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Vacanze sotto il manto della Madonna

Posté par atempodiblog le 12 juillet 2014

Vacanze sotto il manto della Madonna dans Fede, morale e teologia Madonna

Eccovi qualche suggerimento perché il periodo di riposo delle vacanze produca dei frutti buoni.

Prima di tutto metti le tue vacanze sotto il manto della Madonna, perché ti protegga da tutti i pericoli dell’anima e del corpo.

Il riposo della mente è il presupposto per il riposo del corpo. La mente si riposa sperimentando Dio nella preghiera, lasciandosi inondare dalla sua luce, dal suo amore e dalla sua pace.

Avendone la possibilità, la S. Messa quotidiana è un aiuto straordinario col quale nutrirti della Parola di Dio e dell’Eucarestia.  Dedica  un po’ di tempo al giorno alla lettura di un libro di spiritualità.

Vai nella natura e ammira l’opera di Dio nei monti, nel mare, nel cielo e persino in un minuscolo fiore. Nella natura brilla la potenza, la bellezza, l’ordine e l’amore di Dio.

Visita qualche santuario, specialmente dove è apparsa la Madonna. Ti renderai conto di come la nostra cara Madre celeste ci segue e veglia su di noi.

Il tempo delle vacanze deve servire a farti ritrovare Dio e te stesso, in modo tale da riprendere la vita quotidiana con entusiasmo e con gioia.

Dio vi benedica e la Madonna vi accompagni in questo tempo di grazia.

di Padre Livio Fanzaga – Radio Maria

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Il riposo estivo è il tempo di un particolare incontro con il Signore

Posté par atempodiblog le 12 juillet 2014

Viaggiando lungo gli itinerari delle vacanze aprite i vostri occhi alla bellezza del mondo circostante e del prossimo. Ricchi di queste esperienze seguite con perseveranza Cristo, difendendo sempre i valori che danno senso alla vita umana”.

Benedetto XVI

Il riposo estivo è il tempo di un particolare incontro con il Signore dans Fede, morale e teologia 1pyozq

Il riposo significa lasciare le occupazioni quotidiane, staccarsi dalle normali fatiche del giorno. della settimana e dell’anno. Lasciare e staccarsi da tutto ciò che si potrebbe esprimere con il simbolo Marta”. È importante che il riposo non sia un andare nel vuoto, che esso non sia soltanto un vuoto (in tale caso non sarebbe un vero riposo). È importante che il riposo sia riempito con l’incontro. Penso – sì, certamente – all’incontro con la natura, con le montagne, con il mare e con le foreste. L’uomo, a contatto sapiente con la natura, ricupera la quiete e si calma interiormente. Ma ciò non è ancora tutto quanto si possa dire del riposo. Bisogna che esso sia riempito con un contenuto nuovo, con quel contenuto che si esprime nel simbolo Maria”.
Maria” significa l’incontro con Cristo, l’incontro con Dio. Significa aprire la vista interiore dell’anima alla sua presenza nel mondo, aprire l’udito interiore alla parola della sua verità. Auguro a tutti un simile riposo.

In modo particolare. auguro tale riposo ai giovani: ai ragazzi e alle ragazze, che, liberi dagli obblighi scolastici o universitari, in questo tempo viaggiano, conoscono il mondo e gli uomini, partecipano alle colonie o ai campeggi estivi. Vivono in modo particolarmente intenso la bellezza del mondo e la loro propria giovinezza. So che tra loro non mancano di quelli per i quali il tempo del riposo estivo è, contemporaneamente, il tempo di un particolare incontro con il Signore, nella comunità fraterna dei coetanei. Preziose, quanto preziose sono proprio tali vacanze! Le conosco dalla mia personale esperienza, perché nella mia vita ho trascorso, come pastore, molte vacanze con i giovani. A tutti i giovani auguro quindi, con tutto il cuore, che questo tempo di riposo diventi per loro il tempo dell’incontro, di un incontro, nel quale si trovi la parte migliore”, la parte di cui ormai nessuno può privarci.

