Contemplazione: la Natività
Posté par atempodiblog le 16 décembre 2014
Contemplazione: la Natività
Tratto dagli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio
La solita preghiera preparatoria.
[111] Il primo preludio è il soggetto della contemplazione: nostra Signora, che era incinta di quasi nove mesi, seduta in groppa a un’asina (come si può piamente pensare), san Giuseppe e una domestica partirono da Nazaret conducendo con sé un bue, per andare a Betlemme a pagare il tributo che Cesare aveva imposto a tutte quelle regioni [264].
[112] Il secondo preludio è la composizione vedendo il luogo: qui sarà vedere con l’immaginazione la strada da Nazaret a Betlemme, considerando quanto è lunga e larga, e se corre in pianura o per valli o per alture; così pure vedere la grotta della natività, osservando se è grande o piccola, bassa o alta, e che cosa contiene.
[113] Il terzo preludio sarà lo stesso della contemplazione precedente e si farà allo stesso modo.
[114] Primo punto: vedo le persone, cioè nostra Signora, san Giuseppe, la domestica e il bambino Gesù appena nato; mi faccio come un piccolo e indegno servitorello guardandoli, contemplandoli e servendoli nelle loro necessità, come se mi trovassi lì presente, con tutto il rispetto e la riverenza possibili. Infine rifletterò su me stesso per ricavare qualche frutto.
[115] Secondo punto: osservo, noto e contemplo quello che dicono; e, riflettendo su me stesso, cerco di ricavare qualche frutto.
[116] Terzo punto: osservo e considero quello che fanno; per esempio, camminano e si danno da fare perché il Signore nasca in un’estrema povertà, per poi morire sulla croce, dopo aver tanto sofferto la fame e la sete, gli insulti e le offese: e tutto questo per me; infine, riflettendo,cerco di ricavare qualche frutto spirituale.
[117] Colloquio. Alla fine farò un colloquio, come nella contemplazione precedente, e dirò un Padre nostro.
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