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O SS. Maria nel tuo nome risuona il nome di Gesù

Posté par atempodiblog le 11 septembre 2014

 O SS. Maria nel tuo nome risuona il nome di Gesù dans Citazioni, frasi e pensieri Beato-Russolillo-e-Maria

O SS. Maria, vergine madre di Dio, nel tuo nome risuona il nome di Gesù e il nome stesso di Dio, e al tuo nome, come a quello di Gesù e di Dio, trema l’inferno e fugge il nemico, si calma la tempesta, si apre il cielo e accorrono gli angeli tuoi, o Maria.

Se al nome di Gesù ogni ginocchio si piega in cielo, in terra e negli abissi, al tuo nome ogni anima in esilio si sente sollevata, ogni cuore si sente consolato e ogni eletto nella patria si esalta nel gaudio della gloria! O Maria, liberami dall’abisso ove solamente si trema al suono del tuo santo nome!

Beato Giustino Maria della Santissima Trinità Russolillo

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Il Primo Cero della Grotta

Posté par atempodiblog le 11 septembre 2014

Il Primo Cero della Grotta dans Apparizioni mariane e santuari hwi9zq

Quando Bernadetta andava alla grotta, teneva un cero in mano. Questo cero era delle sue zie, che erano fierissime di imprestargliene uno a turno.

Un giorno, durante l’apparizione della Vergine, Bernadetta teneva in mano il cero della sua zia più giovane, Lucilla Castérot, sorella di sua madre. Dopo che la vergine era partita, la fanciulla si chinò verso la zia e le disse: “Mi permetti di lasciare il tuo cero alla grotta?”. “Sì, te lo regalo. Se vuoi, va pure a portarlo alla grotta”.

Allora la fanciulla andò fino al fondo della grotta… issò il cero acceso nella sabbia, appoggiandolo alla roccia.

“La Signora mi aveva chiesto, disse la sera a sua zia, se andandomene volevo lasciare il cero ad ardere nella grotta”.

– Perché la Santa Vergine ha chiesto questa cosa a Bernadetta?

Quando tu metti un cero presso l’altare della Santa Vergine, lo fai perché esso prenda il tuo posto presso di Lei. Tu te ne vai, ma il cero resta. La sua piccola fiamma dice alla Vergine: “La tale bambina mi ha messo qui presso di Te. Ella vorrebbe ottenere una grazia, non è potuta restare, perché ha altro da fare: io la chiedo per lei.”

La Santa Vergine diceva a Bernadetta: “Vuole lasciare il suo cero acceso nella grotta perché tenga il suo posto?”. Da allora, vi sono sempre dei ceri accesi nella grotta, a chiedere grazie per gli assenti. Belle preghiere che salgono al Cielo queste piccole fiamme dei ceri!

PROPOSITO: La tua piccola offerta del mattino, fatta bene, resta per tutta la giornata davanti alla Vergine, come il cero. Falla dunque bene.

di Henry Perroy
k3pqtu dans Mormorazione

Le candele non possono certo pregare, ma possono aiutarci a pregare. Le candele hanno diversi significati nella vita dell’uomo.

In primo luogo in ogni candela c’è come un riflesso di quella luce che un tempo scese a Betlemme nel buio del nostro mondo.
Così come la luce delle candele rischiara le tenebre, anche la nostra vita possa essere illuminata dalla vita di Gesù, che ci porta un messaggio che orienta la nostra vita.

La candela ci ricorda il Battesimo, l’inizio del nostro cammino con Cristo e la vocazione alla Vera Vita, alla Vita Eterna.

Che possa sempre più rivelarsi il significato che la Luce ha nella tua vita.

Signore,
Io accendo una candela.
Forse non so pregare nel modo giusto.
Questa candela è un po’ di ciò che possiedo
e un po’ di ciò che sono.

Signore, questa candela, che io qui accendo, sia per me la luce con cui Tu mi illumini nelle difficoltà che mi assillano e nelle decisioni che prenderò. Sia un fuoco attraverso il quale Tu bruci in me ogni malvagità, per trasformarla in qualcosa di nuovo e di buono. Sia un fuoco che scaldi il mio cuore e m’insegni ad amare.

