Il Papa: “La vecchiaia ha una bellezza unica: camminiamo verso l’Eterno”
Posté par atempodiblog le 10 juin 2022
Il Papa: “La vecchiaia ha una bellezza unica: camminiamo verso l’Eterno”
Udienza Generale del Papa. “Nicodemo. Come può un uomo nascere quando è vecchio?”.
di Veronica Giacometti – ACI Stampa
Il Papa, continua il ciclo di catechesi sulla Vecchiaia, incentrando la sua riflessione sul tema ‘Nicodemo’. “Come può un uomo nascere quando è vecchio?”. Da una Piazza San Pietro calda e assolata il Pontefice commenta: “Tra le figure di anziani più rilevanti nei Vangeli c’è Nicodemo. Nel colloquio di Gesù con Nicodemo emerge il cuore della rivelazione di Gesù e della sua missione redentrice”.
Gesù dice a Nicodemo che per “vedere il regno di Dio” bisogna “nascere dall’alto”. “Non si tratta di ricominciare daccapo a nascere, di ripetere la nostra venuta al mondo, sperando che una nuova reincarnazione riapra la nostra possibilità di una vita migliore. Questa ripetizione è priva di senso. Anzi, essa svuoterebbe di ogni significato la vita vissuta, cancellandola come fosse un esperimento fallito, un valore scaduto, un vuoto a perdere. No, non è questo. Questa vita è preziosa agli occhi di Dio: ci identifica come creature amate da Lui con tenerezza », dice Francesco.
“Nicodemo fraintende questa nascita, e chiama in causa la vecchiaia come evidenza della sua impossibilità: l’essere umano invecchia inevitabilmente, il sogno di una eterna giovinezza si allontana definitivamente, la consumazione è l’approdo di qualsiasi nascita nel tempo”, continua Papa Francesco.
“L’obiezione di Nicodemo è molto istruttiva per noi – ne è convinto il Papa – Possiamo infatti rovesciarla, alla luce della parola di Gesù, nella scoperta di una missione propria della vecchiaia. Infatti, essere vecchi non solo non è un ostacolo alla nascita dall’alto di cui parla Gesù, ma diventa il tempo opportuno per illuminarla, sciogliendola dall’equivoco di una speranza perduta. La nostra epoca e la nostra cultura, che mostrano una preoccupante tendenza a considerare la nascita di un figlio come una semplice questione di produzione e di riproduzione biologica dell’essere umano, coltivano poi il mito dell’eterna giovinezza come l’ossessione – disperata – di una carne incorruttibile. Perché la vecchiaia è – in molti modi – disprezzata? Perché porta l’evidenza inconfutabile del congedo di questo mito, che vorrebbe farci ritornare nel grembo della madre, per ritornare sempre giovani nel corpo”.
Per il Papa “in attesa di sconfiggere la morte, possiamo tenere in vita il corpo con la medicina e la cosmesi, che rallentano, nascondono, rimuovono la vecchiaia. Naturalmente, una cosa è il benessere, altra cosa è l’alimentazione del mito. Non si può negare, però, che la confusione tra i due aspetti ci sta creando una certa confusione mentale”. « Tanti interventi chirurgici per apparire più giovani”. Il Papa cita anche la Magnani quando dice che le rughe sono un simbolo di esperienza, maturità. « Si diventa solo giovani di faccia, ma quello che conta è il cuore », dice il Papa a braccio.
“La vita nella carne mortale è una bellissima ‘incompiuta’: come certe opere d’arte che proprio nella loro incompiutezza hanno un fascino unico. Perché la vita quaggiù è “iniziazione”, non compimento: veniamo al mondo proprio così, come persone reali, per sempre. Ma la vita nella carne mortale è uno spazio e un tempo troppo piccolo per custodire intatta e portare a compimento la parte più preziosa della nostra esistenza nel tempo del mondo”, dice il Papa durante questa catechesi.
Per Francesco “la vecchiaia ha una bellezza unica: camminiamo verso l’Eterno”. Il Papa poi sottolinea in ultimo “la tenerezza” dei vecchi, Dio è così, sa “accarezzare” e la vecchiaia ci aiuta a capire la tenerezza di Dio. “Andiamo avanti e guardiamo i vecchi, messaggeri di una vita vissuta”.
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