Posté par atempodiblog le 7 mars 2014
Come avrebbe potuto Gesù, essendo Dio nella sua persona, appetire qualcosa che non fosse Lui stesso e la sua massima glorificazione?!
Come avrebbe potuto Cristo, che è l’Infinita ed Eterna Perfezione per la sua persona divina, cercare qualcosa che non fosse vivere nel possesso e nel godimento di se stesso, comunicandoci tutto ciò che Egli viveva ed aveva in pienezza?!
Tratto da: Dio è l’infinita vergintà – Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia (Con licenza ecclesiastica dell’Arcivescovo di Madrid)

Nel creare l’umanità di Cristo, Dio la fece tanto per sé in verginità trascendente, da non avere altra persona che quella divina.
L’umanità santissima di Cristo, creata per essere una adesione totale al Verbo del Padre, non poté appetire, volere, dire o cercare qualcosa che non fosse stata l’inesauribile, sovrabbondante ed infinita perfezione che erompe in verginità eterna.
Cristo è un grado di verginità tanto perfetto, tanto di solo Dio, tanto, tanto! da non avere altra persona di quella divina, essendo i movimenti della sua umanità un’adesione totale alla sua persona.
O verginità, verginità… capace di rendere Cristo, nella sua umanità, un’adesione così perfetta al Verbo del Padre, che non gli fa avere altra persona che quella divina…!
L’umanità santissima di Cristo, creata per essere una adesione totale al Verbo del Padre, non poté appetire, volere, dire o cercare qualcosa che non fosse stata l’inesauribile, sovrabbondante ed infinita perfezione che erompe in verginità eterna.
Cristo è un grido di verginità tanto perfetto, tanto di solo Dio, tanto, tanto! da non avere altra persona di quella divina essendo i movimenti della Sua umanità una adesione totale alla Sua persona.
[...]
Quando Dio nel creare la Vergine Le diede la capacità di essere Sua Madre, la fece ad immagine della Sua verginità. La verginità trascendente, nell’irrompere in Paternità divina, ha come frutto il Verbo Increato. La verginità di Maria, irrompendo in Maternità divina, ha come frutto il Verbo Incarnato.
Tratto da: Grandezza della verginità, di Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia (Con licenza ecclesiastica dell’Arcivescovo di Madrid)
Fonte: Clerus.org
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Posté par atempodiblog le 7 mars 2014
Il fatto che l’Evangelista, pur evidenziando il proposito di verginità di Maria, la presenti ugualmente come sposa di Giuseppe costituisce un segno della attendibilità storica di ambedue le notizie.
Si può supporre che tra Giuseppe e Maria, al momento del fidanzamento, vi fosse un’intesa sul progetto di vita verginale. Del resto, lo Spirito Santo, che aveva ispirato a Maria la scelta della verginità in vista del mistero dell’Incarnazione e voleva che questa avvenisse in un contesto familiare idoneo alla crescita del Bambino, poté ben suscitare anche in Giuseppe l’ideale della verginità.
Giovanni Paolo II
Per approfondire
Una catechesi di Giovanni Paolo II su San Giuseppe

In forza della continua comunione che aveva con la Madonna, che possedeva tutte le virtù in un grado così eccelso che nessun’altra creatura potrebbe giungervi, tuttavia il glorioso San Giuseppe era quello che le si avvicinava maggiormente…
Tutti e due avevano fatto voto di conservare la verginità per tutta la vita; ed ecco che Dio vuole che siano uniti dal vincolo di un santo matrimonio, non per farli cedere o pentire del loro voto, ma per confermarlo e fortificarsi reciprocamente per perseverare nel loro santo proposito; perciò continuarono a vivere insieme in modo verginale tutto il resto della loro vita…
[…] Non c’è alcun dubbio, mie care Sorelle: San Giuseppe fu più valoroso di Davide ed ebbe una sapienza superiore a quella di Salomone; tuttavia, vedendolo ridotto a fare il falegname, chi avrebbe potuto pensarlo, se non fosse stato illuminato dalla luce celeste, tanto teneva chiusi i doni di cui Dio lo aveva arricchito?… È dunque fuor di dubbio che san Giuseppe è stato arricchito di tutte le grazie e di tutti i doni che richiedeva l’incarico che l’eterno Padre gli voleva affidare…
San Francesco di Sales – Trattenimenti Spirituali
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Posté par atempodiblog le 7 mars 2014

La sua umiltà fu il motivo per il quale, come spiega san Bernardo, pensò di lasciare la Madonna quando La vide incinta; San Bernardo dice che san Giuseppe fece in se stesso questo ragionamento: «E che cosa è questo? lo so che Ella è vergine, perché insieme abbiamo riconfermato il voto di conservare la nostra verginità e purità, al quale sono certissimo che Ella non vuol mancare; l’altra parte io vedo ch’Ella sta per diventare madre. Come si possono conciliare insieme la maternità e la verginità, ossia che la verginità non impedisca la maternità? Oh! Dio! – certo deve aver detto a se stesso -, non sarà forse Lei quella gloriosa Vergine di cui parlano i profeti, che concepirà e sarà madre del Messia? Ma, se è così, Dio non voglia ch’io rimanga con Lei, io che ne sono tanto indegno; è meglio che segretamente l’abbandoni a motivo della mia indegnità e che non abiti più a lungo in Sua compagnia». Sentimenti questi di un’ammirabile umiltà.
San Francesco di Sales – Trattenimenti spirituali
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