Signore, non posso restare a lungo nella Tua Chiesa. Con questa luce che arde vorrei che restasse qui una parte di me, una parte che desidero donarti.

Aiutami a continuare la mia preghiera in tutto il mio essere e nel lavoro che svolgerò in questo giorno.

Signore, davanti a me c’è una candela. Essa brucia inquieta, a tratti con una piccola fiamma, altre volte con una fiamma più grande. Signore, anch’io sono a volte inquieto/a: lascia che io trovi in Te la calma interiore.

Essa mi offre luce e calore. Signore, lasciami diventare una luce per il mondo.

La candela si smorza, si consuma nel suo proprio compito. Lascia che anch’io diventi un servitore/ una servitrice.

Con questa candela si possono accendere altre candele. Signore, lasciami diventare un esempio per gli altri così anch’essi risplendano e rechino luce al prossimo.

Fonte: Vienna International Religious Centre

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“Andate sulla strada di Gesù, che è la misericordia”

Posté par atempodiblog le 11 septembre 2014

Questa è la prima e più grande forma di misericordia che noi dobbiamo avere per il nostro prossimo, così come vorremo che sia per noi stessi. E noi siamo minacciati di giudizio di Dio senza misericordia se noi stessi non mostriamo misericordia.
Quando veniamo a conoscenza di un errore, una colpa del nostro prossimo ci assicureremo che la sua conoscenza rimarrà sepolta in noi, e quell’idea morirà in noi, tanto più ne siamo coinvolti, in un mare di misericordia e compassione.

Ognuno dovrebbe essere consapevole del fatto che il Signore permette che veniamo a  conoscenza di un errore o colpa di un fratello così che possiamo caricarcene noi davanti al Signore, e lavarlo con la preghiera e il Sangue di Gesù. Riguardo a riferirlo al superiore, dovremmo astenercene, con l’eccezione di casi che sono moralmente contagiosi o una minaccia al bene comune; chiunque occupa un ufficio, quando sia possibile, dovrebbe provare a risolvere le cose da solo, senza riportarlo alle più alte autorità.

Se ognuno, al primo indizio di qualsiasi problema, porterà la sua preoccupazione al Signore e cercherà un rimedio attraverso la preghiera e il Sangue di Gesù, non ci sarà bisogno di riportarlo a nessuno.

Beato Giustino Maria della Santissima Trinità Russolillo

“Andate sulla strada di Gesù, che è la misericordia” dans Don Giustino Maria Russolillo Beato-Russolillo

Papa Francesco: “Per questo chi giudica sbaglia, semplicemente perché prende un posto che non è per lui. Ma non solo sbaglia, anche si confonde. E’ tanto ossessionato da quello che vuole giudicare, da quella persona – tanto, tanto ossessionato! – che quella pagliuzza non lo lascia dormire! ‘Ma, io voglio toglierti quella pagliuzza!’… E non si accorge della trave che lui ha. Confonde: crede che la trave sia quella pagliuzza. Confonde la realtà”. (23/06/2014)

Papa Francesco: “Andate sulla strada di Gesù, che è la misericordia; siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso. Soltanto con un cuore misericordioso potremo fare tutto quello che il Signore ci consiglia. Fino alla fine. La vita cristiana non è una vita autoreferenziale; è una vita che esce da se stessa per darsi agli altri. E’ un dono, è amore, e l’amore non torna su se stesso, non è egoista: si dà”.

Gesù, ha ripreso, ci chiede di essere misericordiosi e di non giudicare. Tante volte, ha detto, “sembra che noi siamo stati nominati giudici degli altri: chiacchierando, sparlando … giudichiamo tutti”. E invece il Signore ci dice: “Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati”. E alla fine chiede di perdonare e così saremo perdonati. “Tutti i giorni – ha rammentato Francesco – lo diciamo nel Padre Nostro: ‘Perdonaci come noi perdoniamo’. Se io non perdono, come posso chiedere al Padre: ‘Mi perdoni?’”. (11/09/2014)

Tratto da: Radio Vaticana

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