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«L’adorazione eucaristica è la vera fonte di guarigione. Se non lo diciamo la gente si rivolgerà al New Age»

Posté par atempodiblog le 29 avril 2014

«L'adorazione eucaristica è la vera fonte di guarigione. Se non lo diciamo la gente si rivolgerà al New Age» dans Fede, morale e teologia 2sb5u7l

Da un’intervista a padre Ghislain Roy, sacerdote del Quebec, della Società di Jean Marie Vianney, attivo nel movimento carismatico in numerosi Paesi del mondo tra cui, nelle ultime settimane, il Cile.

«Nella parrocchia dove mi trovo, a Bauceville in Canada, c’è una cappella per l’adorazione eucaristica perpetua, con più di duecento persone che si danno il turno giorno e notte, tutte le settimane. Sono loro che testimoniano liberazioni, guarigioni, soluzione di problemi fra le coppie, guarigioni dei cuori, di giovani che vivevano grandi difficoltà. Qualcuno è stato liberato da pensieri di suicidio. Una signora con un tumore è venuta a chiedermi un consiglio e io le ho risposto: “Vada di fronte a Gesù nel Santissimo Sacramento per essere guarita”. Se noi non proponiamo questo, la gente cercherà la propria guarigione nel New Age, nel reiki, nello yoga … quando la Chiesa ha tutto ciò di cui hanno bisogno. Siamo noi che lo dobbiamo proporre e che dobbiamo convertirci in adoratori. Se non sono uno che fa adorazione, sarà molto difficile parlare di tutto ciò e convincere gli altri».

Tratto da: Il Timone

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Il Papa: una comunità cristiana è in pace, testimonia Cristo e assiste i poveri

Posté par atempodiblog le 29 avril 2014

Ogni comunità cristiana dovrebbe confrontare la propria vita con quella che animava la prima Chiesa e verificare la propria capacità di vivere in “armonia”, di dare testimonianza della Risurrezione di Cristo, di assistere i poveri. Lo ha affermato Papa Francesco nell’omelia della Messa presieduta stamattina a Casa S. Marta.
di Alessandro De Carolis – Radio Vaticana

Il Papa: una comunità cristiana è in pace, testimonia Cristo e assiste i poveri dans Fede, morale e teologia 29wrhiw

Un’“icona” in tre “pennellate”: è quella che ritrae la prima comunità cristiana così come descritta dagli Atti degli Apostoli. Papa Francesco si sofferma sui “tre tratti” di questo gruppo, capace di piena concordia al suo interno, di dare testimonianza di Cristo al di fuori, di impedire che nessuno dei suoi membri patisse la miseria: le “tre peculiarità del popolo rinato”. L’omelia del Papa si sviluppa a partire da ciò che per tutta la settimana di Pasqua la Chiesa ha messo in luce: il “rinascere dall’Alto”, dallo Spirito, che dà vita – afferma – al primo nucleo dei “nuovi cristiani”, quando “ancora non si chiamavano così”:

“‘Aveva un solo cuore e un’anima sola’. La pace. Una comunità in pace. Questo significa che in quella comunità non c’era posto per le chiacchiere, per le invidie, per le calunnie, per le diffamazioni. Pace. Il perdono: ‘L’amore copriva tutto’. Per qualificare una comunità cristiana su questo, dobbiamo domandarci com’è l’atteggiamento dei cristiani. Sono miti, umili? In quella comunità ci sono liti fra loro per il potere? Liti d’invidia? Ci sono chiacchiere? Non sono sulla strada di Gesù Cristo. Questa peculiarità è tanto importante, tanto importante, perché il demonio cerca di dividerci sempre. E’ il padre della divisione”.

Non che mancassero i problemi anche in quella prima comunità. Papa Francesco ricorda “le lotte interne, le lotte dottrinali, le lotte di potere” che pure sopraggiunsero più avanti. Per esempio, dice, quando le vedove si lamentarono di non essere assistite bene e gli Apostoli “dovettero fare i diaconi”. Tuttavia, quel “momento forte” dell’inizio fissa per sempre l’essenza della comunità nata dallo Spirito. Una comunità concorde e, secondo, una comunità di testimoni della fede, sulla quale Papa Francesco invita a confrontare ogni comunità di oggi:

“È una comunità che dà testimonianza della risurrezione di Gesù Cristo? Questa parrocchia, questa comunità, questa diocesi crede davvero che Gesù Cristo è risorto? O dice: ‘Sì, è risorto, ma di qua’, perché lo crede qui soltanto, il cuore lontano da questa forza. Dare testimonianza che Gesù è vivo, è fra noi. E così si può verificare come va una comunità”.

