Gesù abbraccia la nostra vita

Posté par atempodiblog le 10 mars 2024

Siamo tutti peccatori e tutti bisognosi di perdono. Nessuno può erigersi a giudice degli altri e puntare il dito per condannarlo, come se lui fosse innocente. Gli uomini, dice Paolo, sono stati tutti rinchiusi nel peccato, affinché a tutti venisse concessa la misericordia. Uno solo è senza peccato.

La consapevolezza che siamo tutti peccatori ci deve mantenere in un atteggiamento di umiltà e di indulgenza nei confronti degli altri. Non dimentichiamo mai che, senza l’aiuto della grazia, potremmo cadere anche noi in quelle situazioni di vita che condanniamo con tanta severità nel prossimo.

L’intransigenza nei confronti del male non ci deve mai rendere duri verso i peccatori, come se noi fossimo fatti con una pasta diversa.

Uno solo fra tutti gli uomini è radicalmente senza peccato. Gesù non solo è santo, come lo è Maria, la piena di grazia, ma è la fonte stessa di ogni santità. Lui solo conosce ciò che vi è nel segreto di ogni cuore e lui solo ha i titoli per giudicare.

di Padre Livio Fanzaga – La pazienza di Dio. Vangelo per la vita quotidiana, Ed. Piemme

Gesù abbraccia la nostra vita dans Commenti al Vangelo Pietra-che-edifica

Gesù abbraccia la nostra vita
Papa Francesco
Angelus
Domenica, 10 marzo 2024


Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

In questa quarta domenica di Quaresima il Vangelo ci presenta la figura di Nicodemo (cfr Gv 3,14-21), un fariseo, «uno dei capi dei Giudei» (Gv 3,1). Egli ha visto i segni che Gesù ha compiuto, ha riconosciuto in Lui un maestro mandato da Dio ed è andato a incontrarlo di notte, per non essere visto. Il Signore lo accoglie, dialoga con lui e gli rivela di essere venuto non a condannare ma a salvare il mondo (cfr v. 17). Fermiamoci a riflettere su questo: Gesù non è venuto a condannare, ma a salvare. È bello, eh!

Spesso nel Vangelo vediamo Cristo svelare le intenzioni delle persone che incontra, a volte smascherandone atteggiamenti falsi, come con i farisei (cfr Mt 23,27-32), o facendole riflettere sul disordine della loro vita, come con la Samaritana (cfr Gv 4,5-42). Davanti a Gesù non ci sono segreti: Egli legge nel cuore, nel cuore di ognuno di noi. E questa capacità potrebbe inquietare perché, se usata male, nuoce alle persone, esponendole a giudizi privi di misericordia. Nessuno infatti è perfetto, tutti siamo peccatori, tutti sbagliamo, e se il Signore usasse la conoscenza delle nostre debolezze per condannarci, nessuno potrebbe salvarsi.

Ma non è così. Egli infatti non se ne serve per puntarci il dito contro, ma per abbracciare la nostra vita, per liberarci dai peccati e per salvarci. A Gesù non interessa farci processi o sottoporci a sentenze; Egli vuole che nessuno di noi vada perduto. Lo sguardo del Signore su ognuno di noi non è un faro accecante che abbaglia e mette in difficoltà, ma il chiarore gentile di una lampada amica, che ci aiuta a vedere in noi il bene e a renderci conto del male, per convertirci e guarire con il sostegno della sua grazia.

Gesù non è venuto a condannare, ma a salvare il mondo. Pensiamo a noi, che tante volte, tante volte che condanniamo gli altri; tante volte che ci piace sparlare, cercare pettegolezzi contro gli altri. Chiediamo al Signore che ci dia a tutti questo sguardo di misericordia, di guardare agli altri come Lui ci guarda a tutti noi.

Maria ci aiuti a desiderare il bene gli uni degli altri.

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