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Il gusto e la pratica della semplicità

Posté par atempodiblog le 11 octobre 2015

giovanni xxiii

Oh, la semplicità del Vangelo, del libro della Imitazione di Cristo, dei Fioretti di san Francesco, delle pagine più squisite di san Gregorio, nei Morali: “Deridetur fusti simplicitas”, con quel che segue! Come sempre più gusto quelle pagine, e torno a esse con diletto interiore! Tutti i sapienti del secolo, tutti i furbi della terra, anche quelli della diplomazia vaticana, che meschina figura fanno, posti nella luce di semplicità e di grazia che emana da questo grande e fondamentale insegnamento di Gesù e dei suoi santi!

Questo è l’accorgimento più sicuro che confonde la sapienza del mondo, e si accorda egualmente bene, anzi meglio, con garbo e con autentica signorilità, a ciò che vi è di più alto nell’ordine della scienza, anche della scienza umana e della vita sociale, in conformità alle esigenze di tempi, di luoghi e di circostanze.

“Hoc est philosophiae culmen, simplicem esse cum prudentia”. Il pensiero è di san Giovanni Crisostomo, il mio grande patrono d’Oriente.

Signore Gesù, conservatemi il gusto e la pratica di questa semplicità che, tenendomi umile, mi avvicina di più al vostro spirito e attira e salva le anime.

San Giovanni XXIII

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Incoraggiamento reciproco

Posté par atempodiblog le 11 octobre 2015

Gospa Medjugorje

Messaggio di Medjugorje a Mirjana del 02/10/2015

“Cari figli,
sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore.Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarLo.
Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia.Figli miei, per questo dovete pregare per l’amore.
Dovete pregare moltissimo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore vince la morte e fa sì che la vita continui.
Apostoli del mio amore, figli miei: unitevi in preghiera con cuore vero e semplice, per quanto lontani siate gli uni dagli altri.
Incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io. Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me. Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi.
Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere.
Vi ringrazio”.

Padre Livio e la Regina della Pace

Commento di padre Livio di Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 2 ottobre

I messaggi della Madonna sono parole preziose, una volta ha detto: “sono preziose, ma di esse vi verrà chiesto conto”, sono parole che entrano nel cuore, sono parole di luce, sono parole piene di amore.

Vorrei dire che due sono le parole, che caratterizzano questo messaggio in modo particolare.

La prima è la parola “amore”, che viene ripetuta tante volte, forse il messaggio in cui la parola “amore” risuona molte più volte che in qualsiasi altro messaggio.

Dunque la Madonna ci ama, è l’amore con il quale Gesù ci ama, è l’amore che deve entrare nei nostri cuori, è l’amore che noi dobbiamo dare agli altri. La fonte dell’amore è Dio, che viene a noi attraverso il Cuore di Maria che ci ama, ci dona questo amore, ci invita a far sì che quelli che cercano questo amore, cioè suo Figlio, grazie alla nostra testimonianza, lo possano trovare, con l’invito a pregare intensamente, perché noi riceviamo l’amore di Dio nella preghiera, nella preghiera personale, nei Sacramenti.

Dio ci dona il suo amore, cioè lo Spirito Santo e noi, guidati da questo amore, dallo zelo, dall’umiltà, dal desiderio di aiutare i fratelli, di salvare le anime, noi sotto la spinta di questo amore, diventiamo mani tese per coloro che cercano “suo Figlio, ma non sanno dove e come trovarLo”.

Mirjana ci ha detto una volta che se dovesse sintetizzare tutti i messaggi della Madonna e tutta la sua esperienza spirituale vissuta in tutti questi anni userebbe una sola parola: ”amore”, l’esperienza dell’amore.

L’amore è Dio, viene da Dio e che Dio ci dona e che Dio vuol donare agli altri. Come ha detto la Madonna anche nei messaggi dati a Marija: “date agli altri l’amore che Dio dà a voi”.

