Posté par atempodiblog le 11 décembre 2022
Gesù è un amico fedele che non tradisce mai, “parlateGli”
di Padre Livio Fanzaga
Tratto da: Blog di p. Livio – Direttore di Radio Maria
Mi è venuta in mente una delle numerose esortazioni che ci ha rivolto la Regina della pace nei suoi messaggi. Ci stava invitando come sempre ad ascoltare e a seguire suoi Figlio, per poi esclamare: “ParlateGli”. Proprio così, perché la fede e la preghiera si concretizzano in un tu per tu con Gesù.
A Gesù puoi parlare in ogni momento del giorno e della notte, nella certezza che ti ascolta attentamente, come se un quel momento esistessi solo tu. Gli poi raccontare tutto quello che ribolle nel tuo cuore e chiedere il suo aiuto, il suo consiglio, la sua protezione, la sua guida. Non tarderai a sentire la sua voce che ti incoraggia, ti rassicura e ti perdona.
Gesù è un amico fedele che non tradisce mai.
Cammina con Lui sulle strade pericolose della vita e giungerai alla meta.
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Posté par atempodiblog le 11 décembre 2022
Dio stesso è la fonte della vera gioia
di Romano Guardini – Lettere sull’autoformazione, Editrice Morcelliana
Vogliamo far sì che il nostro cuore divenga lieto.
Non allegro, che è qualcosa di completamente diverso. Essere allegri è un fatto esterno, rumoroso, e presto si dissolve. La gioia invece vive nell’intimo, silente, è profondamente radicata. Essa è la sorella della serietà: dove è l’una è anche l’altra.
Si dà certamente una lieta gioia sulla quale non si ha alcun potere. Quella gioia che investe qualcuno, grande, profonda: di essa dice la Sacra Scrittura che è come un fiume; oppure quella ridente gioia che trasforma ogni cosa, così che il mondo è tutto illuminato; essa viene e va, a piacer suo. Non si può far altro che accettarla quando viene ed avvertire la sua mancanza quando se n’è andata. C’è, o non c’è…
Ma qui si deve parlare di quella lieta gioia verso la quale è possibile aprirsi una strada. Ciascuno la può possedere, allo stesso titolo, qualunque sia la sua natura. Essa deve anche essere indipendente da ore buone o cattive, da giorni vigorosi o stracchi. Noi vogliamo qui meditare sul come si può aprire ad essa la via!
Non proviene dal denaro, da una vita comoda, o dal fatto d’essere riveriti dalla gente, anche se da tutto questo possa essere influenzata. Viene piuttosto dalle cose nobili: da un lavoro intenso; da una parola gentile, che si è sentita o si è potuta dire; dal fatto di essersi opposti coraggiosamente all’errore di qualcuno, o di aver raggiunta una veduta chiara in una questione importante. E anche questo non è ancora la vera fonte della gioia, ch’è radicata ancora più profondamente, cioè nel cuore stesso, nella sua più remota intimità. Ivi abita Dio e Dio stesso è la fonte della vera gioia. Essa ci rende internamente aperti e chiari. Ci fa ricchi, forti, indipendenti dagli eventi esteriori. Ciò che ci accade dal di fuori non può più toccarci, se noi siamo internamente lieti. Chi è lieto pone ogni cosa nella sua esatta ubicazione. Le difficoltà, gli ostacoli, li riconosce come prove per la sua forza, li affronta coraggiosamente e li vince. Egli può donare generosamente agli altri uomini e non diventa povero per ciò. Ma ha anche la schiettezza di cuore, per poter ricevere nel modo dovuto.
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