Embrione è già persona/ Nature, la scienza “conferma” la realtà: è progetto d’individuo
Posté par atempodiblog le 9 juin 2017
Embrione è già persona/ Nature, la scienza “conferma” la realtà: è progetto d’individuo
Embrione è già persona: la scienza conferma la realtà, al netto di ogni discussione. Lo studio su Nature Genetics « rivoluziona » la scienza embrionale e lo sviluppo dell’indiviuo cellulare
di Niccolò Maagnani – Il Sussidiario.net
Tratto da: Una casa sulla Roccia
EMBRIONE È GIÀ PERSONA, LA SCIENZA CONFERMA: “È GIÀ UN PROGETTO DI INDIVIDUO” - Un momento storico per la scienza ma soprattutto storico per l’intera razza umana: con l’ultimo studio pubblicato su Nature si conferma che l’embrione possiede tutto il materiale e gli elementi che lo fanno già un progetto di persona nel momento in cui viene formato nell’utero. L’ultimo articolo apparso nel numero di aprile della storica rivista scientifica mondiale (non certo qualche rivista pro-Life accusabile di poca “neutralità”) rischia di sconfessare anni e anni di contestazioni e attacchi diretti a tutti coloro che osavano affermare come uccidere un embione con l’aborto significa di fatto sopprimere una vita già umana. Un gruppo di ricercatori dell’Università Politecnica Federale di Losanna (Svizzera), guidato da Julien Duc e Didier Tronto, ha pubblicato su Nature Genetics una ricerca che farà certamente parlare e molto nei prossimi mesi a venire. In pratica, studiando la conoscenza del processo di formazione e sviluppo della vita umana individuale, è stato scoperto come in realtà il dna dell’embrione ad una sola cellula (appena dopo il processo di fecondazione) viene già “sfogliato” all’inizio della sua vita cellulare, in questa modalità: quello che contiene le informazioni per lo sviluppo e il mantenimento dell’architettura del corpo umano è di fatto un materiale d’informazioni fino a quel momento chiuso che si pensava fino a questa ricerca che venisse tradotto solo in un secondo momento, fornendo dunque la “patente” di individuo in qualche stadio successivo e non fin dalla sua origine.
Invece, è stato scoperto lo ‘starter’ dello sviluppo dell’embrione nei mammiferi: è una famiglia di proteine chiamata Dux e specializzata nello sferrare il ‘calcio d’inizio’ del processo di crescita che porta alla formazione di un individuo (spiega l’Ansa riportano ampi stralci dello studio di Nature). Si scopre in questo modo, cercando di essere meno tecnici possibili, che il “libro del Dna” viene aperto fin dall’inizio appena finisce il processo di fertilizzazione e da qui si comincia a guidare lo sviluppo del corpo umano embrionale, proprio sotto lo stimolo di queste proteine. Una preziosa scoperta che alla luce porta una “realtà” da sempre affermata dalla Chiesa e non solo, da chi ritiene che la vita umana abbia senso e valore in quanto esistente in sé e per sé, e che questo processo inizi appena scattata la fecondazione. Questa realtà oggi pare venire confermata anche dalla scienza, facendo risuonare come attualissime le parole della Evangelium vitae, riportate dai colleghi di Avvenire: «dal primo istante si trova fissato il programma di ciò che sarà questo vivente: una persona, questa persona individua con le sue note caratteristiche già ben determinate. Fin dalla fecondazione è iniziata l’avventura di una vita umana, di cui ciascuna delle grandi capacità richiede tempo, per impostarsi e per trovarsi pronta ad agire».
EMBRIONE È GIÀ PERSONA, LA SCIENZA CONFERMA: LA PROTEINA CHE DÀ IL “CALCIO D’INIZIO” - Si chiama Due ed è di fatto una famiglia di proteine che pare dia il “calcio d’inizio” allo sviluppo dell’embrione, codificando tutte le informazioni che già sono presenti come progetto di persona all’interno dell’embrione (per l’appunto detto “umano”). La scoperta mostrata da Nature Genetics ha del clamoroso e potrebbe ampliare ancora di più le discussioni sul quando comincia ad essere valutata vita umana la vita di ognuno di noi; «abbiamo fatto luce su ciò che attiva il programma genetico che ci fa diventare ciò che siamo» ha commentato uno dei due ricercatori del Politecnico di Losanna, Didier Trono. La scoperta, aggiunge lo scienziato, «può anche aiutarci a comprendere alcuni casi di infertilità e forse portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per alcune distrofie muscolari».
Le proteine Dux vengono dimostrare essere decisive per lo sviluppo dell’embrione e dopo anni di esprimenti a partire dalla distrofia muscolare, ora si è arrivati a queste prime conclusioni: «nelle cellule si accumulava una proteina della famiglia Dux, chiamata Dux4, fino a quel momento nota per essere coinvolta nelle fasi iniziali dello sviluppo embrionale», spiega l’Ansa nell’articolo speciale sulla rivista Nature. A questa osservazione si è aggiunta quella che, ancora nelle cellule dei muscoli, «è attivo un intero gruppo di geni attivi a all’inizio dello sviluppo embrionale, quando subito dopo la fecondazione ovicita e spermatozoo si fondono formando la struttura chiamata zigote» conclude lo speciale.
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