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Commento di Padre Livio al messaggio di Medjugorje del 25 aprile 2020

Posté par atempodiblog le 3 mai 2020

Commento di Padre Livio al messaggio di Medjugorje del 25 aprile 2020 dans Coronavirus 20200426-163648

Messaggio di Medjugorje a Marija del 25/04/2020

“Cari figli, questo tempo sia per voi un’esortazione alla conversione personale.
Figlioli, pregate nella solitudine lo Spirito Santo affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio per poter essere i degni testimoni dell’amore che Dio vi regala attraverso la mia presenza.
Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore e che la preghiera sia come un deserto.
Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite.
Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

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Commento di Padre Livio al messaggio di Medjugorje del 25 aprile 2020

Questo messaggio è in linea con quelli precedenti che la Madonna ci ha dato attraverso la veggente Marija in questo tempo di Coronavirus, in questo tempo di prova. Questi messaggi sono rivolti soprattutto a quelli che hanno risposto alla chiamata, a quella grande moltitudine di persone che si alimentano da questa fonte di grazia straordinaria.

Nel messaggio del 25 febbraio 2020 la Madonna ci aveva avvisato di non lasciarci inondare dalle preoccupazioni terrene, esortandoci alla conversione, questa dev’essere la nostra preoccupazione principale. Il virus attacca il corpo, ma c’è un virus spirituale, il virus del peccato e dell’incredulità che attenta alla nostra vita spirituale e nel messaggio di Natale ha detto: “le anime sono ammalate e vanno verso la morte spirituale”. Allora la prima guarigione è quella che riguarda l’anima, che riguarda il cuore, attraverso il quale Dio parla all’uomo e prende dimora in lui.

La Madonna ci ha anche detto che se avessimo pregato e digiunato, se ci fossimo decisi per la santità, la pace sarebbe arrivata nei nostri cuori e nelle nostre famiglie e in più le nostre preghiere sarebbero state ascoltate, le nostre suppliche sarebbero state esaudite.

“Cari figli, questo tempo sia per voi un’esortazione alla conversione personale”. La conversione è una grazia che viene da Dio e una decisione personale e ha i suoi piccoli passi. Dio che tocca il cuore, risveglia la coscienza e iniziamo a percepire un’inquietudine, l’inutilità di una vita senza Dio, dedicata alle cose effimere, un’infelicità di fondo. Poi pian piano arriva la luce di Dio che ci fa capire che siamo prigionieri del male e del peccato, si incomincia a vedere l’orrore del peccato che è un veleno, o se volete, è un dolce con dentro il veleno, per cui la Madonna ha detto: “satana vi distrugge con quello che vi offre”, e si comincia a vedere la vita che dura come un battito di ciglia. La conversione è come guidare una macchina, percepisci che non stai facendo la strada giusta, vai avanti, ma a dato momento capisci proprio che quella è una strada sbagliata, cosa fai? Ti fermi, freni, fai una curva a “U” e torni indietro. La conversione è la decisione di tornare indietro dalla strada sbagliata e di incominciare la via della salvezza. Probabilmente la Madonna ha visto che forse in pochi hanno deciso per la conversione e per questo ci esorta: “alla conversione personale”. E la Madonna dice che dobbiamo metterci in ascolto dello Spirito Santo: “pregate nella solitudine lo Spirito Santo”.

Cos’è la solitudine? Tu sei solo, se a un dato momento metti il silenziatore alle tue passioni, alle tue angosce, a tutto ciò che ti disturba, e nel silenzio del tuo cuore ascolti la voce di Dio, la voce della Spirito Santo, “affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio”, cioè arrivi a capire che Dio c’è, che Dio è vicino, che Dio ti vuole bene, che Dio ti perdona, che Lui solo è il Salvatore, Lui solo ti dà la felicità, e quindi decidi per Dio! Credo che anche voi sappiate a memoria la preghiera: “Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della Tua luce …..”. La  Madonna  ha  voluto che questa preghiera si dicesse a Medjugorje prima della S.Messa della sera, “per poter essere i degni testimoni dell’amore che Dio vi regala attraverso la mia presenza”. Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo per questo tempo tre grazie particolari: la prima grazia è la santità, cioè essere in grazia di Dio, la grazia del perdono, di pentirci dei peccati e poi faremo la Confessione appena sarà possibile, come ha detto il Papa. 

