Don Luigi Giussani: il suo sguardo penetrava l’anima
Posté par atempodiblog le 22 février 2020
Don Luigi Giussani: il suo sguardo penetrava l’anima
Celebrazioni in tutto il mondo in memoria del carismatico fondatore di Comunione e Liberazione, innovativo educatore, instancabile animatore sociale, scomparso 15 anni fa a Milano. Il ricordo di don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL e successore di don. Luigi Giussani alla guida del movimento.
di Roberta Gisotti – Vatican News
“Cercava la bellezza e ha trovato Cristo” e da questo incontro ha tratto la linfa vitale per entusiasmare generazioni di giovani dal dopoguerra ad oggi, a 15 anni dalla sua morte a Milano, arrivata dopo una lunga e sofferta malattia, il 22 febbraio del 2005, all’età di 83 anni. Nato a Desio, nella Brianza, a nord di Milano, figlio di Beniamino disegnatore e intagliatore, socialista e di Angelina, operaia tessile, cattolica; a soli 11 anni, Luigi Giovanni Giussani, entra nel Seminario minore di Venegono. Sacerdote a 23 anni, chiede di insegnare religione al liceo statale Berchet, lo fa per 13 anni, poi diviene ordinario di Teologia all’Università cattolica di Milano, cattedra che mantiene fino al 1990.
Il rapporto vitale con gli studenti
E’ nel clima studentesco, a cavallo degli anni ’50-’60 pieno di fervori, che il giovane don Luigi getta le basi per la nascita del movimento di Comunione e Liberazione, proprio nelle scuole superiori, dove già operava – collegata all’Azione cattolica – Gioventù Studentesca, che prende slancio dagli insegnamenti del giovane sacerdote sul senso religioso e la ragionevolezza della fede, sulla pedagogia di Gesù nel rivelarsi e sulla natura della Chiesa come continuità di presenza di Cristo nella storia. Sono anni di rinnovato attivismo dei giovani cattolici, che impatteranno poi nella contestazione sessantottina, che indurrà diversi di loro ad abbandonare l’esperienza cristiana per aderire al Movimento studentesco.
Nasce Comunione e Liberazione
I tempi sono maturi per rilanciare l’impegno originale dei giovani cattolici in una proposta educativa incentrata sulla fede cristiana, che prosegue durante l’intero arco della vita, non si esaurisce ma si rinnova sempre nell’ascolto del Vangelo e si approfondisce in ogni ambito della vita quotidiana. Con questo intento nasce nel 1969 il nome di Comunione e Liberazione, movimento che si diffonderà ben presto in tutti gli spazi sociali, scuola, università, parrocchie, fabbriche e altri luoghi di lavoro, spesso sfidando contesti culturalmente e politicamente ostili.
L’espansione tumultuosa del movimento
Un cammino segnato negli anni ’70-‘80 da un’espansione tumultuosa del movimento in Italia e all’estero. Oggi CL è presente in una novantina di Paesi nei cinque continenti, senza che sia richiesta ai membri alcuna adesione formale. “Ho giocato tutto sulla libertà”, ricordava spesso don Luigi, che pure non ignorava i rischi e le derive possibili per il Movimento, in senso intellettuale, organizzativo, politico, richiamando continuamente la ‘vera natura’ di CL: la fede vissuta nella comunione quale fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo.
Valorizzare il vero, il bello, il buono, il giusto
Illuminanti le sue parole, l’anno prima della morte, quando chiariva come avesse inteso il suo ruolo di ‘educatore al cristianesimo’: “Non solo non ho mai inteso ‘fondare’ niente, ma ritengo che il genio del Movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l’urgenza di proclamare la necessità di ritornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta. E forse proprio questo ha destato possibilità imprevedibili di incontro con personalità del mondo ebraico, musulmano, buddista, protestante e ortodosso, dagli Stati Uniti fino alla Russia, in un impeto di abbraccio e di valorizzazione di tutto ciò che di vero, di bello, di buono e di giusto rimane in chiunque viva un’appartenenza”.
La Scuola di Comunità e la Fraternità
Tra le realtà più rilevanti nate intorno al Movimento, sono la Scuola di comunità e la Fraternità di Comunione Liberazione, Associazione riconosciuta dalla Chiesa universale nel 1982, che vede l’impegno dei membri a vivere la fede come cammino nella santità, secondo il metodo trasmesso da don Giussani. Oggi conta oltre 65 mila fedeli nel mondo.
Il Meeting di Rimini e il Banco Alimentare
Grande popolarità in Italia hanno riscosso due iniziative che vedono il coinvolgimento di centinaia di migliaia di volontari che animano il Meeting di Rimini, dedicato ogni anno al dibattito pubblico su tematiche di attualità che interpellano la società civile e la comunità ecclesiale e il Banco Alimentare che raccoglie generi alimentari e recupera le eccedenze della produzione agricola e industriale per distribuirle a strutture caritative sparse sul territorio.
L’entusiasmo e l’inesauribile carisma del fondatore
Una vita intensa di preghiera, di impegni sociali, di viaggi, di incontri in tutto il mondo, di inesauribile carisma ed entusiasmo per ogni espressione dell’arte. A soli sette anni dalla scomparsa, nel 2012 si è aperta causa di beatificazione e canonizzazione di don Luigi Giussani, la cui tomba nel Cimitero monumentale di Milano è meta di devozione e preghiera da parte di tantissimi che lo hanno conosciuto, hanno apprezzato la sua opera pastorale ed hanno beneficiato delle sue innegabili doti umane e spirituali. Tra questi è don Julián Carrón, il suo successore alla guida del movimento di Comunione e Liberazione, presidente della Fraternità di CL, docente di teologia all’Università cattolica di Milano.
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