Dio dentro Dio è un rapporto di amore

Posté par atempodiblog le 15 juin 2019

Dio dentro Dio è un rapporto di amore
Tratto da: Le vie del cuore. Vangelo per la vita quotidiana. Commento ai vangeli festivi Anno A, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME

Dio dentro Dio è un rapporto di amore dans Commenti al Vangelo Santissima-Trinit

Quando nel Nuovo Testamento si afferma che Dio è “Amore”, si vuole alludere a una realtà assai diversa e molto più profonda. Si intende fare riferimento alla sua vita intima, che è un rapporto di amore da tutta l’eternità, prima ancora che esistessero le creature da amare.

Se Dio fosse infinita solitudine, come potrebbe essere l’“Amore”? L’amore è per sua natura un rapporto fra persone. Ma Dio è amore da sempre, prima ancora che noi fossimo creati. Egli con verità può e deve essere chiamato con il nome sublime di «Amore» perché fin dal principio sono tre persone che si amano nell’ambito dell’unica divinità.

A ben guardare lo sposo e la sposa sono la più bella immagine, anche se povera e limitata, del mistero della Santissima Trinità. Non sono forse essi due persone in un’unica natura umana, che si realizza nello scambio reciproco del loro amore?

Tracciando su di te il segno della croce e pronunciando le parole, pensando con fede al loro significato, entri, nel più semplice dei modi, nel cuore dei due misteri fondamentali del Cristianesimo. Sono i misteri della Santissima Trinità e della redenzione, realizzata dal Verbo incarnato mediante la croce.

Il mistero intimo di Dio ti viene svelato con le parole sublimi, anche se desunte dall’esperienza umana, che corrispondono alle persone divine del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questi tre nomi stanno ad indicare, per quanto è possibile all’imperfetto linguaggio umano, che Dio è, nel suo intimo, una beatificante comunione di amore fra tre persone che, insieme, costituiscono un’unica natura divina.

Queste tre persone sono uguali nella divinità, che hanno in comune, ma distinte nella loro personalità. Il Padre infatti è colui che eternamente genera il Figlio; il Figlio è colui che è eternamente generato dal Padre; lo Spirito Santo è l’amore che il Padre e il Figlio eternamente si scambiano. Dio è questa circolazione eterna dell’amore fra le tre persone divine.

Forse, dicendo questo, ci rendiamo conto che abbiamo compreso ben poco. Però in questo buio brilla una grande luce che rallegra il nostro povero cuore. All’origine di tutto c’è un mistero di amore! E’ vero che ora siamo ben lontani dal comprenderne l’immensa grandezza ma ci dà una grande gioia il pensiero che un giorno, se per grazia raggiungeremo la meta, non sarà fuori di Dio, ma dentro la sorgente stessa dell’amore trinitario.

Non ci starebbe così a cuore il mistero della Santissima Trinità, se non rischiarasse la nostra origine e il nostro destino. Non è possibile conoscere l’uomo, se non si conosce Dio, sosteneva con la consueta acutezza sant’Agostino. Affermare che le tre persone divine sono all’origine della nostra vita, significa porre l’amore come principio che ci ha generato. Affermare che la Santissima Trinità è la meta per la quale l’uomo è stato creato, significa fare dell’amore l’obbiettivo ultimo, per raggiungere il quale vale la pena lottare, faticare e soffrire. Ti rendi conto, caro amico, che, in questa prospettiva, la nostra vita acquista un valore, una bellezza e una grandezza incomparabili.

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