Gesù, apparendo agli Apostoli nel Cenacolo, ha detto: “pace a voi, ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, non saranno rimessi”. Che lo Spirito Santo ci purifichi dai peccati che si sono depositati sulla nostra anima, cancelli ogni traccia di male, in modo tale che il nostro cuore diventi il tempio della Santissima Trinità. Perché vivere in grazia di Dio è bello, siamo belli davanti a Dio e siamo belli anche davanti a noi stessi e davanti agli altri. E poi vi consiglio due dei sette doni dello Spirito Santo per questo tempo: il dono della sapienza, che poi è il dono della fede, che ti fa ragionare in termini soprannaturali, ti fa vedere le cose dal punto di vista di Dio, vedere le cose nella luce della verità, della bontà, del perdono, della compassione, nella luce della speranza. Non è un problema di cultura, ci sono persone che hanno poca cultura, ma hanno il dono della sapienza. Chiediamo il dono della sapienza, sentire come Dio sente, pensare come Dio pensa, guardare come Dio guarda. E poi il dono della fortezza, o se volete del coraggio, il coraggio di decidere, il coraggio di fare. Perché oggi siamo in un tempo di battaglia, di combattimento spirituale, per cui noi, animati dalla luce di Dio e dalla sua sapienza, e sorretti dalla sua fortezza, diventiamo testimoni invincibili, guerrieri di Dio invincibili.

Nella seconda parte del messaggio la Madonna ci mette in guardia da una tentazione sottile del demonio e dice: “Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore”. Siamo nel tempo di prova e ci si innervosisce, ci si arrabbia, ci si scoraggia, si diventa pessimisti, si diventa acidi e la prova, che potrebbe essere un’occasione per avvicinarsi a Dio e rinnovare la nostra vita, diventa una trappola nella quale diventiamo persone scostanti, nervose e in questo modo il nostro cuore si indurisce, non solo verso il prossimo, ma anche verso Dio, ci si arrabbia con Dio: “perché hai fatto questo, perché hai permesso questo, cosa abbiamo fatto di male?”. Lasciamoci correggere da Dio, non induriamo il nostro cuore, Dio ci rafforza attraverso le prove, anche attraverso la potatura, il vignaiolo pota i tralci perché i grappoli possano crescere, come dice il Vangelo. E così stiamo attenti in questo tempo di prova, non arrabbiamoci con Dio, ma ringraziamoLo per questa prova, come dice Vicka: “grazie Signore perché la Croce è grazia, grazie Signore perché la Croce è gioia”, “e che la preghiera sia come un deserto”. Impediamo a satana di indurire, di inacidire il nostro cuore, di far sì che la nostra preghiera diventi un deserto, cioè una preghiera dove manca la Divina Presenza, preghiamo, ma non abbiamo aperto il cuore a Dio. Allora, una volta superata questa tentazione, una volta che ci siamo messi nella disposizione di lasciarci illuminare nella luce di Cristo Risorto, arriveremo alla Pentecoste come gli Apostoli che, usciti dal Cenacolo, erano trasformati. La prima predica di Pietro è stata fantastica, non sembrava più lui, un pescatore che parlava in quel modo. “Siate il riflesso dell’amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite”. E così anche noi saremo il riflesso dell’amore di Dio e testimonieremo Gesù Risorto con le nostre vite. Negli Atti degli Apostoli avete sentito come hanno risposto gli Apostoli alla persecuzione, con che coraggio hanno predicato, con che coraggio hanno affrontato il Sinedrio e hanno detto: “se sia giusto obbedire a Dio o agli uomini, giudicatelo voi, noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”. Allora li fecero frustare e, una volta liberi, gli Apostoli ripresero a predicare. E così dobbiamo fare anche noi, ma questo esige il dono della sapienza per predicare e il dono della fortezza per resistere alla cattiveria del mondo, dove satana regna, come ha detto la Madonna il 25 marzo 2020. Permettetemi di dirlo che è bello morire come testimoni coraggiosi, perché sappiamo che Cristo ci abbraccerà, e ci dirà: “vieni servo buono e fedele, entra nella gloria del tuo Signore”.

Al termine la Madonna ci dice di stare tranquilli: “Io sono con voi e vi amo tutti, non escludo nessuno, con il mio amore materno”. È l’amore di una madre che copre la moltitudine di tante mancanze. “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.Ma quanti hanno risposto alla sua chiamata, lo sa Dio, ha detto la Madonna, speriamo che siano tanti, aiutiamo la Madonna a salvare le anime.

di Padre Livio Fanzaga
Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

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