Pokémon Go, tra mania e follia. Gb, 20 giovani rubano una barca
Posté par atempodiblog le 25 juillet 2016
Pokémon Go, tra mania e follia. Gb, 20 giovani rubano una barca
C’è chi ha chiamato il 999 per denunciare un furto e chi è stato multato perché usava l’app alla guida. Negli Usa un ragazzo distratto in auto ha centrato la vettura della polizia. Bosnia, allarme mine. Indonesia, scatta il divieto per militari e poliziotti. A Padova multati due giovani ‘cacciatori’
di Quotidiano.net
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Pokemon go, tra mania e follia. Ormai gli appassionati sono pronti a tutto. Per ‘catturare’ con i loro smartphone un Pokemon che risultava in mezzo a un lago nella zona del Merseyside, vicino a Liverpool, almeno 20 giovani hanno rubato una barca a remi per dirigersi in mezzo allo specchio d’acqua. Secondo quanto riporta l’Independent, il tutto è avvenuto nelle prime ore di ieri mattina e la guardia costiera del Merseyside ha subito iniziato a indagare sulla vicenda. Secondo le ricostruzioni, i giovani si sono appunto appropriati della barca senza il permesso del suo proprietario, per poi iniziare la loro caccia. Poi, all’arrivo della guardia costiera, sono fuggiti, facendo perdere ogni traccia.
“Non vogliamo rovinare il divertimento di Pokemon Go, tuttavia chiediamo alla gente di usare il buon senso e di non correre rischi quando si va a caccia di Pokemon”, ha fatto sapere un portavoce delle locali forze dell’ordine.
Nei giorni scorsi nel Regno Unito è anche stato multato un ragazzo che usava l’applicazione mentre era alla guida nelle West Midlands, nel centro dell’Inghilterra. Sempre nel Regno Unito, nel Gloucestershire, un ragazzo ha chiamato il 999, il servizio di emergenza, denunciando che qualcuno aveva ‘rubato’ il Pokemon che lui aveva puntato. Mentre in Scozia la polizia ha chiesto ai giocatori dell’applicazione di non correre pericoli salendo sui tetti e correndo in mezzo a strade trafficate: come appunto è già successo più volte sia a Glasgow che a Edimburgo.
Anche dagli Stati Uniti arrivano storie di buon senso smarrito. Come documentato dal video che segue, a Baltimora, un ragazzo distratto dai Pokemon ha centrato l’auto della polizia.
In Indonesia la questione ha preso addirittura una piega istituzionale. Il governo ha vietato infatti a militari e poliziotti di intrattenersi con il Pokemon Go durante le ore di servizio. L’applicazione nel Paese non è ancora disponibile ufficialmente ma è stata scaricata illegalmente da migliaia di utenti: la popolarità del gioco ha suscitato le preoccupazioni del governo, che ne teme un possibile utilizzo per attività di spionaggio. Paranoie delle autorità? Di fatto, lunedì scorso un cittadino francese impegnato nella caccia ai mostri virtuali è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia dopo essere inavvertitamente entrato all’interno di una base militare nei pressi di Giacarta.
In Bosnia la storia è ancora più seria, perché c’è di mezzo la vita. L’organizzazione umanitaria ‘Posavina bez mina’ ha lanciato un allarme sul fatto che alcuni giocatori si sono spinti nelle aree a rischio mine per dare la caccia ai Pokemon. “Si pregano tutti i cittadini di non farlo e di rispettare i segnali di pericolo mine e di non addentrarsi nelle zone che non conoscono”, è stato l’appello della ong sulla propria pagina Facebook, come riferito dalla Tv N1. A vent’anni dalla fine della guerra (1992-95) il 2,3% del territorio della Bosnia è ancora infestato da mine e ordigni inesplosi.
La Pokemon-mania che sta facendo impazzire il mondo intero fa le prime ‘vittime’ a Padova: due ragazzi sono stati multati questa mattina alle 5. I due, il primo alla guida, il secondo ‘armato’ di tablet e smartphone, sono stati fermati dai carabinieri e sanzionati con 210 euro di multa.
La giustificazione dei ragazzi (messa a verbale) era che si erano dimenticati a casa i documenti perché si erano alzati prima dell’alba per andare a “caccia di Pokemon” per la città. Insomma, dopo i ‘matti’ che hanno mollato le auto in mezzo alla strada a Central Park, causando non pochi disagi di traffico, ora anche i cacciatori di Pokemon italiani rischiano di ‘pagare cara’ la loro passione per i Pokemon.
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