Alcuni pensieri di don Bosco
Posté par atempodiblog le 31 janvier 2015
Giudicare
Siate sempre facili a giudicare bene del prossimo, e quando non potete altro, giudicate bene delle intenzioni, scusandolo almeno per queste. VI,694.
Quando ti è fatto rapporto intorno a qualcheduno, procura di rischiarare bene il fatto prima di giudicare. Spesso ti saranno dette cose che sembrano gravi e sono soltanto paglie. VI,524.
Il Santo Padre
Figlioli miei, tenete come nemici della religione coloro che colle parole o cogli scritti offendono l’autorità del Papa e cercano di scemare, l’ubbidienza ed il rispetto dovuto ai suoi insegnamenti ed ordini. V,573.
Parlare con disprezzo
Guardatevi dal parlare con disprezzo di un giovane per qualche difetto, massime alla presenza sua o dei compagni. VII,508.
La Pazienza
Ci sia il vero zelo, sì… ma sempre pacatamente, con dolcezza, con pazienza. III,456.
Se volete ottenere molto dai vostri allievi, non mostratevi mai offeso contro alcuno. XVII,271.
Predicare
Il dogma va predicato. Esso è la sostanza della nostra Religione, quindi è necessario che i fedeli ne siano istruiti e lo conoscano: esso ha relazione intima colla morale. Il dogma va predicato:
1) perché esso è la parte più nobile e vitale della religione;
2) il dogma è il segno, il carattere con cui il fedele si distingue dall’infedele;
3) il dogma è germe delle virtù soprannaturali;
4) il dogma è la materia della nostra fede: perché “fides est sperandarum substantia rerum”, dice san Paolo, “non apparentium”; e deve essere noto ai fedeli, affinché possa essere esercitata la loro fede;
5) il dogma dimostra la relazione che passa tra le verità naturali e le soprannaturali. Supera la forza della ragione, ma non è mai contrario a questa. Vi è tal nesso tra le verità dogmatiche, che negata una logicamente si dovrebbero negare tutte;
6) il dogma va predicato, perché nutrisce l’umiltà che è il fondamento della vita morale. É la sottomissione dell’intelligenza a Dio rivelatore e alla Chiesa docente. IX,733-4.
(Da un sogno) I giovani che il demonio voleva portar via con sé, sono particolarmente quelli che si confessano male, che fanno sacrilegi nella confessione. Ricordati bene: quando predichi soprattutto alla gioventù insisti molto sulla necessità di fare buone confessioni e in specie sulla necessità della contrizione. XVII,449.
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