L’Aldilà è tutto
Posté par atempodiblog le 2 novembre 2020
Ho settantotto anni, vado a gonfie vele verso l’eternità. Ebbene, per me non c’è che un personaggio che conta, ed è Cristo.
Egli ha un’autorità. La parola di Dio ha creato il mondo. Lui dice semplicemente e dice tutto. Tutto mi riporta a Lui. Se non ci fosse Cristo che cosa faremmo? Allora da questo punto di vista la critica è ben poco.
Noi siamo collegati con il mondo invisibile, siamo attaccati a Dio, molto più di quanto non lo sentiamo, con le più intime fibre del nostro essere. Io non sono altro che l’esteriorizzazione d’una delle idee di Dio. Coloro che con l’intimo della loro volontà sono legati a Dio, non credo che possano essere rigettati da Dio. Quanto a me cerco di starGli attaccato per quanto posso.
Tra poco entrerò nella mia eternità.
Credo di non aver mai cercato troppo di comparire; d’altronde l’apparire è stupidaggine, quel che vale è essere. Il gran giorno dell’eternità è un orizzonte talmente vasto che nulla conta davanti a Lui.
Nell’attesa cerco di lavorare alla perfezione delle anime, di farle vivere in una maniera ragionevole.
La vita è semplice. Basta aver l’intenzione di fare il proprio dovere, e il bene che fate vi vien messo in conto. Per noi cristiani le cose della terra non valgono; l’Aldilà è tutto.
Nella vita di Cristo vedete come tutto è orientato verso il Padre; Lui non fa che passare, e anche troppo presto.
Ritratto di Pouget, di Jean Guitton. Traduzione di Gennaro Auletta. Ed. Borla. 1963
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