• Accueil
  • > Archives pour le Vendredi 13 août 2021

Siamo nati e non moriremo mai più

Posté par atempodiblog le 13 août 2021

La solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
Siamo nati e non moriremo mai più
di don Luigi Maria Epicoco – L’Osservatore Romano

Siamo nati e non moriremo mai più dans Chiara Corbella Petrillo Maria-assunta-in-Cielo

C’è così tanta luce nella festa dell’Assunzione di Maria al cielo, che si fa fatica a tenere gli occhi aperti. È la fatica che si prova davanti al Mistero che non riusciamo mai ad addomesticare fino in fondo nella formula giusta, nella teologia più capiente. Per quanto ci sforziamo di dare voce e corpo ai dogmi cristiani (e tra di essi anche quelli che si riferiscono specificamente a Maria), l’unica cosa che rimane è riuscire ad intravedere qualcosa di quel Mistero in una immensa luce. Ecco perché potremmo dire che la festa dell’Assunzione di Maria al cielo è una di quelle feste che evangelizzano lo sguardo. È verso l’alto che dobbiamo guardare. «Siamo nati e non moriremo mai più», scrisse quella straordinaria donna di nome Chiara Corbella che ci ha lasciato una bellissima testimonianza di donna, di moglie, di madre, di amica. Perché la morte è solo quella direzione di cielo che prendiamo con una rincorsa un po’ misteriosa e un po’ carica di paura. Maria che varca il cielo ci ricorda che quello è il nostro destino, cioè quella è la nostra destinazione. Ed è per questo che Maria è per ciascuno di noi “segno sicuro di speranza”, perché guardando Lei capiamo un po’ che fine faremo anche noi.

La liturgia che accompagna la festa di oggi ci fa leggere un brano dell’evangelista Luca in cui si racconta l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta (Lc 1, 39-56). È un incontro in cui l’effetto collaterale si chiama gioia: «Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo», dice Elisabetta, e Maria risponde: «L’anima mia magnifica il Signore». Il segno distintivo che siamo fatti per il cielo lo si vede dalla gioia che proviamo e che portiamo. Un cristiano o è un portatore di gioia o non è cristiano. Ma non la gioia dei sorrisi, ma la gioia di sapersi amati definitivamente. È la gioia di chi riesce a vedere che Dio rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili. Dà conoscenza agli umili e confonde le idee ai superbi. Provvede a chi si riconosce povero e lascia a bocca asciutta coloro che pensano di bastare a se stessi. La festa di oggi quindi, come una seconda Pasqua tutta mariana, accende una luce di speranza sul nostro destino. Questa luce però non è solo una luce che ci parla del dopo, ma è una luce che ci parla del qui ed ora. Infatti è proprio pensando a Maria che tutta la nostra vita di adesso assume una profondità nuova. Ha ragione quindi Dante a dire di Maria: «Sei di speranza fontana vivace».

Un ultimo aspetto riguarda lo “scandalo del corpo”. Fintanto che penseremo alla fede e alla vita spirituale come qualcosa che tocca solo la nostra anima, un nostro principio spirituale, interiore, non ci discosteremo di molto dalle altre esperienze religiose. Ma la fede cristiana è fede nel “corpo del Risorto”, è fede nella risurrezione della carne. Il fatto che Maria sia in cielo non solo con la sua anima, ma con il suo corpo, ci interroga profondamente sulla nostra fede nella risurrezione. Il cristianesimo poggia o cade proprio su questo: sullo scandalo del nostro corpo che non è, come diceva Platone, «la tomba dell’anima», ma bensì «tempio dello Spirito Santo» (1 Cor 6, 13), anch’esso, quindi, in attesa di redenzione. Potremmo quindi aggiungere che oggi è la festa della riconciliazione con il nostro corpo.

Divisore dans San Francesco di Sales

Cliccare per approfondire:

Freccia dans Viaggi & Vacanze  La dormizione di Maria

Publié dans Chiara Corbella Petrillo, Don Luigi Maria Epicoco, Fede, morale e teologia, Riflessioni | Pas de Commentaire »

Beato Michael Joseph McGivney, uomo della gente

Posté par atempodiblog le 13 août 2021

Beato Michael Joseph McGivney, uomo della gente
Era un uomo della gente, partecipava ai problemi della gente e tutta la gentilezza della sua anima di prete si confermava fortemente e incessantemente negli sforzi per migliorare la loro condizione
Tratto da: OESSH

Beato Michael Joseph McGivney, uomo della gente dans Fede, morale e teologia Beato-Michael-Mc-Givney
14 agosto, memoria liturgica

Michael Joseph McGivney nacque il 12 agosto del 1852 a Waterbury, nel Connecticut, da immigrati irlandesi, primogenito di 13 figli, è stata una figura di spicco nella Chiesa negli Stati Uniti del XIX secolo.

Ordinato sacerdote nel 1877, svolse il suo ministero nella numerosa comunità irlandese-americana, prima come vice vice-parroco a New Heaven, e poi come parroco a Thomaston, non lontano dalla sua città natale, conquistandosi la fama di uomo di profonda fede e di “Buon Samaritano”.

Nel 1882 fondò insieme ad un gruppo di laici cattolici i Cavalieri di Colombo, nata come un’associazione per sostenere nella fede e aiutare le famiglie in difficoltà economiche per la malattia o la morte del capofamiglia.

Oggi l’organizzazione è presente in tutto il mondo con oltre un milione e mezzo di membri, impegnati nell’evangelizzazione, nella carità, nella promozione dell’integrazione razziale e nella difesa della libertà religiosa.

