• Accueil
  • > Archives pour le Lundi 2 juin 2025

Meraviglie di Scozia

Posté par atempodiblog le 2 juin 2025

Meraviglie di Scozia
di Annamaria Scavo – Radici Cristiane

Meraviglie di Scozia dans Stile di vita Meraviglie-di-Scozia

In questa parte della Gran Bretagna, il difficile è decidere cosa non vedere.
Come rinunciare alle morbide colline del Dumfries e Galloway al sud, o alle selvagge montagne delle Highlands con i grandi laghi in cui esse si specchiano, o alle isole al largo della costa occidentale della Scozia, quella di Arran nell’estuario del Clyde la romantica Skye, alcune attrezzate per le tipiche vacanze, altre erme e solitarie, per chi ama immergersi nella natura.
Quale che sia il personale interesse, la storia, l’arte, la flora, la fauna, non si può restare delusi.
Ci sono antichi castelli, case sontuose aperte al pubblico, gallerie, musei, giardini, musei della scienza interattivi, ferrovie con treni a vapore, escursioni in battello sui laghi e in mare, acquari e parchi faunistici, distillerie e tant’altro.
Ognuna delle sue regioni offre qualcosa di peculiare.

Edimburgo
Le due città principali, Edimburgo e Glasgow, stupiscono per i loro contrasti di architettura e di ambienti.
A Edimburgo, un bellissimo percorso – il celeberrimo Miglio Reale – lega i due castelli storici, vicoli medievali, gli edifici vittoriani restaurati e gli edifici settecenteschi della New Town. Alla fine del Miglio Reale però, proprio davanti allo stupendo castello di Hollyrood, si deve patire un vero e proprio “pugno nell’occhio”: la nuova sede del Parlamento, per fortuna visibile solo all’ultimo momento nonostante le sue grandi dimensioni.
Qui si mescolano duemila anni di storia e il centro storico offre magnifici esempi di eleganza artistica che arrivano fino al XVII secolo, mentre la parte moderna (costruita a partire dal XVIII secolo) è un modello di urbanistica. Proprio per questa suggestiva fusione tra la Vecchia Città medievale e il neoclassico piano edilizio della Nuova Città, Edimburgo è protetta dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità.
Capitale dall’eleganza, città dei festival per antonomasia, Edimburgo è anche una delle città più famose d’Europa per il suo stile di vita. Lega la sua fama all’ospitalità, ai tanti negozi e centri commerciali, ai festival dell’estate, agli eccellenti musei e ai monumenti.
Le centinaia di pub e il carattere studentesco della città, consentono di respirarvi una continua atmosfera di festa.
La regione situata ai lati di Edimburgo, i Lothians, si potrebbero chiamare, in contrasto alle Highlands, le “Lowlands” (basse terre) della Scozia.
Una costa magnifica, un elenco interminabile di curiosità e paesaggi sbalorditivi rendono questa regione ideale per le passeggiate anche in bicicletta.

