una festa che si aprirà con l’invito a portare una rosa alla Vergine, perché la rosa è il fiore più caro a Maria, poi la Santa Messa, la processione e i momenti di riflessione”.

Una speranza guardando al futuro?
“Che un giorno possa venire ad Avezzano anche Papa Francesco, che tanto ama la Madonna del Silenzio. Del resto, il santuario lo ha voluto lui”.

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Medjugorje, quando la Madonna pianse per delle parolacce

Posté par atempodiblog le 21 juillet 2023

Medjugorje, quando la Madonna pianse per delle parolacce
25 giugno 1981, la Regina della Pace appare per la prima volta al gruppo, al completo, dei sei fanciulli-veggenti di Bijakovići. A un loro amico scappa una volgarità. Quel che succede dopo è un prezioso insegnamento…
di Guido Villa – La nuova Bussola Quotidiana

Medjugorje, quando la Madonna pianse per delle parolacce dans Apparizioni mariane e santuari Gospa-Medjugorje-veggenti

Quando si parla di apparizioni della Madonna, di solito l’attenzione è rivolta quasi esclusivamente ai messaggi che Ella comunica attraverso i veggenti. In realtà, oltre ai messaggi, ogni dettaglio merita di essere sviscerato e fatto oggetto di meditazione, e la storia di ogni apparizione è una miniera senza fine di spunti spirituali utili nella vita quotidiana.

Ad esempio, a Lourdes la Madonna apparve con un Rosario di sei decine sul braccio (cosa che si nota in tutte le statue della Madonna di Lourdes), una vera e propria approvazione del Cielo alla pia abitudine dei fedeli di Lourdes e del suo circondario che in quel tempo pregavano la sesta decina del Rosario per le anime del Purgatorio: con questo particolare, la Madre celeste intende invitarci a una costante e regolare preghiera per le anime del Purgatorio. Sempre a Lourdes la Santissima Vergine si rivolgeva a Bernadette Soubirous dandole del “voi”, segno del suo profondo rispetto nei confronti della povera e ignorante pastorella cui tutti, con malcelato disprezzo, davano del “tu”.

Nel 1944, apparendo come Regina della Famiglia alla piccola Adelaide Roncalli a Ghiaie di Bonate (provincia di Bergamo), la Madonna in un’occasione si presentò vestita in abiti di colore bianco, rosso e verde, mostrando così la sua vicinanza e preghiera per l’Italia e il popolo italiano, che Ella proteggeva nel difficilissimo momento della Seconda Guerra Mondiale allora in corso.

In questo senso, le apparizioni di Medjugorje non rappresentano certo un’eccezione. Vi è un fatto poco conosciuto che risale al 25 giugno 1981, in occasione della prima apparizione della Regina della Pace ai sei ragazzi, al completo, del villaggio di Bijakovići, e che è di notevole importanza per la nostra vita nella Grazia, poiché ci fa comprendere che non solo le bestemmie, ma anche le imprecazioni volgari e le parolacce offendono gravemente Dio. Come riferisce Ivan Ivanković di Bijakovići (da non confondere con il veggente Ivan Dragičević), amico dei sei ragazzi poi diventati veggenti, il giorno della prima apparizione egli, allora giovane nel pieno delle forze, fu il primo che corse dietro ai sei, che, dopo aver visto la Madonna, salirono velocemente verso la cima della collina chiamata Podbrdo (da allora nota come “Collina delle apparizioni”).

Racconta Ivan Ivanković: «Quando la Madonna li chiamò, Ella non si trovava nel posto dove si trova adesso la statua, bensì una trentina di metri più in basso sulle rocce, dove si vede meglio. Tra le persone che quel giorno non videro la Madonna io fui tra i primi ad arrivare in cima, correndo con loro verso la sommità della collina. Essi erano inginocchiati, ed era come se parlassero, ma non sentivo la loro voce. Per questo motivo ero un poco arrabbiato, alzai la voce, imprecai com’ero solito fare, ed essi dissero: “Se ne va”. Se n’era andata a causa della mia rabbia e ne ero un poco imbarazzato. Non erano trascorsi neppure una quindicina di secondi che essi si inginocchiarono di nuovo. “Ecco, sta tornando!”, dissero quasi contemporaneamente. “Ivan, cos’hai detto… Delle lacrime sono scese sul Suo viso, ne siamo addolorati”», disse la veggente Marija Pavlović a Ivan in tono di rimprovero, ed egli, pieno di vergogna, fece il segno della croce.

Il fatto che la Madonna se ne andò, dopo l’imprecazione volgare di Ivan Ivanković, ci fa comprendere che il Cielo si chiude dinanzi al peccato; egualmente, il ritorno della SS. Vergine, dopo alcuni secondi, mostra quanto sia grande la Misericordia di Dio dinanzi al pentimento di chi ha peccato. La presenza della Madonna, infatti, non è scontata né un fatto quotidiano da accogliere con abitudine. È il Paradiso che si apre dinanzi a noi, è un segno di contatto tra ciò che è di Dio e il mondo dell’uomo, tra l’Eternità e la quotidianità. Affinché sia possibile stabilire tale contatto, tuttavia, l’uomo deve liberarsi dal peccato, deve convertirsi.

È vero che in passato la Madonna è apparsa anche a persone lontanissime da Dio, basti pensare all’apparizione al francese di origine ebraica Alphonse Ratisbonne il 20 gennaio 1842 nella chiesa romana di Sant’Andrea delle Fratte, nonché a quella della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola il 12 aprile 1947 alle Tre Fontane a Roma; Cornacchiola apparteneva alla setta degli avventisti, era un vero e proprio apostata, e odiava fieramente la Chiesa cattolica e la Vergine Maria. Tuttavia, subito dopo il primo contatto i protagonisti di queste apparizioni iniziarono un cammino di conversione che li portò rapidamente a riconciliarsi con Dio, e diventarono un segno della Misericordia di Dio verso i peccatori che vengono invitati senza sosta alla conversione.

Naturalmente, la Madonna appare sempre a uomini e donne imperfetti, poiché altrimenti non apparirebbe a nessuno; tuttavia, condizione essenziale è almeno quella di sforzarsi di vivere nella Grazia di Dio.

