Colonne

Posté par atempodiblog le 22 août 2023

Colonne dans Citazioni, frasi e pensieri Colonne-della-Santa-Madre-Chiesa

Nessuno disprezzi la gente anziana che viene nelle nostre Chiese. Molti pensano che siamo in crisi solo “perché ormai ci sono solo quattro vecchie che vanno a Messa ogni giorno”. In realtà c’è speranza proprio perché c’è quella gente lì che prega. E importa poco se biascicano. Importa poco se pensiamo che siano lì perché non hanno nulla da fare. Noi siamo in piedi perché quei vecchi sono lì in ginocchio. Nessuno disprezzi mai più la gente anziana che popola le nostre Chiese. Sono colonne, non sedie rotte.

di don Luigi Maria Epicoco

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Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina

Posté par atempodiblog le 22 août 2023

Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria

Pensiero spirituale sulla presenza di Maria Regina dans Apparizioni mariane e santuari Maria-Medjugorje

Cari amici, quelle di Medjugorje sono le più importanti apparizioni della Madonna in questi duemila anni di Storia della Chiesa, sia per la durata che per la eco.

A Medjugorje è presente Maria Regina della pace e la pace è l’annuncio fondamentale del Vangelo. Quando è nato Gesù gli angeli hanno cantato: “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in Terra agli uomini amati dal Signore”. Quando Gesù è apparso agli Apostoli dopo la Resurrezione ha salutato dicendo: «Pace a voi». La pace divina è la riconciliazione degli uomini con Dio in modo tale che gli uomini siano veramente fratelli fra di loro, figli del medesimo Padre, figli nel Figlio, figli in Gesù Cristo.

La presenza di Maria Regina della pace è un grande dono di Dio. Come accade spesso, i grandi eventi di Dio nella Storia iniziano sempre silenziosamente e procedono attraverso i sacrifici, le persecuzioni, il cammino della Croce come ci ha insegnato Gesù. Tuttavia, la lunga presenza di Maria Regina della pace è stato un cammino fruttuoso perché, a mio giudizio, ha dato alla Chiesa un aiuto inatteso, straordinario.

Mirjana, nel suo libro autobiografico Il mio cuore trionferà, dice che lo stesso Papa Giovanni Paolo II avrebbe chiesto alla Madonna di venire in aiuto in modo straordinario. Secondo testimonianze di persone vicinissime a Woytjla, la Madonna avrebbe ascoltato la sua preghiera e possiamo ben dire che la presenza di Maria a Medjugorje ha creato i presupposti per la caduta dell’Impero sovietico, per la libertà dei popoli e delle Chiese dell’est europeo in particolare quella polacca. C’è questa prospettiva attraverso la quale vediamo che la Madonna è qui come Regina, come Colei che in nome di suo Figlio combatte contro l’angelo ribelle che vuole mettersi al posto di Dio. L’angelo ribelle voleva mettersi al posto di Dio in Cielo, è stato precipitato sulla Terra e adesso vuole mettersi al posto di Dio sulla Terra.

La Madonna è qui nel momento in cui satana è sciolto dalle catene e tenta il grande assalto all’opera della Creazione e della Redenzione. Il piano di satana è chiaro, vuole distruggere il mondo e brama di portare quante più anime possibili all’inferno.

Celebrando la festa odierna di Maria Regina, non dobbiamo soltanto guardare al Cielo ma anche sulla Terra. Questo evento straordinario e decisivo per la Storia umana (in cui opera la Storia della Salvezza) culmina proprio nel momento in cui l’umanità è al bivio e cammina sull’orlo della perdizione eterna. Satana sta scardinando i cuori con l’odio. È dilagante e tangibile la volontà di potenza e di dominio, l’orgoglio è sanguinario, il veleno di Lucifero scorre nelle vene di chi vuole distruggere il mondo pur di prevalere. Dobbiamo avere il coraggio di pregare per queste persone ma anche di respingere le ideologie della potenza, del dominio al posto di Dio. Così come si disprezza satana, dobbiamo disprezzare tutti quelli che lo seguono. Non le persone in quanto tali per le quali dobbiamo avere Misericordia, ma in quanto portatori di ideologie che sono quelle del totalitarismo umano al di sopra di tutto.

Il diavolo vuole regnare al posto di Dio, il piano è tangibile. Abbiamo la grazia immensa della presenza della Regina della pace che è qui per realizzare il suo piano di salvezza e come sappiamo il suo Cuore Immacolato trionferà.

Umilmente, in ginocchio davanti alla Croce, chiediamoci: chi può salvarci?

Negli ultimi decenni, la società che era basata su princìpi religiosi, ha abbracciato la secolarizzazione, la scristianizzazione e la paganizzazione. Dal dopoguerra in poi l’umanità ha rifiutato Dio e si è ribellata a Cristo. I risultati di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti. In questo quadro di catastrofe spirituale che può portare alla distruzione del pianeta sul quale viviamo attraverso la guerra e tutte le altre conseguenze di una civiltà presuntuosa, non c’è alcuna via di salvezza. Ci sarà la grande seduzione di una salvezza umana, ma sarà l’ennesimo inganno satanico che non avrà nulla di vero. Sarà un fantoccio di salvezza.