La seconda parola, che viene ripetuta tre volte, ma era già negli ultimi messaggi, è una parola che ci fa capire un po’ meglio la situazione nella quale ci troviamo, è la parola “incoraggiare”.

Noi, come Radio Maria, siamo andati per ben tre volte da Papa Benedetto XVI e tutte e tre le volte ci ha detto queste parole: “vi incoraggio, vi incoraggio a proseguire questa grande opera di evangelizzazione”.

La Madonna rivolge a noi questo incoraggiamento: “Sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio”.

Poi la Madonna ci dice: “incoraggiatevi gli uni gli altri”.

Nel messaggio del 25 Settembre dato a Marija usa una parola simile: “figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore, perché la preghiera possa riempire la vostra vita”; e qui c’è a mio parere forse la medesima espressione: tra “esortatevi” e “incoraggiatevi” c’è molta affinità, ambedue i verbi vogliono dire la stessa cosa.

Quindi nel messaggio a Marja la Madonna dice: “esortatevi a vicenda nel pregare” e in questo messaggio: “incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io”.

A mio parere, questo sta ad indicare uno sguardo, una preoccupazione della Madonna che è già emersa, specialmente negli ultimi messaggi, cioè la tentazione di scoraggiarci.

Siamo in situazioni difficili tutti quanti, non solo quelli che non credono, per cui “non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore”, ma anche noi, di fronte alla virulenza del male, ai problemi che per noi sembrano insolubili, rischiamo di scoraggiarci e lo scoraggiamento è sicuramente un’arma del maligno, una delle sue tentazioni più insidiose.

La Madonna una volta durante la guerra di Bosnia (1992/1995), quando non si vedeva la fine di questa guerra, durata quattro anni e mezzo, avvertì la gente: ”non smettete di pregare, perché il diavolo vuole darvi da intendere che mio Figlio non sia così potente da realizzare la Sua volontà”. Cioè, il diavolo molte volte ci prospetta le difficoltà come insolubili e il male come invincibile, è il solito ingannatore.

Dove non riesce con la seduzione, cerca di riuscire con lo scoraggiamento, per cui noi vediamo il male che dilaga, vediamo che siamo incapaci di risolvere i problemi, vediamo che satana ci avvolge nella sua tenebra e quasi ci vuol far intendere che “non ce la farai mai! Non ci riuscirai mai! Sono io il più forte!” Allora lì uno deve esercitare la fede e l’abbandono e dire: “No! Se satana è potente, Dio è onnipotente!” e quindi si vince così la tentazione dello scoraggiamento.

Molte volte abbandoniamo la preghiera, perché ci stanchiamo e la Madonna ci dice: ”esortatevi a pregare gli uni gli altri” e così nei momenti di scoraggiamento, nei momenti in cui il male imperversa, quando satana fa scoppiare, diciamo così, i suoi fuochi pirotecnici, e lui fa sempre un gran baccano, perché il male fa baccano, mentre il bene non fa baccano, noi dobbiamo incoraggiarci a vicenda.

Vorrei soffermarmi su questo argomento, cari amici, a volte non costa niente dire parole di incoraggiamento alla gente che le desidera, anche se siamo scoraggiati noi incoraggiamo gli altri!

Incoraggiamoli sulla via della preghiera, sulla via del bene, incoraggiamoli dicendo che Dio vince, alla fine vince, che Dio è onnipotente, che l’amore è onnipotente, come ha detto la Madonna in tanti messaggi bellissimi, proprio a Marija: “L’amore vincerà!”, “ricordatevi bene quello che vi dico, imprimetevelo bene in mente, l’amore vincerà!”. Quindi incoraggiamoci in questo senso!

Questo è il quadro del messaggio, la Madonna ci incoraggia ad aprire il cuore perché sia ricolmo del suo amore e noi possiamo essere testimoni dell’amore di suo Figlio a quelli che sono nelle tenebre e nell’ombra del male e non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore, e cercano Gesù ma non sanno dove trovarlo. “Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarLo”.

