Armani: «Le donne stuprate dagli stilisti. Io difendo la loro libertà»
Posté par atempodiblog le 22 février 2020
Armani: «Le donne stuprate dagli stilisti. Io difendo la loro libertà»
Lo stilista dopo la sua sfilata di Emporio: «Le tendenze, che grande sciocchezza».
di Paolo Pollo – Corriere della Sera
«Evitiamo il ridicolo. Poi noi diciamo che le donne sono stuprate in un angolo. Ma le donne continuano ad essere stuprate dagli stilisti e mi ci metto anche io. Trovo sia indegno». La frase forte è di Giorgio Armani durante l’incontro con i giornalisti dopo la sfilata di Emporio. Subito dopo aver parlato di libertà di vestire ma di uso sempre del buon senso, lo stilista ha commentato così. A chi gli chiedeva spiegazioni sulla riflessione forte, lui ha continuato e motivato: «Per esempio, la signora che vede un manifesto con seni e sedere fuori su di una pubblicità gigantesca, pensa “anche io voglio mostrarmi così”. Ecco per me questo significa violentare le donne ad essere quello che non vogliono o che non gli si addice».
Ma il commento ha suscitato non poche reazioni che hanno stupito Armani che al suo staff ha ribadito il senso delle sue parole estrapolandolo dalle cronache. E cioè che è una violenza imporre alle donne di vestire con le tendenze, perché capita, anche troppo spesso, che diventino “ridicole”. «Le tendenze per me non esistono, non sono niente – sostiene Armani – ognuno faccia quello che sa fare. Bisogna cercare di migliorare la donna che vive adesso. Celebrare quelle del passato non mi appartiene. Quindi smettiamola con queste tendenze che non solo non ci sono, ma anche non ci devono essere. Non ci sto più. Ho la mia età e posso permettermi di dirlo. Evitiamo di rendere la gente ridicola».
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