La festa del libro

Posté par atempodiblog le 24 avril 2015

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A Barcellona il 23 aprile si celebra in onore del loro patrono San Giorgio, una festa civile e culturale, che per i Catalani è molto sentita e radicata. Il Santo è diventato il protagonista della leggenda più famosa a Barcellona. San Giorgio riuscì con la sua spada ad uccidere il drago e a salvare la principessa; il sangue versato si trasformò in una rosa che Giorgio le donò, la principessa ricambiò regalando un libro. Da allora, offrire una rosa e un libro alle persone care nella festività di San Jordì, fa in modo che la giornata diventi un omaggio all’amore, all’amicizia e alla cultura. Il giorno del libro si celebra in Catalogna dall’anno 1926, ma grazie ad un’iniziativa degli editori catalani, il 15 novembre 1995 l’UNESCO ha dichiarato il 23 aprile “Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’Autore”.

Tratto da: Radio Maria FB

2dvquwz dans Romano Guardini

[...] Chi ama il libro, prende in mano, col sentimento di una tranquilla familiarità, quell’oggetto che così si chiama, stampato su carta e rilegato in tela o cuoio o pergamena. Lo sente come una creatura, che si tiene in onore e si cura, e della cui concretezza materiale si è lieti. Non è per lui solo il mezzo a uno scopo, sia pure il più spirituale, bensì qualcosa di pienamente compiuto in se stesso, saturo di significati molteplici e capace di dare con ricchezza. [...]

Romano Guardini – Elogio del libro

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[...] Leggere è una ricchezza per la persona e per la comunità. E’ una porta che ci apre alla conoscenza, alla bellezza, a una maggiore consapevolezza delle nostre radici, ai sentimenti degli altri che spesso ci fanno scoprire anche i nostri sentimenti nascosti [...]. Non è vero che la lettura sia stata e sia un’abitudine di personalità introverse. E’ vero il contrario: è una chiave per diventare cittadini del mondo, per conoscere esperienze lontane, per comprendere le contraddizioni e le storture, ma anche per comprendere le grandi potenzialità del mondo che ci circonda, dell’umanità che ci circonda. E’ un modo per far nascere speranze, per coltivarle, per condividerle. [...]

del Presidente Mattarella – Quirinale

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