Quando i furbetti predicavano contro la Casta
Posté par atempodiblog le 24 octobre 2015
Quando i furbetti predicavano contro la Casta
di Paolo Beltramin – Corriere della Sera
Piove, governo ladro? Peggio: «Io non mi vergogno di essere italiano, mi vergogno solo di essere rappresentato da politici condannati e corrotti che saccheggiano ogni santo giorno uno dei Paesi più belli del mondo». È solo uno dei tanti, generici sfoghi «anti Casta» che si incontrano su Facebook.. C’è chi la prende sul ridere, con battute che sorpassano il limite dell’insulto: «Papà, tu la paghi la tassa sugli animali? Ma certo! – risponde il padre – Con tutti i maiali che mantengo a Roma…».
Frasi e toni a cui siamo abituati: colpisce che ad averle scritte nei loro profili sul social network siano stati alcuni dei 43 dipendenti pubblici assenteisti arrestati a Sanremo per truffa. Perché queste invettive violente quanto superficiali fotografano una pessima abitudine di alcuni italiani: predicare bene e razzolare male. Se piove così tanto, è anche colpa loro.
“Quale errata concezione dell’obiettività! Mettono a fuoco le persone o le attività con le lenti deformate dei loro personali difetti e, con acida insolenza, criticano o si permettono di vendere consigli.
— Proposito concreto: nel correggere o nel consigliare, parlare alla presenza di Dio, applicando le stesse parole alla nostra condotta”.
San Josemaría Escrivá de Balaguer
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