Davide e Salomone
Posté par atempodiblog le 22 février 2014
Mi ha molto colpito un’osservazione che ho letto ne ‘le visioni della beata Caterina Emmerick’, in una delle sue visioni ha visto Davide e Salomone. Voi sapete che Davide fu adultero, omicida e anche falso. Ha fatto una cosa che per me è una depravazione incredibile, perché ha preso la moglie di un suo soldato, l’ha messa incinta, ha chiamato il soldato e lo ha mandato a casa perché stesse con sua moglie, lui non c’è stato… era il tempo del servizio militare, l’ha mandato in prima linea e così l’ha fatto ammazzare… ha fatto delle cose che non stavano né in cielo né in terra…
Salomone non ha mai fatto di queste cose eppure noi diciamo “santo re Davide”, ma non diciamo “santo Salomone”.
Caterina Emmerick osserva che Davide nel suo peccato ha riconosciuto la sua infermità e ha gridato “abbi pietà di me, Signore” (salmo 50), invece Salomone si è compiaciuto della sua sapienza.
Se uno dice “Signore, abbi pietà di me povero peccatore” si salva, anzi se lo si dice con il cuore va pure dritto in Paradiso come il Buon ladrone.
Salomone ha vissuto compiaciuto della sua sapienza e, alla fine della sua vita, ha perso la fede ed è andato ad adorare gli dei delle sue amanti. Non sto a disquisire sul suo destino eterno, ma questo lo dico perché c’è un atteggiamento interiore che porta alla perdizione eterna ed è l’indurimento del cuore.
di Padre Livio Fanzaga (da una catechesi audio, 2004)
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