Il fatto che la Madonna se ne andò e pianse ci mostra che, quantunque sicuramente meno grave della bestemmia, anche l’imprecazione volgare rappresenta un peccato assai serio, e che rimane tale anche se è diventato normalità quotidiana e si continua a commetterlo senza che ci si sforzi di abbandonarlo. Presso i fedeli cattolici croati questo tema è di grande importanza, forse molto più che da noi in Italia. Chi ha occasione di entrare nelle loro case, infatti, spesso noterà sulla porta d’ingresso una scritta incorniciata che recita: «U ovoj kući se ne psuje», che tradotto in italiano significa: «In questa casa non si impreca». Nelle famiglie cattoliche croate coscienti della propria fede, infatti, l’imprecare, cioè il nostro dire parolacce, rappresenta una grave mancanza e una serissima offesa verso Dio, e quando, nella conversazione, a qualcuno scappa appunto una parola volgare, segue una dura e veemente reprimenda da parte dei familiari.

La Regina della Pace a Medjugorje ci chiama a percorrere la strada della santità, cioè a fare uno sforzo di conversione quotidiana a Dio abbandonando il peccato, staccandoci dal mondo e dalle sue seduzioni per volgere lo sguardo verso il Cielo. Quindi, ogni cosa che facciamo e diciamo deve avere sempre lo scopo di convertirci e di aiutare anche gli altri, soprattutto i più lontani, a conoscere l’Amore di Dio. Questo episodio ci mostra chiaramente che tale sforzo deve coinvolgere anche il modo in cui ci esprimiamo, poiché il parlare puro, cristallino e privo di volgarità apre la strada verso il Cielo a noi stessi e agli altri.

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Bernadette e la Misericordia

Posté par atempodiblog le 16 avril 2023

Bernadette e la Misericordia
Tratto da: Enfants misericorde

Bernadette e la Misericordia dans Apparizioni mariane e santuari santa-Bernadette

Bernadette ha sperimentato la misericordia di Dio in molteplici modi. Ella era molto povera e affermava: “la Vergine Maria mi guardava come una persona che guarda un’altra persona”. “Tenerezza” e “carità” sono le parole che esprimono la misericordia. Così, grazie alla carità della Vergine Maria, Bernadette comprese la misericordia di Dio.
Durante le apparizioni, la Madonna invita Bernadette a pregare per i peccatori, cioè per tutti gli uomini e le donne della terra perché siamo tutti, chi più o chi meno, lontani da Dio. Maria, che è la nostra Madre celeste, desidera che tutte le persone sappiano che Dio, che ha un cuore pieno di misericordia, ama ciascuno di noi e si aspetta che noi andiamo verso Lui.
Dopo le apparizioni di Lourdes, Bernadette andò a Nevers e divenne Suora della Carità. Si mise al servizio dei poveri e dei malati, e trasmise la tenerezza e la misericordia di Dio.
Santa Bernadette morì il 16 aprile 1879 presso le Suore della Carità di Nevers. Fu canonizzata l’8 dicembre 1933.

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Ricorrenza ventennale/ Il 16 ottobre 2002 san Giovanni Paolo II firmò la “Rosarium Virginis Mariae”

Posté par atempodiblog le 16 octobre 2022

Ricorrenza ventennale/ Il 16 ottobre 2002 san Giovanni Paolo II firmò la “Rosarium Virginis Mariae”

Ricorrenza ventennale/ Il 16 ottobre 2002 san Giovanni Paolo II firmò la “Rosarium Virginis Mariae” dans Apparizioni mariane e santuari Una-prima-e-ultima-pagina-storiche-de-L-Osservatore-Romano-del-17-ottobre-2002

Una prima pagina storica de « L’Osservatore Romano » del 17 ottobre 2002. Il giorno precedente, il 16 ottobre, San Giovanni Paolo II aveva firmato la “Rosarium Virginis Mariae”, la Lettera apostolica sul Rosario, dando inizio all’Anno dedicato alla preghiera mariana, radice stessa del nostro Santuario. Proprio oggi sono passati vent’anni da quel giorno.

L’ultima pagina de « L’Osservatore Romano » del 17 ottobre 2002. Il 16 ottobre, San Giovanni Paolo II, che quel giorno firmò la “Rosarium Virginis Mariae”, la Lettera apostolica sul Rosario, annunciò che sarebbe stato pellegrino a Pompei per la seconda volta. Papa Wojtyla visiterà il Santuario il 7 ottobre 2003.

Tratto da: Pontificio Santuario di Pompei

Divisore dans San Francesco di Sales

Elezione-Papa-Giovanni-Paolo-II dans Articoli di Giornali e News

La prima pagina de L’Osservatore Romano del 16 ottobre 1978: Elezione di Giovanni Paolo II.

Divisore dans San Francesco di Sales

Freccia dans Viaggi & Vacanze Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae di San Giovanni Paolo II

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Giubileo. Pompei celebra i 150 anni dell’arrivo di Bartolo Longo, apostolo del Rosario

Posté par atempodiblog le 30 septembre 2022

Giubileo. Pompei celebra i 150 anni dell’arrivo di Bartolo Longo, apostolo del Rosario
Il beato trasformò la valle che oggi ospita il santuario mariano. L’arcivescovo prelato Caputo: quanto mai attuale, svolse anche un importante ruolo sociale e civile
di Loreta Somma  – Avvenire

Giubileo. Pompei celebra i 150 anni dell'arrivo di Bartolo Longo, apostolo del Rosario dans Apparizioni mariane e santuari Santuario-Pompei

Ricordare il 150° anniversario dell’arrivo di Bartolo Longo a Pompei non perché sia una commemorazione, pur solenne, ma perché diventi occasione di un rinnovato impegno alla sua sequela. È questo il senso delle iniziative pensate per celebrare l’evento che cambiò per sempre la Valle di Pompei, che nel 1872, quando il giovane avvocato pugliese vi giunse per amministrare le proprietà della contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco, era paludosa, abitata da pochi contadini e soggetta alle scorrerie dei briganti.

Mentre si aggirava per quelle campagne, si ritrovò in una località particolarmente inospitale, tanto da meritare il nome di Arpaia (da Arpie). Il pensiero del suo recente passato di perdizione non lo abbandonava e il Longo continuava a chiedersi come avrebbe fatto a salvarsi.

Mentre rimuginava questi pensieri, sentì una voce dentro di sé, una sorta di “illuminazione interiore”: «Se cerchi salvezza, propaga il Rosario. È promessa di Maria. Chi propaga il Rosario è salvo!». Queste parole gli si scolpirono dentro e si propose di non lasciare quella Valle senza aver propagato il Rosario.