La Madonna dice: “Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia”, in che modo? Con la nostra speranza, la nostra pace, il nostro amore noi incoraggiamo, aiutiamo gli altri a giungere nelle braccia di suo Figlio.

E se non abbiamo questa speranza, amore e pace dobbiamo chiederla nella preghiera, cioè nella preghiera noi possiamo aprire il cuore e ricevere quanto più amore possibile e così possiamo essere strumenti nelle mani di Maria, per portare tanta gente a Gesù.

Poi la Madonna dice una bellissima frase che può diventare anche un pensiero di preghiera continua: “Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me”. Durante la giornata diciamo piccole preghiere, pensiamo alla Madonna, alla sua presenza, al suo amore, facciamo tutto per amor suo, chiediamo il suo aiuto.

Ogni volta che noi pensiamo a Lei, Lei veglia su di noi!

“Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi”. La Madonna ci chiede di pregare per i nostri pastori che sono riuniti in Sinodo, non dimentichiamo che hanno rinunciato a tutto per suo Figlio e per noi.

“Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere”, la Madonna ci dice di amarli e di pregare per loro perché il Padre Celeste ascolta le nostre preghiere. “Vi ringrazio” .

Che bellissimo messaggio cari amici, questa è la più grande opera di evangelizzazione che sia mai stata fatta nel tempo della Chiesa in questi due millenni. Nessuna generazione ha avuto la Grazia di avere Maria come Madre, come Guida, come Maestra!

Vogliamo ringraziare la nostra cara Madre che ci dà questa grande luce, questo grande conforto, questo grande incoraggiamento e la ringraziamo mettendo in pratica quello che ci dice.

Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: Medjugorje Liguria

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Divina Maternità di Maria Santissima

Posté par atempodiblog le 11 octobre 2015

Divina Maternità di Maria Santissima (11 ottobre)
Autore: Dom Prosper Guéranger
Fonte: L’anno liturgico
Tratto: Santi e Beati

dolcezza

Il Titolo di Madre di Dio, fra tutti quelli che vengono attribuiti alla Madonna, è il più Glorioso. Essere la Madre di Dio è per Maria la sua Ragion d’Essere, il motivo di tutti i Suoi Privilegi e delle Sue Grazie. Per noi il Titolo racchiude tutto il Mistero dell’Incarnazione e non ne vediamo altro che più di questo sia Sorgente per Maria di Lodi e per noi di Gioia. Sant’Efrem pensava giustamente che credere e affermare che la Santissima Vergine Maria è Madre di Dio è dare una Prova Sicura della nostra Fede. La Chiesa quindi non Celebra alcuna Festa della Vergine Maria senza Lodarla per questo Privilegio. E così Saluta la Beata Madre di Dio, nell’Immacolato Concepimento, nella Natività, nell’Assunzione e noi nella Recita Frequentissima dell’Ave Maria facciamo altrettanto.

L’Eresia Nestoriana.
« Theotókos », Madre di Dio, è il Nome con cui nei Secoli è stata Designata Maria Santissima. Fare la Storia del Dogma della Maternità Divina sarebbe fare la Storia di tutto il Cristianesimo, perché il Nome era entrato così profondamente nel cuore dei Fedeli che quando, davanti al Vescovo di Costantinopoli, Nestorio, un prete che era suo portavoce, osò affermare che Maria era soltanto Madre di un uomo, perché era impossibile che Dio nascesse da una donna, il popolo protestò scandalizzato. Era allora Vescovo di Alessandria San Cirillo, l’Uomo Suscitato da Dio per Difendere l’Onore della Madre del Suo Figlio. Egli tosto manifestava il suo stupore: « Mi meraviglia che vi siano persone, che pensano che la Santa Vergine non debba essere chiamata Madre di Dio. Se Nostro Signore è Dio, Maria, che lo mise al mondo, non è la Madre di Dio? Ma questa è la Fede che ci hanno Trasmesso gli Apostoli, anche se non si sono serviti di questo termine, ed è la Dottrina che abbiamo appresa dai Santi Padri ».

