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Messa inaugurale del Sinodo, il Papa: si cooperi al progetto di Dio

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2014

Messa inaugurale del Sinodo, il Papa: si cooperi al progetto di Dio dans Commenti al Vangelo 208ee89

Oggi il profeta Isaia e il Vangelo utilizzano l’immagine della vigna del Signore. La vigna del Signore è il suo “sogno”, il progetto che Egli coltiva con tutto il suo amore, come un contadino si prende cura del suo vigneto. La vite è una pianta che richiede molta cura!

Il “sogno” di Dio è il suo popolo: Egli lo ha piantato e lo coltiva con amore paziente e fedele, perché diventi un popolo santo, un popolo che porti tanti buoni frutti di giustizia.

Ma sia nell’antica profezia, sia nella parabola di Gesù, il sogno di Dio viene frustrato. Isaia dice che la vigna, tanto amata e curata, «ha prodotto acini acerbi» (5,2.4), mentre Dio «si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi» (v. 7). Nel Vangelo, invece, sono i contadini a rovinare il progetto del Signore: essi non fanno il loro lavoro, ma pensano ai loro interessi.

Gesù, con la sua parabola, si rivolge ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, cioè ai “saggi”, alla classe dirigente. Ad essi in modo particolare Dio ha affidato il suo “sogno”, cioè il suo popolo, perché lo coltivino, ne abbiano cura, lo custodiscano dagli animali selvatici. Questo è il compito dei capi del popolo: coltivare la vigna con libertà, creatività e operosità.

Dice Gesù che però quei contadini si sono impadroniti della vigna; per la loro cupidigia e superbia vogliono fare di essa quello che vogliono, e così tolgono a Dio la possibilità di realizzare il suo sogno sul popolo che si è scelto.

La tentazione della cupidigia è sempre presente. La troviamo anche nella grande profezia di Ezechiele sui pastori (cfr cap. 34), commentata da sant’Agostino in un suo celebre Discorso che abbiamo appena riletto nella Liturgia delle Ore. Cupidigia di denaro e di potere. E per saziare questa cupidigia i cattivi pastori caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non muovono neppure con un dito (cfr Mt 23,4).

Anche noi, nel Sinodo dei Vescovi, siamo chiamati a lavorare per la vigna del Signore. Le Assemblee sinodali non servono per discutere idee belle e originali, o per vedere chi è più intelligente… Servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo. In questo caso, il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia, che fin dalle origini è parte integrante del suo disegno d’amore per l’umanità.

Noi siamo tutti peccatori e anche per noi ci può essere la tentazione di “impadronirci” della vigna, a causa della cupidigia che non manca mai in noi esseri umani. Il sogno di Dio si scontra sempre con l’ipocrisia di alcuni suoi servitori. Noi possiamo “frustrare” il sogno di Dio se non ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo. Lo Spirito ci dona la saggezza che va oltre la scienza, per lavorare generosamente con vera libertà e umile creatività.

Fratelli Sinodali, per coltivare e custodire bene la vigna, bisogna che i nostri cuori e le nostre menti siano custoditi in Gesù Cristo dalla «pace di Dio che supera ogni intelligenza», (Fil 4,7). Così i nostri pensieri e i nostri progetti saranno conformi al sogno di Dio: formarsi un popolo santo che gli appartenga e che produca i frutti del Regno di Dio (cfr Mt 21,43).

Tratto da: La Santa Sede

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Il Papa all’Angelus: la famiglia cresce bene se nutrita con la Parola di Dio

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2014

Perché la famiglia possa crescere bene, bisogna che sia nutrita dalla Parola di Dio. E’ quanto ha affermato Papa Francesco all’Angelus invitando a leggere spesso le Sacre Scritture. Dopo aver ricordato che in Piazza San Pietro oggi sono state distribuite migliaia di copie della Bibbia, il Santo Padre ha anche esortato “tutti a sostenere i lavori del Sinodo con la preghiera”.
di Amedeo Lomonaco – Radio Vaticana