Fu così che cominciò con il catechizzare i contadini, poi, con l’appoggio del vescovo di Nola, sotto la cui giurisdizione ricadeva allora la Valle di Pompei, costruì il Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, le opere di carità che ancora oggi accolgono centinaia di bambini, ragazzi, madri e donne in difficoltà, anziani, diversamente abili, poveri, ex tossicodipendenti e migranti e la città della Nuova Pompei, diventata comune autonomo per il suo instancabile impegno.

Fu grazie a lui che ci furono l’ufficio postale e telegrafico, la stazione ferroviaria, la fontana pubblica, le case per gli operai. Come ha affermato, l’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, nella conferenza stampa di presentazione del Cammino giubilare longhiano: «Longo fu sì uomo della Madonna e apostolo del Rosario, ma ebbe anche un indiscutibile ruolo sociale e civile. Bartolo Longo parlava ai contemporanei e continua a parlare all’uomo del nostro tempo».

Per rimarcare anche quest’aspetto, in occasione dell’Anno giubilare il prelato ha rivolto una lettera alla città e ai fedeli che, fin dal titolo “Dall’illuminazione interiore di Bartolo Longo uno slancio per Pompei e un modello per il mondo”, esprime l’idea che celebrare un fatto storico non sia una scelta fine a se stessa.

«Abbiamo bisogno – ha aggiunto monsignor Caputo – di guardare all’esempio del beato, qui ed ora, in un tempo di difficoltà gravi: dalla guerra in Ucraina alla complessa uscita dalla crisi sanitaria, dalla povertà in continuo aumento, anche nel nostro Paese, alla crescente conflittualità che corrode la società». Le parole e l’esempio del fondatore di Pompei possono essere di guida e di sprone ai nostri contemporanei e per questo un’equipe di studiosi sta lavorando con passione e impegno all’Edizione Critica degli scritti di Bartolo Longo, della quale tra breve sarà pubblicato il volume introduttivo. Il presule ha anche annunciato la concessione dell’indulgenza plenaria, dall’ottobre 2022 fino alla fine di ottobre 2023, alle solite condizioni.

Il mese di ottobre, dedicato proprio al Santo Rosario, inizia a Pompei nella gioia di questo Giubileo. Dal 1° ottobre, tutti i giorni feriali, alle 6.30, con diretta su Tv2000, ci sarà il “Buongiorno a Maria ». Domenica 2 ottobre, sarà il cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik a presiedere la recita solenne della Supplica alla Vergine del Rosario e della Messa che la precede (diretta su Tv2000 e Canale 21, a partire dalle 10.30). Mercoledì 5 ricorrerà la festa liturgica del beato Bartolo Longo. Il 19 ottobre, incontro per ricordare il XX anniversario della Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, con l’arcivescovo Domenico Sorrentino e la presidente del Movimento dei Focolari, Margaret Karram.

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Medjugorje, il Papa ai giovani: in vacanza con Gesù il cuore è in pace

Posté par atempodiblog le 3 août 2022

Medjugorje, il Papa ai giovani: in vacanza con Gesù il cuore è in pace
Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti del Festival della Gioventù iniziato ieri nella cittadina mariana e in programma fino al 6 agosto: seguite Cristo per avere coraggio, compassione e speranza
di Alessandro De Carolis – Radio Vaticana
Tratto da: Radio Maria

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È una questione di direzione la vita. Specie quando si fa dura, tra ingiustizie di oggi e ferite di ieri, aspettative disilluse, è importante “sapere in che direzione andare perché ci sono tanti traguardi ingannevoli che promettono un futuro migliore”, ma certamente c’è una direzione che non delude, quella verso Gesù che assicura a chi lo segue di offrire “ristoro””. Il Papa prende spunto dal versetto del Vangelo di Matteo, che dà il titolo all’incontro, per scrivere alle ragazze e ai ragazzi che da ieri si trovano a Medjugorje per il Festival della Gioventù 2022.

Muoversi con lo stile di Gesù
“Venite e imparate da me”, dice Cristo agli apostoli, ed è “un invito – afferma Francesco – a muoversi, a non restare fermi, congelati e impauriti davanti alla vita, e ad affidarsi a Lui”. “Sembra facile – osserva ancora – ma nei momenti bui viene naturale chiudersi in sé stessi. Gesù invece vuole tirarci fuori, perciò ci dice ‘Vieni’”. Camminare con Lui, scrive ancora il Papa, insegna a non basarsi solo sulle proprie forze, ad assumere il “suo modo di pensare, vedere ed agire”, ad avere dentro coraggio, compassione e speranza.

Il posto più speciale
Nell’affidare a Maria i giovani, Francesco ne ricorda l’appellativo di “Stella del mare”, il “segno di speranza sul mare agitato che – dice – ci guida verso il porto della pace”. In questo momento, “nel cuore dell’estate – conclude – il Signore vi invita ad andare in vacanza con Lui, nel luogo più speciale che c’è: il proprio cuore”.

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ai partecipanti del Festival della Gioventù – Medjugorje, 1-6 agosto 2022

Posté par atempodiblog le 2 août 2022

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ai partecipanti del Festival della Gioventù – Medjugorje, 1-6 agosto 2022
Fonte: Medjugorje.hr
Tratto da: Radio Maria

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ai partecipanti del Festival della Gioventù – Medjugorje, 1-6 agosto 2022 dans Apparizioni mariane e santuari Papa-Francesco-Medjugorje

Carissimi!

In quel tempo, come ci dice l’evangelista Matteo, Gesù rivolgendosi a tutti disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.» (Mt 11, 28-30). Come in quel tempo, così anche oggi Gesù si rivolge a tutti voi, cari giovani, e attraverso il motto del Festival di quest’anno, ispirato dal Vangelo appena menzionato, vi rivolge il Suo invito: «Imparate da me e troverete ristoro».

Il Signore rivolge queste Sue parole non solo agli apostoli o ad alcuni Suoi amici, ma a tutti coloro che sono stanchi e oppressi. Lui sa quanto può essere dura la vita e che ci sono molte cose che opprimono il nostro cuore: numerose delusioni, ferite del passato, pesi che portiamo, ingiustizie che sopportiamo e numerose incertezze e preoccupazioni. Di fronte a tutto questo, si trova Gesù che ci rivolge il Suo invito: «Venite a me e imparate da me». Questa chiamata richiede cammino e fiducia, e non ci permette di stare fermi, rigidi e impauriti davanti alle sfide della vita. Sembra facile, ma nei momenti bui semplicemente ci ripieghiamo su noi stessi. È proprio da questa solitudine che Gesù vuole farci uscire, per questo ci dice: «Vieni».