Giovanni Paolo II

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Vacanze

Posté par atempodiblog le 12 juillet 2014

Vacanze
di San Josemaría Escrivá de Balaguer
Tratto da: josemariaescriva.info

Vacanze dans Fede, morale e teologia 2psnk28

Mi sembra, per questo, opportuno ricordare la convenienza del riposo. Se arrivasse la malattia la riceveremmo con gioia, come venuta dalla mano di Dio; ma non possiamo provocarla con la nostra imprudenza: siamo esseri umani, e abbiamo bisogno di recuperare le forze del nostro corpo.
Lettera, 15 – X – 1948, n. 14

Riposate, figli, nella filiazione divina. Dio è un Padre pieno di tenerezza, di infinito amore. Chiamatelo Padre molte volte e ditegli – a tu per tu – che lo amate, che lo amate moltissimo; che sentite l’orgoglio e la forza di essere suoi figli.
A tu per tu con Dio, n. 221

Nell’Opera tutto è mezzo di santità. Il lavoro e il riposo; la vita di pietà e i rapporti affettuosi con tutti; la gioia e il dolore. In una parola, c’è una possibilità di santificazione in ogni minuto della nostra vita: dobbiamo amare e compiere la volontà di Dio in tutto.
A tu per tu con Dio, n. 29

Urge ricristianizzare le feste e i costumi popolari. —Urge evitare che gli spettacoli pubblici si trovino in questa alternativa: o insulsi o pagani. Chiedi al Signore che vi sia chi s’impegni in questo lavoro urgente che possiamo chiamare “apostolato del divertimento”.
Cammino, 975
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Un “Amico” che non annoia
Quell’amico ci confidava sinceramente di non essersi mai annoiato, perché non si era mai trovato solo, senza il nostro Amico. — Cadeva la sera, in un fitto silenzio… Notasti molto viva la presenza di Dio… E, con questa realtà, che pace!

Solco, 857

E Gesù (…) ci viene incontro e ci dice: Chi ha sete, venga a me e beva. Ci offre il suo Cuore, perché sia il nostro riposo e la nostra fortezza. Quando ci decideremo ad accettare la sua chiamata, sperimenteremo che le sue parole sono vere: la nostra fame e la nostra sete aumenteranno fino a desiderare che Dio stabilisca nel nostro cuore il luogo del suo riposo, e che non allontani mai più da noi il suo calore e la sua luce.
E’ Gesù che passa, 170

Cristo, nostra pace, è anche Via. Se vogliamo la pace, dobbiamo seguire i suoi passi. La pace è la conseguenza della guerra, della lotta. Lotta ascetica, intima, che ogni cristiano è tenuto a sostenere contro tutto ciò che nella sua vita non viene da Dio: la superbia, la sensualità, l’egoismo, la superficialità, la meschinità del cuore. È inutile reclamare la serenità esteriore quando manca la tranquillità nella coscienza, nell’intimo dell’anima, perché dal cuore provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.
E’ Gesù che passa, 73

Il Signore, dopo aver inviato i suoi discepoli a predicare, quando tornano li riunisce e li invita ad andare con Lui in un luogo solitario per riposare… Che cosa avrà loro domandato e raccontato Gesù! Ebbene… il Vangelo continua a essere attuale.
Solco, 470
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In viaggio…
Mi hai scritto: si è unito al nostro gruppo un ragazzo, che andava al nord. Era minatore. Cantava molto bene, e si unì al nostro coro. Pregai per lui finché scese alla sua stazione. Nel congedarsi, commentò: «Quanto mi piacerebbe prolungare il viaggio con voi!». — Mi sono subito ricordato del «mane nobiscum!» — resta con noi, Signore!, e Gli chiesi di nuovo, con fede, che gli altri «lo vedano» in ciascuno di noi, compagni del «loro cammino».

Solco, 227

Il saluto vibrante di un fratello ti ha ricordato, in quell’andirivieni di partenze, che i cammini onesti del mondo sono aperti per Cristo: manca soltanto che ci lanciamo a percorrerli, con spirito di conquista. Sì, Dio ha creato il mondo per i suoi figli, perché lo abitino e lo santifichino: che cosa aspetti?
Solco, 858

La grazia del Signore non può mancare: Dio sarà sempre accanto a noi e manderà i suoi angeli perché siano i nostri compagni di viaggio, i nostri prudenti consiglieri lungo la via, i collaboratori in tutte le nostre imprese. In manibus suis portabunt te, ne forte offendas ad lapidem pedem tuum; gli angeli ti terranno per mano, affinché il tuo piede non inciampi nei sassi.
E’ Gesù che passa, 63
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Senza pause
La santità, l’autentico desiderio di raggiungerla, non si concede soste né vacanze.

Solco, 129

Sembra che tutti i peccati della tua vita si siano alzati in piedi. —Non perderti d’animo. —Al contrario, invoca tua Madre Santa Maria, con fede e abbandono di bimbo. Ella porterà la serenità alla tua anima.
Cammino, 498

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