Cristianesimo
Posté par atempodiblog le 28 mars 2019
Cristianesimo
Senza di esso l’identità europea non è neppure immaginabile, eppure oggi è oggetto di un’infastidita emarginazione. Con gravi conseguenze
di Ernesto Galli della Loggia – Corriere della Sera
Nella stragrande maggioranza noi europei abbiamo nomi che vengono dalla tradizione giudaico-cristiana; la stessa cosa vale per un grandissimo numero di nomi di luoghi e di centri abitati, specie di quelli più piccoli. Ancora: per secoli, chiese, basiliche, abbazie, monasteri hanno rappresentato — e in più di un caso rappresentano ancora — punti di riferimento essenziali per la vita religiosa, economica, artistica, per l’esperienza civile degli europei. Neppure si contano, infine, le nostre case sia pure abitate da atei militanti dove non vi sia tutt’ora un’immagine, un quadro, un oggetto, un ricordo che si riallacci alla tradizione di cui sopra.
Insomma, nel bene e anche nel male (che esiste sempre in tutte le cose umane) il Cristianesimo ha plasmato come nessun altro fatto la storia del nostro Continente. Senza di esso l’identità europea non è neppure immaginabile. Ciò nonostante da tempo nei suoi confronti le istituzioni dell’Unione Europea, il mainstream politicamente corretto che nei suoi più importanti Paesi caratterizza i media, l’università, gli ambienti della cultura e della politica, in genere il mondo delle élite, mostra un’indifferenza venata di larvata ostilità: ad esempio considerando una violazione del principio di laicità la presenza cristiana nello spazio pubblico a qualsiasi titolo essa sia. Perfino se si tratta di esporre a Natale un presepio nell’atrio di un municipio.
Si verifica così un fenomeno paradossale: il dato religioso, tenuto nella massima considerazione quando si tratta di religioni diverse da quella cristiana, in quest’ ultimo caso, invece, è oggetto perlopiù di un’infastidita rimozione/emarginazione. Con due gravi conseguenze: di non accrescere certo le simpatie per l’Europa in vaste cerchie delle popolazioni del continente che anche se magari lontane dalla pratica religiosa non sono tuttavia disposte a staccarsi dalla tradizione cristiana, e di regalare quindi ai nemici dell’Europa l’ennesimo facile argomento di propaganda.
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