Il vincitore è chi dà la vita per gli altri, non chi la toglie

Posté par atempodiblog le 28 mars 2021

DOMENICA DELLE PALME
Il vincitore è chi dà la vita per gli altri, non chi la toglie
La strada indicata da Cristo rifugge il Potere, va verso la Croce, questo è il trionfo di Dio. Seguiamo il comportamento di Maria; facciamoci umili e con Lei seguiamo il Signore nella strada della Croce. Qui sta anche la nostra vittoria.
del di Angelo Card. Comastri (Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano) – La nuova Bussola Quotidiana

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Un tempo spesso si cantava: Christus vincit, Christus regnat!, Cristo vince, Cristo regna! Ma qual è il trionfo di Dio? Certamente è tanto diverso da come noi lo immaginiamo.

Per capire qual è la strada del trionfo di Dio, meditiamo il senso degli avvenimenti di questo giorno. Guardiamo innanzi tutto come si comporta la folla. La folla! Essa grida, canta, prega, ma la folla è sempre ambigua. Oggi acclama, domani bestemmia. Oggi esalta e domani bastona. La folla fa paura: cambia troppo facilmente il proprio atteggiamento.

E noi? E la nostra fede? E la nostra risposta a Cristo? Non basta una preghiera, non basta una Messa, non basta un’opera di carità per essere cristiani. Gesù ha detto: “Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato” (Mc 13,13). E ancora: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio” (Lc 9,62).
Il vero cristiano è colui che cammina dietro a Cristo ogni giorno con fedeltà e perseveranza!

Ma qual è la strada di Cristo? Guardiamo il comportamento di Gesù. Gesù respinge Satana, quando Satana gli propone la strada del Potere: perché Dio non vince così! Gesù fugge quando gli uomini, dopo il miracolo dei pani, lo vogliono proclamare re: fugge, perché Dio non vince così! Gesù rimprovera Pietro, quando egli tenta di distoglierlo dalla strada di Gerusalemme; e va decisamente verso Gerusalemme, verso la Croce: perché questa è la strada di Dio, la strada del Suo trionfo!

E oggi noi guardiamo Gesù che entra a Gerusalemme: ormai è vicina la Sua ora, l’ora tanto attesa!
Egli si presenta mite, buono, pacifico, apparentemente debole. Così Gesù ci ha insegnato che la grande forza del mondo è la bontà: il vero forte è l’uomo buono; il vero forte è colui che ha vinto la violenza dentro di sé; il vincitore è chi dà la vita per gli altri e non chi toglie la vita agli altri. Noi abbiamo accolto la Sua lezione? Noi camminiamo nella Sua strada? Ci riconosciamo nelle scelte di Cristo?

Ma nella passione non c’è soltanto Gesù; ci sono anche altri personaggi che prendono risalto in rapporto a Gesù.
C’è Pilato: un indeciso, perché vuoto. Chi è vuoto di ideali, facilmente può condannare… anche Cristo: ieri e oggi!
C’è Pietro: un indeciso, perché debole. La debolezza è pericolosa: è terreno di tradimento. E oggi, più che in altri tempi, la debolezza soccombe: nel nostro tempo la fedeltà a Dio si paga con l’eroismo.
C’è Giuda: un deciso al male, perché orgoglioso. E l’orgoglio è il cancro dell’anima, l’orgoglio è la radice di ogni violenza. L’orgoglio è un male tanto diffuso; l’orgoglio è l’inizio dell’inferno.
Ci sono i sommi sacerdoti: gente che conosceva la lettera della Bibbia, ma non conosceva lo spirito; gente che usava la Bibbia per piegarla alle proprie vedute, mentre invece dovevano loro piegarsi e convertirsi alla Parola di Dio.
Infine c’è Maria: una decisa nel bene fino alla Croce, perché Maria è umile di cuore. Nello scenario della Passione di Cristo, Maria rivela tutta la sua grandezza. Vengono in mente le parole profetiche di Elisabetta: “E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45). Maria è la credente: è la creatura che si è fidata ciecamente di Dio.

Quale è il personaggio nel quale ci ritroviamo? La passione di Gesù continua: chi siamo noi oggi nella passione del Signore? Forse ci ritroviamo talvolta nel comportamento di Pilato, talvolta in quello di Pietro, talvolta in quello di Giuda o in quello dei sommi sacerdoti…
Allora ecco un proposito e un impegno per tutti: seguiamo il comportamento di Maria; facciamoci umili e con Lei seguiamo il Signore nella strada della Croce: la strada della vittoria di Dio e della nostra vittoria.

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