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Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo

Posté par atempodiblog le 24 février 2022

Uno sguardo di fede sull’attualità
Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo
Tratto da: La lettura cristiana della cronaca e della storia di Padre Livio Fanzaga

Pensiero spirituale sulla preghiera per la pace nel mondo dans Anticristo Ges-nostra-unica-speranza

Cari amici,

la notizia che temevamo è diventata una realtà: Putin ha dato ordine di invadere l’Ucraina.

Papa Francesco ha ammesso di provare un grande dolore per questa situazione che porta alla follia della guerra e ha invocato la Regina della pace dicendo: «La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra» e ha invitato soprattutto i credenti a dedicare la prima giornata di Quaresima alla preghiera e al digiuno per la pace.
È chiaro che queste parole sono particolarmente significative in quanto riecheggiano quanto la Madonna in tutti questi anni ci ha raccomandato.

La Madonna anche nel messaggio del 25 marzo 2021 (giorno dell’Annunciazione) ha ribadito che Lei è qui come Regina della pace perché satana vuole l’odio e la guerra. Questa è la nostra speranza, questa è la nostra gioia, questa è la nostra certezza!

In questi anni di pandemia la Madonna è intervenuta dodici volte per dirci che satana vuole l’odio e la guerra. In particolare vuole distruggere le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo.

La Madonna è già intervenuta nel 1991, quando crollò Unione Sovietica ed era latente il pericolo di una conflagrazione mondiale che Lei stessa sventò. La stessa cosa fece nel 1984, quando l’Europa venne minacciata da un attacco nucleare da parte dell’Unione Sovietica ma il 13 maggio, quando le forze del Patto di Varsavia si apprestavano a dare l’assalto all’Europa occidentale e meridionale, all’ultimo istante un imprevisto fa saltare i piani dello stato maggiore sovietico: un deposito strategico di armi e missili destinati alla Flotta dell’Artico, che avrebbe dovuto tagliare la strada ai rifornimenti dall’America del Nord all’Europa aggredita da Mosca, esplose rovinosamente e l’operazione fu annullata.

Spesso sottovalutiamo l’intervento del Cielo. La potenza di Dio è illimitata. Arriva a compiere miracoli, come ha fatto fino ad ora preservando il mondo dalla distruzione che satana brama e persegue in tutti i modi.

Abbiamo questa grande grazia della presenza di Maria. Non dobbiamo dimenticare quello che la Madonna ha detto in più occasioni, ovvero che molti l’hanno accolta ma un numero enorme neanche la prende in considerazione.

Siamo ovviamente tutti molto ansiosi di sapere che cosa dirà la Regina della pace domani nel messaggio a Marija. Non aspettiamoci chissà quali novità o rivelazioni, ci basti la sua presenza e il fatto che Lei venga ogni giorno sulla terra a pregare con noi.

Con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le guerre peggiori.

Quando la Madonna dice che “satana regna” si riferisce al fatto che proprio la governance internazionale è in una prospettiva che a satana piace molto perché si contendono il dominio, il potere, l’egemonia sul mondo. La Madonna conosce bene le follie umane.
Dio è sempre intervenuto nella storia della salvezza e con il suo popolo di persone umili e semplici che sanno pazientare, sopportare, pregare e amare, preparerà il suo futuro.

Raccomando a tutti di entrare in una prospettiva nuova, alla luce del fatto che durante la pandemia non ci siamo messi in allarme per quanto riguarda la nostra situazione esistenziale in rapporto a Dio. Ci siamo affidati alla scienza. Le preghiere sono state poche o nulle. Il mondo ha continuato la sua deriva sulla via dell’apostasia rifiutando la fede e la Croce.
Con l’incombere di questa calamità gravissima sul mondo, l’umanità rischia di distruggere se stessa in pochi minuti perché nei cuori c’è l’odio accecante e porta sempre a soluzioni inimmaginabili, come il ricorso all’uso di armi atomiche.
Nel tempo delle apparizioni a Medjugorje abbiamo rischiato due volte un’ecatombe nucleare non casuale, ma voluta. Nel 1984 e nel 1991. La Madonna è in grado di fermare una deriva che satana persegue in tutti i modi.

Pur comprendendo l’apprensione e il senso di angoscia umano che ci accomuna in questo  momento, vi esorto a non perdere di vista il punto di riferimento fondamentale dei nostri tempi, ovvero la presenza della Madonna e soprattutto le parole che lei stessa ci ha detto, cioè che con la preghiera e il digiuno possiamo fermare le guerre per quanto violente esse siano.

Facciamo nostre le parole del Santo Padre e le nostre intenzioni di preghiera siano di richiesta di Sua intercessione per la pace:
La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.

