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Bisogna sempre ricominciare

Posté par atempodiblog le 15 juin 2014

 Bisogna sempre ricominciare dans Charles Péguy raavz7

“Non sono cristiani, voglio dire che non lo sono fino nel midollo. Perdono continuamente di vista quella precarietà che è per il cristiano la condizione più profonda dell’uomo; perdono di vista quella profonda miseria; e non tengono presente che bisogna sempre ricominciare. È una precarietà eterna. Niente di acquisito è acquisito per sempre. Ed è la condizione stessa dell’uomo ed è la condizione più profonda del cristiano. L’idea di una acquisizione eterna, l’idea di una acquisizione definitiva e che non sarà più contestata è ciò che c’è di più contrario al pensiero cristiano”.

Charles Péguy

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Al momento dell’assoluzione

Posté par atempodiblog le 15 juin 2014

Al momento dell'assoluzione dans Citazioni, frasi e pensieri Confessionale

“Il buon Dio, al momento dell’assoluzione, si getta i nostri peccati dietro le spalle, vale a dire li dimentica, li cancella: non riappariranno mai più”.

S. Giovanni M. Vianney – Curato d’Ars

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L’unità indivisibile della SS. Trinità

Posté par atempodiblog le 15 juin 2014

L'unità indivisibile della SS. Trinità dans Citazioni, frasi e pensieri Trinit

La nostalgia di Dio mi prese ancora di più. Un giorno in cui ero all’adorazione ed il mio spinto era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all’improvviso vidi uno spirito che era di una grande bellezza, che mi disse queste parole: «Non piangere, dice il Signore». Dopo un attimo domandai: «Tu chi sei?». Ed egli mi rispose: «Sono uno dei sette spiriti che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e L’adorano senza posa». Tuttavia quello spirito non alleviò la mia nostalgia, ma suscitò in me una maggior nostalgia di Dio. Quello spirito non mi lascia un istante, mi segue ovunque. Il giorno dopo, durante la S. Messa, prima dell’elevazione, quello spinto cominciò a cantare queste parole: «Santo, Santo, Santo». La sua voce era come se equivalesse a migliaia di voci, impossibile descriverla. Ad un tratto il mio spirito venne unito a Dio; in un attimo vidi l’inconcepibile grandezza e santità di Dio e nello stesso tempo conobbi la nullità che io sono in me stessa. Conobbi in maniera più evidente di qualsiasi altra volta le Tre Persone Divine: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tuttavia la loro essenza è una, come pure l’uguaglianza e la maestà. La mia anima è in rapporti di intimità con le Tre Persone, ma non riesco ad esprimere ciò a parole, però l’anima lo comprende bene. Chiunque è unito con una di queste tre Persone, per ciò stesso è unito con tutta la Santissima Trinità, poiché la loro unità è indivisibile. Questa visione, cioè questa conoscenza mi riempì l’anima di una felicità inimmaginabile, per il fatto che Dio è così grande. Quello che ho descritto qui non l’ho visto con gli occhi, come in passato, ma in una visione interiore, in modo puramente spirituale ed indipendente dai sensi. Questo durò fino alla fine della S. Messa. Ora questo mi capita spesso e non solo in cappella, ma anche durante il lavoro e quando meno me l’aspetto.

Santa Faustina Kowalska

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Elevazione alla SS. Trinità

Posté par atempodiblog le 15 juin 2014

Elevazione alla SS. Trinità dans Fede, morale e teologia Santa-Elisabetta-della-Trinit

Mio Dio, Trinità che adoro, aiutatemi a dimenticarmi interamente, per fissarmi in voi, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità; che nulla possa turbare la mia pace o farmi uscire da voi, mio immutabile Bene, ma che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del vostro mistero. Pacificate la mia anima, fatene il vostro cielo, la vostra dimora preferita e il luogo del riposo; che io non vi lasci mai solo, ma sia là tutta quanta, tutta desta nella mia fede, tutta in adorazione, tutta abbandonata alla vostra azione creatrice.

O mio amato Cristo, crocifisso per amore, vorrei essere una sposa del vostro Cuore; vorrei coprirvi di gloria e vi chiedo di rivestirmi di Voi stesso, di immedesimare la mia anima con tutti i movimenti della vostra Anima, di sommergermi, d’invadermi, di sostituirvi a me, affinché la mia vita non sia che un’irradiazione della vostra vita. Venite nella mia anima come Adoratore, come Riparatore e come Salvatore. O Verbo Eterno, Parola del mio Dio, voglio passare la mia vita ad ascoltarvi; voglio farmi tutta docilità per imparare tutto da voi. Poi, attraverso tutte le notti, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissare sempre Voi e restare sotto la vostra grande luce. O mio Astro amato, incantatemi, perché non possa più uscire dallo splendore dei vostri raggi.

O Fuoco consumatore, Spirito d’amore, scendete sopra di me, affinché si faccia della mia anima come un’incarnazione del Verbo, ed io sia per Lui un’aggiunta d’umanità nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.

E Voi, o Padre, chinatevi sulla vostra piccola creatura, copritela con la vostra ombra, e non guardate in lei che il Diletto nel quale avete riposto tutte le vostre compiacenze.

O miei TRE, mio Tutto, mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo, mi consegno a Voi come una preda. Seppellitevi in me, perché io mi seppellisca in Voi, in attesa di venite a contemplare, nella vostra luce, l’abisso delle vostre grandezze. 

Beata Elisabetta della Trinità
Tratto da: Carmelitani Scalzi

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