Posté par atempodiblog le 9 février 2015
“Cara sorella morte sii benvenuta! Dopo di te viene il Signore. E sapete come la nostra celeste sorella, la Venerabile Anna Caterina Emmerich, vedeva in visione i patimenti? Come tanti fiori che Gesù le portava. E è vero! Sono fiori di paradiso che non tutti apprezzano, ma di cui gli angeli intrecciano ghirlande per le anime buone, per le anime sante. E non dite ho perduto tempo stando a letto! Il tempo non è mai perduto, ricordatevelo, quando si fa la volontà di Dio”.
Beato Giustino Maria della Santissima Trinità Russolillo
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Posté par atempodiblog le 9 février 2015
Non lamentarti, dunque, perché al tuo occhio cieco, altri sembrano essere più beneficati di te. Chiediti se corrispondi alle grazie che Dio ti dona. Cerca di capire nella preghiera quello che Dio esige da te nella vita. A ogni passo che farai nell’obbedienza ai suoi disegni, davanti a te si aprirà un orizzonte sempre più vasto e ti renderai conto quanto lavoro il padrone della vigna ti ha preparato.
Non perdere tempo a considerare i talenti che Dio ha dato agli altri. Finiresti per essere accecato dall’invidia. Domanda invece la grazia di vedere quelli che ha dato a te e impegnati a farli fruttificare, perché è in questo modo che realizzi la vita.
Tratto da: Le vie del cuore. Vangelo per la vita quotidiana, di Padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME
L’invidia, caro amico, non è che un aspetto della superbia. Invece di rallegrarci per ciò che hanno gli altri, ce ne dispiacciamo, perché pensiamo di essere sminuiti. E’ ben difficile trovare una persona che si rallegri perché un’altra è migliore di lei. Questo atteggiamento spinge a mettere in evidenza i difetti del prossimo, a diffamarlo, a calunniarlo e, a volte, anche a toglierlo di mezzo, se non fisicamente, almeno moralmente. Nella sua dinamica distruttiva l’invidia ci porta a eliminare tutte le persone che ci offuscano e ci impediscono di primeggiare. Allorché questo veleno diabolico si impadronisce del cuore sbarra il cammino della fede, che nella sua ispirazione profonda nasce dallo spirito di infanzia e sottomissione.
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Perché essere invidiosi del prossimo? Non è più gratificante gioire per i doni che Dio da alle sue creature? In Cielo ci rallegreremo per la santità altrui, perché non cominciare già su questa terra? Chi può descrivere la pace di quell’anima che, guardando il panorama della creazione e le infinite grazie che Dio diffonde a piene a mani, gioisce ed esulta per ognuna di esse che viene donata ai fratelli?
Tratto da: Desiderio d’Infinito. Vangelo per la vita quotidiana, di padre Livio Fanzaga. Ed. PIEMME
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