Glasgow
Glasgow si va progressivamente trasformando in una delle più importanti città britanniche per l’architettura, la cultura e lo shopping. I vecchi edifici sono stati trasformati in variopinti e moderni centri commerciali e i numerosi musei ospitano le collezioni d’arte più eterogenee, non sempre certo in armonia col resto del paesaggio urbano e col buon gusto.
C’è spazio per gli appassionati di musica e di balletto, e chi voglia contattare il passato navale e commerciale della città, si troverà a suo agio al Glasgow Harbour.
A sud della città, nel verde della valle del fiume Clyde, cittadine, deliziosi villaggi e, soprattutto, il sito di New Lanark, Patrimonio mondiale Unesco.
New Lanark è un villaggio scozzese sul fiume Clyde, a circa due chilometri dalla città dì Lanark, ove nel 1786 David Dale costruì dei cotonifici e le case per i lavoratori. Nel 1800 le fabbriche e l’intero villaggio vennero venduti ad un consorzio di cui faceva parte anche il genero di Dale, Robert Owen, un filantropo e riformatore sociale di ispirazione socialista.
New Lanark divenne allora una fiorente impresa economica ed un’epitome del socialismo utopistico. Ci vivevano 2500 persone, fra cui 500 bambini (ma il lavoro minorile, contrariamente a ciò che accadeva nel resto del Paese, a New Lanark era abolito).
I cotonifici di New Lanark sono stati in funzione fino al 1968. Dopo un periodo di declino, nel 1974 fu fondato il New Lanark Conservation Trust, allo scopo di impedire la distruzione del villaggio. Ora la maggior parte degli edifici è stata restaurata ed il villaggio è divenuto un’importante attrazione turistica. Dal 2001, esso è uno dei quattro siti in Scozia definiti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Le isole esterne
Per un itinerario assolutamente particolare e di avventura, è interessante spingersi verso le isole esterne, le lontane Orcadi, Shetland ed Ebridi Esterne.
Si arriva, volendo anche in aereo, a Mainland, la principale isola delle Orcadi.
Sono isole prevalentemente basse e verdeggianti, tranne Hoy, animata da colline ondulate e brughiere (in norreno, la lingua degli antichi norvegesi, Hoy significa “isola alta”). Ci si immerge in luoghi di pace ineguagliata, con la possibilità in più di scoprire molte cose.
A Skara Brae, ad esempio, sulla costa occidentale dell’isola, si trova il più importante sito preistorico delle Orcadi.
Poi, dirigendosi verso nord, si incontrano colonie di uccelli marini sulle spettacolari scogliere del Capo Marwick Head, la città di Stromness e il suo museo, diversi agglomerati preistorici e, in particolare, i menhir di Brodgar, enorme cerchio di menhir circondato da un fossato che suscita grande emozione e il tumulo di Maes Howe, una tomba megalitica di almeno 2.500 anni prima di Cristo con iscrizioni runiche e incisioni lasciate successivamente dai vichinghi. Si dice contenesse un tesoro.
La tradizione la considera abitata da un “goblin”, un folletto maligno potentissimo denominato Hogboy, nome probabilmente derivato dal termine norvegese Hagbuie, ‘Fantasma della Tomba’.
Il gruppo dei monumenti neolitici nelle Orcadi, che comprende siti di sepoltura, tombe e pietre circolari, datato tra il 3000 il 2000 a.C., offre un’importante descrizione della cultura preistorica e come tale è stato incluso fra i Patrimoni dell’Umanità protetti dall’Unesco.
Le Shetland, a 180 chilometri dalla costa, sono un mondo a parte con una sua distinta cultura nella quale sono presenti forti influenze scandinave. Qui abbondano i resti di insediamenti dell’età della pietra e dell’età del bronzo.
In questo arcipelago è incantevole la costa: e ce ne sono circa 1500 chilometri! Il capo di Esha Ness è senza ripari e offre una vista spettacolare, oltre a essere un punto di partenza fantastico per camminate.
Le onde si infrangono sulle scogliere di granito rosso in un contrasto inusuale e suggestivo.
I traghetti approdano tutti a Lerwick, città principale delle Shetland. Lì è bello percorrere le strade strette della città, visitare l’interessante museo, il forte che risale al periodo di Oliver Cromwell, l’antica torre di Clickimin Broch e i siti archeologici di Old Scatness Broch e Jarlshof, assai ampio quest’ultimo e datato età del bronzo con insediamenti successivi fino al Medioevo.
A Mousa Broch si può ancora ammirare la torre rotonda meglio conservata di Gran Bretagna (ha duemila anni).
Nelle isole il fascino di splendide riserve naturali, come quella di Loch of Siggie e magiche visioni di scogliere o selvaggi paesaggi marini a Eshaness.
Le Ebridi Esterne, all’estremità occidentale dell’Atlantico, rappresentano i cuore della cultura gaelica.
Offrono panorami incantevoli, con spiagge di sabbia candida, lasciate allo stato selvaggio, laghi, brughiere e machair, pascoli marini che si ricoprono di una moltitudine di fiori selvatici.
Non mancano i siti molto antichi e i menhir. Il più spettacolare è a Calanais.
Quaranta miglia a ovest delle Ebridi esterne, al largo della costa scozzese nord-occidentale, si trova l’arcipelago di St. Kilda, formato da quattro piccole isole.
L’arcipelago vanta le scogliere pit alte della Gran Bretagna (1300 piedi) e la colonia di sule più grande del mondo. Le sule sono uccelli tuffatori, dal corpo affusolato, le ali appuntite, le zampe corte, il becco pronunciato tagliente.
Sono alte 87-100 cm ed hanno un’apertura alare di 165-180 cm.
Durante la stagione della riproduzione, sulle isole dell’arcipelago nidificano 800.000 uccelli marini.
Nel 1930 la popolazione di St. Kilda, ridotta a sole 36 persone residenti sull’isola di Hirta, ottenne di andarsene. Le condizioni di vita sull’isola erano durissime, a fonte principale di alimentazione erano le sule e le pecore di razza Soay.
Gli uccelli venivano catturati servendosi di lunghissime corde, con le quali ci si calava dalle vertiginose scogliere dell’isola. La prova era difficile e indispensabile per i giovani che volevano prendere moglie, dovevano dimostrare di saper mantenere la famiglia.
L’isolamento degli abitanti era interrotto solo dall’arrivo di qualche rara nave che assicurava viveri essenziali e medicinali. La posta veniva chiusa in una robusta scatola di legno munita di galleggiante affidata alle onde dell’Atlantico. Il più delle volte riusciva a raggiungere il destinatario.
Approdare a questo affascinante arcipelago è tuttora difficile. Il vento nelle Ebridi esterne soffia forte due giorni su tre e impedisce la traversata o, se cambia direzione, una volta arrivati costringe a ripartire in tutta fretta dall’unica baia. Pare che esista un esclusivo “St. Kilda Club” che riunisce chi è riuscito a passare almeno una notte su una delle isole.

Publié dans Stile di vita, Viaggi & Vacanze | Pas de Commentaire »