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Ucraina, Papa Francesco: ho un grande dolore, il 2 marzo preghiera e digiuno per la pace

Posté par atempodiblog le 24 février 2022

Ucraina, Papa Francesco: ho un grande dolore, il 2 marzo preghiera e digiuno per la pace
“La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra”: è l’invocazione accorata del Papa al termine dell’udienza generale in cui chiama a raccolta soprattutto i credenti perché dedichino la prima giornata di Quaresima al raccoglimento per il Paese europeo: Dio è il Padre di tutti non solo di qualcuno, ci vuole fratelli e non nemici
di Adriana Masotti – Vatican News

Ucraina, Papa Francesco: ho un grande dolore, il 2 marzo preghiera e digiuno per la pace dans Articoli di Giornali e News Regina-della-Pace-Cuore-Immacolato

“Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione in Ucraina”. Papa Francesco esordisce così al termine della catechesi all’udienza generale di oggi. Poco prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana, il suo ampio appello alla pace che non nasconde forte preoccupazione e rammarico per l’esito, per ora negativo, registrato dai negoziati internazionali. “Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane – osserva – si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente nel mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte”. Francesco prosegue:

Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è il Dio della pace e non della guerra, il Padre di tutti non solo di qualcuno che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.

L’appello a credenti e non credenti
Francesco sa che la politica non basta a cambiare i cuori, solo Dio può farlo, si rivolge quindi a tutti invitando credenti e non credenti ad unirsi in una supplica corale per la pace:

Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno.

La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra.

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Prete canta Mahmood a Messa/ Don Matteo, imitare il mondo non porta al Vangelo

Posté par atempodiblog le 24 février 2022

Prete canta Mahmood a Messa/ Don Matteo, imitare il mondo non porta al Vangelo
Don Matteo Selmo, sacerdote di Lonato del Garda, nel Bresciano, canta durante l’omelia le canzoni di Sanremo. Un errore culturale e dottrinale
di Monica Mondo  – Il Sussidiario

Prete canta Mahmood a Messa/ Don Matteo, imitare il mondo non porta al Vangelo dans Articoli di Giornali e News Sacerdote

Don Matteo, non quello della tv, ma un prete del bresciano, canta “Brividi” e “Apri tutte le porte”, due hit di Sanremo 2022, non all’oratorio, ma a Messa, durante le sue omelie. È scandaloso? Sì. È un problema? Sì. Bisogna finirla di vergognarsi a dire la verità, e quel che detta dentro la ragione. Bisogna finirla di non osare, per non passare per bacchettoni. Ogni cosa ha il suo tempo, la sua ora sotto il cielo. E ogni scelta di vita ha le sue regole, e obbedirvi dovrebbe essere una decisione per l’esistenza, non una gabbia. 

Nessuno ha obbligato, spero, don Matteo al sacerdozio. E immagino che qualcuno gli abbia spiegato il senso del sacro e il significato della liturgia. Vi sono disposizioni sulle omelie e sulle musiche durante le celebrazioni eucaristiche non stabilite a capocchia da qualche vegliardo in Vaticano, ma motivate, spiegate e siglate da più papi, compreso Francesco. E la Messa non è tempo e luogo per Mahamoud e Blanco, e neppure per Morandi, o De André. 

Ma non solo. Don Matteo faccia pace con la sua vocazione, e si renda conto che, piaccia o no, le esibizioni gender fluid e i testi che raccontano performances sessuali contrastano con gli insegnamenti della Chiesa. Per cui il sesso resta l’unione di due corpi e anime benedetto nel sacramento del matrimonio, tra un uomo e una donna. Se, come certi prelati d’Oltralpe, la pensa diversamente, forse può confrontarsi coi suoi superiori, o cambiare mestiere, o chiedere asilo in una delle tante chiese del Nord Europa, così aperte e moderne da veder svuotati i loro templi trasformati per soldi in shop e musei. 

Basta anche coi preti che per risultare simpatici scimmiottano gli influencer, si filmano e diffondono le loro fantasie in rete. Non portano i giovani a Cristo in questo modo, non prendiamoci in giro. Basta coi preti che credono di rincorrere la modernità con provocazioni puerili. Un giro nei monasteri o in tante adorazioni eucaristiche fa capire come proprio i giovani siano attirati e colpiti dal silenzio, da parole esigenti e che cercano e propongono la verità, dalla bellezza dell’inginocchiarsi davanti al Santissimo (ricordo a don Matteo che nella Messa il Santissimo è lì, per tutti). Per la discoteca ci sono altri momenti, e non sono per i sacerdoti. 

Ma basta anche con preti ambigui: “tu che mi mordi la pelle con i tuoi occhi da vipera” non è testo da mettere in bocca a un sacerdote. “Nudo con i brividi” non è esattamente pedagogico per indurre i ragazzi a capire il senso dell’amore. Non è la prevalenza del moralismo sulla morale. La morale non è un orpello, ma la forma di una verità riconosciuta, cui hai deciso di aderire, perché corrisponde al tuo bisogno.

Scriveva l’eterno G.K. Chesterton: “La verità è che il mondo moderno ha subito un tracollo mentale, molto più consistente del tracollo morale”. E ancora: “Coloro che rompono con le fondamenta della Chiesa ben presto rompono anche con le proprie fondamenta e quelli che cercano di reggersi a prescindere dalla sua autorità non riescono a reggersi affatto”.

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