Terzo tratto su cui misurare la vita di una comunità cristiana sono “i poveri”. E qui, Papa Francesco distingue il metro di verifica in due punti:

“Primo: com’è il tuo atteggiamento o l’atteggiamento di questa comunità con i poveri? Secondo: questa comunità è povera? Povera di cuore, povera di spirito? O mette la sua fiducia nelle ricchezze? Nel potere? Armonia, testimonianza, povertà e avere cura dei poveri. E questo è quello che Gesù spiegava a Nicodemo: questo nascere dall’Alto. Perché l’unico che può fare questo è lo Spirito. Questa è opera dello Spirito. La Chiesa la fa lo Spirito. Lo Spirito fa l’unità. Lo Spirito ti spinge verso la testimonianza. Lo Spirito ti fa povero, perché Lui è la ricchezza e fa che tu abbia cura dei poveri”.

“Che lo Spirito Santo – conclude Papa Francesco – ci aiuti a camminare su questa strada di rinati per la forza del Battesimo”.

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Interiorizzare il cammino di conversione

Posté par atempodiblog le 29 avril 2014

Commento di Padre Livio al messaggio di Medjugorje del 2 aprile 2014
Tratto da: Medjugorje Liguria

Interiorizzare il cammino di conversione dans Medjugorje 2w7mnv9

[...] cosa vuole la Madonna? A Messa vado tutti i giorni o quasi tutti i giorni in Quaresima, faccio digiuno mercoledì e venerdì a pane e acqua, insomma, mi dò da fare, partecipo qua, partecipo là, ecc… insomma cosa vuole?
La Madonna vuole che tutto questo ci serva per rinunciare al peccato, rinunciare al male, rinunciare all’egoismo, rinunciare a Satana, aprire il cuore a Dio, aprire il cuore al Suo amore in modo tale che l’amore di Dio ci cambi, che l’amore di Dio diventi in me una sorgente zampillante della vita eterna, in modo tale che in me ci sia la gioia, ci sia la pace, il mio cuore sia pulito, il mio cuore sia aperto, sia buono, questo vuole la Madonna.
E
 come fare? Uno non può dire: cambio il cuore! Non è con le nostre forze che riusciamo a cambiare. Perciò la Madonna ci dice: per evitare che tutto rimanga all’esterno, voi dal di dentro fate salire al Padre Celeste l’invocazione affinché il Padre Celeste, attraverso il Cuore di Gesù, vi dia lo Spirito Santo, che vi illumini con la Sua luce, che lo Spirito Santo vi aiuti ad aprire il cuore a Dio, che lo Spirito Santo apra in voi “una sorgente dell’amore di Dio” come acqua zampillante per la vita eterna.
Pregate per questo. Pregate perché Dio vi cambi il cuore, pregate perché lo Spirito Santo vi tocchi e faccia scoccare la scintilla che accende la fiamma dell’amore, dell’entusiasmo, del fervore, della gioia, pregate per questo. Se la grazia di Dio non ci tocca il cuore non riusciamo da soli a cambiare, poi noi cooperiamo con la nostra buona volontà.
Così dice la Madonna, pregate lo Spirito Santo, perché tutte le vostre pratiche quaresimali, preghiere, Messe, digiuni, diventino un evento interiore che vi cambia il cuore e si apra in voi una sorgente dell’amore di Dio.
La gente non si converte, perché vede che vai a Messa tutti i giorni, perché vede che tu digiuni a pane e acqua, che tu preghi, che fai qua, che fai là. La gente si converte, perché vede in te la bontà, vede in te una sorgente di acqua zampillante, allora “a quella sorgente berranno tutti quelli che non conoscono mio Figlio, tutti gli assetati dell’amore e della pace di mio Figlio”.
La gente si avvicina a te perché in te c’è la sorgente dell’amore di Dio che zampilla. Allora tutti quelli che inconsciamente, ma comunque fortemente nel loro cuore sentono la sete dell’amore di Dio, della Divina Presenza, della Divina bontà, vedendoLa che zampilla nel tuo cuore, allora si avvicinano e bevono a questa sorgente e “si avvicinano a mio Figlio tutti gli assetati dell’amore e della pace di mio Figlio”. “Vi ringrazio”.
C’è un invito a interiorizzare il cammino di conversione che passa attraverso le pratiche esterne, ma deve incidere sul cambiamento interno.

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Facciamo lo scambio dei cuori (come a santa Caterina)

Posté par atempodiblog le 29 avril 2014

Facciamo lo scambio dei cuori (come a santa Caterina) dans Citazioni, frasi e pensieri Facciamo-lo-scambio-dei-cuori-come-a-santa-Caterina-Giustino-Maria-Russolillo-Pianura

Facciamo lo scambio dei cuori (come a santa Caterina).
O Trinità, mi darete o mi date il sacratissimo cuore di Gesù?
Prenderete o prendete il mio cuore?
Con il cuore di Gesù amare e salvare il mondo, amare e glorificare il Padre. Lo riceva da voi, o mia Trinità beata!
Mi pare che quella sacra umanità di Gesù voglia essere come assunta da ogni persona unita a Dio. Mi pare come le divine persone volessero assumere ogni anima come l’umanità di Gesù!

Beato Giustino Maria della SS. Trinità Russolillo

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