La via d’uscita è nella relazione con il Signore, nel guardare Colui che ci ama veramente. Però non basta soltanto uscire da sé stessi, bisogna anche sapere in che direzione andare, perché ci sono tante offerte ingannevoli che promettono un futuro migliore, ma ci lasciano sempre di nuovo nella solitudine. Per questo motivo il Signore ci indica dove andare: «Venite a me».

Cari amici, andate da Lui con il cuore aperto, prendete il suo giogo e imparate da Lui. Andate dal Maestro per diventare i Suoi discepoli ed eredi della Sua pace. Prendete il Suo giogo con il quale scoprirete la volontà di Dio e diventerete partecipi del mistero della Sua croce e risurrezione. Il «giogo» di cui Cristo parla è la legge d’amore, è il comandamento che ha lasciato ai Suoi discepoli: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi (Gv, 15,12). Perché la vera medicina, per le ferite dell’uomo, è una vita fondata sull’amore fraterno, che trova la propria sorgente nell’amore di Dio.

Camminando insieme a Lui e seguendoLo, imparerete da Lui. Lui è il Signore che non impone agli altri un peso che Lui stesso non porta. Si rivolge agli umili, ai piccoli e ai poveri perché Egli stesso si è fatto povero e umile. Se vogliamo davvero imparare, dobbiamo umiliarci e riconoscere la nostra ignoranza e arroganza, in quei momenti in cui pensiamo di poter ottenere tutto da soli e con le nostre forze, e soprattutto avere l’orecchio aperto per le parole del Maestro. In questo modo conosciamo il Suo cuore, il Suo amore, il Suo modo di pensare, vedere ed agire. Ma essere vicini al Signore e seguirLo richiede coraggio.

Carissimi, non abbiate paura, andate da Lui con tutto ciò che portate nel proprio cuore. Egli è l’unico Signore che offre vero ristoro e vera pace. Seguite l’esempio di Maria, Sua e nostra Madre, che vi condurrà a Lui. Affidatevi a Lei, che è la Stella del mare, il segno di speranza sul mare agitato che ci conduce verso il porto della pace. Colei, che conosce Suo Figlio, vi aiuterà ad imitarLo nella vostra relazione con Dio Padre, nella compassione del prossimo e nella consapevolezza di ciò che siamo chiamati a fare: essere figli di Dio. In questo momento, nel cuore dell’estate, il Signore vi invita ad andare in vacanza con Lui, nel luogo più speciale che esista, che è il vostro stesso cuore.

Cari giovani, mentre in questi giorni riposate in Gesù Cristo, vi affido tutti alla Beata Vergine Maria, alla nostra Madre celeste, affinché con la Sua intercessione ed esempio possiate prendere su di voi il dolce e leggero giogo della sequela di Cristo. Vi accompagni lo sguardo di Dio Padre che vi ama, affinché negli incontri con gli altri, possiate essere i testimoni della pace che riceverete in cambio come dono. Prego per quest’intenzione evi benedico, raccomandandomi alle vostre preghiere.

A Roma, presso San Giovanni in Laterano
La memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, il 16 luglio 2022

Papa Francesco

Divisore dans San Francesco di Sales

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Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje

Posté par atempodiblog le 25 juin 2022

Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Il 41° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje dans Aborto Apparizioni-della-Gospa-a-Medjugorje

Cari amici,

oggi festeggiamo il 41.mo anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje.

Chi avrebbe mai immaginato una così lunga presenza della Madre di Dio in mezzo a noi come Madre che ci protegge e Maestra che ci guida?

Dobbiamo essere grati alla “Gospa” che ci ha chiamato e ci ha coinvolto nel suo piano di salvezza per il mondo.

Oggi rinnoviamo il nostro “Sì, Sì” e la nostra Consacrazione al suo Cuore Immacolato.

Ringraziamola per il grande dono di Radio Maria col quale ha fatto giungere i suoi messaggi in ogni parte del mondo.

Restiamo fedeli nel tempo delle prove in modo da giungere con Lei ai tempi nuovi della benedizione e della pace.

P.S.
Ringraziamo la Madonna che, per il suo anniversario, ha voluto fare il dono inestimabile della sentenza della Corte suprema americana che limiterà molto la pratica dell’aborto e la mentalità abortista negli USA e nel mondo.

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Casa del Volto Santo/ Il 31 maggio 2022 ricorre il 53° anniversario della nascita al Cielo di Madre Flora

Posté par atempodiblog le 30 mai 2022

Casa del Volto Santo/ Il 31 maggio 2022 ricorre il 53° anniversario della nascita al Cielo di Madre Flora
Nella moderna chiesa del quartiere Ponti Rossi si venera un’immagine di Gesù che ispirò la missione di Madre Flora, una mistica laica che si adoperò per i più poveri nell’ultimo dopoguerra
di Nicola Nicoletti – Credere

Casa del Volto Santo/ Il 31 maggio 2022 ricorre il 53° anniversario della nascita al Cielo di Madre Flora dans Apparizioni mariane e santuari Madre-Flora-de-Santis-e-il-Volto-Santo-di-Ges

È mattina presto a Napoli e nello spazio davanti al santuario c’è già gente. Tanti sono italiani, ma diversi anche gli stranieri: immigrati da India, Nordafrica ed Europa dell’Est sono ormai degli habitués della chiesa del Volto Santo e il loro numero è in crescita. Sanno che, come tutti gli altri, riceveranno un aiuto materiale, abiti e alimenti, oltre a una parola di solidarietà e amicizia. Da qui si domina dall’alto la parte moderna della città. Non lontano dall’incantevole reggia e dal parco di Capodimonte, icone dell’epoca borbonica, nel quartiere Ponti Rossi sorge questo complesso sacro dedicato a un’immagine del volto di Gesù capace di attirare migliaia di fedeli.

LA MISSIONE DI MADRE FLORA
Non si può pensare al Volto Santo senza ripercorrere la vita di Florinda Romano, impegnata – non senza difficoltà – a diffondere questa devozione tra i napoletani in un periodo difficile come la fine della Seconda guerra mondiale, tra disperazione e povertà.