Il Concilio di Efeso.
Nestorio non cambiò pensiero e l’Imperatore convocò un Concilio, che si aprì ad Efeso il 24 Giugno 431 sotto la Presidenza di San Cirillo, Legato del Papa Celestino. Erano presenti 200 Vescovi i quali Proclamarono che « la Persona di Cristo è Una e Divina e che la Santissima Vergine deve essere Riconosciuta e Venerata da tutti quale Vera Madre di Dio ». I Cristiani di Efeso Intonarono Canti di Trionfo, Illuminarono la Città e ricondussero alle loro dimore con fiaccole accese i Vescovi « venuti – gridavano essi – per Restituirci la Madre di Dio e Ratificare con la loro Santa Autorità ciò che era Scritto in tutti i cuori ». Gli sforzi di Satana avevano raggiunto, come sempre, un risultato solo, cioè quello di preparare un Magnifico Trionfo alla Madonna e, se vogliamo Credere alla Tradizione, i Padri del Concilio, per Perpetuare il Ricordo dell’Avvenimento, aggiunsero all’Ave Maria le Parole: « Santa Maria, Madre di Dio, Pregate per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte ». Milioni di persone recitano ogni giorno questa Preghiera e Riconoscono a Maria la Gloria di Madre di Dio, che un Eretico aveva preteso negare.

Maria Vera Madre di Dio.
Riconoscere che Maria è Vera Madre di Dio è cosa facile. « Se il Figlio della Santa Vergine è Dio, scrive Papa Pio XI nell’Enciclica Lux Veritatis, Colei che l’ha Generato merita di essere chiamata Madre di Dio; se la Persona di Gesù Cristo è Una e Divina, tutti, senza dubbio, devono chiamare Maria Madre di Dio e non solamente di Cristo Uomo. Come le altre donne sono chiamate e sono realmente madri, perché hanno formato nel loro seno la nostra sostanza mortale, e non perché abbiano creata l’Anima umana, così Maria ha acquistato la Maternità Divina per aver Generato l’Unica Persona del Figlio Suo ».

Maria e Gesù.
La Maternità Divina Unisce Maria con il Figlio con un Legame più forte di quello delle altre madri con i loro figli. Queste non operano da sole la generazione e la Santa Vergine invece ha Generato il Figlio, l’Uomo-Dio, con la Sua Stessa Sostanza e Gesù è Premio della Sua Verginità ed Appartiene a Maria per la Generazione e per la Nascita nel Tempo, per l’Allattamento con il quale lo nutrì, per l’Educazione che gli diede, per l’Autorità Materna Esercitata su di Lui.

Maria e il Padre.
La Maternità Divina Unisce in Modo Ineffabile Maria al Padre. Maria infatti ha per Figlio il Figlio Stesso di Dio, Imita e Riproduce nel Tempo la Generazione Misteriosa con la quale il Padre Generò il Figlio nell’Eternità, Restando così Associata al Padre nella Sua Paternità. « Se il Padre ci Manifestò un’Affezione così Sincera, dandoci Suo Figlio come Maestro e Redentore, diceva Bossuet, l’Amore che aveva per Te, o Maria, gli fece Concepire ben altri Disegni a Tuo riguardo e ha Stabilito che Gesù fosse Tuo come è Suo e, per realizzare con Te una Società Eterna, volle che Tu fossi la Madre del Suo Unico Figlio e volle essere il Padre del Tuo Figlio » (Discorso sopra la Devozione alla Santa Vergine).

Maria e lo Spirito Santo.
La Maternità Divina Unisce Maria allo Spirito Santo, perché per Opera dello Spirito Santo ha Concepito il Verbo nel Suo Seno. In questo Senso Papa Leone XIII chiama Maria Sposa dello Spirito Santo (Enc. Divinum Munus, 9 Maggio 1897) e Maria è dello Spirito Santo il Santuario Privilegiato, per le Inaudite Meraviglie che ha Operate in Lei.

