La vera evangelizzazione non è proselitismo
Posté par atempodiblog le 8 juillet 2015
[...] Il Papa ha anche sottolineato ancora una volta la differenza fra evangelizzazione, che consiste nell’annunciare la verità in modo cordiale e rispettoso della persona dell’interlocutore, e proselitismo, che pretende di convertire partendo da un atteggiamento arrogante di condanna e di giudizio.
«L’evangelizzazione non consiste nel fare proselitismo: il proselitismo è una caricatura dell’evangelizzazione». La vera evangelizzazione è un «attrarre con la nostra testimonianza i lontani», riuscendo ad avvicinarsi anche «a quelli che si sentono giudicati e condannati a priori da coloro che si sentono perfetti e puri».
Riuscirà a essere evangelizzatore solo chi dapprima sarà stato missionario verso il proprio intimo, «verso l’interno», alla ricerca di quel luogo di comunione dove «l’intimità di Dio» si comunica all’uomo come «comunione, comunicazione, donazione, amore».
Gesù chiede l’unità nella Chiesa, però «l’unione che chiede Gesù non è uniformità ma la ‘multiforme armonia che attrae’. L’immensa ricchezza del diverso, del molteplice che raggiunge l’unità ogni volta che facciamo memoria di quel Giovedì santo, ci allontana dalla tentazione di proposte uniciste, più simili a dittature, a ideologie, a settarismi». Dobbiamo evitare «un aggiustamento fatto a nostra misura, nel quale siamo noi a porre le condizioni, scegliamo le parti in causa ed escludiamo gli altri. Questa religiosità di élite, non è quella di Gesù!».
Evangelizzare ultimamente è possibile solo se ci sentiamo veramente, non solo a parole, fratelli delle persone che vogliamo evangelizzare. [...]
di Massimo Introvigne – La nuova Bussola Quotidiana
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