Flora, come tutti la chiamano, nasce nel 1899 a Napoli. La sua infanzia – racconta Ulderico Parente in Madre Flora, una vita per il Volto Santo – è dura: povertà e umiliazioni sono all’ordine del giorno per la bambina. Deve occuparsi dei fratellini più piccoli prima di andare a scuola. Anche l’esperienza del collegio dove studia non è felice, come racconta lei stessa nell’autobiografia. Dopo 3 anni torna a casa, contenta di abbandonare l’istituto. Frequenta la parrocchia e inizia a lavorare. Nel 1918 si sposa con Ernesto de Santis, un vedovo più grande di lei. Il marito lavora in banca a Meta di Sorrento, è sensibile all’infanzia abbandonata e promuove iniziative missionarie. De Santis diffonde diversi giornali religiosi, come Crociata Missionaria. Nella sala della loro casa, sopra la radio, i coniugi appendono una dolce immagine di Cristo ritagliata dalla copertina di una di quelle riviste. È la riproduzione di un’opera di Rina Maluta ispirata a un crocifisso della cattedrale di Lucca, il Volto Santo.

L’ESPERIENZA MISTICA
 Il 10 febbraio del 1932 è una data speciale per Flora. Mentre in casa sta rassettando, si sente chiamare: è il ritratto del volto di Gesù. L’immagine, secondo quanto percepisce la donna, le si rivolge parlando della guerra, della cattiva condotta della gente e della necessità di purificazione da parte della Chiesa. «Flora, guarda questo Volto tanto offeso e ingiuriato. Amalo e fallo amare», è il messaggio. Da quel momento la sua vita cambia. Passata la sorpresa e lo spavento, la donna comincia a pregare e a far pregare i suoi amici. Indosserà sul vestito, sino alla morte, un crocifisso e vivrà in maniera ascetica la fede, con forti sacrifici personali. Le persone vanno a chiederle consigli, a volte va in estasi e ha delle visioni. Flora inizia a diffondere la devozione al Volto Santo distribuendo le copie dell’immagine. Lei è una persona semplice, non ha compiuto grandi studi e il popolo le si rivolge con fiducia: chi per chiedere se il figlio tornerà dalla guerra, chi per domandare guarigioni. Alcuni atti dei fedeli che rasentano la superstizione rischiano di esasperare la vicenda, mentre la Curia decide di cercare di capire cosa sta accadendo. La donna ha un carattere forte ma si lascia guidare da un padre spirituale e ottiene la fiducia delle autorità ecclesiastiche.

Madre Flora – oramai tutti la chiamano così – matura quindi un grande progetto: la costruzione di un tempio per il Volto Santo. Acquista una villa sulla collina di Capodimonte, dove le verrà data la possibilità di far celebrare l’Eucaristia. Modifica in cappella alcune stanze dell’abitazione che diventa la Casa del Volto Santo in cui riceve i fedeli in cerca di un incontro con Cristo.

Alla morte del marito trasforma la casa ai Ponti Rossi in un orfanotrofio e chiama a gestirlo le Piccole Ancelle di Cristo Re. I fedeli crescono e anche le opere. Apre altri due orfanotrofi per le vittime della guerra e i poveri ad Aversa e Brusciano. Il cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli dal 1966 al 1987, le dà fiducia e autorizza la costruzione del santuario; non pochi preti da tutta Italia la incoraggiano ad andare avanti.

Madre Flora muore il 31 maggio 1969 e lascia tutto alle suore. Il 10 marzo 1996 si celebra la prima Messa nel moderno santuario in cui, al centro dell’altare, viene collocata l’immagine del Volto Santo.

LUOGO DI GRAZIE
«Oggi i pellegrini arrivano desiderosi di ritirarsi in preghiera, ascoltare la Messa e dedicare del tempo allo spirito», spiega suor Elvira, della comunità delle Piccole Ancelle di Cristo Re che proseguono l’opera di Madre Flora. Il profilo della chiesa è moderno, luminoso; all’interno, proprio al centro dell’aula sacra sopra l’altare, è incorniciata la sacra immagine del volto di Cristo. Sul lato destro della chiesa, in una cappellina, si trova la tomba di Madre Flora, dove sorgeva la stanzetta che l’ha vista accogliere e confortare tante persone. Furono i fedeli a decidere che doveva rimanere lì. Ancora oggi lasciano messaggi, preghiere o richieste d’aiuto sulla parete della struttura. Gli innumerevoli ex voto giunti da ogni parte d’Italia, inoltre, testimoniano le grazie ottenute con le preghiere al Volto Santo di Gesù. «Devo la mia guarigione alle preghiere di Madre Flora», testimonia oggi padre Gianni Manco, missionario del Pime. «Avevo pochi mesi e delle crisi continue. Mia mamma si rivolse a lei disperata. Madre Flora l’ascoltò e, con poche parole, le disse di rasserenarsi, io sarei guarito». Gli oggetti che arrivano al santuario diventano anche solidarietà, li chiamano «i doni della misericordia»: dalle culle agli abiti da sposa o per la prima Comunione e regali per chi deve vivere un evento importante e non ha sufficienti risorse.

Accanto al santuario le suore portano avanti anche la missione della Casa del Volto Santo: la scuola, l’accoglienza di bambini appartenenti a famiglie in difficoltà e un centro di spiritualità dal quale il messaggio del Volto Santo continua a diffondersi in tutto il mondo.

ORGANIZZARE LA VISITA
Il santuario Casa del Volto Santo si trova in via Ponti Rossi 54 a Napoli. Si raggiunge con il filobus 254 (www.anm.it) dalla Stazione Centrale (www.trenitalia.it) o con i bus C63 e C66. In auto uscire della tangenziale a Capodimonte. Telefono: 081/74.10.746. Un’ampia sala del pellegrino è disponibile per i visitatori provenienti da lontano che desiderano consumare in loco i loro pasti.

ORARI E CELEBRAZIONI
Il santuario è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 20. La Sala offerte dalle 8.30 alle 20. Messe festive 7.30; 9; 10.30; 11.30; 12.30, 17.30; 19. Il 10 di ogni mese, nella giornata di particolare devozione al Volto Santo, le Messe sono celebrate dalle 7.30 alle 19. Per gli orari di Confessioni, Liturgia delle ore, Rosario, adorazione eucaristica e benedizione delle auto si può consultare il sito www.casadelvoltosanto.it. È possibile visitare il museo dedicato a Madre Flora previa prenotazione. La festa del Santo Volto si celebra il 6 agosto.

