Il riposo estivo è il tempo di un particolare incontro con il Signore
Posté par atempodiblog le 12 juillet 2014
“Viaggiando lungo gli itinerari delle vacanze aprite i vostri occhi alla bellezza del mondo circostante e del prossimo. Ricchi di queste esperienze seguite con perseveranza Cristo, difendendo sempre i valori che danno senso alla vita umana”.
Benedetto XVI
Il riposo significa lasciare le occupazioni quotidiane, staccarsi dalle normali fatiche del giorno. della settimana e dell’anno. Lasciare e staccarsi da tutto ciò che si potrebbe esprimere con il simbolo “Marta”. È importante che il riposo non sia un andare nel vuoto, che esso non sia soltanto un vuoto (in tale caso non sarebbe un vero riposo). È importante che il riposo sia riempito con l’incontro. Penso – sì, certamente – all’incontro con la natura, con le montagne, con il mare e con le foreste. L’uomo, a contatto sapiente con la natura, ricupera la quiete e si calma interiormente. Ma ciò non è ancora tutto quanto si possa dire del riposo. Bisogna che esso sia riempito con un contenuto nuovo, con quel contenuto che si esprime nel simbolo “Maria”.
“Maria” significa l’incontro con Cristo, l’incontro con Dio. Significa aprire la vista interiore dell’anima alla sua presenza nel mondo, aprire l’udito interiore alla parola della sua verità. Auguro a tutti un simile riposo.
In modo particolare. auguro tale riposo ai giovani: ai ragazzi e alle ragazze, che, liberi dagli obblighi scolastici o universitari, in questo tempo viaggiano, conoscono il mondo e gli uomini, partecipano alle colonie o ai campeggi estivi. Vivono in modo particolarmente intenso la bellezza del mondo e la loro propria giovinezza. So che tra loro non mancano di quelli per i quali il tempo del riposo estivo è, contemporaneamente, il tempo di un particolare incontro con il Signore, nella comunità fraterna dei coetanei. Preziose, quanto preziose sono proprio tali vacanze! Le conosco dalla mia personale esperienza, perché nella mia vita ho trascorso, come pastore, molte vacanze con i giovani. A tutti i giovani auguro quindi, con tutto il cuore, che questo tempo di riposo diventi per loro il tempo dell’incontro, di un incontro, nel quale si trovi “la parte migliore”, la parte di cui ormai nessuno può privarci.
Giovanni Paolo II
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