L’unica vera salvezza concreta è quella che non vediamo ma c’è ed è la presenza della Regina della pace.

A mio parere questa presenza che viene ignorata è uno scandalo. La voce divina non viene ascoltata, la predicazione del Vangelo viene irrisa. È terribile constatare che questo viene fatto non solamente per mano dei non credenti, ma anche dei credenti. La Madonna stessa ha fatto il bilancio: «Molti hanno risposto ma è enorme il numero di coloro che non vogliono sentire ne accettare il mio invito» e ha aggiunto «Perciò voi che avete pronunciato il sì, siate forti e decisi» (messaggio del 25 agosto 2011).

Noi che abbiamo risposto alla Sua chiamata non dobbiamo arrenderci, dobbiamo rimanere saldi e forti nella fede. In questo tempo in cui satana brama perfidamente di realizzare il suo piano feroce di distruzione, l’unico rifugio sicuro è la Madonna.

Specialmente nel tempo in cui imperverserà la furia del drago, l’unico posto sicuro sarà sotto il manto della Regina della pace. Tutte le false speranze, tutti i falsi profeti e le false sicurezze crolleranno e si scioglieranno come neve al sole quando inizierà la tempesta di cui parla l’Apocalisse. Solamente in Dio c’è salvezza, solo in Dio c’è futuro, solo in Dio c’è pace.

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«L’adorazione eucaristica perpetua a Manhattan: un’opera di Dio»

Posté par atempodiblog le 22 août 2023

«L’adorazione eucaristica perpetua a Manhattan: un’opera di Dio»
Inaugurata il 30 luglio la prima cappella di New York per l’adorazione eucaristica perpetua. Un progetto che ha superato vari ostacoli, rivelando la forza della preghiera. La Bussola intervista il suo ideatore, padre Boniface Endorf.
di Lorenza Formicola – La nuova Bussola Quotidiana

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«La città che non dorme mai merita una cappella che non chiude mai». Così padre Boniface Endorf, frate domenicano, racconta il grande progetto della prima cappella per l’adorazione eucaristica perpetua a New York, inaugurata il 30 luglio scorso, all’interno della chiesa di San Giuseppe, una delle più antiche chiese cattoliche della metropoli (in alto e in basso due momenti della celebrazione; foto tratte dalla pagina Facebook della St. Joseph Church). Siamo nel West Village, nel cuore di Manhattan. Il cardinale Timothy Dolan ha celebrato la Messa domenicale e poi ha condotto una processione eucaristica fino alla cappella che ha benedetto alla presenza di circa 500 persone.

«Dio, se vuoi che questo accada, aiutami a raccogliere i soldi, perché sto battendo la testa contro il muro», aveva chiesto il sacerdote domenicano. La risposta non è tardata. «In poco tempo è stata raccolta la metà del denaro necessario. C’è chi ha donato meno di cento dollari e chi ha fatto donazioni di migliaia di dollari. La gente ha davvero risposto alla necessità di una cappella di adorazione perpetua a Manhattan!», ci racconta padre Endorf. Situata accanto alla New York University, si spera possa attirare anche gli universitari che potranno raccogliersi in preghiera a qualsiasi ora del giorno e della notte. «I fedeli si recheranno presso l’ufficio parrocchiale, dove riceveranno una tessera magnetica che consentirà loro di accedere alla cappella, in modo da poter controllare chi è presente e far sentire tutti al sicuro quando entrano nella cappella», spiega padre Boniface.

In un momento in cui le chiese e ogni sorta di istituzione cattolica vengono attaccate con sempre più violenza negli Stati Uniti – dalle proteste del gruppo Black Lives Matter alle reazioni alla sentenza Dobbs del giugno 2022 -, il primo pensiero del sacerdote è stato edificare una cappella capace di custodire il Santissimo in sicurezza, ma che garantisse anche la sicurezza dei fedeli. Padre Endorf non ha dubbi, i frutti spirituali saranno “enormi”. La Nuova Bussola lo ha intervistato.

Padre Endorf, partiamo da una domanda apparentemente banale, eppure decisiva: perché fare adorazione?
Perché siamo stati creati per adorare Dio. Siamo stati fatti per vivere e stare con Dio: Adamo ed Eva, all’inizio, camminavano con Dio nel Giardino dell’Eden. Dio è la fonte di ogni bontà, di tutto ciò che si può desiderare. E guardando Dio non possiamo che proclamare la Sua bontà, cioè “adorarLo”. Adorando troviamo la gioia per cui siamo stati creati. E nessuno può fare a meno della gioia!