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Maria, aurora della salvezza

Posté par atempodiblog le 1 avril 2022

Messaggio del 25 marzo 2022 rivolto alla Parrocchia attraverso la veggente Marija di Medjugorje

“Cari figli!
Ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace.
Da anni satana lotta per la guerra. Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio.
Vi invito: ritornate a Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati perché non ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Maria, aurora della salvezza dans Apparizioni mariane e santuari Maria-Cuore-Immacolato-da-Fatima-a-Medjugorje

Commento di padre Livio Fanzaga di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 marzo 2022

La Madonna è apparsa molto seria, proprio come è apparsa il 25 febbraio, è come se dicesse: “io vi aiuto a salvarvi, ma voi dovete seguirmi”.
Il messaggio è talmente chiaro che dovrebbe innescare in noi due cose: prima di tutto la determinazione a cambiare vita nel caso fossimo nel peccato, a convertirci, a confessarsi e iniziare una vita nuova e ad avere fiducia in Maria che è qui per salvarci come plenipotenziaria di Dio.
Già un’altra volta ha detto: “Dio vi ama e ha mandato Me per salvare le vostre vite e il pianeta sul quale vivete”.

Vediamo allora i passaggi di tutto il messaggio.

Cari figli, ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace”.
La Madonna è stata molto consolata dalla Consacrazione del 25 marzo che certamente è la più sentita di sempre da parte di tutta la Chiesa, anche perché dalle autorità russe è venuto un messaggio ben preciso che, se necessario, saranno usate armi nucleari che potrebbero innescare una risposta che può provocare milioni di morti.
Nel tempo della guerra fredda il bilanciamento delle atomiche era tale per cui conveniva ad ambedue le parti di non usarle mai.
Adesso questa minaccia ha creato una situazione di panico nel mondo.

Poi la Madonna mette il dito sulla piaga: “da anni satana lotta per la guerra”.
Da quando satana ha visto la potenza distruttiva a Hiroshima e Nagasaki, sta pensando di distruggere il mondo con le bombe atomiche e ha provveduto a diffondere questi armamenti ovunque.
Adesso si pensa di usare quelle meno potenti, ma ci vuole del pelo sullo stomaco solo a pensare queste cose, a che punto siamo ingannati da satana!

Vista questa situazione in cui l’umanità possiede ordigni che possono distruggere l’opera della creazione e della redenzione e ha dentro la rabbia, l’odio, anche l’odio contro Dio, per cui li vuole usare, progetta di usarli, Dio misericordioso cosa fa? “Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio”. “Dio mi ha inviata per portarvi sulla via della conversione, del ritorno a Dio, all’osservanza dei Comandamenti, del perdono, dell’amore del prossimo, della consapevolezza che siamo tutti fratelli, figli del medesimo Padre, provenienti tutti dal sangue di Cristo”.

La Madonna viene per guidarci sul cammino della santità, dell’amore, del perdono, del rispetto reciproco, “perché ormai siete giunti a un bivio”, siamo giunti a un punto in cui o ci convertiamo o satana ci porta dove vuole lui. Già San Giovanni Paolo II, nel suo Atto di Consacrazione dell’umanità alla Madonna, nel Giubileo del 2000, disse: “l’umanità, grazie ai progressi che ha fatto, può trasformare il mondo in un giardino oppure in un cumulo di rovine”.
L’umanità senza Dio non vuole trasformare il mondo in un giardino, ma in un mondo abitato da robot, come il progetto del grande reset che sarebbe un mondo futuro dove ci vivrebbero male anche i diavoli!

In un mondo senza Dio i “prescelti” vogliono sfruttare, comandare, come ha detto il Papa: “i grandi decidono e i poveri sono calpestati”.
Quindi siamo al bivio, o ci convertiamo o periamo, chi va sulla via larga, sulla via falsa, sulla via del nuovo mondo senza Dio perirà, chi va sulla via della Madonna e della conversione, la via dell’amore, la via del perdono, la via della fiducia, la via della speranza, si salverà, tocca a noi decidere.
Non dico che tutti si salveranno, perché quando è il nostro momento dobbiamo morire, ma la morte del giusto è una grazia.

Vorrei dire alla classe dirigente russa, politica, religiosa e filosofica, che il bene non si impone con la forza, il bene lo si propone.
Il mondo che esclude la libertà è del demonio, non di Dio. Il primo di tutti i diritti inalienabili, subito dopo il diritto alla vita, è la libertà della persona.

“L’umanità è al bivio”. Quando chiesi a Mirjana cosa è venuta a fare la Madonna, lei mi rispose che nel tempo dei segreti la Madonna si metterà davanti al bivio e dirà: “non passate di qua, passate dall’altra parte”.

Vi invito: ritornate a Dio ed ai Comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati”.
Ormai è chiaro l’inganno satanico, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo, i governi occidentali eletti democraticamente, impongono il gender, impongono il pensiero unico, come ha detto il Papa.
Ma chi sono queste menti diaboliche, menti contorte che impongono il gender, chi sono? Non sono realtà democratiche venute dal popolo.
L’uomo decide lui se essere maschio o femmina, l’uomo ha diritto di abortire, anche quando il bambino sta per nascere.
In questo l’intellettuale russo Aleksandr Dugin ha ragione, ha ragione quando dice che non c’è un governo dell’occidente che sia capace di opporsi al gender, tutti gli stati eletti democraticamente sono obbligati a fare questo, è un obbligo assoluto.
Ormai siamo arrivati alla resa dei conti, nessuno pensi di comandare al posto della Madonna, è Lei che comanda, è Dio che comanda, non sono gli uomini che comandano, anzi quando appaiono in pubblico fanno ridere tanto sono banali e stupidi.
Quindi bisogna cambiare, ci stanno portando alla rovina con progetti inconcepibili, da una parte con progetti antiumani, e dall’altra la pretesa di imporre il cristianesimo con i cannoni e togliendo la libertà alle persone.
Il diavolo l’ha pensato bene, è presente sia da una parte che dall’altra.

Se vogliamo uscire dalla crisi in cui siamo entrati dobbiamo “ritornate a Dio ed ai Comandamenti di Dio”. Io non so se la Madonna alluda a questa guerra o alla guerra che verrà dopo, perché questa guerra ha tutte le caratteristiche per diventare una guerra mondiale.
Se vogliamo salvarci, dobbiamo fare una sola cosa: “ritornate a Dio ed ai suoi Comandamenti”, perché anche se vi siete ridotti in questo stato di schiavitù, “dovete ascoltate Dio che vi ama e desidera salvarvi e guidarvi verso la vita nuova”.

La presenza della Madonna è determinante, Medjugorje è determinante, Medjugorje è la realizzazione di Fatima, Medjugorje è il centro del mondo, l’invocazione alla Regina della Pace è l’unica arma che abbiamo per salvarci, questo è il fatto nuovo, solo la Regina della Pace, ci può salvare.
I grandi del mondo, i giornaloni, alla prima bomba atomica vanno in polvere.
Mi interessa quello che dice la Madonna, solo Lei ci salva.
Se noi la seguiamo, se noi ci consacriamo a Lei, Lei ci salverà anche nel caso che tra i 10 segreti ci siano delle bombe atomiche, e non lo escludo.

