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Madonna dei Lavoratori – Torino

Posté par atempodiblog le 27 mars 2014

Madonna dei Lavoratori – Torino
27 marzo

Madonna dei Lavoratori - Torino dans Stile di vita 2mhenav

A Torino sul piazzale del Monte dei Cappuccini spicca longilinea la moderna statua bronzea della Madonna dei Lavoratori, cinta da una cancellata proveniente da Lourdes. Inaugurazione: 27 marzo 1960.

Patronato:Lavoratori torinesi

A Torino, vicino alla celebre chiesa della Gran Madre di Dio costruita in occasione del rientro in patria del re Vittorio Emanuele I dall’esilio, sorge il complesso del Monte dei Cappuccini, una delle odierne immagini simbolo della città, formato dall’omonimo convento e dalla chiesa di Santa Maria al Monte.
Sul piazzale antistante la chiesa spicca longilinea la moderna statua bronzea della Madonna dei Lavoratori, opera dell’artista G. Cantono.
All’inaugurazione, avvenuta il 27 marzo 1960, presenziarono l’arcivescovo di Torino cardinal Maurilio Fossati, l’arcivescovo di Milano cardinal Giovanni Battista Montini ed il vescovo di Lourdes monsignor Théas. Era stato proprio quest’ultimo a donare nel 1958 ai lavoratori della Fiat pellegrini a Lourdes la cancellata che ora cinge la statua in direzione della città. Per anni essa aveva chiusa l’ingresso della grotta dove la Santa Vergine apparve a Bernardetta. I presenti a tale manifestazione poterono anche udire un radiomessaggio da parte dell’allora pontefice regnante, il Beato Giovanni XXIII.

Autore: Fabio Arduino – Santi e beati

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Motivi di disprezzare lo scrupolo

Posté par atempodiblog le 27 mars 2014

Motivi di disprezzare lo scrupolo dans Fede, morale e teologia 91ht05

Il peccato nella sua essenza suppone talmente il concorso della volontà, che se questo manca non vi è mai peccato: così insegna con la Chiesa cattolica S. Agostino (Retract. lib. I, c. XV).

«È impossibile, predicava già San Leone, che vivendo su la terra, anche i più religiosi non ne ritraggano qualche po’ di polvere (Serm. IV, de Quadrag.)»; cioè è quasi impossibile che, anche adoperando tutte le possibili precauzioni, attesa la debolezza della natura decaduta, attesi gli ostacoli al bene, attesa l’inclinazione al male, la moltitudine dei nemici e la frequenza dei pericoli, si possano schivare dall’uomo tutte le colpe veniali. Solo nel cielo saremo impeccabili. I Santi medesimi non andarono esenti da alcune leggere macchie… D’altronde, i peccati veniali non tolgono la grazia santificante… Perché dunque tanto affannarsi e crucciarsi? Bisogna umiliarsi e pentirsi, non turbarsi ed angustiarsi…

Supposto anche che cadiamo in colpa grave, non sarà mai lo scrupolo e la disperazione che ce ne faranno rialzare, ma la speranza ed il pentimento… Dio perdona sempre a un cuore contrito e umiliato, dice il Salmista (Psalm. L, 19). Dio non nega mai il perdono a chi ritorna pentito a lui.

Non bisogna mai separare le nostre miserie e debolezze dalla bontà, dalla misericordia e dal sangue di Gesù Cristo. Tutto ciò è in Lui infinito…

da I tesori di Cornelio a Lapide

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