«La Chiesa cattolica fa migliore il mondo»
Posté par atempodiblog le 9 mars 2020
«La Chiesa cattolica fa migliore il mondo»
Istruzione, sanità, riduzione della povertà: nessuna organizzazione al mondo fa più della Chiesa per rispondere ai bisogni della gente. E ad affermarlo è un ente di ricerca della Georgetown University (USA), che ha quantificato il bene delle opere cattoliche nel mondo. Senza contare il bene spirituale che il Vangelo porta all’umanità.
di Luca Volontè – La nuova Bussola Quotidiana
Ciò che è e fa la Chiesa, in ragione di Cristo, è indispensabile per il mondo intero. ‘Contra factum non fit argumentum’. Nessuna organizzazione nel mondo fa più lavoro nei settori dell’istruzione, della sanità, della riduzione della povertà, della cura della Chiesa cattolica, molti spesso grazie agli ordini religiosi.
Tra tutte le critiche alla Chiesa, questo fatto di base viene sempre dimenticato, è di moda lanciare le pietre contro la Chiesa, meno prendere atto che essa, ad imitazione di Cristo, si prende cura e genialmente risponde ai bisogni di tutti. L’ente di ricerca ‘Cara’, presso la Georgetown University negli Stati Uniti, ha compilato statistiche che rendono ‘quantificabile’ l’opera davvero impressionante della Chiesa nel mondo. Và da sé che l’opera di carità, educativa e di cura non è solo statisticamente quantificabile, la Chiesa mostra ed educa alla verità e per la Verità.
Tuttavia, questa materializzazione del bene, esito secondario della opera di evangelizzazione, non può essere né dimenticata né sottaciuta. In tutto il mondo la Chiesa cattolica ‘gestisce’ 150.087 scuole che educano circa 54 milioni di studenti ogni anno e la maggior parte di queste si trova nei paesi in via di sviluppo. Nel campo della salute e del benessere, la Chiesa – sempre principalmente attraverso i suoi ordini religiosi spesso diffamati – gestisce oltre 5.000 ospedali, 16.000 cliniche sanitarie, 600 lebbrosari. Inoltre, gestisce quasi 16.000 case di cura per anziani, malati cronici e disabili, 10.000 orfanotrofi, 10.500 asili nido, 13.000 centri di consulenza matrimoniale, 3.200 centri di educazione sociale e 31.182 istituti di beneficenza di altro tipo.
I dati non includono l’eccezionale lavoro svolto in più paesi dai membri di organizzazioni laicali cattoliche, come la Società di San Vincenzo de Paoli, la Federico Ozanam o la Legione di Maria. La sola ‘San Vincenzo de Paoli’, aiuta 20 milioni di persone nel mondo grazie alle sue 150 sedi in tutti i continenti. Guardando più vicino al campo dell’educazione, la Chiesa gestisce 71.305 asili nido, 101.527 scuole elementari e 48.560 scuole secondarie. In Italia la FISM si prende cura del 35% dei bambini della scuola di infanzia, se chiudessero sarebbe una tragedia per decine di migliaia di famiglie. Per avere un’idea di come la l’impegno e la presenza della Chiesa nell’istruzione sia cresciuta nel mondo dal 1970, confrontiamo le cifre attuali con quelle di allora. Gli studenti delle scuole elementari sono passati da 20,3 milioni nel 1970 a 34,6 milioni nel 2017. Nel 1970 gli studenti delle scuole secondarie erano circa 7,7 milioni, mentre nel 2017 erano poco più di 20 milioni. Si tratta di un enorme progresso. I numeri nelle scuole materne ammontano a 7,3 milioni di bambini. In Italia la FISM si prende cura del 35% dei bambini della scuola di infanzia (circa 550.000 bambini), se chiudessero sarebbe una tragedia per decine di migliaia di famiglie.
C’è stata una crescita particolarmente forte, nel campo educativo, in Africa. Nel 1980, 6,6 milioni di alunni frequentavano istituti scolastici gestiti da organizzazioni ecclesiali, nel 2012, erano 23,5 milioni e continuano ad aumentare. Nel 1970 i cattolici rappresentavano il 18% della popolazione mondiale e questa percentuale non è cambiata dopo 50 anni. Tuttavia, il lavoro della Chiesa nell’area dell’educazione e del benessere è cresciuto in termini di servizi e di persone coinvolte. Ciò è particolarmente vero per i paesi poveri, in cui lo Stato è spesso quasi inesistente, ma è altrettanto reale l’opera sussidiaria che la Chiesa e le sue iniziative svolgono in tutti gli altri paesi del mondo. Senza le attività delle innumerevoli organizzazioni a conduzione cattolica menzionate sopra, la vita sarebbe molto più difficile per decine di milioni di persone in tutto il mondo ogni anno. I numeri sono chiarissimi e, volendo, ogni anno si possono rivedere solo al rialzo.
A questo bene materiale, educativo e di cura deve essere aggiunto il bene spirituale che il Vangelo porta all’umanità. Non abbiamo idea di quanti bimbi,ragazzi, uomini ogni giorno, perdonino i loro nemici, confortino gli afflitti, superino le loro cattive abitudini, trovino la forza e motivazione per perseguire la propria felicità e libertà, sopportino con pazienza, portino consolazione, costruiscano pace e giustizia, tutto questo in nome della loro fede cattolica e dell’incontro reale che li ha segnati durante la loro infanzia a scuola, mentre soffrivano in ospedale, quando si trovavano nel bisogno.
Il contributo della Chiesa cattolica al progresso umano, sebbene inestimabile, è sottovalutato da tutti. Non c’è superbia nel raccontarlo, ma la realtà non si deve e nemmeno si può tacere. I media si concentrano su cattive notizie e, quando parlano della Chiesa si focalizzano solo sugli abusi, le divisioni, i complotti ma c’è molto di buono nel mondo e gran parte proviene dalla Chiesa.
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