Publié dans Fede, morale e teologia, Stile di vita | Pas de Commentaire »

Prima hanno scoperto i resti di Santa Filomena, poi sono venuti i miracoli

Posté par atempodiblog le 13 août 2021

Prima hanno scoperto i resti di Santa Filomena, poi sono venuti i miracoli
Nel 1802, gli archeologi si sono imbattuti nei resti di una vergine martire morta nel IV secolo. Cos’è accaduto in seguito?
di Prima hanno scoperto i resti di Santa Filomena, poi sono venuti i miracoli
di Bret Thoman, OFS – Aleteia

“Qualunque cosa chiederete [a Santa Filomena], la otterrà per voi”. (Papa Gregorio XVI)

Prima hanno scoperto i resti di Santa Filomena, poi sono venuti i miracoli dans Beata Pauline Marie Jaricot santa-filomena

Non lontano da Napoli, nella cittadina di Mugnano del Cardinale, c’è un santuario che ospita le reliquie di Santa Filomena, vergine martire dei primi tempi del cristianesimo di cui si cerca spesso l’intercessione per ottenere miracoli.
Si sa poco della vita di Filomena, unica santa la cui storia è stata rivelata attraverso una combinazione di archeologia e rivelazioni private.
Nel 1802, degli archeologi scoprirono una tomba nelle catacombe di Santa Priscilla a Roma. All’interno della tomba c’erano i resti di una ragazza e una fiala di sangue essiccato.
Affisse alla tomba c’erano tre lastre di terracotta con delle incisioni latine, che assemblate dicevano PAX TECUM FILUMENA, “La pace sia con te, Filomena”. C’erano anche simboli come giglio, frecce, un’ancora e una palma, a identificarla come una vergine martire romana dei primi tempi del cristianesimo, sulla scia delle sante Agata, Lucia, Agnese e Cecilia.
Le ossa vennero studiate dagli archeologi senza grande clamore. Non si sapeva nulla se non il suo nome e il fatto che fosse una vergine martire morta nel IV secolo.

Miracoli e fenomeni straordinari
Tre anni dopo, un sacerdote di Mugnano, Francesco De Lucia, si trovava a Roma quando venne a sapere della scoperta. Rimase colpito da Filomena, e la sua richiesta di farne trasferire le reliquie alla chiesa di Nostra Signora delle Grazie di Mugnano venne approvata.
Presto sulla tomba vennero riferiti dei miracoli. La notizia della guarigione della venerabile Pauline Jaricot, che si riprese da una grave malattia cardiaca, venne ampiamente diffusa.
Allo stesso tempo, tre mistici diversi in varie parti del mondo iniziarono a ricevere dettagli della vita di Santa Filomena attraverso rivelazioni private. La più significativa fu una visione ricevuta da suor Luisa di Gesù nel 1833, in cui venne rivelato che l’imperatore Diocleziano voleva sposare la 13enne Filomena. Quando questa rifiutò venne sottoposta a tortura, anche se non si pentì mai.

Devozione popolare alla santa
Nel 1827, Papa Leone XII donò le tre lastre di terracotta della tomba originale nella catacomba romana alla chiesa di Mugnano del Cardinale, ormai diventata santuario.
Per via dei numerosi miracoli che avevano avuto luogo sulla sua tomba, Papa Gregorio XVI dichiarò Filomena santa. La canonizzazione in quel modo – basandosi fondamentalmente sull’intercessione miracolosa – era straordinaria.
Nel corso dei decenni, re e regine, santi e beati, poveri e ricchi si sono recati a Mugnano per cercare l’intercessione di Santa Filomena. Perfino il beato Papa Pio IX celebrò la Messa sul suo altare il 7 novembre 1849.
Tra i tanti santi devoti a Santa Filomena c’era San Giovanni Maria Vianney, il Curato d’Ars, che incoraggiava i suoi parrocchiani a cercarne l’intercessione e le fede dedicare una cappella nella sua chiesa. Vianney attribuiva alla santa molte delle guarigioni straordinarie di cui era ritenuto responsabile.
La storia di Santa Filomena, che ad appena 13 anni scelse tortura e martirio per Cristo anziché gli onori, iniziarono a circolare. Dio usò la sua storia per contrastare l’illuminismo e il razionalismo del XIX secolo che si erano radicati nella cultura della Chiesa. La sua vita e la sua storia riflettevano la Scrittura: “A quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati” (1 Cor 2, 6).

I pellegrinaggi al suo santuario continuano
Oggi la devozione a Santa Filomena è più diffusa che mai. Anche se la sua festa è stata rimossa dal calendario liturgico universale nel 1961, ciò non vuol dire che non sia una santa. La devozione nei suoi confronti è ancora forte, e resta un grande intercessore.
Al Santuario di Santa Filomena a Mugnano Del Cardinale, i pellegrini possono visitare le reliquie della giovane vergine martire, le tre lastre, l’altare miracoloso, la statua miracolosa che ha trasudato olio e la sedia su cui era seduta la venerabile Pauline Jaricot quando ha ricevuto il miracolo dalla santa.
Santa Filomena è patrona dei casi senza speranza, delle madri in attesa, dei bambini e dei giovani. La sua festa si celebra l’11 agosto.

Publié dans Beata Pauline Marie Jaricot, Fede, morale e teologia, Santo Curato d'Ars, Stile di vita | Pas de Commentaire »