La perla
Posté par atempodiblog le 1 mars 2015
La perla nelle profondità dei mari nasce da sola dalla carne viva: pura e tonda si distingue nella sua immortalità dall’essere effimero che l’ha generata. Essa è l’immagine di quella ferita che provoca in noi il desiderio di perfezione che, lentamente, si concretizza in quel globo inestimabile.
Ecco la perla, il seme metafisico racchiuso nelle pieghe della nostra sostanza, sottratto sia alla minaccia dei germi interni che alla critica dall’esterno grazie all’assenza di qualsiasi vocazione terrena; una condensazione di valore, una goccia di latte, un frutto staccato e senza picciolo, una solidificazione della coscienza, l’astrazione di tutti i colori che giunge fino alla luce, una concezione immacolata. L’anima ferita e fecondata possiede al fondo di se un apparecchio che le permette di solidificare il tempo in eternità. E’ la perla, è questa realizzazione dell’essenza, è l’Uno necessario, è questo tenere in una mano quell’avere che, ci dice l’Apocalisse, ci farà da porta d’ingresso alla Gerusalemme Celeste […]. E’ per procurarci questo inestimabile pois che il Vangelo ci consiglia di vendere tutto.
di Paul Claudel, L’oeil écoute, Éditions Gallimard, Paris 1946
Tratto da: Dostoevskij. Il sacro nel profano di Tat’jana Kasatkina, BUR saggi
Laisser un commentaire
Vous devez être connecté pour rédiger un commentaire.