« Se Dio è con tutti i Santi, afferma San Bernardo, è con Maria in Modo tutto Speciale, perché tra Dio e Maria l’Accordo è così Totale che Dio non solo si è Unita la Sua Volontà, ma la Sua Carne e con la Sua Sostanza e quella della Vergine ha fatto un Solo Cristo, e Cristo se non deriva come Egli è, né Tutto Intero da Dio, né Tutto Intero da Maria, è tuttavia Tutto Intero Dio e Tutto Intero di Maria, perché non ci sono due Figli, ma c’è un Solo Figlio, che è Figlio di Dio e della Vergine. L’Angelo dice: « Ti Saluto, o Piena di Grazia, il Signore è con Te. È con Te non solo il Signore Figlio, che Rivestisti della Tua Carne, ma il Signore Spirito Santo dal quale Concepisti e il Signore Padre, che ha Generato Colui che Tu Concepisti. È con Te il Padre che fa sì che Suo Figlio sia Tuo Figlio; è con Te il Figlio, che, per Realizzare l’Adorabile Mistero, apre il Tuo Seno Miracolosamente e Rispetta il Sigillo della Tua Verginità; è con Te lo Spirito Santo, che, con il Padre e con il Figlio Santifica il Tuo Seno. Sì, il Signore è con Te » (3a Omelia Super Missus Est).

Maria Nostra Madre.
Salutandoti Oggi con il Bel Titolo di Madre di Dio, non dimentichiamo che « avendo dato la Vita al Redentore del Genere Umano, Sei per questo Fatto Stesso Divenuta Madre Nostra Tenerissima e che Cristo ci ha voluti per fratelli. Scegliendoti per Madre del Figlio Suo, Dio ti ha Inculcato Sentimenti del tutto Materni, che respirano solo Amore e Perdono » (Pio XI Enc. Lux Veritatis).

Dalla Gloria del Cielo ove Sei, ricordati di noi, che ti Preghiamo con tanta Gioia e Confidenza. « L’Onnipotente è con Te e Tu Sei Onnipotente con Lui, Onnipotente per Lui, Onnipotente dopo di Lui », come dice San Bonaventura. Tu puoi Presentarti a Dio non tanto per Pregare quanto per Comandare, Tu sai che Dio Esaudisce Infallibilmente i Tuoi Desideri. Noi siamo, senza dubbio, peccatori, ma Tu Sei Divenuta Madre di Dio per Causa Nostra e « non si è mai inteso dire che alcuno di quelli che sono ricorsi a Te sia stato abbandonato. Animati da questa Confidenza, o Vergine delle Vergini, o Nostra Madre, veniamo a Te gemendo sotto il peso dei nostri falli e ci Prostriamo ai Tuoi Piedi. Madre del Verbo Incarnato, non disprezzare le nostre Preghiere, Degnati di esaudirle » (San Bernardo).

La Festa dell’Undici Ottobre.
Il 1931 ricorreva il XV° Centenario del Concilio di Efeso e Papa Pio XI pensò che sarebbe stata « cosa utile e gradita per i Fedeli Meditare e Riflettere sopra un Dogma così Importante » come quello della Maternità Divina e, per lasciare una Testimonianza Perpetua della sua Devozione alla Madonna, Scrisse l’Enciclica Lux Veritatis, Restaurò la Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma e Istituì una Festa Liturgica, che « avrebbe contribuito a sviluppare nel Clero e nei Fedeli la Devozione verso la Grande Madre di Dio, presentando alle Famiglie come Modelli, Maria e la Sacra Famiglia di Nazareth, affinché siano sempre più rispettati la Santità del Matrimonio e l’Educazione della Gioventù. Che cosa implichi per Maria la Dignità di Madre di Dio lo abbiamo già notato nelle Feste del Primo Gennaio e del 25 Marzo, ma l’Argomento è Inesauribile e possiamo fermarci su di esso ancora un poco.

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