La Madonna ha un piano per salvarci, comunque i segreti verranno rivelati 3 giorni prima, dicendo dove accadranno e quando accadranno, quanto dureranno e, per alcuni segreti, gli effetti saranno cose terribili.
Il pallino lo ha la Madonna, Lei comanda, le potenze umane contano zero. Seguiamo la Madonna, facciamo quello che la Madonna si aspetta da noi per salvare le anime, per salvare le vite e correre sulla via della salvezza.
La Madonna ci ha promesso che Dio ha deciso, attraverso di Lei, che il mondo nuovo senza Dio sarà distrutto, la Madonna ha detto che l’umanità è al bivio, si deve scegliere.
Quello che è chiaro è che la Madonna ha in mano tutto e che Lei porterà l’umanità oltre la possibilità di catastrofi, verso una vita nuova.

Marija ha detto che questa “vita nuova” è una società nuova, è la vita qui sulla terra in cui si onora Dio, si vive in pace, si vive fraternamente.
La Madonna ha detto che tornando ai Comandamenti di Dio staremo bene sulla terra e usciremo da questa crisi che finirà nel tempo dei 10 segreti.
Bisogna avere quell’atteggiamento non di curiosità, ma di fiducia perché se la Madonna dice che ci vuol salvare, ci salva.

Il messaggio è bello, è serio, ma è molto impegnativo, è in un contesto drammatico: satana vuol distruggere il mondo, ha in mano quello che gli serve, ma la Madonna glielo impedisce, Lei è la più forte.
Certo che la Madonna è qui a Medjugorje da 40 anni e ha detto che un numero enorme neanche la prende in considerazione, poi non lamentiamoci, chi vuole il suo male pianga se stesso. 

N.B. Il testo di cui sopra può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando: “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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La Madonna ha detto che l’umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere

Posté par atempodiblog le 26 mars 2022

La Madonna ha detto che l’umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

La Madonna ha detto che l'umanità è giunta al bivio: bisogna scegliere dans Apparizioni mariane e santuari Messaggio-di-Medjugorje-del-25-marzo-2022

Cari amici,
mentre il Santo Padre, in comunione con tutta la Chiesa, consacrava l’umanità e in particolare l’Ucraina e la Russia, al Cuore Immacolato di Maria, per una felice coincidenza celeste la Regina della pace dava il suo Messaggio a Medjugorje.

Alle invocazioni e alle preghiere che si sono elevate da ogni parte del mondo per i pericoli che incombono, comprese le minacce di armi nucleari, la Madre si è affrettata a rispondere dicendo per prima cosa che ascolta il nostro grido e le preghiere per la pace.
Era quello che volevamo sentire, consapevoli che stiamo vivendo il momento più drammatico della storia nel quale l’uomo, a causa della superbia, dell’arroganza e dell’odio di cui i cuori sono pieni, è persino disposto a innescare una guerra dalle conseguenze inimmaginabili.

La Madonna ha voluto rispondere a questa mobilitazione spirituale che, grazie alla determinazione del Santo Padre, ha coinvolto la Chiesa intera: Vescovi, Sacerdoti, Fedeli. Non vi è dubbio che, fra le molteplici Consacrazioni fatte al Cuore Immacolato di Maria, questa è stata la più corale e la più sentita.
La gente ha compreso che dinanzi a eventi di questo genere, solo La Donna vestita di sole e coronata di dodici stelle può affrontare satana sciolto dalle catene.

Tuttavia la Madonna ha subito provveduto a spegnere gli entusiasmi troppo facili per una situazione che potrebbe trovare una temporanea soluzione.
Innanzi tutto ci ha ricordato che “da anni satana lotta per la guerra” ed è per questo che Dio l’ha inviata per guidarci e proteggerci.
Poi ha ribadito che siamo giunti a un bivio: quello della vita e quello della morte. Bisogna scegliere e nessuno potrà evitarlo.

La Madre ci ha ancora una volta invitati a scegliere la strada del ritorno a Dio e dell’osservanza dei Comandamenti. Seguendola su questa strada potremo “stare bene su questa terra” e uscire “da questa crisi” nella quale siamo entrati.

Tocca a noi prendere una decisione. Quale strada sceglierà l’umanità? La Madonna ci ha rivelato fin dai primi anni che entreremo in un tempo di tribolazioni e di scelte radicali, nel quale crollerà il mondo senza Dio che l’umanità sta costruendo. E’ il tempo dei segreti che nel momento stabilito da Dio verranno rivelati.

Attraverso questa “grande tribolazione”, nella quale però la Madonna sarà presente con apparizioni quotidiane e con i suoi messaggi, si aprirà una nuova fase della storia, il tempo della pace e della “vita nuova” qui sulla terra.
Nel frattempo, cari amici, molti nella Chiesa, quasi improvvisamente hanno compreso la grazia immensa della presenza della Regina della pace. Come ha detto S. Giovanni Paolo II: “Medjugorje è la speranza del mondo”.

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I tre giorni dei segreti sono una prova della Fede

Posté par atempodiblog le 17 mars 2022

I tre giorni dei segreti sono una prova della Fede
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

I tre giorni dei segreti sono una prova della Fede dans Apparizioni mariane e santuari I-TRE-GIORNI-DEI-SEGRETI-SONO-UNA-PROVA-DELLA-FEDE

I segreti di Medjugorje sono dieci e questo numero richiama le dieci piaghe d’Egitto con le quali il popolo ebraico fu liberato dalla schiavitù del Faraone. Si tratta quindi di un numero non casuale ma con un valore salvifico.
Inoltre “le cose terribili” che la Regina della pace ha mostrato ad ognuno dei veggenti si collocano dal quarto al decimo segreto e rievocano i sette flagelli dell’Apocalisse.

E’ la prima volta che la Madonna dispone che i segreti consegnati ai veggenti vengano preannunciati tre giorni prima. Non ha spiegato il perché. Tocca a noi scoprire le ragioni di questa disposizione. Infatti le motivazioni sono molteplici e tutte importanti.

