«Asia Bibi sarà libera». Intervista al marito Ashiq Masih

Posté par atempodiblog le 11 octobre 2016

«Asia Bibi sarà libera». Intervista al marito Ashiq Masih
«Solo una donna coraggiosa e audace come lei poteva resistere così tanto senza perdere la fede. Il Signore non l’ha mai abbandonata».
di Leone Grotti – Tempi

«Asia Bibi sarà libera». Intervista al marito Ashiq Masih dans Articoli di Giornali e News Ashiq_Masih_ansa

Ashiq Masih (a destra nella foto dell’Ansa), marito di Asia Bibi, insieme a due delle figlie e al ministro cattolico Shahbaz Bhatti. Il politico, dopo aver preso le difese dei cristiani pakistani, è stato assassinato dagli estremisti islamici

La Corte suprema del Pakistan ha annunciato che nella seconda settimana di ottobre emetterà il verdetto definitivo sul processo per blasfemia di Asia Bibi. La madre cattolica di cinque figli è stata condannata all’impiccagione in primo e secondo grado per insulti (mai rivolti) al profeta Maometto. La sua unica colpa, in realtà, è quella di avere bevuto un bicchiere d’acqua e di non avere accettato la conversione all’islam. Per questo è rinchiusa in carcere da oltre sette anni, 2.662 giorni per la precisione. La Corte non ha voluto comunicare la data precisa del processo, segno che potrebbe essere rimandato ancora, ma il marito di Asia Bibi, Ashiq Masih, intervistato da Tempi, è convinto che sarà presto liberata.

Che ricordo ha del 14 giugno 2009, giorno in cui sua moglie è tornata a casa ferita e malmenata?
Quello è il giorno più doloroso della mia vita. Asia ha solo avuto un diverbio sulla religione con delle donne musulmane al lavoro. Ma l’hanno accusata di avere offeso il profeta Maometto, hanno montato ad arte un caso e i musulmani del nostro villaggio, insieme a quelli residenti nei villaggi vicini, l’hanno presa, picchiata in modo disumano, degradata e umiliata per strada.

Lei che cosa le ha raccontato a casa?
Niente, eravamo abituati a episodi del genere. Tutto il villaggio l’ha assalita, ma grazie a Dio un insegnante e la polizia hanno impedito il peggio.

Poi cosa è accaduto?
Per cinque giorni la nostra vita è proseguita come prima. Ma il 19 giugno l’hanno accusata falsamente di essere una blasfema e l’hanno arrestata. Da allora io e i nostri cinque figli viviamo costantemente nel terrore. Io ho perso mia moglie, i miei figli loro madre. Ci manca moltissimo.

Come ha spiegato ai suoi figli ciò che è successo?
Non ho avuto bisogno di spiegare niente, loro sono dei testimoni. Hanno assistito agli abusi con i loro occhi.

Com’è possibile che Asia Bibi sia in carcere da oltre sette anni solo per avere bevuto un bicchiere d’acqua?
È semplice, in Pakistan i cristiani vengono trattati come cittadini di serie B. Non abbiamo gli stessi diritti dei musulmani.

Gli avvocati insistono che non ci sono prove contro sua moglie, eppure è stata condannata nei primi due gradi di giudizio. Perché?
La legge sulla blasfemia viene usata dai musulmani come arma per vendicarsi e colpire i cristiani. Quando una persona viene accusata di blasfemia, nessuno si impegna per svolgere un’indagine seria. Il blasfemo va punito con la morte. E questo è tutto. Se Asia non è stata ancora liberata è solo perché gli estremisti fanno una pressione tremenda ai giudici, anche durante le udienze. Non è un caso se hanno messo una taglia sulla testa di mia moglie: chiunque la ucciderà, guadagnerà fino a 500 mila rupie.

Chi ha provato a difenderla, in effetti, è stato assassinato.
Non dimenticherò mai gli sforzi fatti da Shahbaz Bhatti e Salman Taseer per salvarla. Non trovo le parole per ringraziarli.

La Corte suprema ha annunciato che l’udienza finale del processo si terrà nella seconda settimana di ottobre.
Ma non hanno ancora comunicato la data precisa. Penso che si terrà il 10 ottobre, ma non ne abbiamo la certezza.

Pensa che il vostro calvario finirà?
Sì, Asia sarà liberata con la Grazia di Dio, perché il Signore non l’ha mai abbandonata.

Come sta sua moglie? Molti scrivono che la sua salute è peggiorata.
Grazie al cielo sta bene. Solo una donna coraggiosa e audace come lei poteva resistere così tanto in carcere, senza perdere la fede o la vita.

Il mondo è rimasto ammirato quando ha saputo che Asia si era rifiutata di barattare la sua fede con la libertà.
Ammiro la sua fede, che Dio ha rafforzato sostenendola in ogni momento.

Da quando Asia è stata incarcerata, anche la vita della vostra famiglia è cambiata. Come?
Viviamo costantemente nella paura di essere uccisi. Abbiamo dovuto cambiare casa molte volte e se ora siamo al sicuro è solo grazie all’impegno della Renaissance Education Foundation.

Negli ultimi mesi decine di migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere che Asia venga impiccata.
Gli estremisti e le organizzazioni islamiche prendono i casi di blasfemia sul personale. È un problema di orgoglio. Per questo i processi sono così sensibili. Comunque vada a finire, fino a quando non ce ne andremo dal Pakistan non saremo mai al sicuro. Avremo sempre paura.

Ma se Asia verrà dichiarata innocente…
Tutto potrebbe succedere. Saremmo comunque in pericolo.

Non ha mai chiesto a Dio perché avete dovuto soffrire così tanto?
Chi ha fede non smette di credere in Dio quando viene trattato come noi siamo stati trattati. Io so che ci hanno perseguitato a causa del Suo nome.

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