Il santo timore di san Giuseppe davanti al segno certo della divina Presenza
Posté par atempodiblog le 18 décembre 2019
Il santo timore di san Giuseppe davanti al segno certo della divina Presenza
San Giuseppe voleva ripudiare Maria per la stessa ragione per cui Pietro voleva allontanare il Signore: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore” (Lc 5,8), così come anche il Centurione per respingere Gesù dalla sua casa: “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto” (Mt 8,8).
Così stava Giuseppe il quale, giudicandosi, anche lui, indegno e peccatore, si diceva: “Ella è così perfetta, così santa, che io non devo condividere oltre la sua intimità. La sua sorprendente dignità mi sorpassa e mi incute timore”.
La vedeva, sotto il timore della sua fede, portare il segno certo di una divina Presenza e, non potendone penetrare il Mistero, la voleva ripudiare. Pietro, lui, fu preso da un santo timore innanzi alla grandezza della Potenza, il Centurione davanti alla Maestà della Presenza.
Ti può sorprendere il fatto che san Giuseppe si giudicava indegno di vivere in comune con la santa Vergine, quando comprendi che santa Elisabetta, anche lei, non poteva sopportare la sua presenza se non con timore e rispetto?
Ecco le sue parole: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”, (Lc 1,43).
Ecco, dunque, perché san Giuseppe voleva ripudiarla. Ma perché in segreto e non alla luce del sole? Per evitare tutte le indagini sul motivo della separazione, che esigevano una spiegazione.
Se lui avesse detto del suo pensiero e della certezza che si era fatto della purezza di Maria, la gente non l’avrebbe deriso e non avrebbero lapidato Maria? Come avrebbero creduto nella Verità ancora muta nel seno materno? Che cosa avrebbero fatto al Cristo ancora invisibile?
di san Bernardo di Chiaravalle
Il pensiero dei santi Padri su san Giuseppe
Lo stupore di San Giuseppe fu tanto maggiore, quanto conoscendo meglio d’ogni altro l’eminente santità della Santa Vergine, e non ignorando il voto ch’Ella aveva fatto di perpetua castità, non poteva averLa in sospetto d’adultera.
Era bensì piuttosto orientato a credere ch’Ella dovesse essere la Vergine avventurata, onde parlava Isaia, che doveva partorire il Messia al mondo.
Lo credette, dice san Bernardo, (Hom.2. Super Missus Est) e con un sentimento di umiltà e di rispetto, simile a quello che fece dire, poi, san Pietro: “Allontanatevi da me, o Signore, perché sono un peccatore”; san Giuseppe pensava parimenti di allontanarsi dalla Vergine santa.
Io non dico questo come mio pensiero, soggiunse il santo Abate. Ed esso è il pensiero dei santi Padri.
di padre Jean Croiset S.J. – Le vite dei santi
L’ammirabile umiltà di San Giuseppe
La sua umiltà fu il motivo per il quale, come spiega san Bernardo, pensò di lasciare la Madonna quando La vide incinta; San Bernardo dice che san Giuseppe fece in se stesso questo ragionamento: «E che cosa è questo? lo so che Ella è vergine, perché insieme abbiamo riconfermato il voto di conservare la nostra verginità e purità, al quale sono certissimo che Ella non vuol mancare; l’altra parte io vedo ch’Ella sta per diventare madre. Come si possono conciliare insieme la maternità e la verginità, ossia che la verginità non impedisca la maternità? Oh! Dio! – certo deve aver detto a se stesso -, non sarà forse Lei quella gloriosa Vergine di cui parlano i profeti, che concepirà e sarà madre del Messia? Ma, se è così, Dio non voglia ch’io rimanga con Lei, io che ne sono tanto indegno; è meglio che segretamente l’abbandoni a motivo della mia indegnità e che non abiti più a lungo in Sua compagnia». Sentimenti questi di un’ammirabile umiltà.
San Francesco di Sales – Trattenimenti spirituali
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