Il Santuario dell’“Aparecida”, cuore mariano del Brasile

Posté par atempodiblog le 11 octobre 2021

Il Santuario dell’“Aparecida”, cuore mariano del Brasile
di Bruno Simonetto – Madre di Dio

Il Santuario dell’“Aparecida”, cuore mariano del Brasile dans Apparizioni mariane e santuari Aparecida
12 ottobre: memoria liturgica di Nostra Signora Aparecida

Il Santuario dell’Aparecidanel Nord dello Stato di São Paulo, è il centro spirituale del Brasile, dove si dice che la Madonna è nera per restare accanto ai poveri e agli oppressi, come anche in questo grande Paese dell’America Latina sono molto spesso i neri. Ma eccone la storia.

Si tramanda che un gruppo di pescatori gettarono le reti per la pesca, le gettarono tutta la notte nel fiume Paranaba, nei pressi di Guaratinguetá, ma quella notte niente pesci. Delusi, quasi tutti ormeggiarono le loro imbarcazioni, tranne tre di loro, più ostinati, che vollero prendere di nuovo il largo in cerca di pesci. Ma inutilmente.

Era la prima volta che il fiume negava loro da mangiare, il rio Paranaíba che, a quei tempi, era il principale, se non l’unico, sostegno economico per la gente del posto. Proprio quando si presentava una giornata di vendita proficua poiché il Governatore della regione aveva organizzato un banchetto. I pescatori perciò non si arresero. Nelle prime ore dell’alba uno di loro, di nome João Alves, tirò dalla rete una minuscola statua di terracotta, decapitata. Una “pesca” inaspettata e alquanto singolare.

João l’avvolse nella sua camicia, adagiandola in un angolo della barca. Gettò ancora le reti, e questa volta emerse dalle acque una piccola palla di creta: era la testa della piccola statua di argilla nera, che rappresentava una figura di donna. A questo punto un senso di stupore colse i tre pescatori che gettarono nuovamente le reti. E lo stupore fu ancora più grande quando a fatica tirarono su le reti vedendovi impigliati un gran numero di pesci, e per di più anche di ottima qualità.

La pesca fu talmente abbondante che a stento la barca si manteneva in equilibrio sulle acque. Era il 17 ottobre 1717. I pescatori, prima di andare al mercato, pensarono di lasciare la statua rinvenuta nel fiume nelle mani di Silvana, la moglie di João, che subito ne incollò la testa al corpo e la tenne con sé per circa dieci anni.

Tutti i giorni la famiglia di João Alves, alla fine del lavoro, recitava insieme il rosario davanti alla prodigiosa statua. Nel 1726 questa venne affidata ai figli Atanasio e Pedroso che la deposero in una piccola nicchia di legno, e subito cominciarono i miracoli, e con i miracoli la storia della devozione alla Madonna Aparecida, che nel corso di quasi tre secoli ha conquistato i cuori di milioni e milioni di latino-americani.

Subito dopo la “pesca miracolosa” di quel lontano ottobre 1717, fu la gente semplice, incolta, ma con una fede profonda, a ricevere per prima dei grandi miracoli. Si racconta, fra gli altri, di uno schiavo di nome Zaccaria che viveva in una piantagione di caffè e, non riuscendo più a sopportare la ferocia dei suoi padroni, era scappato verso la città di São Paulo.

Il responsabile degli schiavi gli aveva dato la caccia, e alla fine lo aveva trovato in un bosco. Gli aveva messo alle mani e ai piedi delle catene pesanti sette chili e lo aveva trascinato per la strada. Sennonché, passando davanti alla cappella della Madonna Aparecida lo schiavo aveva implorato con tutto il cuore il suo aiuto e subito si erano aperte le catene che portava alle mani e ai piedi. Di fronte a tale fatto il suo aguzzino lo lasciò andare. Ecco perché la tradizione dice che la Madonna è nera: perché vuole essere accanto ai poveri e agli oppressi; e a quel tempo gli oppressi erano i neri.

La festa dell’Aparecida, il 12 ottobre, è festa nazionale
La Vergine Apparsa, come indica il nome stesso Aparecida, è la patrona di tutto il Brasile. La sua festa, il 12 ottobre, è proclamata festa nazionale. E il suo Santuario è, dopo Guadalupe, il Santuario mariano più frequentato di tutta l’America Latina, con i suoi dieci milioni circa di visitatori ogni anno.

Dal primitivo e grezzo oratorio, l’“altare di legno” di cui si parla nei documenti più antichi, alla cappella che lo sostituì e, con le successive aggiunte, fino all’antica Basilica eretta alla fine del XIX secolo e quindi alla costruzione di un tempio più grande e più adeguato, per rispondere alle esigenze dei pellegrini sempre più numerosi, che poté vedere la luce dopo anni di incessante lavoro e fu consacrato il 4 luglio 1980 da Giovanni Paolo II, la storia di questo Santuario rappresenta l’opera di fede dell’intero popolo brasiliano e il suo singolare amore alla Santissima Vergine.

Fu in tale circostanza che il venerabile Giovanni Paolo II affidò alla Madonna Aparecida la cura dell’intero popolo brasiliano, osservando che, un po’ di tempo prima, per un increscioso incidente, aveva saputo che la piccola statua della Madonna si era rotta in tanti pezzi. «Mi dicono – soggiunse allora il Papa – che tra tanti frammenti furono trovate intatte le due mani della Vergine, unite in preghiera. Ciò è come un simbolo: le mani giunte di Maria, in mezzo alle rovine, sono un invito ai suoi figli a dare spazio nella loro vita alla preghiera e all’ascolto di Dio, senza il quale tutto il resto perde senso e valore».

A maggio e ad ottobre in tutto il Paese si organizzano in continuazione numerosi pellegrinaggi ai santuari mariani: nel Brasile del Sud la meta preferita è appunto Nossa Senhora Aparecida, mentre al Nord, a Belém, si accorre a quello di Nossa Senhora de Nazareth.

Tradizionali poi nei mesi mariani sono un po’ ovunque le processioni in forma di Peregrinatio Mariae, in cui l’immagine della Vergine passa di casa in casa e, attorno ad altarini festosamente addobbati, la famiglia si raccoglie ogni sera, con parenti e vicini, per la recita del rosario. Alla fine del mese la processione termina in parrocchia con l’incoronazione della statua: un gesto di devozione che il popolo fa a Maria, riconoscendola regina; e sono proprio i bambini della prima Comunione, aiutati dalle loro catechiste, a preparare solitamente quest’omaggio alla Mamaezinha, alla Mammina.

La Basilica di Nossa Senhora Aparecida è lunga 173 metri e larga 168, è a forma di croce e può contenere fino a 45.000 persone. I mattoni forati di terracotta, dalla suggestiva forma di fiori, nella struttura architettonica costituiscono le finestre e sono tanti spazi di luce filtrata dall’esterno che invitano il pellegrino al raccoglimento interiore e alla preghiera silenziosa a Dio e alla Vergine. Questi può addirittura contemplare, da qualsiasi punto della chiesa egli si trovi, la statua nera di terracotta della Madonna Aparecida, del peso di circa tre chili e lunga 30 cm, al cui rinvenimento miracoloso è legata la storia di questo venerato Santuario.

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