Chi si vergogna di Maria si vergogna anche di Gesù
Posté par atempodiblog le 14 mars 2014
Chi si vergogna di Maria si vergogna anche di Gesù
di Padre Livio Fanzaga – Quelli che non si vergognano di Gesù Cristo. Ed. SugarCo
La migliore teologia, quella che si è espressa in particolare nella Lumen gentium, il documento del Concilio Vaticano II sulla Chiesa, giustamente evidenzia l’intimo rapporto che vi è fra la cristologia, la mariologia e l’ecclesiologia. Questo significa che il mistero di Gesù Cristo, di Maria e della Chiesa sono tre aspetti di un’unica realtà che si illuminano a vicenda. È chiaro che, se si guarda a Gesù Cristo non come al Figlio di Dio, ma come a un maestro di vita e dì spiritualità, allora anche la figura di Maria appare irrilevante e la stessa Chiesa non sarebbe altro che un’organizzazione umana, soggetta alle vicende del tempo e agli umori degli uomini. Al contrario se si guarda a Gesù Cristo con lo sguardo soprannaturale, professando la fede nella sua divinità, allora la figura di Maria acquista un rilievo straordinario, come l’appellativo di Theotokos, cioè di «Madre di Dio», coniato dal Concilio di Efeso, esprime mirabilmente. Nel medesimo tempo la Chiesa non appare più una istituzione umana, ma una realtà umano-divina nella quale Gesù Cristo stesso vive e opera.
Tuttavia qui preme sottolineare un fatto che, soprattutto in questa fase della vita della Chiesa, si manifesta ogni giorno di più. Si tratta della necessità dell’autentica devozione mariana per conservare il cuore stesso della fede, che è il mistero dell’incarnazione. In altre parole, una diminuzione della devozione mariana prelude a un indebolimento della fede cristologica. Nello stesso tempo una sua crescita ha come effetto primario l’autentica fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Al riguardo la tradizione con san Bernardo aveva già intuito l’importanza fondamentale di Maria per arrivare al cuore del cristianesimo, coniando la felice espressione: «Ad Jesum per Mariam». Lo stesso Paolo VI non aveva esitato ad affermare, in occasione del pellegrinaggio alla Madonna di Bonaria, che per essere cristiani è necessario essere mariani.
Qual è la ragione di questa necessità? Per quale motivo senza Maria il cristiano rischia di smarrire il fondamento stesso della fede, perdendo di vista la sua radicale diversità rispetto a tutte le religioni e le credenze del mondo? In altre parole, perché solo non vergognandosi di Maria, ma al contrario soltanto prendendola come Madre e come Maestra, il cristiano potrà conservare l’integrità della fede e perseverare in essa nell’ora della prova? Il motivo sta nel fatto che Maria è totalmente orientata a Gesù Cristo nella fede, nell’amore e nel compimento della missione redentrice. Per analogia potremmo dire che come Gesù Cristo è totalmente orientato al Padre, per cui può affermare che il suo cibo è fare la sua volontà (cfr. Giovanni 4, 34), così Maria è tanto radicalmente orientata a Gesù Cristo per cui ella può dire, come alle nozze di Cana: «Fate quello che vi dirà» (Giovanni 2, 5). Maria è l’eco vivente di Gesù Cristo. Lei esiste tutta protesa verso di lui nel tempo e nell’eternità.
Si può dire ancora di più. Infatti il Verbo si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria e lì ha posto la sua dimora. Se san Paolo ha potuto affermare di se stesso: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Galati 2, 20), che cosa potrà mai dire colei nel cui grembo si è verificato l’evento inconcepibile dell’incarnazione e ha dato parte di sé al Verbo che ha assunto la natura umana? Non si potrà mai parlare di Maria senza parlare di Gesù. Non si potrà mai disconoscere Maria, senza disconoscere Gesù. Non si potrà mai benedire la Madre e maledire il Figlio. Il Figlio vive nella Madre e la Madre nel Figlio. Il Figlio e la Madre sono una cosa sola. Ne consegue che, se la Madonna è la via attraverso la quale il Figlio di Dio è venuto a noi, nel medesimo tempo è anche la via per la quale noi andiamo a lui.
Quale più efficace antidoto ci potrebbe essere oggi a un cristianesimo che declassa Gesù Cristo a maestro di spiritualità se non la fede di Maria? Chi sta con Maria, la segue, l’ascolta e la imita non perderà mai la vera fede cristiana. Il credente mariano, cioè colui che crede quello che Maria per prima ha creduto, non dirà mai che tutte le religioni sono uguali, che basta credere nel Dio unico per essere cristiani; che si tratti di Maometto o di Buddha, di Gandhi o di Gesù Cristo, siamo comunque davanti a dei testimoni dell’Essere supremo al quale tutte le religioni fanno riferimento. Il cristiano mariano come Maria adorerà Gesù Cristo come suo Dio e Salvatore e non si vergognerà affatto di invitare gli altri a fare altrettanto.
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