L’Onnipotente invia la Regina della Pace
Posté par atempodiblog le 25 juin 2020
L’Onnipotente invia la Regina della Pace
Tratto da: Il segreto di Medjugorje — Per affrontare gli ultimi tempi, di Padre Livio Fanzaga con Diego Manetti, Ed. PIEMME
Abbiamo visto, padre Livio, come il contesto odierno sia quello di uno scatenamento satanico attraverso le armi della menzogna e della persecuzione contro i cristiani. Il mondo appare sempre più in preda ai venti di guerra, al punto che papa Francesco il 30 novembre 2014, di ritorno dalla Turchia, ha dichiarato:
«È mia opinione che stiamo vivendo la terza guerra mondiale, a pezzi, a capitoli, dappertutto. Dietro questo stanno inimicizie, problemi politici, problemi economici… dove il Dio denaro è al centro».
Per quanto possa essere difficile guardarsi intorno senza qualche motivo di inquietudine, non possiamo mai perdere la speranza nella pace. È la Madonna stessa, infatti, a esser venuta a Medjugorje – dove appare dal 24 giugno 1981 – presentandosi come Regina della Pace. Il primo messaggio che ha consegnato alla sola Marija il 26 giugno – dopo aver detto ai veggenti, in cima al Podbrdo: «Io sono la Beata Vergine Maria» – è una vera a propria esortazione alla pace: «Pace. Pace. Pace. Riconciliatevi. Riconciliatevi con Dio e tra di voi. E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi».
Sembra quasi che, fin dall’inizio delle apparizioni nella ex Jugoslavia, la Madonna indichi quel valore per eccellenza che è venuta a custodire, la pace, ma anche gli strumenti con i quali passare indenni attraverso il tempo della prova: la preghiera, il digiuno e la confessione.
Certamente. La Madonna difende la pace nel senso che assicura all’umanità la via per trovare la vera pace, quella che il mondo non sa dare. La pace del mondo nuovo senza Dio è infatti falsa, poiché senza Dio non c’è né futuro, né salvezza eterna (cfr. messaggio del 25 aprile 1997). La Regina della Pace ci mette dunque anzitutto in guardia dalla falsa pace, quella che si fonda sulla illusione di poter essere dio al posto di Dio, ritrovando invece la vera pace che si ottiene riconciliandoci con Dio e coi fratelli. Ecco: dobbiamo anzitutto fare pace con Dio, col quale siamo in guerra fin dalle origini, perché siamo nel peccato, pieni di superbia e perché non ci pentiamo. La vera pace è quindi frutto della conversione: tu ti converti, ritorni a Dio e hai come dono la pace, che non è una semplice parola, bensì un’esperienza profonda del cuore, ben diversa dalla situazione di quanti si ritrovano invece – come diceva il cardinal Biffi – «sazi ma disperati».
Solo tornando a Dio si può ritrovare la vera pace che la Madonna è venuta a donare al cuore dei suoi figli: non servono vincite alla lotteria né viaggi alle Canarie, per vincere l’angoscia che in certi momenti ci attanaglia l’anima, ma è sufficiente piegare le ginocchia e invocare la grazia di Dio. Anche questo, secondo me, è un aspetto del segreto di Medjugorje: la vera pace è quella dei piccoli, degli umili, di coloro che sanno riconoscersi creature e figli di Dio, bisognosi di tutto dal Padre Onnipotente. Sono questi “ultimi” che incideranno sulle vicende future del mondo, ben più dei ricchi e dei potenti, poiché con i loro “sì” a Gesù, verranno donate al mondo pace e prosperità (cfr. messaggio del 25 dicembre 1999).
La pace è così centrale in Medjugorje che la Madonna stessa chiede di esser venerata come Regina della Pace:
«Vorrei che la festa in onore della Regina della pace fosse celebrata il 25 giugno. Proprio quel giorno, infatti, i fedeli sono venuti per la prima volta sulla collina» (2 febbraio 1982).
È bello che metta in rilievo un aspetto che a volte noi consideriamo secondario: la Madonna non sceglie il 25 giugno anzitutto perché ci sono i sei veggenti, che poi per oltre trent’anni accompagnerà con le apparizioni, ma perché per la prima volta i fedeli rispondono alla sua chiamata. Come a dire che Medjugorje non è “per i veggenti”, ma è un dono dal Cielo perché tutti gli uomini possano rispondere all’appello di Maria! Che, il 16 giugno 1983, dice ancora: «Io mi sono presentata qui come Regina della Pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo».
Quello che mi colpisce è che la Madonna si presenti come «Regina» della pace, per indicare che è qui per vincere il demonio, per schiacciare il capo al serpente, per debellare le forze delle tenebre e regnare – come Regina, appunto! È come se si ponesse come “apripista” per l’avvento del Re della Pace, preparandone il ritorno nella gloria attraverso le vittorie che, in questi anni, Ella ha già raccolto. La più eclatante è senz’altro la sconfitta di quell’impero del male che è stato il comunismo sovietico. Una vittoria importante che però è soltanto l’anticipo del trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso a Fatima nel 1917, poiché dopo il comunismo dell’URSS è subentrata una dittatura ancora peggiore: quella del relativismo e del pensiero unico. Eppure la Madonna continua a dirci di non temere, perché lei è qui con noi e vuol guidarci a suo Figlio, sostenendoci come «Regina della Pace», un titolo che lei stessa ha scelto e che è pieno di speranza, anzi già profuma di vittoria.
Quello che è in corso è dunque un combattimento che rinnova l’opposizione tra Lucifero e Gesù Cristo, tra il dragone infernale e la Donna vestita di sole, tra il diavolo e la Chiesa. Ognuno di noi è chiamato a “rispondere” alla chiamata della Regina della Pace facendo la propria parte in questa lotta contro lo scatenamento satanico, ciascuno secondo la propria vocazione e condizione. Ad esempio noi, che in questo momento stiamo scrivendo Il segreto di Medjugorje, in questo modo stiamo collaborando al piano di Maria come suoi apostoli.
È la Madonna stessa a indicare la ragione delle sue apparizioni a Medjugorje nel messaggio già citato del 16 giugno 1983:
«Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste! Dio è verità! Solo in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita! Io mi sono presentata qui come Regina della Pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo. Solo in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace. Perciò chiedo la conversione».
La Madonna non si presenta come Regina della Pace per richiamare un semplice valore, pur importante, bensì per indicare la via necessaria per la «salvezza del mondo»: questa è la posta in palio!
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