Incominciamo ad esaminare il numero tre che ci richiama alla mente i tre giorni che vanno dalla morte di Gesù in Croce alla sua resurrezione. Noi lo pronunciamo ogni volta che recitiamo il Credo, una preghiera che fin dai primi giorni la Madonna ha recitato con i veggenti.
Infatti, nella nostra professione di fede diciamo: “Fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte”. Si tratta di parole di una densità unica, che racchiudono il mistero della Redenzione.
Ogni volta che verrà annunciato il segreto tre giorni prima entreremo sempre più a fondo nel mistero dei tre giorni di attesa. In particolare dovrà prenderlo in considerazione questo mondo che “ha rifiutato la fede e la Croce”.

Cosa è avvenuto in quei tre giorni, Venerdì santo, Sabato Santo e Domenica di Pasqua, quando gli avversari del Cristo si congratulavano a vicenda, mentre i suoi seguaci, vacillanti nella fede, fuggivano o si nascondevano, pensando che orami tutto era perduto?
Per gli apostoli la Passione di Gesù è stata una prova drammatica, nella quale la loro fede è stata passata al vaglio da satana, come li aveva preavvertiti il Maestro.
In quei tre giorni avrebbero dovuto ricordare le parole di Gesù, che aveva preannunciato la sua Resurrezione dopo la sua Passione e la morte in croce.
Invece sono arrivati impreparati, distratti da cose mondane, incapaci di affrontare i drammatici avvenimenti con lo sguardo della fede e la forza della preghiera.

Questa situazione esistenziale sarà anche la nostra nei tre giorni che precedono ogni evento. Infatti anche noi potremmo vacillare nella fede, dubitando delle parole della Madonna, lasciandoci appesantire dalla carne e influenzare dalla chiacchiere del mondo.
Deve essere nostra cura prepararci fin da ora, imitando la fede intrepida di Maria in quelle ore angosciose della Passione. In quei tre giorni dovremo credere che quanto rivelato si avvererà e sostenere la fede vacillante dei deboli.

Infatti la salvezza passa attraverso la fede e questo è il primo grande valore dell’annuncio dei segreti prima che accadano.
Tuttavia c’è ancora molto da esplorare. Facciamolo insieme perché ogni giorno più ci avviciniamo e non possiamo perdere la partita più importante della vita.

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Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo

Posté par atempodiblog le 24 février 2022

Uno sguardo di fede sull’attualità
Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo
Tratto da: La lettura cristiana della cronaca e della storia di Padre Livio Fanzaga

Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo dans Anticristo Ges-nostra-unica-speranza

Cari amici,

la notizia che temevamo è diventata una realtà: Putin ha dato ordine di invadere l’Ucraina.

Papa Francesco ha ammesso di provare un grande dolore per questa situazione che porta alla follia della guerra e ha invocato la Regina della pace dicendo: «La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra» e ha invitato soprattutto i credenti a dedicare la prima giornata di Quaresima alla preghiera e al digiuno per la pace.
È chiaro che queste parole sono particolarmente significative in quanto riecheggiano quanto la Madonna in tutti questi anni ci ha raccomandato.

La Madonna anche nel messaggio del 25 marzo 2021 (giorno dell’Annunciazione) ha ribadito che Lei è qui come Regina della pace perché satana vuole l’odio e la guerra. Questa è la nostra speranza, questa è la nostra gioia, questa è la nostra certezza!

In questi anni di pandemia la Madonna è intervenuta dodici volte per dirci che satana vuole l’odio e la guerra. In particolare vuole distruggere le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo.

La Madonna è già intervenuta nel 1991, quando crollò Unione Sovietica ed era latente il pericolo di una conflagrazione mondiale che Lei stessa sventò. La stessa cosa fece nel 1984, quando l’Europa venne minacciata da un attacco nucleare da parte dell’Unione Sovietica ma il 13 maggio, quando le forze del Patto di Varsavia si apprestavano a dare l’assalto all’Europa occidentale e meridionale, all’ultimo istante un imprevisto fa saltare i piani dello stato maggiore sovietico: un deposito strategico di armi e missili destinati alla Flotta dell’Artico, che avrebbe dovuto tagliare la strada ai rifornimenti dall’America del Nord all’Europa aggredita da Mosca, esplose rovinosamente e l’operazione fu annullata.

Spesso sottovalutiamo l’intervento del Cielo. La potenza di Dio è illimitata. Arriva a compiere miracoli, come ha fatto fino ad ora preservando il mondo dalla distruzione che satana brama e persegue in tutti i modi.

Abbiamo questa grande grazia della presenza di Maria. Non dobbiamo dimenticare quello che la Madonna ha detto in più occasioni, ovvero che molti l’hanno accolta ma un numero enorme neanche la prende in considerazione.

Siamo ovviamente tutti molto ansiosi di sapere che cosa dirà la Regina della pace domani nel messaggio a Marija. Non aspettiamoci chissà quali novità o rivelazioni, ci basti la sua presenza e il fatto che Lei venga ogni giorno sulla terra a pregare con noi.

Con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le guerre peggiori.

Quando la Madonna dice che “satana regna” si riferisce al fatto che proprio la governance internazionale è in una prospettiva che a satana piace molto perché si contendono il dominio, il potere, l’egemonia sul mondo. La Madonna conosce bene le follie umane.
Dio è sempre intervenuto nella storia della salvezza e con il suo popolo di persone umili e semplici che sanno pazientare, sopportare, pregare e amare, preparerà il suo futuro.

Raccomando a tutti di entrare in una prospettiva nuova, alla luce del fatto che durante la pandemia non ci siamo messi in allarme per quanto riguarda la nostra situazione esistenziale in rapporto a Dio. Ci siamo affidati alla scienza. Le preghiere sono state poche o nulle. Il mondo ha continuato la sua deriva sulla via dell’apostasia rifiutando la fede e la Croce.
Con l’incombere di questa calamità gravissima sul mondo, l’umanità rischia di distruggere se stessa in pochi minuti perché nei cuori c’è l’odio accecante e porta sempre a soluzioni inimmaginabili, come il ricorso all’uso di armi atomiche.
Nel tempo delle apparizioni a Medjugorje abbiamo rischiato due volte un’ecatombe nucleare non casuale, ma voluta. Nel 1984 e nel 1991. La Madonna è in grado di fermare una deriva che satana persegue in tutti i modi.

Pur comprendendo l’apprensione e il senso di angoscia umano che ci accomuna in questo  momento, vi esorto a non perdere di vista il punto di riferimento fondamentale dei nostri tempi, ovvero la presenza della Madonna e soprattutto le parole che lei stessa ci ha detto, cioè che con la preghiera e il digiuno possiamo fermare le guerre per quanto violente esse siano.

Facciamo nostre le parole del Santo Padre e le nostre intenzioni di preghiera siano di richiesta di Sua intercessione per la pace:
La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.

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