Il Papa all'Angelus: la famiglia cresce bene se nutrita con la Parola di Dio dans Fede, morale e teologia Papa-Francesco
Immagine tratta da: Familia Cristiana

Papa Francesco, ricordando l’apertura dell’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha sottolineato che i Padri sinodali, provenienti da ogni parte del mondo, vivranno due intense settimane di ascolto e di confronto, fecondate dalla preghiera:

“Invito tutti a sostenere i lavori del Sinodo con la preghiera, invocando la Madre, la materna intercessione della Vergine Maria. In questo momento, ci associamo spiritualmente a quanti, nel Santuario di Pompei, elevano la tradizionale ‘Supplica’ alla Madonna del Rosario. Che ottenga la pace, alle famiglie e al mondo intero”.

Il Santo Padre ha poi ricordato che oggi “la Parola di Dio presenta l’immagine della vigna come simbolo del popolo che il Signore si è scelto”. “Come una vigna, il popolo richiede tanta cura”, “un amore paziente e fedele”. “Anche prendersi cura della famiglia – ha detto il Papa – è un modo di lavorare nella vigna del Signore”.

“Ma perché la famiglia possa camminare bene, con fiducia e speranza, bisogna che sia nutrita dalla Parola di Dio. Per questo è una felice coincidenza che proprio oggi i nostri fratelli Paolini abbiano voluto fare una grande distribuzione della Bibbia, qui in Piazza e in tanti altri luoghi. Ringraziamo i nostri fratelli paolini. Lo fanno in occasione del Centenario della loro fondazione, da parte del beato Giacomo Alberione, grande apostolo della comunicazione”.

Allora oggi, mentre si apre il Sinodo per la famiglia – ha aggiunto il Papa – con l’aiuto dei Paolini possiamo dire:

“Una Bibbia in ogni famiglia! Una Bibbia in ogni famiglia. Non per metterla in uno scaffale, ma per tenerla a portata di mano, per leggerla spesso, ogni giorno, sia individualmente che insieme, marito e moglie, genitori e figli, magari la sera, specialmente la domenica. Così la famiglia cresce, cammina, con la luce e la forza della Parola di Dio”.

Dopo l’Angelus il Papa ha ricordato che ieri negli Stati Uniti è stata proclamata beata Suor Maria Teresa Demjanovich, delle Suore della carità di Santa Elisabetta, “discepola di Cristo, che condusse un’intensa vita spirituale”. Oggi in Italia – ha concluso – si celebra la Giornata per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Incoraggio quanti si adoperano per garantire pari opportunità di vita per tutti, indipendentemente dalla condizione fisica di ogni individuo. Auspico che le Istituzioni e i singoli cittadini siano sempre più attenti a questo importante obiettivo sociale”. 

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O Gesù mio, quanto sono grandi le incomprensioni!

Posté par atempodiblog le 5 octobre 2014

O Gesù mio, quanto sono grandi le incomprensioni! dans Fede, morale e teologia al3cqo

O Gesù mio,
quanto sono grandi le incomprensioni! 

Talvolta, se non ci fosse l’Eucaristia,
non avrei il coraggio di proseguire
sulla strada che mi hai indicato. 

L’umiliazione è il mio cibo quotidiano. 

È logico che la promessa sposa
si adorni con ciò che interessa
al suo promesso Sposo,
perciò la veste dello scherno
che ha coperto Lui,
deve coprire anche me. 

Nei momenti in cui soffro molto,
cerco di tacere
poiché non mi fido della lingua,
che in quei momenti è propensa
a parlare di sé,
ed invece deve servirmi
per lodare Iddio
per i tanti benefici e doni
che mi ha elargito. 

Quando ricevo Gesù nella S. Comunione
Lo prego ardentemente perché si degni
di guarire la mia lingua,
in modo che con essa non offenda
né Iddio, né il prossimo. 

Desidero che la mia lingua
lodi Dio incessantemente. 

Grandi colpe si commettono con la lingua. 

Un’anima non può giungere alla santità,
se non tiene a freno la propria lingua.

Santa Faustina Kowalska

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