Oggi, in diverse piccole comunità nel mondo, come in Italia, c’è un grande ritorno all’adorazione e sopratutto delle cappelle di adorazione perpetua. La crisi di fede dei nostri giorni ci riporterà meglio a Dio?
Sì. Dio ci lascia scegliere nel modo più duro quando vogliamo. Le punizioni di Dio non sono meschini castighi, ma l’esito della libertà di farci fare a modo nostro. Quando il peccato ci separa da Dio, il Signore ci permette di allontanarci e sperimentare il dolore frutto di tale separazione. Lo permette nella speranza che le conseguenze delle nostre decisioni sbagliate ci riporteranno a Lui, come il figliol prodigo. Dio è misericordioso: cerca sempre il nostro ritorno.

Lo stesso accadde nel XVI secolo: lo scisma protestante, che voleva minimizzare il valore dei sacramenti, portò i cattolici in ginocchio da Dio con più fervore. Si diffusero, infatti, le pratiche di adorazione come le Sante Quarantore in onore di Gesù Eucarestia e l’adorazione perpetua.
Man mano che l’Occidente si allontana da Dio, ne vediamo i risultati: la cecità, l’incoerenza, la banalità e la tristezza della cultura secolarizzata. L’umanità soffre l’alienazione da Dio così come quella degli uni dagli altri. Ma l’adorazione dà loro la possibilità di tornare alla presenza di Dio, dona uno scopo a coloro che si perdono nell’insensatezza della cultura secolarizzata. Perché ci consente di comprendere che non siamo un “incidente” del cosmo, non veniamo dal nulla né siamo diretti verso il nulla, ma figli amati di Dio: creati nell’amore e chiamati a tornare nella nostra vera patria, il Cielo. La vita è piena di significato e bellezza se si ha il coraggio della fede. Anche se l’Occidente è in crisi spirituale, la salvezza di Dio ha già vinto e ogni evento può solo muoversi in quella direzione, sebbene non tutti lo guardano attraverso la fede.

Nella città che non dorme mai, la prima cappella di adorazione perpetua. Come stanno rispondendo le persone a questo gioco di antitesi tra caos e silenzio?
C’è grande entusiasmo e centinaia di persone si sono iscritte nelle prime due settimane per l’adorazione perpetua. Il caos di New York City è lo sforzo dell’umanità di riuscire a raggiungere i propri sogni e trovare la felicità. La cappella per l’adorazione, allora, può rappresentare il faro dove le persone possono trovare il senso alle ambizioni che le muovono e capire verso dove dovrebbero realmente correre. Le nostre vite qui sulla Terra sono un pellegrinaggio, e la cappella è un luogo dove possiamo tutti fermarci per assicurarci di essere sulla strada giusta mentre attraversiamo il corso della vita verso la destinazione finale: il Paradiso.

Quanto tempo ci è voluto per realizzare la cappella?
Ci sono voluti quasi cinque anni dall’idea iniziale fino all’apertura. È stata opera di Dio perché molte volte il progetto sembrava destinato a fallire, ma Dio è intervenuto per mantenerlo vivo. Era sostenuto dalla preghiera e dallo Spirito Santo più di ogni altra cosa. Abbiamo anche attraversato gli anni del Covid che hanno rallentato ogni cosa fino quasi ad un punto morto. Ogni volta che il progetto sembrava irrimediabilmente bloccato, Dio rispondeva alle nostre preghiere e succedeva qualcosa che faceva avanzare di nuovo ogni cosa. Costruire la cappella è stata per me la chiara esemplificazione del fatto che la preghiera funziona!

I più giovani frequentano l’adorazione?
Sì! Più della metà della nostra parrocchia ha meno di 40 anni. I giovani, stando alla mia esperienza, sono i più zelanti. La cultura cattolica è quasi del tutto scomparsa nel momento storico in cui stanno crescendo questi giovani, pertanto nessuno più di tutti loro ha dovuto fare la scelta di credere: nessuna forza culturale li ha tenuti nella Chiesa. Sono veramente dediti e desiderosi di vivere con serietà la fede. La Chiesa in Occidente diventerà più piccola, ma anche più seria ed energica. Sarà più simile alla Chiesa dei primi tempi.

Ora che Gesù può diventare “cuore pulsante” di New York, come pensate di educare giovani e vecchi ai momenti di adorazione personale e silenziosa?
Dobbiamo tutti imparare a pregare e ascoltare Dio. Trasmettere la fede non è semplicemente trasmettere delle idee, ma un intero stile di vita, che prevede imparare a sperimentare la Sua presenza specialmente nei sacramenti. È su questo che ci concentreremo.

Quali sono i frutti dell’adorazione perpetua?
Sono davvero tanti, ma uno fondamentale per il mondo di oggi è aiutare le persone a sperimentare la reale presenza di Dio. Il mondo è così secolarizzato, specialmente a New York City, che Cristo è sparito dall’orizzonte. La cappella dell’adorazione perpetua mostra esattamente il contrario: la Sua presenza viva e reale. E che chiunque, in ogni momento, può andarGli incontro. Il frutto della grazia è la santità: prego che Dio salvi molte anime attraverso questa cappella e formi molti santi per aiutare a condividere la misericordia di Dio nel mondo.

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